Io comunque, vorrei far riflettere tutti su varie cose, che mi sembrano assolutamente in contrasto con tutte le teorie sulle macchinazioni delle case discografiche.
1. Perché una major discografica dovrebbe produrre dischi BR audio che prevedono di non uscire dalla uscita digitale elettrica in formato nativo fino a 24 bit/ 96 Khz quando dalle uscite HDMI comunque il segnale esce in HD?
2. Per quale motivo dovrebbe essere considerata l'HDMI una uscita più sicura visto che con 50 euro si compra uno scatolotto che preleva l'audio dalla HDMI e lo rende disponibile in ottico ed in digitale elettrico senza alcun downsampling? E che questo rende inevitabilmente inutilizzabile ogni meccanismo anticopia funzioni sull'uscita HDMI?
3. Perché è tanto paventato uscire in HD dal coassiale e dall'ottico visto anche che queste uscite non riporterebbero la distinzione in tracce, il timing e tutte le informazioni extramusicali del disco originale? Chiunque rippasse in file l'uscita digitale audio di un Blu-Ray partendo pur anche dall'HDMI avrebbe come risultato un unico file audio lungo quanto tutto il disco e senza alcuna informazione paratestuale. Dovrebbe quindi entrare nel file e reintrodurre, ammesso che sia possibile, la divisione in tracce e tutte le informazioni paratestuali non contenute nel flusso di dati solo audio in uscita da qualunque presa del lettore. Avere una unica traccia audio di un intero disco credo che renda il rippaggio pressocché inutile, non trovate? Perché dovrebbe essere tanto pericoloso per le case discografiche?
Insomma, ammesso che la risposta a tutte le domande sia "perché le case discografiche sono cretine", cosa che in passato si è dimostrata spesso vera, allora basta comprare uno scatolotto come quello di cui parlo al punto 2 (e che vi ho già linkato in uno dei miei post precedenti), e si può vivere felici disponendo di una uscita audio real-HD prelevata direttamente dal connettore HDMI e riversata in digitale coassiale o ottico, aggirando così ogni protocollo di protezione dell'HDMI.
SEnza per questo, badate bene, voler difendere a tutti i costi il formato.... vorrei però ben capire anche le critiche, perché a volte il senso di alcune di queste mi sfugge. Così come i discorsi di tanti manuali, che non fanno che decantare come insostituibile ovviamente il prodotto che illustrano.
Poi se mi dite che senza stare tanto a bacarsi meglio il download da internet di un file ben fatto (che è poi il discorso di Riccardo), allora sono con voi, ma questo mi sembra un altro discorso....
nikko ha scritto: ...alla fine per curiosità ho voluto provare i file di hd tracks ne ho preso uno 24/92 pagato un botto e si sente identico al rip del cd che già avevo...
...
Io ho una pessima opinione del sito HD-Track, perché di queste storie ne ho sentite parecchie. Mi sono fatto l'opinione che HD-Track disponga di file ottenuti nei più svariati dei modi, ma che non di rado non hanno alcuna derivazione diretta dal master originale delle case discografiche. Mi sono sempre domandato ad esempio quel sito da dove avesse tirato fuori un file 24 bit/88.2 Khz delle suddette sinfonie beethoveniane di Kleiber (DG) quando il master è a 96 Khz? Che l'abbiano ottenuto con l'oversampling dalla traccia CD????
Secondo me l'unico modo certo per comprare file HD di qualità è quello di comprarli direttamente dalle case discografiche che li producono. In tutti gli altri casi il rischio di buggerature è notevole.