Un modello descrittivo ha una sua complessità ma non serve un premio nobel per svilupparlo.
Immagina che tu ascolti un cavo in fase di ascolto e su svariate catene trovi dei punti in comune, ovvero il giudizio che da Mario Rossi è molto simile a quello di Verdi e ha molti punti comuni con gli altri anche su catene diverse.
Ora immagina che riesci a trovare una relazione a parità di geometria adottata che ti permette di legare le sezioni, il numero dei conduttori, la modellizzazione della massa con un sistema di disequazioni, con dei vincoli che legano i parametri di sopra.
A questo punto puoi facilmente fare un cavo che sia il top di gamma o l'entry level semplicemente facendo una serie di calcoli (in genere scrivi un software in modo da non ripetere all'infinito) e vedi se dei coefficienti che hai e che hanno un range ben specifico rispettino i parametri di massa.
Una volta fatto questo fai quello che vuoi, come vuoi sapendo anche fino dove puoi arrivare e cosa avrai in fase di ascolto.
Chiaramente questa affermazione vale su n catene poi esisterà sempre una catena che rifiuta i miei cavi come è successo sul tuo sistema, ma fa parte delle regole del gioco e purtroppo non esiste il cavo universale.
Esistono molti utenti che si strapperebbero le vesti per un OdinII ma anche alcuni che risulterebbe un trapano sulla loro catena.
Non per questo Nordost ha mai pensato di modificare il progetto degli Odin per quei pochi utenti; vorra dire che si prenderanno un Kubala Sosna e vivranno felici e contenti.
S.