Chi sa fare una specie di "manuale degli indizi"?
Il fatto è che per chi ha diffusori a due vie,poi subentra pure la distorsione del midwoofer,e quindi diventa ancor apiù difficile.
Salv.Scarfone ha scritto:è una delle cose che non ho davvero chiare:da cosa riconosco che l'ampli raggiunge il clipping,quindi difatti il massimo della sua potenza?Come cambia il suono?
Chi sa fare una specie di "manuale degli indizi"?
Il fatto è che per chi ha diffusori a due vie,poi subentra pure la distorsione del midwoofer,e quindi diventa ancor apiù difficile.
Pazzoperilpianoforte ha scritto:Qualunque sia la tecnologia dell'amplificatore (SS, valvole, Classe A o B) in genere la progressione dell'ampli verso il clipping a me è sempre parsa abbastanza chiara.
Per la mia esperienza abbiamo un primo livello di volume abbastanza ampio in cui l'ampli tende a reagire linearmente (e come timbro, e come distorsione, e come estensione in frequenza) alle esigenze del segnale.
Superato questo ambito di volume, a partire dalla "tacca" superiore disponibile (diciamo così) il suono tende, in misura variabile ma sempre evidente, ad acquistare in lucidità in gamma alta (apparente) ma anche via via ad indurirsi, a perdere di morbidezza. In genere coi valvole rispetto ai transistor l'ambito di questa modalità di funzionamento è più ampia (ci sono più posizioni della manopola del volume che lavorano in questo regime, prima di arrivare al clipping vero e proprio). In questa fase l'ampli sta già esprimendo nei picchi la massima potenza erogabile (o magari la sta già superando di poco), non sono evidenti segnali di distorsione clamorosi, ma l'elettronica sta distorcendo di più, producendo quindi più armonici di ordine superiore rispetto alla situazione di lavoro precedente. In genere si perde anche qualcosa di coerenza dell'immagine acustica riprodotta (cosa più vera se stiamo ascoltando un integrato e non una coppia pre+finale). I valvole in queste condizione cominciano a presentare i primi problemi di compressione dinamica della gamma bassa.
Salendo ulteriormente col volume, cominciano a partire i primi veri fenomeni di clipping: L'amplificatore comincia a "tosare" l'onda da riprodurre in maniera pesante. Come risultato in corrispondenza dei picchi musicali si ode un via via crescente "crrr" fuoriuscire dai tweeter dei diffusori. Più si procede ad alzare il volume, più questo fenomeno si accentua. Il valvole è più fastidioso nei clipping in gamma alta che in gamma bassa, perché a volte in gamma bassa si può avere più un effetto di compressione dinamica che di distorsione evidente, sempre a causa delle caratteristiche distorsive di questo tipo di componenti attivi. Ciò però non vuol dire che il suono riprodotto sia acettabile, ovvio. Proseguire alzando il volume oltre i primi segni di clipping, vista la quantità di distorsione prodotta in gamma alta, può provocare per prima cosa la definitiva dipartita dei tweeter... ma a procedere oltre, soprattutto con ampli di grande potenza, le conseguenze possono essere anche peggiori...
matley ha scritto:Sembrerò esegerato ma nel mio piccolo la penso così... un ampli troppo piccolo è pericoloso
(si è portati a mandarlo in clipping per far suonare le casse, e il segnale dell'ampli in clipping le danneggia).
Elcaset ha scritto:matley ha scritto:Sembrerò esegerato ma nel mio piccolo la penso così... un ampli troppo piccolo è pericoloso
(si è portati a mandarlo in clipping per far suonare le casse, e il segnale dell'ampli in clipping le danneggia).
Questo concetto è vecchio come il cucco in hi-fi ma pare proprio che a nessuno entri in testa (io stesso ne ho fatto di cazzate in tal senso )
Anche io mi trovo in questa situazione.Salv.Scarfone ha scritto:che culo,io con l'ampli ad ore nove gia suona abbastanza forte!
Imai ascolta in cuffia e sente le botte nel basso ventre, ma è l'unico non fa testoLuca58 ha scritto:Elcaset ha scritto:matley ha scritto:Sembrerò esegerato ma nel mio piccolo la penso così... un ampli troppo piccolo è pericoloso
(si è portati a mandarlo in clipping per far suonare le casse, e il segnale dell'ampli in clipping le danneggia).
Questo concetto è vecchio come il cucco in hi-fi ma pare proprio che a nessuno entri in testa (io stesso ne ho fatto di cazzate in tal senso )
Dipende, pero', anche dalla sensibilita' dei diffusori; vedi l'alta efficienza. Ho comunque anche assistito al "flop" del Krell da 250W di un amico quando l'abbiamo attaccato alle mie LS3/5a; ha dovuto girare il potenziometro ad ore 3...
Imai, cioe' Audio Tekne, sostiene che un impianto ben allestito deve dare lo stesso appagamento indipendentemente dal volume; in effetti e' impensabile ricreare in casa una pressione sonora analoga a quella vera dei pieni orchestrali a teatro o dei concerti rock all'aperto perche' le pareti schizzerebbero via. L'importante, secondo me, e' ricreare l'illusione.
Sono comunque d'accordo che, in generale e soprattutto nei sistemi allestiti con lo ss, piu' riserva di energia hai e quindi piu' facilita' hai di gestire i diffusori e meglio e'.
hai presente quando al lunapark andando consapevolmente oltre le tue caratteristiche monti sulle montagne russe per poi vomitare anche le budella..... bene l'ampli frustato oltre il suo oggettivo limite fa uguale, poi è soggettivo accorgesenepavel ha scritto:Salv.Scarfone ha scritto:è una delle cose che non ho davvero chiare:da cosa riconosco che l'ampli raggiunge il clipping,quindi difatti il massimo della sua potenza?Come cambia il suono?
Chi sa fare una specie di "manuale degli indizi"?
Il fatto è che per chi ha diffusori a due vie,poi subentra pure la distorsione del midwoofer,e quindi diventa ancor apiù difficile.
e non sei nemmeno il solo ad avere il luna park in testa per quanto riguarda il clipping......
Lo insegneranno col Bushido...aircooled ha scritto:Imai ascolta in cuffia e sente le botte nel basso ventre, ma è l'unico non fa testoLuca58 ha scritto:Elcaset ha scritto:matley ha scritto:Sembrerò esegerato ma nel mio piccolo la penso così... un ampli troppo piccolo è pericoloso
(si è portati a mandarlo in clipping per far suonare le casse, e il segnale dell'ampli in clipping le danneggia).
Questo concetto è vecchio come il cucco in hi-fi ma pare proprio che a nessuno entri in testa (io stesso ne ho fatto di cazzate in tal senso )
Dipende, pero', anche dalla sensibilita' dei diffusori; vedi l'alta efficienza. Ho comunque anche assistito al "flop" del Krell da 250W di un amico quando l'abbiamo attaccato alle mie LS3/5a; ha dovuto girare il potenziometro ad ore 3...
Imai, cioe' Audio Tekne, sostiene che un impianto ben allestito deve dare lo stesso appagamento indipendentemente dal volume; in effetti e' impensabile ricreare in casa una pressione sonora analoga a quella vera dei pieni orchestrali a teatro o dei concerti rock all'aperto perche' le pareti schizzerebbero via. L'importante, secondo me, e' ricreare l'illusione.
Sono comunque d'accordo che, in generale e soprattutto nei sistemi allestiti con lo ss, piu' riserva di energia hai e quindi piu' facilita' hai di gestire i diffusori e meglio e'.
Luca58 ha scritto:Quindi non sei d'accordo con la filosofia francese della coppa di Champagne...
Salv.Scarfone ha scritto:
2)In sintesi:che culo,io con l'ampli ad ore nove gia suona abbastanza forte!
Però erogando a 4ohm,il clipping lo raggiungerebbe molto prima,vero?Ad ore 12 quindi?
iano ha scritto:Non è tanto ho provato i miei cavi da un amico.
Finali Klimo Beltaine dieci watt.
Avantgarde a tre vie con bassi poderosi.
I cavi sembravano fallire nell'unico punto dove invece avevano sempre eccelso : il controllo sui bassi.
il sospetto che i cavi più trasparenti evindenziassero il clipping c'era,ma non osavo dirglielo.
Ora leggendo questa interessantissima discussione il sospetto si è rafforzato e gliel'ho esposto per email.
Spero sinceramente non mi tolga il saluto,perchè si ha un bel dire "mi raccomando voglio critiche cattive",ma poi si sà quanto noi audiofili siamo permalosi.
I cavi usati dal mio amico autocostruiti sono veramente ottimi peraltro,anzi superlativi,seppur nell'ambito di una struttura comunque classica.
Non ho potuto farne a meno di dirglielo però,perchè sta per cambiare il pre.Magari è meglio che cambi il finale,no?
Ciao,Sebastiano.
Pazzoperilpianoforte ha scritto:Qualunque sia la tecnologia dell'amplificatore (SS, valvole, Classe A o B) in genere la progressione dell'ampli verso il clipping a me è sempre parsa abbastanza chiara.
Per la mia esperienza abbiamo un primo livello di volume abbastanza ampio in cui l'ampli tende a reagire linearmente (e come timbro, e come distorsione, e come estensione in frequenza) alle esigenze del segnale.
Superato questo ambito di volume, a partire dalla "tacca" superiore disponibile (diciamo così) il suono tende, in misura variabile ma sempre evidente, ad acquistare in lucidità in gamma alta (apparente) ma anche via via ad indurirsi, a perdere di morbidezza. In genere coi valvole rispetto ai transistor l'ambito di questa modalità di funzionamento è più ampia (ci sono più posizioni della manopola del volume che lavorano in questo regime, prima di arrivare al clipping vero e proprio). In questa fase l'ampli sta già esprimendo nei picchi la massima potenza erogabile (o magari la sta già superando di poco), non sono evidenti segnali di distorsione clamorosi, ma l'elettronica sta distorcendo di più, producendo quindi più armonici di ordine superiore rispetto alla situazione di lavoro precedente. In genere si perde anche qualcosa di coerenza dell'immagine acustica riprodotta (cosa più vera se stiamo ascoltando un integrato e non una coppia pre+finale). I valvole in queste condizione cominciano a presentare i primi problemi di compressione dinamica della gamma bassa.
Salendo ulteriormente col volume, cominciano a partire i primi veri fenomeni di clipping: L'amplificatore comincia a "tosare" l'onda da riprodurre in maniera pesante. Come risultato in corrispondenza dei picchi musicali si ode un via via crescente "crrr" fuoriuscire dai tweeter dei diffusori. Più si procede ad alzare il volume, più questo fenomeno si accentua. Il valvole è più fastidioso nei clipping in gamma alta che in gamma bassa, perché a volte in gamma bassa si può avere più un effetto di compressione dinamica che di distorsione evidente, sempre a causa delle caratteristiche distorsive di questo tipo di componenti attivi. Ciò però non vuol dire che il suono riprodotto sia acettabile, ovvio. Proseguire alzando il volume oltre i primi segni di clipping, vista la quantità di distorsione prodotta in gamma alta, può provocare per prima cosa la definitiva dipartita dei tweeter... ma a procedere oltre, soprattutto con ampli di grande potenza, le conseguenze possono essere anche peggiori...
Mi corre l'obbligo di correggermi.Dragon ha scritto:iano ha scritto:Non è tanto ho provato i miei cavi da un amico.
Finali Klimo Beltaine dieci watt.
Avantgarde a tre vie con bassi poderosi.
I cavi sembravano fallire nell'unico punto dove invece avevano sempre eccelso : il controllo sui bassi.
il sospetto che i cavi più trasparenti evindenziassero il clipping c'era,ma non osavo dirglielo.
Ora leggendo questa interessantissima discussione il sospetto si è rafforzato e gliel'ho esposto per email.
Spero sinceramente non mi tolga il saluto,perchè si ha un bel dire "mi raccomando voglio critiche cattive",ma poi si sà quanto noi audiofili siamo permalosi.
I cavi usati dal mio amico autocostruiti sono veramente ottimi peraltro,anzi superlativi,seppur nell'ambito di una struttura comunque classica.
Non ho potuto farne a meno di dirglielo però,perchè sta per cambiare il pre.Magari è meglio che cambi il finale,no?
Ciao,Sebastiano.
Credo proprio di si...
per favorire il clipping dovrebbe: introdurre forte distorsione che si aggiunge al segnale da amplificare, oppure aumentare la quantita di segnale rispetto all'altro, mai trovato un cavo in grado di fare questo a livello di interconnessione, come potenza il discorso è diverso, alcuni cavi sono incompatibili con certi accoppiamenti ampli casse, in quel caso l'ampli clippa e rompe pure i componenti, va detto comunque che in questo caso il cavo ha poca colpa che va invece imputata tutta all'ampli che è un poco ciofechettail cavo sbagliato possa favorire il clipping.
Beh,come avrai intuito,parlando sia di cavi di segnale che di potenza,sono convinto di essere sulla strada giusta,anzi proprio in questi giorni credo di essere arrivato (ma confesso che è la ennesima volta che lo dico) ma questa giuro è quella giusta. :)aircooled ha scritto:per favorire il clipping dovrebbe: introdurre forte distorsione che si aggiunge al segnale da amplificare, oppure aumentare la quantita di segnale rispetto all'altro, mai trovato un cavo in grado di fare questo a livello di interconnessione, come potenza il discorso è diverso, alcuni cavi sono incompatibili con certi accoppiamenti ampli casse, in quel caso l'ampli clippa e rompe pure i componenti, va detto comunque che in questo caso il cavo ha poca colpa che va invece imputata tutta all'ampli che è un poco ciofechettail cavo sbagliato possa favorire il clipping.
è un poco compicato il pensiero i cavi si comportano in maniera diversa a seconda di cosa collegano, un cavo di potenza può essere trasparente su un accoppiata ampli casse e mandare subito in clipping unaltra accoppiata, tutto dipende dalla somma cavo casse e in ultimo da come è strutturato l'ampliIl punto è che se uno dice di essere capace di costruire cavi trasparenti per dimostrare che dice il vero dovrebbe anche essere capace di costruire cavi che facciano l'esatto contrario fino a favorire al limite il clipping.
Usando la teoria classica e mettendo sul tavolo un'ampia apertura mentale le conclusioni tue sono più che corrette.aircooled ha scritto:è un poco compicato il pensiero i cavi si comportano in maniera diversa a seconda di cosa collegano, un cavo di potenza può essere trasparente su un accoppiata ampli casse e mandare subito in clipping unaltra accoppiata, tutto dipende dalla somma cavo casse e in ultimo da come è strutturato l'ampliIl punto è che se uno dice di essere capace di costruire cavi trasparenti per dimostrare che dice il vero dovrebbe anche essere capace di costruire cavi che facciano l'esatto contrario fino a favorire al limite il clipping.