Secondo me dovresti superare il conflitto fra scienza e percezione.pink noise ha scritto:
Forse mi sono spiegato male o forse non hai capito bene,uno che si attiene alla realtà e non alle sensazioni(che sono date da un certo momento e non sono mai le stesse) è tutto IMHO fuorchè scettico.Scettico è caso mai il contrario sempre IMHO. Se quardi qualche post sopra e come ho detto ad un altro coi cavi ci ho giocato abbastanza,forse non avrò trovato quelli giusti forse ripeto sarò sordo,ma che mi aumentino i dB o il volume e che anche fosse solo per sensazione,mi fermerei un attimo e rifletterei.
In fondo entrambi lavorano allo stesso modo.
Raccolgono dati,li elaborano,li interpretano.
La differenza sostanziale sta nel grado di coscienza impiegata.
Nel metodo scientifico fino a un certo punto è stato massimo quel grado,finché non abbiamo iniziato a delegare molto del nostro lavoro ai computer,i cui processi ovviamente non possiamo più seguire passo passo,il che diventa un ulteriore indizio di parallelismo fra metodo e sistema percettivo.
Infatti,parimenti , per il sistema percettivo lavora un supercomputer che è il nostro cervello,che lavora quasi sempre fuori dal nostro controllo cosciente,ma secondo meccanismi precisi,e non random come alla lotteria.
Un'altra differenza è che il sistema percettivo ti dà sempre una risposta,a differenza del metodo scientifico che procede con maggior cautela e circospezione,e quando non trova una risposta soddisfacente si astiene.
sicuramente il metodo è molto più COSCIENZIOSO di quello scavezzacollo del sistema percettivo.
Il metodo però,col suo essere sempre sotto il nostro controllo cosciente (facciamo finta che sia ancora così) diventa soggetto ai nostri pregiudizi,che ci sono sempre,per quanto cerchiamo di metterli da parte,il che comporta che una certa opacità di risultati c'è la regala pure lui.
Siccome parli appunto di scetticismo,a volte ci sembra ovvio,ma non lo è,che sia il metodo che il sistema,pur coi loro diversi limiti,siano tesi alla scoperta della verità,il che ci fa fare un bel salto,secondo me,da una pretesa di concretezza fisica,dentro la metafisica.
Ma,secondo me la scienza ha ancora molto da imparare dal sistema,che con le sue solo apparenti stranezze,bada molto più alla concretezza e si perita solo di essere efficace in un dato contesto in relazione a precisi scopi.
Quando il sistema,grazie a un cavo,ti propone,forse in mancanza di meglio,una sensazione di aumentato di volume,fisicamente ovviamente non esistente,ti sta dando un messaggio,su cui vale veramente la pena di fermarsi a riflettere,perché certamente merita ulteriori rielaborazioni coscienti e magari anche coscienziose.
Posso dirti che è anni che per diletto armeggiò coi cavi,e le strane sensazioni non sono arrivate subito,ma che a un certo punto ne è arrivato un diluvio.
Cosa farsene?
Quando mi sembra che mi aiutino a godere della musica so bene cosa farmene,e se arriva il tecnico Savonarola che dice che sto' peccando contro la verità,non me ne può impipare più di tanto.
E se sono seghe audiofile,almeno servono a tenere in esercizio l'attrezzo,in attesa che mi appaia una f...a VERA.
E adesso scusate se vi lascio,ma devo andare a sintonizzare il cavo su radio Maria ,per vedere se mi appare di nuovo la Madonna del Maggior Volume.
Non sono bravo come voi toscani a fare queste battute,ma ci provo...