Ascoltata in 2 occasioni e devo dire che ha lasciato il segno.
Premessa:
Quando 5 anni fa iniziai a comprare musica e ascoltare il mio impianto hifi chiesi consiglio alle 2 persone che con tanta passione mi portarono
ad amare questo hobby , ovvero cosa ne pensassero del giradischi e perche' fossero passati al CD.
La risposta fu che lo sbattimento in anni e anni di fu tanto e che quando arrivo' il CD fu una salvezza...
Nessun rammarico da parte loro mai , che hanno vissuto l'alta fedelta' dai primi anni '70.
Per una maggiore qualita' mi proponevano poi ovviamente il Sacd.
Ancora oggi sono contenti cosi'.
Oggi si assiste a questo ritorno tra gli appassionati , leggo su altri forum "il vinile non e' mai stato cosi' in salute come negli ultimi 20 anni"..
rispondo io , certo "e' in salute come 20 anni fa'".
Le vendite parlano di una percentuale rispetto alla massa di liquida e CD. Quindi una frazione del mercato dopo anni di oblio.
Per chi inizia nel 2014 ha senso? , si riesce a reperire musica di qualita' che non siano i master digitale riversati su vinile o
vecchi vinili piallati presi ai mercatini delle pulci..
Segue domanda:
Spinto da qualche amico compreso il Lupaccio63 che e' molto ferrato in materia qualche spazio di manovra lo vorrei lasciare anche perche'
secondo me sono solo 2 modi diversi di ascoltare (vinile e CD).
Chiedo , compro oggi un set up analogico sui 1000 euri e un domani cambio impianto.
Come si interfaccerebbe con il nuovo impianto ?
Ci sono margini di manovra (cambiare testina) per adattare il giradischi eventuale al cambio di impianto?
Oppure e' inevitabile un cambio di impianto futuro portera' ad inevitabile cambio di giradischi braccio testina...
Vorrei la Vostra sulla premessa e la domanda.