Ciao a tutti! Spero stiate tutti alla grande!
Avendo ormai a regime l'accoppiata AURALIC ARIES+VEGA, in questi giorni mi sto un pò sdando a comprare i nuovi dischi in liquido invece che in 'solido'.. anche perché il mio lettore CD ha lasciato definitivamente il mio impianto visto che ripperò tutta la mia collezione CD (ci vorrà tempo, al momento forse sono al 20% scarso del posseduto).
Ebbene ho comprato di recente un disco della Channel a DSD256 nativo. Evidentemente la Channel Classics ha riscontrato una grande vendita online dei propri file DSD.. ed ha deciso di investire in hardware al fine di poter fare registrazioni di massimo livello.
Si tratta de 'Grandissima gravita', Sonate per violino barocche con accompagnamento di basso continuo. Scaricato da NATIVE DSD music, qui il link alla pagina: https://channelclassics.nativedsd.com/albums/39217-grandissima-gravita
La Channel sta dando l'esclusiva della vendita a NATIVE DSD MUSIC.. molto ferrati in tecnica audio su questo sito credo, e non escludo che ci sia stato uno scambio di know-How tra Channel e Native.
Musicalmente il disco è splendido. Per quanto riguarda la registrazione, si tratta di un piccolo complesso con 4 strumentisti: violino, violoncello, liuto/chitarrone, clavicembalo. L'ambiente di registrazione sembra esso stesso abbastanza ristretto, non certo una grande sala da concerto.
Il file è enorme: dezippato sono 10,8 GB di roba, rispetto al Giga, giga e mezzo di un file da un'ora e dieci in 24/96.
Nel suono però, non c'è storia. Il salto da file CD a file 24/96 o anche 24/48 è chiaramente avvertibile da chiunque, in termini di ariosità e naturalezza, soprattutto.. ma anche percepibilità delle intenzioni interpretative, in ambito classico fondamentali.
Passando a 24/172 o DSD64 si nota un ulteriore incremento di ariosità, forse meno cospicuo che non il passaggio precedente, ma comunque significativo, con in più sul DSD, a mio parere, una naturalezza ed una ricchezza di ambienza superiori.
Col DSD256, rispetto al DSD64, il salto torna ad essere notevole, almeno alle mie orecchie. Il fuoco sugli strumenti è impressionante, le minime variazioni dinamiche e coloristiche sono immediatamente percepibili, non si fa nessuna fatica a seguire la musica.. è come se il cervello si fosse liberato da una parte di elaborazione e possa ascoltare del tutto rilassato. Naturalezza assoluta dei suoni e delle dinamiche. Cosa più unica che rara, per me che ascolto classica, il DSD 256 distrugge completamente, cosa che faceva già seppur meno esplosivamente il DSD64, quella differenziazione, quello stacco, quella separazione tra le diverse sezioni dello strumento e i suoi armonici.
Il violino, ad esempio ha un unico suono coerente su tutta la gamma, e gli armonici perfettamente fusi con il suono dello strumento. Questo a qualunque altezza suoni.
Tutto questo è chiaramente avvertibile in cuffia, ma quando ho fatto ascoltare il file a mio marito, lui è rimasto per tre minuti ad ascoltarlo (cosa rara per lui, viene ai concerti ma non è molto appassionato di riproduzione audio, soprattutto quando suona il mio impianto) e poi mi ha detto: non ho mai sentito una cosa così..
È la stessa cosa che ho pensato io ad ascoltare il file DSD256.. che dire: aspetto le prossime uscite della CHANNEL (e di altri) in questo formato..
PS: Phaeton non ho mai fatto una recensione del VEGA, ma ti volevo ringraziare del consiglio, ottimo suono, molto molto soddisfacente. Sono contentissimo.