Comunque, qualcos'altro da dire stamani ce l'ho...
Spero che sia all'altezza dei quesiti di Pavel e che indirettamente risponda alle domande che non gli interessano
Dunque, ieri sera ho portato a Dragon una copia del CD "Jazz at the Pqwnshop 3 - good vibes", che non e' riuscito a trovare.
Con l'occasione ho sentito di nuovo l'impianto ed ora ho una idea un po' piu' precisa.
Prima i dati oggettivi e dopo il commento generale:
1) tenete sempre conto che io ho avuto solo le LS3/5a, per cui
puo' darsi che il mio giudizio sia condizionato, ad esempio dall'abitudine ad un basso leggerino.
2) Dragon ha montato al Mikado il cavo di alimentazione in argento di Fiori, che dovrebbe essere quello consigliato caldamente da Xin; e' un pitone impressionante
, ma fortunatamente per chi l'ha comprato non costa una fortuna. Il risultato, comunque, non mi e' sembrato cosi' diverso da quello ottenuto col cavo precedente, anche se un confronto diretto ieri sera non c'e' stato.
2) Ha montato il cavo di segnale di Fiori al posto del Crescendo II di SW tra lettore e pre CJ, prova fatta con un cavo prima e con l'altro subito dopo: la resa in questo caso e' migliorata drammaticamente (nel senso che ha spinto molto nella direzione della filosofia Audiosonica), come se avesse tolto una coperta di lana davanti ai diffusori. In altri impianti, magari, avrebbe un effetto diverso.
3) Ha attaccato la SE alle PSB One per farmi avere un'idea di come pilotasse diffusori diversi dalle Dragonfly, dato che si e' piu' volte detto della loro particolare sinergia dichiarata dal costruttore con la SE. Per avere una scena migliore e per avere la gestione del basso peggiore (a me interessava sentire i problemi eventuali), gli ho chiesto di attaccare i Maestro II ai tweeters e non ai woofers come faceva normalmente (il bw ormai non lo puo' piu' fare perche' una coppia di Mastro II l'ha venduta). Il risultato e' stato che il basso era comunque ben presente, anche se un po' piu' confuso di quello delle Dragonfly, ma superiore anche come quantita' nonostante il collegamento ai tweeters; gli alti (mi ricordo in particolare i piatti della batteria del CD che gli ho portato) erano nettamente inferiori come qualita' a quelli delle Dragonfly. Palcoscenico delle PSB piu' plastico ma piu' confuso.
Commento:
ho capito che ogni componente ha una sua filosofia per il raggiungimento di un certo tipo di suono e che vanno assemblati gli impianti con questa idea se si vuole raggiungere il massimo nella direzione progettata dai vari costruttori (ammesso e non concesso che questa filosofia di progettazione ci sia sempre).
Per qualche motivo che non capisco bene, la SE sembra farcela bene con le torri in generale, anche se, come gia' detto, la pressione acustica del basso non e' quella raggiungibile con altri ampli a ss; forse la potenza, che non e' derivata da triodi puri ma da 4 KT88 settate a triodi, in qualche caso e' aiutata da altri fattori a me sconosciuti (nel senso che non ci capisco un c...o
e nemmeno mi interessa
).
Le Dragonfly, secondo me, rendono al massimo con una catena tutta dedicata (SE, il futuro pre Boja, i vari cavi etc.). Il suono e' estremamente trasparente senza essere fastidioso, gli alti sono estremamente realistici ma non aggressivi, il basso e' molto trasparente ed articolato, per cui anche se la pressione delle basse frequenze non e' pazzesca e' pero' cosi' ben ascoltabile e chiaro che non senti il bisogno di un basso maggiore. Chiaramente se ci fosse sarebbe ancora piu' alta la prestazione, ma magari sarebbe diverso come caratteristiche e non andrebbe incontro alla filosofia dell'impianto ed ai gusti di chi lo acquista. Per quanto riguarda la frequenza minima percepibile decentemente, ovviamente non lo so (farebbe molto comodo un CD test con le varie frequenze a 20-30-40-50-60 Hz come quello che speriamo ci faccia Fabrizio Calabrese!
); non me ne intendo, ma dalle vibrazioni e dalla poca esperienza che ho azzardo un 40 Hz (prendetelo con le molle!).
L'ASR dava un suono molto asciutto; evidentemente non era adatto alle Dragonfly, che probabilmente ne mettevano in evidenza le caratteristiche soniche un po' particolari. O forse vanno in direzioni simili e alcune caratteristiche, sommandosi in modo non voluto e probabilmente non corretto, uscivano dal percorso ideale.
Veniamo al discorso delle PSB, che mi hanno confermato di essere dei gran bei diffusori, con un basso fantastico. La SE, come ho detto, le ha pilotate senza battere ciglio, anche se il basso era meno trasparente delle Dragonfly. Secondo me, per tornare al discorso iniziale, le PSB necessitano dello ss, non tanto per la potenza dato che la SE si e' comportata molto bene, ma per il tipo di "manico" che le pilota; cioe' le PSB non hanno dietro la filosofia della Audiosonica, che puo' piacere o meno, e quindi vanno inserite in una catena diversa piu' adatta a loro; in quel caso si avra' un suono diverso, un ottimo basso dalla pressione fantastica e una scena molto molto plastica.
A proposito del palcoscenico delle Dragonfly + SE, devo dire che non mi e' sembrato all'altezza dei altri parametri come tridimensionalita'. Dragon mi ha detto che il Boja, cioe' il pre della SE che sta per "uscire", piu' di tutto dovrebbe intervenire proprio su quel parametro. Visti i miglioramenti dell'impianto quando vengono inseriti componenti dedicati, credo che sara' cosi'. Il CJ Premier 17 (che montava le ECC88 Siemens Gold Pin nos) si e' rivelato un pre fantastico, ma non credo che come filosofia sonora vada nella stessa direzione di Audiosonica, data la resa molto personale e diversa che CJ ha sempre cercato.
Sara' interessante anche sentire l'inserimento di un secondo cavo di segnale Audiosonica tra pre e SE; se tanto mi da' tanto, il tuto dovrebbe addentrarsi ancora di piu' sulla strada intrapresa e chi la cerca sara' estremamente soddisfatto.
Aspetto che il "gruppo vacanze" che si rechera' da Dragon prossimamente mi illustri quante corbellerie ho detto e se sono diventato definitivamente sordo