Il primo agettivo che mi viene in mente e'semplicemente naturale!
Una impressionante capacita di rendere tutti i dettagli di una partitura, le voci emergono con una ricchezza armonica impensabile per altre cuffie dinamiche. Dosando accuratamente il volume, si viene trasportati dal tappeto di note che fa emergere ogni singolo strumento con le corrette proporzioni. Le cuffie ortodinamiche di ultima generazione soffrono di eccessiva velocita nella gestione dei transienti, ovvero ascoltandole a confronto con una CD3000 ti affascinano subito per la capacita' di ricostruzione armonica e per lo spessore della musica. Ma se uno ascolta attentamente si percepisce una velocita un pizzico eccessiva nel suono degli strumenti. Tale da renderli forse troppo perfetti!!
Ad esempio ascoltando i brani di The Wall versione OMR, il tintinnio dei piatti e'netto e brillante con la HE6, con una focalizzazione perfetta. Mentre con la CD3000 ti sorprende scoprire che il suono non e'un tintinnio..ma un rimbalzo ritmico della bacchetta, sicuramente piu sporco, passetemi il termine. Ma sicuramente piu vicino o alla realta a mio parere...
Con i brani del CD ITACA di Peo Alfonsi, con la HE6, a mio gusto e parere si ottiene un risultato perfetto e molto vicino all'ideale acustico dei vari strumenti. Passando alla cd3000, il tutto viene ridimensionato ma mi accorgo che il risultato e'piu musicale..
Per fare un esempio e'come vedere un film in altissima definizione 4k, per chi ha avuto kodo di vedere non un televisore con risoluzione 4k, ma un proiettore professionale 4k. Sara scioccato nel vedere e cogliere una tale moltitudine di dettagli! Ma poi ritornando alla visione normale ci si accorge che non sono solo i dettagli che compongono il quadro visivo, ma le sfumature di colore e i giochi di luce e ombre. E sono questi che rendono la visione di un qualsiasi film ripreso in digitale innaturale a prescindere dalla risoluzione, rispetto ad un film ripreso e proiettato tramite una vecchia pellicola...
In ultimo i difetti di questa CD3000, e'una cuffia spietata, non perdona nessuno squilibrio nella catena audio, a partire dall'incisione, sino alla sorgente e all'amplificazione. Se non sapientemente assecondata, ripaga con una timbrica asettica sino a raggiungere il fastidio, enfatizzando tutti i limiti della catena!