La penso tendenzialmente come te, nonostante diverse cose dei Beatles mi piacevano e mi piacciono, ma solo in quanto orecchiabili e ben congegnate.Avian ha scritto:C'è in effetti il rischio pluto di spostare il baricentro del discorso da un'analisi tecnico/artistica ad una ammissione relativa ai gusti, alla bellezza, alla preferenza. Rischio che io ho tentato di esorcizzare con il fatto che a me "oh darling" piace. Mi piacciono anche Hey Jude e tante altre. Con "Imagine" siamo già nel '71, periodo in cui Lennon voleva fortemente discostarsi dal periodo Beatles, ma è un tema che merita un discorso a parte. Per questo ho consigliato la visione del documentario.
Non ho nulla da dire sui gusti altrui. Mai sono intervenuto in tal senso e mai lo farò. Qualcuno può anche postare che sta ascoltando i Gazosa (per intenderci), non dirò mai niente. Massimo rispetto per le diversità di opinioni.
Io intervengo quando ai Beatles si accosta il termine "innovazione", "novità", "rivoluzione". Che i Beatles abbiano suonato ritornelli piacevoli non lo metto in dubbio, ma si sono mai discostati dallo standard del Mersey Beat? Siamo tutti consapevoli di chi e cosa c'era dietro di loro a muovere i fili? Ma questi bei ritornelli sono belli proprio perchè paragonati a chi cercava di non suonarli, ma di spingersi oltre.
Mi spiego meglio ... (lasciamo stare le questioni di droga, alcol etc. , soffermiamoci al dato oggettivo, i Beatles tra l'altro dovevano per contratto essere il volto pulito del rock, per contratto dovevano essere borghesi e conformisti) nel '67 - sempre tenendo conto del bagaglio musicale ereditato dagli anni '50 - stava innovando Syd Barret con la canzone "Astronomy Domine" o stava innovando Harrison con "Lovely Rita"? Che poi Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band penso sia il loro album più riuscito. Ed ancora nel '68 stava innovando (innovare lo stile e l'arrangiamento anni '50 sempre) Jimi Hendrix con la jam jazzistica "Voodoo Chile" o stavano innovando i Beatles con la tenera serenata "Cry Baby Cry" che tuttavia contiene una buona progressione di pianoforte? Nel '66 stavano innovando Beck e Jimmy Page degli Yardbirds con il pezzo cameristico "Happening Ten Years Time Ago" o stavano innovando i Beatles con il rhythm and blues di "Got To Get You Into My Life"? Si può continuare all'infinito.
Come sempre non parlo di bellezza. Io non mi chiedo quale sia la canzone più "bella", o più "fortunata". Loro diedero vita ai "teen idols", su questo aspetto ogni canzone dei Beatles sarà sempre la più fortunata, non c'è partita. La mia analisi ruota attorno l'onnipresente domanda sul perché Beethoven non componesse semplici minuetti. Forse non sapeva farli?
Sulla capacità tecnica (tecnica, non compositiva) del quartetto è meglio soprassedere, ne hai menzionato alcuni, ma troppi erano già presenti con qualità enormemente maggiori.
Credo inoltre che la musica che all'epoca preferivo (Iron Butterfly, Vanilla Fudge, Spirit, Quicksilver Messenger Service, Jefferson Airplane, Allmann Brothers, Grateful Dead, Jimy Hendricks, Doors ma anche Flying Burrito Brothers, Buffalo Springfiels, Tim Buckley, Dylan, Chicago Transit Authority, per poi proseguire con altro) poco ha avuto a che fare con i Beatles, e sarebbe nata e cresciuta ugualmente.
Diciamo che i Beatles secondo me sono stati germinali solo per il Britpop il resto sarebbe comunque uscito (almeno quello che a ma piaceva).
Detto questo è innegabile che abbiano fatto la storia ed anche cose belle e molto belle, anche dopo la rottura del gruppo (il concerto per il Bangla Desh lo avrò visto 50 volte).
Tornando in OT, scommetto che si parla della grandezza dei Beatles anche nel loro periodo indiano, vorrei sapere quanti di voi hanno approfondito, quanti hanno provato a fare curiose puntatine verso la musica indiana appunto, la musica araba o africana (per non parlara di quella di casa nostra), se la risposta è pochi si torna a quello che dicevo, quello che è stato un elemento di grande passione, rottura e cultura è diventato per molti anche un grande limite che si evidenzia nell'abulia verso sonorità diverse, anche elettroniche, ricordo che non è solo tumtum (che se ben fatta comunque non disdegno) ma anche Cluster, Tangerine Dream, Kraftwerk per non dimenticare qualche saltello verso Stockausen, Parmegiani, John Cage, Brian Eno, la musica cocreta etc. e chiaramente tutto quello che viene ad oggi.
Mi ripeto, se uno aspetta un nuovo capellone, o gruppo di capelloni, strafatti, idealisti e genialmente liberi di nuovo non c'è nulla, avete ragione tanto vale ascoltare in loop il rock anni 60/70/80 (e consorziati), ma volendo si può provare anche cose nuove ed ugualmente belle (secondo la mia modesta opinione anche molto belle), non venderanno milioni di lp e cd (ma è il mercato che è cambiato, oggi a quelle cifre resistono Madonna ed affini) ma vale la pena perderci un poco di tempo ed approfondire prima di bollare.