Leonardo di Caprio vince il suo primo Oscar da attore protagonista per The Revenant dopo quattro nomination andate a vuoto e pronuncia uno dei discorsi più incisivi degli ultimi anni. Dice: "Nel 2015 siamo dovuti andare al Polo Sud per trovare la neve. Il cambiamento climatico sta minacciando la specie umana. Dobbiamo lavorare insieme e smetterla di posticipare, smetterla di sostenere leader che parlano per chi inquina ma non per i figli dei nostri figli e per gli indigeni che saranno toccati da questi cambiamenti. Non diamo per scontato questo pianeta, così come io non davo per scontata questa serata".
premi al femminile — Più scontate le vittorie al femminile, Alicia Vikander che ha vinto l'Oscar per la migliore attrice non protagonista per The Danish girl e Brie Larson migliore protagonista per The Room.
migliori regia e film — Niente è superficiale in questa notte degli Oscar, quasi tutto è politico. Lo speech di Di Caprio, certo, ma poco prima c'era stato anche il ringraziamento di Alejandro Inarritu, che raddoppia dopo l'anno passato come miglior regista per The Renevant (primo a riuscirci in back-to-back in 65 anni di storia) e ne approfitterà per lanciare un messaggio di grande impatto emotivo: "Io sono fortunatissimo, ma molti altri non hanno avuto la mia stessa fortuna. Vogliamo un'opportunità per liberarci di tutti i pregiudizi. Il colore della pelle è irrilevante come la lunghezza dei nostri capelli". Per completare un quadro politico, l'Academy decide di premiare come miglior film Spotlight, che racconta come il quotidiano Boston Globe riuscì a smascherare lo scandalo dei preti pedofili. E il produttore del film, Michael Sugar, dice: "Questo premio dà voce ai sopravvissuti. Una voce che giungerà al Vaticano. Papa Francesco, è arrivato il momento di proteggere i bambini". Era toccato anche al vicepresidente Joe Biden e Lady Gaga presentarsi sul palco e farsi interpreti di un messaggio sociale, portando attenzione alla violenza sessuale subita da molti ragazzi e ragazze nei campus universitari e dalla stessa cantante. Altra standing ovation.
Tutto come da....copione...
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migliori regia e film — Niente è superficiale in questa notte degli Oscar, quasi tutto è politico. Lo speech di Di Caprio, certo, ma poco prima c'era stato anche il ringraziamento di Alejandro Inarritu, che raddoppia dopo l'anno passato come miglior regista per The Renevant (primo a riuscirci in back-to-back in 65 anni di storia) e ne approfitterà per lanciare un messaggio di grande impatto emotivo: "Io sono fortunatissimo, ma molti altri non hanno avuto la mia stessa fortuna. Vogliamo un'opportunità per liberarci di tutti i pregiudizi. Il colore della pelle è irrilevante come la lunghezza dei nostri capelli". Per completare un quadro politico, l'Academy decide di premiare come miglior film Spotlight, che racconta come il quotidiano Boston Globe riuscì a smascherare lo scandalo dei preti pedofili. E il produttore del film, Michael Sugar, dice: "Questo premio dà voce ai sopravvissuti. Una voce che giungerà al Vaticano. Papa Francesco, è arrivato il momento di proteggere i bambini". Era toccato anche al vicepresidente Joe Biden e Lady Gaga presentarsi sul palco e farsi interpreti di un messaggio sociale, portando attenzione alla violenza sessuale subita da molti ragazzi e ragazze nei campus universitari e dalla stessa cantante. Altra standing ovation.
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