perdonami, siccome si parla in modo tecnico, mi permetto di fare un po' il solito rompipalle, cercando di dirimere un po' la questione riguardo soprattutto i termini usati.
lo faccio soprattutto perche' continuo a vedere molta confusione, benche' abbia cercato negli ultimi anni di spiegare la cosa, evidentemente non essendoci riuscito.... e, secondo motivo, lo faccio per tentare di facilitare la vita a chi, digiuno di elettronica, cerca di capire i messaggi molto spesso puramente markettari che vengono dai costruttori.........
un "amplificatore operazionale" (o semplicemente "operazionale" o "op-amp")
NON E' un circuito integrato. e' semplicemente una tipologia di amplificatore per piccoli segnali a loop aperto (che viene poi NECESSARIAMENTE chiuso dalla rete esterna) inventato per realizzare in analogico alcune operazioni matematiche (integrale, differenziale, sommatore) da cui il nome. lo schema generico classico e' del tipo
dove il "triangolino" NON E' UN IC, ma semplicemente un ampli differenziale con determinate caratteristiche, la principale e' il guadagno, che deve essere molto alto (idealmente infinito). con questo schema di principio, e usando elementi reattivi sul circuito di feedback, si possono fare praticamente tutte le operazioni matematiche necessarie in ambito di analisi dei segnali (ad esempio oscilloscopio o applicazioni radar, ma non solo). questo ad esempio e' un integratore analogico
un op-amp fa molto bene cio' per cui e' stato progettato. ma siccome e' molto comodo da usare (non mi sbatto a progettare un ampli, ma semplicemente scelgo sulla tabellina i valori delle varie R e C da affiancare per avere un ampli con le caratteristiche volute, tempo 5min e ho finito) e a livello logistico e' estremamente economico (spazio su pcb, facilita' di montaggio, etc...) come hai giustamente notato molti lo usano anche come puro amplificatore di segnale. il problema e' che l'op-amp NON E' STATO INVENTATO per questo, e dimostra abbastanza i suoi limiti se si cerca di tirare fuori della potenza ad esempio. ma anche solo come ampli per piccoli segnali, essendo intrinsecamente un ampli ad ALTISSIMO feedback negativo, dimostra ampiamente i suoi limiti.
essendo un circuito abbastanza oneroso da realizzare in termini di componenti (vedi ad esempio il modulo Burson, che e' un op-amp fatto a discreti), tipicamente si fa su IC, e qui si sommano a quanto sopra anche i problemi legati alla integrazione su silicio. senza entrare nei dettagli, si puo' dire che la cosa puo' diventare ancor meno qualitativa se usata in ambito amplificatore audio. lo schema classico e' questo, ma ci sono molte varianti (op-amp doppi, etc..)
alcuni tentano di mantenere la semplicita' progettuale permessa dall'opamp ma senza i problemi dati dalla integrazione su silicio, e quindi realizzano op-amp a discreti. Burson ad esempio, la stessa Marantz con il citato modulo HDAM (che e' un operazionale atipico, che sfrutta una reazione in corrente anziche' in tensione, ma sempre di operazionale si tratta).
ma stante quanto scritto piu' sopra, perche' allora usare un op-amp a discreti?? perche' a livello progettuale e' molto piu' semplice. invece di
PROGETTARE un circuito amplificatore per ogni esigenza che si ha in un certo progetto, faccio un singolo amplificatore (che di suo e' estremamente semplice come progetto, basta avere un guadagno altissimo, benche' necessariamente con molti componenti, vedi sopra) che poi adatto alle esigenze usando diversi componenti della rete esterna. comodo e veloce, ma scarsamente qualitativo.
finisco il ragionamento con un dettaglio che in realta' e' molto importante: gli IC NON NECESSARIAMENTE sono op-amp. ci sono IC ESTREMAMENTE qualitativi, che contengono dei moduli "base" (ampli differenziali, etc..) e che usati in modo "standard" permettono prestazioni eccezionali (vedi Spectral e altri)
ergo: occhio a dire che non ci sono op-amp sul segnale solo perche' non ci sono IC.... potrebbe non essere affatto vero..... e anzi sarebbe molto meglio non avere op amp a discreti e avere degli IC usati in modo opportuno..... e ancora: occhio a dire che un op-amp fa necessariamente schifo, se lo si usa per le applicazioni per cui e' nato, e' un ottimo componente. ad esempio, come sommatore per diverse sorgenti (schema multidac di Accuphase ad esempio) o come modulo per la conversione I/V all'uscita dei chippini dac, l'op amp e' assolutamente perfetto.... e per finire: occhio ai circuiti con moltissimi componenti attivi (transistor), molto probabilmente sono degli op-amp a discreti..........