Da audiofan Gio Lug 02 2015, 11:44
Bisognerebbe fare un po' di chiarezza, giusto per non disinformare
Certamente la maggior parte delle ristampe oggi in commercio deriva da master digitale, in molti casi le prime stampe suonano meglio, talvolta nettamente, talvolta in modo molto più sfumato, ma qualche volta suonano meglio le ristampe, per cui è assolutamente impossibile generalizzare e la questione andrebbe valutata da caso a caso
Ci sono poi ristampe di lavori che già in origine avevano master digitale (produzioni fine anni 80/inizi 90), oppure vinili di nuova pubblicazione di cui giocoforza non esiste mater analogico, eppure anche in molti di questi casi sento andar meglio l'analogico rispetto alla controparte digitale (ma qui la differenza la fa maggiormente il "manico"). Per finire ci sono poi le etichette eminentemente audiofile che normalmente lavorano partendo esclusivamente da master analogici, tipo Analogue Productions e consorelle, ovviamente con costi superiori e con prestazioni di alta qualità.
Quanto al costo delle prime stampe: è inutile e anche sciocco continuare a dire che chi spende per questi dischi sia un pollo, intanto perché ci sono ristampe in commercio che arrivano tranquillamente a superare i 50 euro, e poi chi spende per un vinile raro ha comunque in casa un valore, se un domani decide di rivenderlo recupera sicuramente quanto speso, a volte anche di più se l'esemplare è ben tenuto ed effettivamente di scarsa reperibilità.
E' assai più penalizzante, commercialmente parlando, spendere 30 euro per un formato digitale che spenderne il doppio in analogico, perché il primo raramente manterrà il suo valore nel tempo mentre il vinile, originale o ristampa che sia, prima o poi uscirà di produzione e allora manterrà o incrementerà senz'altro il suo valore, del resto basta fare un giro su ebay per farsi un idea di come va il mercato.