Mi riallaccio alle prove effettuate da quel cagnaccio di Gian, dopo un periodo di ascolto abbastanza lungo passato con la mia coppia pre+finale Technics d'epoca. Niente di eclatante da paragonare alle accoppiate del miliardario ligure: pre SU-C800U e finale SE-A900S, con pre in funzionamento virtual battery e finale in classe AA. Una coppia abbordabile degli anni '80 messa a confronto con ottimi amplificatori specifici per cuffia degli anni 2000, realizzati da ottimi tecnici di settore.
La mia voglia è stata quella di verificare se un'amplificazione nata per pilotare diffusori e, per sbaglio, delle cuffie, potesse avere un confronto alla pari con ampli dedicati, oppure essere miseramente falciata da questi ultimi.
Il Technics, come i McIntosh, è dotato di presa cuffia sul frontale... giusto una concessione ad ascolti onanistici, oppure qualcosa di più? E poi, dai morsetti dei diffusori, quale sarà la qualità del pilotaggio?
Il confronto con pre+finale Lilliput MegaHertz ed AF6 di bandAlex. Cuffie HE1000, T1 e HD565. Per motivi di natura tecnica (nessuna voglia di tagliare la tail con XLR e banane all'altro estremo) la prova è stata condotta interponendo un partitore resistivo di qualità realizzato a suo tempo dall'amico Piero di TP Audio. Cavi da ampli a partitore dell'amico Air...
Ebbene, le sorprese non sono state poche nemmeno con i piccoli Technics. Premetto che la presa cuffia sul finale è di tutto rispetto, risultando non troppo inferiore al collegamento ai morsetti; differenza più evidente una compressione dei piani sonori ma, non una evidente inferiorità timbrica. Ottimo risultato, pensando alla probabile progettazione marginale di tale "orifizio"!!!
Le differenze fra questa configurazione di connessione e gli ampli dedicati è stata, sostanzialmente la medesima per tutte le cuffie: la connessione via morsetti regala alle cuffie una dinamica ed un ritmo superiori. Tutte le cuffie paiono godere di questa maggior potenza disponibile, regalando ascolti davvero intriganti, con soventi battute di piede in terra. Anche la scena trasversale appare ampia e naturale, ricreando un discreto "imbroglio spaziale" che prolunga il desiderio di ascolto.
L'uovo di Colombo, quindi? Direi di no, almeno in questo caso. Gli ampli dedicati si prendono una discreta rivincita dal punto di vista della capacità di analisi e di risoluzione del dettaglio, della ricostruzione del palco teorico e della grana dcel messaggio sonoro. La HE1000 con le valvole si lascia preferire, e non di pochissimo, per le splenide naturalezza ed ariosità, mentre la T1 con l'AF6, accoppiata splendida, mostra una classe superiore. La 565, invece, soffre poco dei cambiamenti, facendosi, alla fine, preferire collegata ai Technics.
Cosa mi porto via da questa prova? La prima sensazione è quella che mi porta a dire che la progettazione di un ampli cuffia di elevata qualità non può essere in alcun modo lasciata al caso, ma analizzata in ogni minimo dettaglio, pena il rischio di non essere superiori ad un ampli per diffusori. La seconda è che, in ogni caso, la dinamica che le nostre cuffiette possono mostrarci è notevolissima e va assolutamente assecondata nel miglior modo possibile. Il senso del ritmo mostrato dalle tre cuffie con i Technics fa pensare... Infine, ed è la cosa più intrigante, con un po' di fortuna si può trovare una accoppiata assolutamente positiva anche a basso prezzo, senza necessariamente pensare di dover spendere migliaia di euro per avere un ottimo livello d'ascolto.
Come diceva "quello", ottimi ascolti!