Da Ospite Dom Dic 13 2015, 11:22
Va bene arriviamo dove voleva arrivare Marcello, il pensiero comune alla base di certi ragionamenti è:
non vale i soldi che chiedono.
Siamo portati a fare questo ragionamento soprattutto quando ci rapportiamo ad oggetti fuori dalla nostra capacità di spesa, dobbiamo accettare che siamo in un sistema capitalistico basato sulla disuguaglianza economica e in questo contesto si creano differenze enormi tra i potenziali acquirenti quindi una azienda sceglie dove collocare i suoi prodotti, sceglie il suo target di clientela anche e soprattutto in base alla capacità di spesa.
Se non siamo tra quelli dobbiamo astenerci dal giudicare il prezzo ?
Certo che no, ma facciamo un ragionamento.
Correlare il prezzo al valore percepito è un fattore decisamente soggettivo, se un pre da 15.000 euro costa come l’auto che guido tutti i giorni sarò portato a ritenere quell’oggetto sopravvalutato a prescindere, ma se guido una macchina da 150.000 euro ?
ho la stessa PERCEZIONE di valore ?
Ovviamente no.
E non è solo una questione meramente di cifre, provate a chiedere a vostra moglie o ad un amico che non abbia questa passione se quel cavo, quei piedini, quella ciabatta VALGONO i soldi spesi, sapete già la risposta, eppure noi li spendiamo convinti di fare un acquisto di VALORE solo perchè evidentemente sono alla nostra portata, e soddisfano la nostra passione, però se ci dicono che esiste un cavo da 50.000 euro ci svegliamo dal torpore e ragioniamo come la moglie o l’amico disinteressato, e gridiamo allo scandalo ci inorridiamo, invece siamo uguali, solo che commettiamo follie a misura della nostra tasca, al limite del pudore.
Facciamoci una piccola analisi e probabilmente tutto il nostro impianto viaggia sul filo del “massimo” consentito dalla nostra capacità di spesa, nessuno che sia amante del nostro hobby spende 10 se ha in tasca da poter spendere per 100.
Lorenzo