Il pilotaggio delle cuffie magnetoplanari
phaeton- Hi-End Member
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Re: Il pilotaggio delle cuffie magnetoplanari
tutte le cuffie (cosi' come tutti i diffusori) sono intrinsecamente bilanciati.... basta separare le masse dei due altoparlanti. a volte per farlo e' necessario un completo ricablaggio, altre volte basta cambiare il connettore da jack a xlr (te ne accorgi se dentro al cavo ci sono 3 fili o 4).... ma se non sei sicuro, lascia perdere
oDo- Vip Member
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- Messaggio n°52
Re: Il pilotaggio delle cuffie magnetoplanari
phaeton ha scritto:tutte le cuffie (cosi' come tutti i diffusori) sono intrinsecamente bilanciati.... basta separare le masse dei due altoparlanti. a volte per farlo e' necessario un completo ricablaggio, altre volte basta cambiare il connettore da jack a xlr (te ne accorgi se dentro al cavo ci sono 3 fili o 4).... ma se non sei sicuro, lascia perdere
si, a giudicare dalla foto posatata direi che arrivano 3 fili (destro, sinistro, massa comune) quindi andrebbe aperta e ricablata
...boh, magari mi informo sul costo...oppure ne compro una più bella e con le masse separate!
di sicuro da solo non faccio nulla...vista la mia capacità di saldare, ad andar bene farei solo danni
n.enrico- Senior Member
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- Messaggio n°53
Re: Il pilotaggio delle cuffie magnetoplanari
Grazie Phateon.phaeton ha scritto:non si rischia nulla, nei limiti della capacita' della cuffia ovviamente (in altri temrini, quando accendi assicuraati che il volume del pre sia a zero e poi aumenta piano ).
il cavo e' da costruire, ma e' molto semplice (io uso un normale XLR 4 poli femmina e forcelle)
il vantaggio con gli ampli per casse e' che tipicamente questi sono in classe AB, e come noto lo switch tra A e B e' dato dalla corrente erogata. ergo sul carico tipico della cuffia anche uno scrauso AB diventa un classe A fino ad insospettabili livelli di potenza
Mannaggia, se avessi l'ampli con le doppie morsettiere di uscita (per 2 coppie di diffusori) mi verrebbero già in mente dei pensieracci Solo che non mi ci vedo a scollegare ogni volta i diffusori per collegare le cuffie
Altrimenti avrei giusto giusto un t-amp (6w su 8 ohm) che mi avanza...
phaeton- Hi-End Member
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- Messaggio n°54
Re: Il pilotaggio delle cuffie magnetoplanari
umh... ecco, con i classe D starei attento, alcuni hanno problemi (risonanze e instabilita') con carichi troppo alti.... pero' provare non costa nulla (a parte il cavetto )
daniele86- JuniorMember
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- Messaggio n°55
Re: Il pilotaggio delle cuffie magnetoplanari
phaeton ha scritto:
il punto cruciale delle orto e' la sensibilita', non c'e' molto altro da dire. se ho una cuffia da 100dB e una da 90dB, per avere la stessa dinamica e impatto (e controllo aggiungo) in basso occorre nel secondo caso una potenza 10 volte piu' alta. questo in termini assoluti e' gia' difficile, ma se poi consideriamo i temrini relativi, ovvero la base di partenza, occorrono ampli cuffie in grado di erogare 10W invece che 1W, che per la tipologia di ampli e' una enormita'. e la HE6 ha 83dB...... ecco perche' le orto vanno benissimo con ampli x diffusori. occhio che ho parlato di dinamica e impatto, una orto e' in grado di raggiungere un ottimo RMS anche con ampli asfittici, ma poi non hai ne dinamica ne impatto, e sbagliando si da la colpa alla cuffia.
ovviamente una volta capito il discorso potenza, il discorso corrente va da se. essendo quasi puramente resistiva il conto e' facile.
per il problema del controllo in basso, il discorso sarebbe veramente troppo lungo. diciamo solo che potenza e controllo in basso sono due cose teoricamente slegate. la prima decide la dinamica e l'impatto, la seconda e' decisa dal fattore di smorzamento, ovvero in pratica quanto l'ampli riesce a controllare e smorzare le le oscillazioni spurie della membrana.
basta pensare che un ampli con la stessa identica potenza, con la stessa identica topologia e stessi identici componenti, puo' avere una bassa (addirittura negativa) o alta resistenza di uscita a seconda del GNFB applicato.
.....
Credo che il problema delle orto è, oltre alla sensibilità, anche l'impedenza (resistenza in questo caso). Avere una bassa sensibilità necessita uno swing di tensione elevato, che unito alla bassa impedenza comporta una più alta richiesta di corrente. Per questo motivo tali cuffie hanno bisogno di amplificatori performanti sia a livello di tensione sia di corrente erogata. E qui sta la difficoltà di un corretto pilotaggio delle orto.. Sbaglio?
Mi stavo chiedendo come è possibile avere una resistenza di uscita negativa..una V(I) decrescente? A livello teorico considerando il primo quadrante, una retta che rappresenta la tensione in funzione della corrente con coefficiente negativo rappresenta una resistenza negativa. Ma a livello pratico in un amplificatore come può avvenire?
phaeton- Hi-End Member
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- Messaggio n°56
Re: Il pilotaggio delle cuffie magnetoplanari
si, corretto il ragionamento sullo swing di tensione e corrente, quello che volevo evidenziare era che la tabellina di HF e' fuorviante perche' il modulo dell'impedenza di una bobina mobile e' tutt'altro che costante, e quindi non si puo' paragonare la resistenza di una orto alla impedenza a 1kHz di una bobina mobile....
per la resistenza negativa, in realta' e' facile, basta che pensi a come si modifica la Rout(f) al variare del GNFB, o se preferisci a come si spostano i poli/zeri della funzione di trasferimento sul piano complesso al variare della frequenza in funzione della GNFB. con alti tassi di GNFB puoi avere che in alta frequenza al diminuire della tensione hai un aumento di corrente, ovvero in altri termini dV/dI e' negativo, cioe' Rout negativa. e' ovviamente artificosa, e' "generata" dalla reazione negativa tensione-corrente in-out, ma esiste ed e' misurabile.
per la resistenza negativa, in realta' e' facile, basta che pensi a come si modifica la Rout(f) al variare del GNFB, o se preferisci a come si spostano i poli/zeri della funzione di trasferimento sul piano complesso al variare della frequenza in funzione della GNFB. con alti tassi di GNFB puoi avere che in alta frequenza al diminuire della tensione hai un aumento di corrente, ovvero in altri termini dV/dI e' negativo, cioe' Rout negativa. e' ovviamente artificosa, e' "generata" dalla reazione negativa tensione-corrente in-out, ma esiste ed e' misurabile.
lizard- Pop Music Expert
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- Messaggio n°57
Re: Il pilotaggio delle cuffie magnetoplanari
ma no..daniele86 ha scritto:
Credo che il problema delle orto è, oltre alla sensibilità, anche l'impedenza (resistenza in questo caso). Avere una bassa sensibilità necessita uno swing di tensione elevato, che unito alla bassa impedenza comporta una più alta richiesta di corrente. Per questo motivo tali cuffie hanno bisogno di amplificatori performanti sia a livello di tensione sia di corrente erogata. E qui sta la difficoltà di un corretto pilotaggio delle orto..
si pilotano col melafonino !!
montanari- Hi-End Member
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- Messaggio n°58
Re: Il pilotaggio delle cuffie magnetoplanari
phaeton ha scritto:
il vantaggio con gli ampli per casse e' che tipicamente questi sono in classe AB, e come noto lo switch tra A e B e' dato dalla corrente erogata. ergo sul carico tipico della cuffia anche uno scrauso AB diventa un classe A fino ad insospettabili livelli di potenza
Se un amplificatore lavora in classe A esempio i primi 20w diciamo (a pelle mi viene da pensare siano quasi sempre meno)
E mettiamo sia completamente lineare(impossibile)
20W su 8ohm
40w su 4ohm
10w su 16
5 su 32
2.5 su 64
1.25 su 120
Circa
Siamo quasi al limite, ed è molto probabile lavori in classe AB
per me molto meglio in classe A e bon
Il mio sogno(dei poveri) : kelvin labs the integrated
_________________
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phaeton- Hi-End Member
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- Messaggio n°59
Re: Il pilotaggio delle cuffie magnetoplanari
montanari ha scritto:
Se un amplificatore lavora in classe A esempio i primi 20w diciamo (a pelle mi viene da pensare siano quasi sempre meno)
E mettiamo sia completamente lineare(impossibile)
20W su 8ohm
40w su 4ohm
10w su 16
5 su 32
2.5 su 64
1.25 su 120
Circa
Siamo quasi al limite, ed è molto probabile lavori in classe AB
per me molto meglio in classe A e bon
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ehhhh.... non e' proprio cosi'
il comportamento di un ampli in classe A e' sempre stata la mia doamnda preferita quando facevo l'assistente, e il 90% dei studentelli o non rispondeva (meglio, vuol dire che ci stava ragionando) oppure rispondeva come te
un ampli AB resta in A finche la corrente erogata e' minore delal polarizzazione. ergo quello che definisce il comportamento e' la corrente, non la tensione (come implicitamente hai supposto nel tuo schemino)
prendiamo un esempio concreto. il mio Pass X150.5 eroga su 8ohm circa 1W in classe A SE, circa 15W in classe A PP, circa 150W in classe B. lasciamo perdere il discorso SE/PP e consideriamo solo A PP, ergo circa 1.4A di polarizzazione "RMS" (lo so che e' sbagliato, ma mi serve per i conti sulla potenza RMS, per i puristi c'e' un fattore sqr2 di mezzo).
quindi la potenza erogata in classe A e':
8ohm, 15W
16ohm, 30W
32ohm, 37.5W
come come???? la potenza aumenta all'aumentare del carico???? mi sta prendendo in giro prof?? (e qui scattava direttamente il "torni alla prossima sessione")
no, la potenza massima correttamente diminuisce all'aumentare del carico perche' l'ampli sta lavorando in saturazione di tensione, e' la percentuale di potenza che l'ampli puo' erogare in classe A che sta aumentando
domandina: perche' a 32ohm e' 37W e non 60W??
btw, nel mio caso specifico la potenza in A SE e':
8ohm, 1W
16ohm, 2W
32ohm, 4W
64ohm, 8W
e infatti la HE6 suona molto benecol Pass
montanari- Hi-End Member
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- Messaggio n°60
Re: Il pilotaggio delle cuffie magnetoplanari
bocciato
non lo so
ho letto la spiegazione 3 volte non l ho capita!
non torno manco alla prossima sessione!
grazie
non lo so
ho letto la spiegazione 3 volte non l ho capita!
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montanari- Hi-End Member
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- Messaggio n°61
Re: Il pilotaggio delle cuffie magnetoplanari
perchè con l aumentare della impedenza si dissipa più calore e quindi vengono erogati meno watt
cioeè essendo meno efficiente.. non lo so!
cioeè essendo meno efficiente.. non lo so!
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phaeton- Hi-End Member
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- Messaggio n°62
Re: Il pilotaggio delle cuffie magnetoplanari
facciamola semplice, se ti fidi.
supponi di avere un ampli in classe AB con un certo numero di W in classe A su 8ohm, diciamo 1W, e un certo numero di W in classe B (cioe' la pot max) sempre su 8 ohm, diciamo 100W.
la potenza max dell'ampli dimezza al raddoppiare del carico, come giustamente hai evidenziato piu' sopra.
la PERCENTUALE di tale potenza erogata in classe A invece raddoppia al raddoppiare del carico, finhe' ovviamente non si raggiunge la pot max.
ovvero:
8ohm, 1W, 100W
16ohm, 2W, 50W
32ohm, 4W, 25W
64ohm, 8W, 12.5W
128ohm, 6W, 6W
etc
OVVIAMENTE (e ribadisco OVVIAMENTE) il discorso e' completamente diverso se si parla di un classe A puro (SE o PP).
supponi di avere un ampli in classe AB con un certo numero di W in classe A su 8ohm, diciamo 1W, e un certo numero di W in classe B (cioe' la pot max) sempre su 8 ohm, diciamo 100W.
la potenza max dell'ampli dimezza al raddoppiare del carico, come giustamente hai evidenziato piu' sopra.
la PERCENTUALE di tale potenza erogata in classe A invece raddoppia al raddoppiare del carico, finhe' ovviamente non si raggiunge la pot max.
ovvero:
8ohm, 1W, 100W
16ohm, 2W, 50W
32ohm, 4W, 25W
64ohm, 8W, 12.5W
128ohm, 6W, 6W
etc
OVVIAMENTE (e ribadisco OVVIAMENTE) il discorso e' completamente diverso se si parla di un classe A puro (SE o PP).
n.enrico- Senior Member
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- Messaggio n°63
Re: Il pilotaggio delle cuffie magnetoplanari
Discussione interessantissima anche se non ci sto capendo nulla
Appena arriverà la nuova cuffia verificherò come funziona l'uscita cuffia dell'ampli e, se non si dimostrasse all'altezza, prima di acquistare un ampli dedicato, proverò di sicuro a collegarla ai morsetti dei diffusori.
Appena arriverà la nuova cuffia verificherò come funziona l'uscita cuffia dell'ampli e, se non si dimostrasse all'altezza, prima di acquistare un ampli dedicato, proverò di sicuro a collegarla ai morsetti dei diffusori.
montanari- Hi-End Member
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- Messaggio n°64
Re: Il pilotaggio delle cuffie magnetoplanari
forse ho capito
più lo spingi più i W che lavorano sono in classe A
più lo spingi più i W che lavorano sono in classe A
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phaeton- Hi-End Member
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- Messaggio n°65
Re: Il pilotaggio delle cuffie magnetoplanari
promosso... diciamo un 18 pelo pelo
Ivanhoe- Vip Member
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- Messaggio n°66
Re: Il pilotaggio delle cuffie magnetoplanari
Tutto chiaro..
Mi diverto più a sperimentare, così mi sono preso un Xcan V8p per provare come suona lo stesso circuito del V2 implementato per uscire a 2ohm invece che a 40ohm. Premessa: il dac incorporato è il peggio dac che abbia mai ascoltato, neanche i cinesi da 10 dollari! Poi, acceso da 30 minuti, pochi per le valvole? sì che palle, devo aspettare altri 30 minuti perchè inizi a suonare un pò.
Quindi con la k340 ora il coefficiente di smorzamento è più di 200!
Sintetico, con le 400i suona ed ha un suono completamente diverso dal V2, ma non mi piace affatto, suona meglio attaccata al tablet della Tesco.
Con la k340, mi aspettavo suonasse male e invece è super! Headstage, neutrale, anche raffinato e molto più dolce, direi "valvolare". Considerato che ha le sue valvole originali ci sono discreti margini di cambiamento. Rispetto al V2 il basso meno incisivo, la manopola va fino ad ore 2, ma il basso guadagna di controllo neutralità.
Insomma non è un problema di Watt, non credo che la He400i consumi più della k340, dipende proprio da come si interfacciano le macchine: una cuffia un ampli?
PS suona meglio dopo due ore di riscaldamento, per questo non mi piacciono le valvole
Mi diverto più a sperimentare, così mi sono preso un Xcan V8p per provare come suona lo stesso circuito del V2 implementato per uscire a 2ohm invece che a 40ohm. Premessa: il dac incorporato è il peggio dac che abbia mai ascoltato, neanche i cinesi da 10 dollari! Poi, acceso da 30 minuti, pochi per le valvole? sì che palle, devo aspettare altri 30 minuti perchè inizi a suonare un pò.
Quindi con la k340 ora il coefficiente di smorzamento è più di 200!
Sintetico, con le 400i suona ed ha un suono completamente diverso dal V2, ma non mi piace affatto, suona meglio attaccata al tablet della Tesco.
Con la k340, mi aspettavo suonasse male e invece è super! Headstage, neutrale, anche raffinato e molto più dolce, direi "valvolare". Considerato che ha le sue valvole originali ci sono discreti margini di cambiamento. Rispetto al V2 il basso meno incisivo, la manopola va fino ad ore 2, ma il basso guadagna di controllo neutralità.
Insomma non è un problema di Watt, non credo che la He400i consumi più della k340, dipende proprio da come si interfacciano le macchine: una cuffia un ampli?
PS suona meglio dopo due ore di riscaldamento, per questo non mi piacciono le valvole
Ultima modifica di forestitalia il Mer Ott 14 2015, 19:33 - modificato 1 volta.
carloc- Moderatore
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- Messaggio n°67
Re: Il pilotaggio delle cuffie magnetoplanari
Guarda che le valvole dopo 10 minuti sono al massimo.
Sono i circuiti a SS e quelli digitali che richiedono di essere in temperatura da tempo per suonare al meglio.
Sono i circuiti a SS e quelli digitali che richiedono di essere in temperatura da tempo per suonare al meglio.
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biscottino- Hi-End Member
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Re: Il pilotaggio delle cuffie magnetoplanari
carloc ha scritto:Guarda che le valvole dopo 10 minuti sono al massimo.
Sono i circuiti a SS e quelli digitali che richiedono di essere in temperatura da tempo per suonare al meglio.
Vero, il Bryston suonava bene se lo lasciavo acceso dalla mattina....
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Ivanhoe- Vip Member
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- Messaggio n°69
Re: Il pilotaggio delle cuffie magnetoplanari
carloc ha scritto:Guarda che le valvole dopo 10 minuti sono al massimo.
Sono i circuiti a SS e quelli digitali che richiedono di essere in temperatura da tempo per suonare al meglio.
Ho avuto ss e non ci mettevano così tanto, forse questo che è ibrido è peggio?
mc 73- Hi-End Member
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Re: Il pilotaggio delle cuffie magnetoplanari
forestitalia ha scritto:
Ho avuto ss e non ci mettevano così tanto, forse questo che è ibrido è peggio?
se la sezione finale è in classe a ci mette parecchio a rendere al massimo.
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saluti Michele
Ivanhoe- Vip Member
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Re: Il pilotaggio delle cuffie magnetoplanari
mc 73 ha scritto:
se la sezione finale è in classe a ci mette parecchio a rendere al massimo.
Class A dual mono, in realtà non si scalda tanto, l'esterno rimane appena tiepido, forse per questo all'inizio ci impiega tanto ad andare in esercizio.
mc 73- Hi-End Member
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- Messaggio n°72
Re: Il pilotaggio delle cuffie magnetoplanari
guarda io ho dei finali mono della stessa marca,forestitalia ha scritto:
Class A dual mono, in realtà non si scalda tanto, l'esterno rimane appena tiepido, forse per questo all'inizio ci impiega tanto ad andare in esercizio.
x rendere a sufficienza devono essere accesi da almeno una mezz'ora...
ma il massimo lo danno dopo un paio d'ore di funzionamento,quando sono caldissimi.
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saluti Michele
pgragnani2- JuniorMember
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Re: Il pilotaggio delle cuffie magnetoplanari
Bella discussione
shun0321- Senior Member
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- Messaggio n°74
Re: Il pilotaggio delle cuffie magnetoplanari
phaeton ha scritto:
solo un commento sul thread di HF citato. come scritto dall'autore, e' uno studio puramente teorico, e si basa sulla "resistenza" nominale della cuffia. uso il termine resistenza e non impedenza perche' e' questo che l'autore ha ipotizzato. il problema e' che mentre per le orto la cosa puo' avere un senso perche' l'impedenza e' per l'appunto quasi puramente resistiva, per le classiche bobina mobile non e' affatto cosi', anzi.... , e assumere che l'impedenza a 1KHz sia rappresentativa di tutto lo spettro e' largamente fuorviante. ergo, quella lista dice molto poco, e quel che dice e' inutile nel caso bobina mobile, dove le correnti (soprattutto in basso e soprattutto in regime dinamico) sono largamente sottostimate.
il punto cruciale delle orto e' la sensibilita', non c'e' molto altro da dire. se ho una cuffia da 100dB e una da 90dB, per avere la stessa dinamica e impatto (e controllo aggiungo) in basso occorre nel secondo caso una potenza 10 volte piu' alta. questo in termini assoluti e' gia' difficile, ma se poi consideriamo i temrini relativi, ovvero la base di partenza, occorrono ampli cuffie in grado di erogare 10W invece che 1W, che per la tipologia di ampli e' una enormita'. e la HE6 ha 83dB...... ecco perche' le orto vanno benissimo con ampli x diffusori. occhio che ho parlato di dinamica e impatto, una orto e' in grado di raggiungere un ottimo RMS anche con ampli asfittici, ma poi non hai ne dinamica ne impatto, e sbagliando si da la colpa alla cuffia.
ovviamente una volta capito il discorso potenza, il discorso corrente va da se. essendo quasi puramente resistiva il conto e' facile.
per il problema del controllo in basso, il discorso sarebbe veramente troppo lungo. diciamo solo che potenza e controllo in basso sono due cose teoricamente slegate. la prima decide la dinamica e l'impatto, la seconda e' decisa dal fattore di smorzamento, ovvero in pratica quanto l'ampli riesce a controllare e smorzare le le oscillazioni spurie della membrana.
basta pensare che un ampli con la stessa identica potenza, con la stessa identica topologia e stessi identici componenti, puo' avere una bassa (addirittura negativa) o alta resistenza di uscita a seconda del GNFB applicato. la potenza entra in gioco solo nei picchi dinamici (vedi sopra) o quando decidiamo di diventare sordi e ci spariamo 90dB RMS nelle recchie ergo possiamo avere un ampli da 1W con uno smorzamento altissimo (e andra' molto bene con alcune cuffie, tipicamente quelle che hanno bisogno di controllo in basso) e un ampli da 100W con smorzamento schifoso (e andra' bene con altre cuffie, tipicamente quelle un po' "asfittiche" in absso). e OVVIAMENTE viceversa, tanto per non generare misunderstanding.
molto piu' complessa invece la situaizone per le bobina mobile, dove la resistenza di uscita determina anche la risposta in frequenza del sistema ampli-cuffia, poiche' ho un carico non resistivo.
insomma, e' un gran casino, ed e' IMHO impossibile fare alcuna generalizzazione
Quindi basterrebbe un ampli con che ha la stessa impedenza della cuffia ortodinamica?
shun0321- Senior Member
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- Messaggio n°75
Re: Il pilotaggio delle cuffie magnetoplanari
Cmq audionote sta facendo un nuovo ampli per cuffia in grado di buttare fuori 12W in classe A su 50ohm. Un push-pull di el84. Ovviamente il trafo esce da se con quella impedenza, quindi senza tesistenza in parallelo ai secondari.
daniele86- JuniorMember
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- Messaggio n°76
Re: Il pilotaggio delle cuffie magnetoplanari
phaeton ha scritto:...
per la resistenza negativa, in realta' e' facile, basta che pensi a come si modifica la Rout(f) al variare del GNFB, o se preferisci a come si spostano i poli/zeri della funzione di trasferimento sul piano complesso al variare della frequenza in funzione della GNFB. con alti tassi di GNFB puoi avere che in alta frequenza al diminuire della tensione hai un aumento di corrente, ovvero in altri termini dV/dI e' negativo, cioe' Rout negativa. e' ovviamente artificosa, e' "generata" dalla reazione negativa tensione-corrente in-out, ma esiste ed e' misurabile.
Interessante..è la prima volta che leggo in questi forum di poli e zeri di una funzione di trasferimento..hai qualche link dal quale attingere informazioni a riguardo??
Grazie
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