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Off-Topics dalla sez Cuffie: I gusti musicali delle vecchie e nuove generazioni
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    Messaggio Da pluto Mer Nov 27 2013, 19:05

    reckca ha scritto:
    RockOnlyRare ha scritto:questo album di questo misconosciuto gruppo mi pare di averlo già sentito da qualche parte tanti anni fa... Off-Topics dalla sez Cuffie: I gusti musicali delle vecchie e nuove generazioni 775355 Off-Topics dalla sez Cuffie: I gusti musicali delle vecchie e nuove generazioni 775355 Off-Topics dalla sez Cuffie: I gusti musicali delle vecchie e nuove generazioni 775355 

    Scherzi a parte è un disco molto cerebrale ed impegnativo, se si pensa che ha venduto milioni di copie ai tempi, non è possibile spiegare questo aspetto con la "semplice moda", forse i giovani erano molto più aperti e ricettivi per le novità.
    Scusa se lo dico, ma secondo me i giovani sono molto ricettivi anche oggi, solo che non piacciono le stesse cose che piacevano a noi e mi sembra anche giusto, anche a mio padre non piacevano i Pink Floyd (avevo detto che non lo facevo, ma ho anche questo in LP con Ummagumma, io vado al contrario a me i Floyd piacevano fino a Meddle) e diceva che Hendrix non sapeva suonare perchè faceva tutto la chitarra da sola, e da quello che dici a te non piace la musica dei giovani (avrai i tuoi buoni motivi ma tant'è) e ti posso garantire che parecchia è molto buona.
    Onestamente penso a volte che siamo noi (intendo la nostra generazione) meno ricettivi alle novità.
    PS
    Senza polemica, tanto per parlare.
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    Messaggio Da pluto Mer Nov 27 2013, 19:07

    RockOnlyRare ha scritto:
    reckca ha scritto:Scusa se lo dico, ma secondo me i giovani sono molto ricettivi anche oggi, solo che non piacciono le stesse cose che piacevano a noi e mi sembra anche giusto, anche a mio padre non piacevano i Pink Floyd (avevo detto che non lo facevo, ma ho anche questo in LP con Ummagumma, io vado al contrario a me i Floyd piacevano fino a Meddle) e diceva che Hendrix non sapeva suonare perchè faceva tutto la chitarra da sola, e da quello che dici a te non piace la musica dei giovani (avrai i tuoi buoni motivi ma tant'è) e ti posso garantire che parecchia è molto buona.
    Onestamente penso a volte che siamo noi (intendo la nostra generazione) meno ricettivi alle novità.
    PS
    Senza polemica, tanto per parlare.
    A me piace sempre scoprire nuovi gruppi nuove sonorità e le novità, anche se con l'età non c'è dubbio che si tenda a preferire le cose con cui siamo cresciuti e che tanto male certo non erano visto che piacciono a distanza di 40 anni cosa che non accadeva certo ai nostri genitori.

    Per quanto riguarda le nuove sonorità, forse sarà vecchio ma non le reggo, rap, hip hop, trance, dub, techno sono generi musicali che mi procurano quasi un fastidio fisico, lo ammetto. Mi piacerebbe andare nel futuro per capire se tra 40 anni i nipoti di chi ascolta questa musica ameranno questi gruppi e questi generi oppure preferiranno quelli che piacevano anche a noi. Mah.

    Però per me la musica deve avere una componente "armonica" ed esprimere qualcosa senza dimenticare l'originalità e se possibile non avere come fine primario solo il vendere ed aver successo sacrificando per questo la creatività, che non vuol dire essere commerciale (non c'è niente di male se un artista vende milioni di dischi perchè è bravo e piace).

    Non pretendo di essere di larghe vedute, ma nella mia nutrita discoteca si trova dalla classica al jazz al soul (non molto) ad ogni tipo di rock dal folk all'elettronica al punk al metal con anni che spaziano su una settantina buona di anni di musica.
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    Messaggio Da pluto Mer Nov 27 2013, 19:09

    mc 73 ha scritto:
    RockOnlyRare ha scritto:A me piace sempre scoprire nuovi gruppi nuove sonorità e le novità, anche se con l'età non c'è dubbio che si tenda a preferire le cose con cui siamo cresciuti e che tanto male certo non erano visto che piacciono a distanza di 40 anni cosa che non accadeva certo ai nostri genitori.

    Per quanto riguarda le nuove sonorità, forse sarà vecchio ma non le reggo, rap, hip hop, trance, dub, techno sono generi musicali che mi procurano quasi un fastidio fisico, lo ammetto. Mi piacerebbe andare nel futuro per capire se tra 40 anni i nipoti di chi ascolta questa musica ameranno questi gruppi e questi generi oppure preferiranno quelli che piacevano anche a noi. Mah.

    Però per me la musica deve avere una componente "armonica" ed esprimere qualcosa senza dimenticare l'originalità e se possibile non avere come fine primario solo il vendere ed aver successo sacrificando per questo la creatività, che non vuol dire essere commerciale (non c'è niente di male se un artista vende milioni di dischi perchè è bravo e piace).

    Non pretendo di essere di larghe vedute, ma nella mia nutrita discoteca si trova dalla classica al jazz al soul (non molto) ad ogni tipo di rock dal folk all'elettronica al punk al metal con anni che spaziano su una settantina buona di anni di musica.
    Off-Topics dalla sez Cuffie: I gusti musicali delle vecchie e nuove generazioni 704751 rock..
    con tutto il rispetto x i pareri altrui..ma il periodo anni 70 x il rock è stato eccezionale...tant'è che dopo oltre quaranta parliamo ancora di questi capolavori..
    le cose di oggi ..dopo un paio di mesi ..non se le ricorda nessuno..








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    Messaggio Da desmoraf68 Mer Nov 27 2013, 19:10

    Sono d'accordo con Te Off-Topics dalla sez Cuffie: I gusti musicali delle vecchie e nuove generazioni 625723 


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    Non posso immaginare la mia vita o quella di chiunque altro senza la musica: è come una luce nel buio che non si spegne mai. (Martin Scorsese)

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    Messaggio Da pluto Mer Nov 27 2013, 19:10

    Avian ha scritto:
    mc 73 ha scritto:
    Off-Topics dalla sez Cuffie: I gusti musicali delle vecchie e nuove generazioni 704751 rock..
    con tutto il rispetto x i pareri altrui..ma il periodo anni 70 x il rock è stato eccezionale...tant'è che dopo oltre quaranta parliamo ancora di questi capolavori..
    le cose di oggi ..dopo un paio di mesi ..non se le ricorda nessuno..
    Concordo. L'età d'oro è passata. E non tornerà più. No 
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    Messaggio Da pluto Mer Nov 27 2013, 19:12

    RockOnlyRare ha scritto:
    Avian ha scritto:Concordo. L'età d'oro è passata. E non tornerà più. No 
    Beh in ambito rock per forza, forse ci sarà in futuro un nuovo genere che passerà alla storia come è stato prima per la classica, poi per il jazz ed il blues, il folk-country, passando dal rock in tutte le varie sfaccettature.

    Con il passare della moda ogni genere avrà una nutrita schiera di appassionati che non saranno più "la massa" ma una cerchia di appassionati più o meno ampia, ed anche chi suona questo genere musicale lo farà per profonda convinzione e non per cavalcare l'onda del successo.
    Un nuovo gruppo italiano che fa musica blues non lo fa certo per far soldi e successo facile ma perché ama e crede in quel tipo di musica ( e non va ad X factor ...).

    Che poi è quello che è accaduto anche in campo hi-fi, passato da fenomeno di massa e di moda di fine anni 70 ad una prerogativa di appassionati, magari anche molto numerosa ma niente a che vedere con il passato.
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    Messaggio Da pluto Mer Nov 27 2013, 19:16

    reckca ha scritto:
    RockOnlyRare ha scritto:A me piace sempre scoprire nuovi gruppi nuove sonorità e le novità, anche se con l'età non c'è dubbio che si tenda a preferire le cose con cui siamo cresciuti e che tanto male certo non erano visto che piacciono a distanza di 40 anni cosa che non accadeva certo ai nostri genitori.

    Per quanto riguarda le nuove sonorità, forse sarà vecchio ma non le reggo, rap, hip hop, trance, dub, techno sono generi musicali che mi procurano quasi un fastidio fisico, lo ammetto. Mi piacerebbe andare nel futuro per capire se tra 40 anni i nipoti di chi ascolta questa musica ameranno questi gruppi e questi generi oppure preferiranno quelli che piacevano anche a noi. Mah.

    Però per me la musica deve avere una componente "armonica" ed esprimere qualcosa senza dimenticare l'originalità e se possibile non avere come fine primario solo il vendere ed aver successo sacrificando per questo la creatività, che non vuol dire essere commerciale (non c'è niente di male se un artista vende milioni di dischi perchè è bravo e piace).

    Non pretendo di essere di larghe vedute, ma nella mia nutrita discoteca si trova dalla classica al jazz al soul (non molto) ad ogni tipo di rock dal folk all'elettronica al punk al metal con anni che spaziano su una settantina buona di anni di musica.
    Il fatto che tu non regga le nuove sonorità non significa che non siano valide, peraltro molto deriva e ricorda generi molto vecchi, in particolare il krautrock, Tangerine Dream, Popol Vuh, Ashra Temple, Cluster, etc.
    E' comunque un fatto di età, a mio padre facevano schifo i Pink Floyd, gli stessi che stai celebrando, come a te fa schifo il nuovo , il che mi fa sostenere che sì, sei/siamo vecchio (musicalmente parlando) ed onestamente anche nelle osservazioni che fai (ripeto ricordano quelle di mio padre).
    Non sei di larghe vedute come molti, basta vedere l'età media dei dischi che vengono ascoltati qui, dischi che ho od ho avuto quasi tutti in vinile e che compravo a 14 anni, non che ci sia nulla di male, ognuno ascolta quello che ama ed è giusto così, solo che fa troppo vecchio il discorso sulle nuove sonorità, su dove andremo.....ai nostri tempi....noi.....
    Ti posso garantire che se ti apri un poco al nuovo ci sono cose bellissime, tante quante prima, anzi forse di più, prima senza internet usciva solo quello che le case editrici volevano far uscire, ora no, certo ora è molto più dispersivo.
    Purtroppo bisogna anche dire che rovistando nella rumenta (lo faccio anche io) del rock, dai tempi del grunge non ne esce nulla, tutta robetta scontata, ascoltata e riascoltata, spesso neanche suonata troppo bene, ancora gli stadi si riempiono per ridicoli settantenni vestiti come me quando ero adolescente e che non hanno avuto un ricambio generazionale all'altezza (perchè quelli bravi fanno altre cose, quelle che piacciono a loro non a noi, o meglio a me si).
    Detto questo, va tutto bene, ognuno ascolta quello che vuole perchè tutto è bello e valido se ci emoziona, ma per lo stesso motivo vale anche per le nuove sonorità, che se non le capiamo non vuol dire che non siano comunque realizzate da ragazzi bravi, competenti ed appassionati.
    Per Avian:
    Il periodo d'oro è passato, dagli anni 70 sono trascorsi 40 anni, io la trascino fino al grunge che a me piaceva parecchio, ma davvero credete che non ci sia stato più nulla di valido?
    Se parli di rock ed affini ti do ragione, non fanno nulla, è tutto modesto, se parli di elettronica no, ci sono cose anche molto belle, se poi non incontrano i gusti è un altro discorso (peraltro lecito al 1000%).
    PS
    Ripeto, non per fare polemica, io mi sono sempre limitato e far vedere quello che mi piace, come tutti, senza commenti ulteriori.
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    Messaggio Da pluto Mer Nov 27 2013, 19:17

    Avian ha scritto:
    reckca ha scritto:
    Il periodo d'oro è passato, dagli anni 70 sono trascorsi 40 anni, io la trascino fino al grunge che a me piaceva parecchio, ma davvero credete che non ci sia stato più nulla di valido?
    Se parli di rock ed affini ti do ragione, non fanno nulla, è tutto modesto, se parli di elettronica no, ci sono cose anche molto belle, se poi non incontrano i gusti è un altro discorso (peraltro lecito al 1000%).
    PS
    Ripeto, non per fare polemica, io mi sono sempre limitato e far vedere quello che mi piace, come tutti, senza commenti ulteriori.
    Sì parlo del rock e per età d'oro intendo gli anni '60. Dai '70 in poi si è iniziato a suonare il rock in maniera diversa. Si riscopre il country (Eagles), il reggae si commercializza (Bob Marley) nasce l'hard-rock (Kiss, AC/DC, Aerosmith, Blue Oyster Cult, Rush, Van Halen) che darà vita all'heavy metal. I '70 attraversano il pacifismo di Bob Dylan, è un periodo più intellettuale e pacato rispetto alle rivolte generazionali degli anni '60. Ed infatti sfocia in Tim Buckley, Lou Reed, Neil Young. Arriva il progressive, che fa entrare il rock nei circoli culturali dandogli pari dignità a quella goduta dal cinema. Insomma la storia è lunga e meriterebbe un topic a parte.
    Oggi, come dici tu recka, c'è "qualcosa", ogni tanto emerge "qualcuno", "alcune" cose sono belle, "altre" "meriterebbero" di essere apprezzate. Come vedi è un puzzle infinito a mio avviso di mediocrità e tra questa necessariamente "qualcosa" spicca, ma non c'è più quella omogeneità artistica, quella concentrazione d'ingegni che ha dato vita a tutto ciò che ascoltiamo oggi, anche all'elettronica.
    Attenzione però, la mediocrità c'era pure a quel tempo ed era ben pubblicizzata (Beatles per fare un nome), tuttavia ce n'era oggettivamente meno rispetto ad oggi. Il mio è solo un discorso puramente statistico.
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    Messaggio Da pluto Mer Nov 27 2013, 19:18

    reckca ha scritto:
    Avian ha scritto:Sì parlo del rock e per età d'oro intendo gli anni '60. Dai '70 in poi si è iniziato a suonare il rock in maniera diversa. Si riscopre il country (Eagles), il reggae si commercializza (Bob Marley) nasce l'hard-rock (Kiss, AC/DC, Aerosmith, Blue Oyster Cult, Rush, Van Halen) che darà vita all'heavy metal. I '70 attraversano il pacifismo di Bob Dylan, è un periodo più intellettuale e pacato rispetto alle rivolte generazionali degli anni '60. Ed infatti sfocia in Tim Buckley, Lou Reed, Neil Young. Arriva il progressive, che fa entrare il rock nei circoli culturali dandogli pari dignità a quella goduta dal cinema. Insomma la storia è lunga e meriterebbe un topic a parte.
    Oggi, come dici tu recka, c'è "qualcosa", ogni tanto emerge "qualcuno", "alcune" cose sono belle, "altre" "meriterebbero" di essere apprezzate. Come vedi è un puzzle infinito a mio avviso di mediocrità e tra questa necessariamente "qualcosa" spicca, ma non c'è più quella omogeneità artistica, quella concentrazione d'ingegni che ha dato vita a tutto ciò che ascoltiamo oggi, anche all'elettronica.
    Attenzione però, la mediocrità c'era pure a quel tempo ed era ben pubblicizzata (Beatles per fare un nome), tuttavia ce n'era oggettivamente meno rispetto ad oggi. Il mio è solo un discorso puramente statistico.
    Avian,
    sono polemiche sterili, ho od avuto, o registrato in cassetta (ai tempi miei le compravi anche ai viali dell'università a Roma) quantità elevate di musica e generi, ero (come ora) curiosissimo, vagonate di country (addirittura musica cajun o appalacchiana), psichedelia, krautrock, poco progressive, è un genere che non mi appassiona (ma ho dischi dei Pink Floyd, Genesis, Jethro Tull, Caravan, Camel e altri), soul, jazz, fusion, etc., tutte le cose di cui si è parlato e che trovo ancora belle (Soft Machine, Henry Cow, Area, Perigeo ed il mio adorato Krautrock) ed ancora ascolto.
    Io senza polemica ripeto, se si vuole cercare cose belle e molto belle, si trovano, in un mondo sicuramente più frammentato grazie ad internet, ma anche molto meno indirizzato dal mercato, ancora oggi passano per capolavori belle porcate, ed anche prima esistevano fenomeni sottovalutati (appunto il Krautrock, fosse stato inglese o americano ancora ne staremmo a parlare).
    L'unica che dico è che se non si conosce qualche cosa o lo si conosce marginalmente, sarebbe bene non parlarne, il che non ci preclude la possibilità di lodare la musica dei nostri tempi.
    Detto fra noi, altra cosa che odiavo ed odio di quei tempi è che tutto era occidentale e di stampo anglosassone, come se nella altre parti del mondo non ci fosse nulla, guarda caso poi Peter Gabriel ha aperto un mondo di perle che se pure non hanno venduto altrettanto e non sono altrettanto conosciute, alle mie orecchie hanno lo stesso valore dei primi lavori dei Genesis.
    Comunque fine polemica, io torno a postare semplicemente quello che ascolto con un breve commento e nulla più (come facevo prima) e a leggermi le vostre con piacere.
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    Messaggio Da pluto Mer Nov 27 2013, 19:19

    RockOnlyRare ha scritto:
    Avian ha scritto:Sì parlo del rock e per età d'oro intendo gli anni '60. Dai '70 in poi si è iniziato a suonare il rock in maniera diversa. Si riscopre il country (Eagles), il reggae si commercializza (Bob Marley) nasce l'hard-rock (Kiss, AC/DC, Aerosmith, Blue Oyster Cult, Rush, Van Halen) che darà vita all'heavy metal. I '70 attraversano il pacifismo di Bob Dylan, è un periodo più intellettuale e pacato rispetto alle rivolte generazionali degli anni '60. Ed infatti sfocia in Tim Buckley, Lou Reed, Neil Young. Arriva il progressive, che fa entrare il rock nei circoli culturali dandogli pari dignità a quella goduta dal cinema. Insomma la storia è lunga e meriterebbe un topic a parte.
    Oggi, come dici tu recka, c'è "qualcosa", ogni tanto emerge "qualcuno", "alcune" cose sono belle, "altre" "meriterebbero" di essere apprezzate. Come vedi è un puzzle infinito a mio avviso di mediocrità e tra questa necessariamente "qualcosa" spicca, ma non c'è più quella omogeneità artistica, quella concentrazione d'ingegni che ha dato vita a tutto ciò che ascoltiamo oggi, anche all'elettronica.
    Attenzione però, la mediocrità c'era pure a quel tempo ed era ben pubblicizzata (Beatles per fare un nome), tuttavia ce n'era oggettivamente meno rispetto ad oggi. Il mio è solo un discorso puramente statistico.
    Daccordissimo in tutto a parte che definire "mediocrità" le cose che hanno fatto i Beatles mi pare molto riduttivo, considerando che lo stile del gruppo si è evoluto man mano fino ad influenzare la quasi totalità degli artisti che si sono succeduti in seguito.
    Tempo fai ho ascoltato una trasmissione che spiegava che le "canzonette" dei Beatles dal punto di vista compositivo erano davvero originali ed innovative (non sono un musicista, ma parlava proprio di come era stata composta la musica, tempi chiavi usate etc etc, che rappresentarono il successo e la creatività di quel modo di fare musica, anche se i testi erano nei primi tempi simili a canzonette d'amore per liceali) Da notare che il compositore di musica italiano che più si è avvicinato per creatività ai Beatles fu un tale Lucio Battisti (si sta parlando sempre dal punto di vista di complessità ed atipicità della musica composta).
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    Messaggio Da pluto Mer Nov 27 2013, 19:20

    Avian ha scritto:
    reckca ha scritto:
    Avian,
    sono polemiche sterili
    Polemiche? Stiamo discutendo tanto tranquillamente. Semmai siamo off topic e si può chiedere ad un moderatore di spostare questa conversazione. Così rispondo a RockOnly sulla "originalità" dei Beatles, conscio che non riuscirò a fargli cambiare idea sunny  
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    Messaggio Da pluto Mer Nov 27 2013, 19:22

    Fatto. Meglio di così non lo so fare

    ****

    Ora volate con le Vs ali Embarassed 
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    Messaggio Da apeschi Mer Nov 27 2013, 21:32

    Beatles.
    Alcune cose, con il senno di poi, 50 anni dopo, potranno sembrare ingenue o semplicistiche, ma non e' corretto dare un giudizio dei Beatles cinquant'anni dopo senza calarsi nel loro periodo storico. Non mi sembra corretto. Secondo me invece i Beatles sono stati per i loro tempi degli innovatori. Ci hanno traghettati dalla musica di fine anni cinquanta alla musica anni settanta. Non penso che sia corretto definirli mediocri, mi sembra un giudizio assolutamente avventato e che non tiene conto del periodo in cui hanno prodotto/creato la loro musica e nel quale hanno avuto successo. Certo, se dovessimo portare di punto in bianco la loro musica ai nostri giorni, saltando tutto il periodo musicale che c'e' stato da fine anni sessanta al 2013 allora forse potrei essere d'accordo, ma ci sarebbe stato questo periodo senza i Beatles? Per i loro tempi sono stati sicuramente degli innovatori. Hanno precorso i tempi con i mezzi tecnici e musicali che avevano ai loro tempi. Poi si puo' benissimo discutere su certi pezzi, sull'evoluzione della loro musica, su tantissmi aspetti, per carita', ma dire che a priori siano stati mediocri lo ritengo assolutamente un giudizio non corretto considerando il periodo in cui sono vissuti, la musica che c'era in quel periodo e quella che e' nata successivamente anche grazie a loro.


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    Messaggio Da Avian Gio Nov 28 2013, 00:20

    apeschi ha scritto:Non penso che sia corretto definirli mediocri, mi sembra un giudizio assolutamente avventato e che non tiene conto del periodo in cui hanno prodotto/creato la loro musica e nel quale hanno avuto successo.
    Nel momento stesso in cui definivo i Beatles mediocri sapevo che mi sarei attirato le ire di molti. Essendo l'argomento trattato in maniera enciclopedica un po' ovunque mi fermerò a questo post, per non scendere ancor più nel tritacarne, almeno per definire meglio il mio pensiero. Teniamo sempre a mente che non devo convincere nessuno, non è questa la finalità del topic Off-Topics dalla sez Cuffie: I gusti musicali delle vecchie e nuove generazioni 36246 
    Non si è trattato di un giudizio avventato, ne' di una frettolosa e superficiale affermazione dettata dall'ignoranza. A mio avviso (non solo mio anzi) i Beatles sono stati un fenomeno sociale, più che musicale. Molti appunto credono alla loro innovazione, al fatto che siano arrivati per primi e che abbiano inventato non so cosa o quale genere. Per me sono arrivati ultimi in tutto. Suonavano musica come si suonava già da decenni dall'altra parte dall'oceano. Loro rappresentavano la middleclass bianca, spaventata dall'emergere del rock rabbioso dei neri statunitensi (dove nasce il rock n' roll). Il volto pulito dei Beatles, i loro sorrisi rassicuranti, il loro vestire elegante doveva far credere che il rock potesse raggiungere un pubblico più vasto e non solo i diseredati dei ghetti americani. Al ritmo frenetico e scatenato di Chuck Berry e Little Richard, a questi volti sfigurati dalla trance delle loro performance, dovevano andarsi a sostituire motivetti orecchiabili, accettabili nelle classifiche pop britanniche. Erano gli anni delle rivolte studentesche, degli hippies. I Beatles erano la pacata e pacifica risposta a tutto ciò. George Martin (il produttore, la mente dietro) riuscì in questa impresa. I motivetti di 3 minuti non erano altro che banale mainstream di consumo che proprio in quegli anni (anni '60) si cercava invece e ad ogni costo di superare. Molti dimenticano che a quel tempo c'erano i vari Syd Barret (Pink Floyd), David Gilmour a seguire, Eric Clapton (Cream), Townshend (Who), Lou Reed e Sterling Morrison (Velvet Underground). Esempi di chitarristi ben al di sopra tecnicamente di Harrison. La beatles-mania mandava in delirio i fans (le fans) per qualche secondo di assolo di tromba... i Velvet Underground facevano suite strumentali lunghe in media 20 minuti. Siamo sempre negli anni '60. Syd Barret inventava un nuovo linguaggio musicale nel '67 con The Piper At The Gates Of Dawn, i Beatles continuavano con l'orchestrina da musica leggera. E così paradossalmente i Beatles si persero proprio gli anni dell'innovazione. Frank Zappa inventò il free-form, non c'era più alcun limite per lui, la sua musica non aveva più alcun genere, diede vita a tutto: dal progressive alla new wave, dal concept al punk. E siamo sempre negli anni '60. I Beatles imperterriti continuavano col ritornello di tre accordi, come si faceva nel '50, copia carbone dei vari Elvis, Buddy Holly, Bill Haley, Jerry Lee Lewis. Quindi cosa innovarono? Il costume certamente. Ogni cosa che toccavano diveniva leggenda. Ma non innovarono certo il jam, la suite, il brano lungo. L'avanguardia si originò da ben altri artisti (loro contemporanei, che non ebbero certo il loro successo, almeno all'inizio). Battere il tempo accompagnando la melodia è molto semplice. Ma quanti altri cantanti di musica leggera, che a quel tempo sfornavano motivetti altrettanto ballabili, non hanno avuto la gloria dei Beatles? Dietro di loro non c'era certo l'enorme macchina pubblicitaria senza eguali nella storia della musica.
    A conclusione del lungo discorso, su cosa siano stati veramente i Beatles, consiglio di vedere il documentario USA vs John Lennon, dove lo stesso Lennon spiega bene cosa abbia rappresentato il fenomeno in quegli anni.

    Poi ... detto fra noi ... "Oh Darling!" io me la sento ancora e mi piace sempre Off-Topics dalla sez Cuffie: I gusti musicali delle vecchie e nuove generazioni 939343 

    N.b.: spero che il testo qui sopra non generi inutile "odio" o "rammarico" ma rimanga nelle linee guida d'un semplice spunto di riflessione.


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    Messaggio Da pluto Gio Nov 28 2013, 10:00

    Xchè deve generare odio? Off-Topics dalla sez Cuffie: I gusti musicali delle vecchie e nuove generazioni 33910 

    Ognuno è libero di pensarla come crede ed avere le sue preferenze. Personalmente non credo che Hey Jude, Let it be & co siano così mediocri.
    Mi ricordo pure di una perla come Imagine di Lennon che dovrebbero insegnarla a scuola dalle elementari fino all'università

    E considerando Harrison, probabilmente sulla tecnica hai ragione, ma Something, My Sweet Lord, e While my Guitar gently weeps restano nell'olimpo delle gemme purissime. Non ci piove

    Hai idea di quante covers siano state fatte su queste 4 banali note? Evidentemente il pubblico e altri artisti hanno tributato loro il dovuto omaggio dall'alto di un grande gradimento. Troppo? Forse
    Ma mediocri mi pare sbagliato

    Ce ne fosse di mediocrità come questa.

    Che poi abbiamo costituito un fenomeno del loro tempo e che abbiamo contribuito a modificarlo, sono pienamente d'accordo. Oggi la musica è altro? Vero ma è gradevole ogni tanto fare una rimpatriata. E tutto sommato di fenomeni che hanno fatto il loro tempo c'è pieno il mondo:
    vedi il movimento Punk, Clash & Co
    vedi i Pink Floyd (il tuo Barrett è più famoso x quello che non ha fatto che per quello che ha fatto tutto sommato). E adesso sono 15 anni che suonano le stesse cose
    Vedi gli stessi rivali storici dei Beatles, gli Stones (eroi del partito avverso al quartetto di Liverpool). Anch'essi mi sembra che adesso siano sul viale del tramonto, ricchi imborghesiti e viziati.
    Idem x i Genesis

    Ho preso i primi che mi sono venuti in mente.. ovviamente e che io stesso amo molto e che ho amato in gioventù

    ***

    Ma siamo un pò OT (leggermente) rispetto al punto sollevato da Reckca
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    Messaggio Da Avian Gio Nov 28 2013, 11:20

    C'è in effetti il rischio pluto di spostare il baricentro del discorso da un'analisi tecnico/artistica ad una ammissione relativa ai gusti, alla bellezza, alla preferenza. Rischio che io ho tentato di esorcizzare con il fatto che a me "oh darling" piace. Mi piacciono anche Hey Jude e tante altre. Con "Imagine" siamo già nel '71, periodo in cui Lennon voleva fortemente discostarsi dal periodo Beatles, ma è un tema che merita un discorso a parte. Per questo ho consigliato la visione del documentario.

    Non ho nulla da dire sui gusti altrui. Mai sono intervenuto in tal senso e mai lo farò. Qualcuno può anche postare che sta ascoltando i Gazosa (per intenderci), non dirò mai niente. Massimo rispetto per le diversità di opinioni.
    Io intervengo quando ai Beatles si accosta il termine "innovazione", "novità", "rivoluzione". Che i Beatles abbiano suonato ritornelli piacevoli non lo metto in dubbio, ma si sono mai discostati dallo standard del Mersey Beat? Siamo tutti consapevoli di chi e cosa c'era dietro di loro a muovere i fili? Ma questi bei ritornelli sono belli proprio perchè paragonati a chi cercava di non suonarli, ma di spingersi oltre.
    Mi spiego meglio ... (lasciamo stare le questioni di droga, alcol etc. , soffermiamoci al dato oggettivo, i Beatles tra l'altro dovevano per contratto essere il volto pulito del rock, per contratto dovevano essere borghesi e conformisti) nel '67 - sempre tenendo conto del bagaglio musicale ereditato dagli anni '50 - stava innovando Syd Barret con la canzone "Astronomy Domine" o stava innovando Harrison con "Lovely Rita"? Che poi Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band penso sia il loro album più riuscito. Ed ancora nel '68 stava innovando (innovare lo stile e l'arrangiamento anni '50 sempre) Jimi Hendrix con la jam jazzistica "Voodoo Chile" o stavano innovando i Beatles con la tenera serenata "Cry Baby Cry" che tuttavia contiene una buona progressione di pianoforte? Nel '66 stavano innovando Beck e Jimmy Page degli Yardbirds con il pezzo cameristico "Happening Ten Years Time Ago" o stavano innovando i Beatles con il rhythm and blues di "Got To Get You Into My Life"? Si può continuare all'infinito.

    Come sempre non parlo di bellezza. Io non mi chiedo quale sia la canzone più "bella", o più "fortunata". Loro diedero vita ai "teen idols", su questo aspetto ogni canzone dei Beatles sarà sempre la più fortunata, non c'è partita. La mia analisi ruota attorno l'onnipresente domanda sul perché Beethoven non componesse semplici minuetti. Forse non sapeva farli?


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    Messaggio Da RockOnlyRare Gio Nov 28 2013, 12:27

    A questo punto non mi resta che aspettare lumi in merito alla originalità dei Beatles.

    Posso solo aggiungere che "io c'ero" anche se ero un bambino, eppure la musica di Beatles e Stones arrivò in Italia e con grande successo, in lungua originale e non tradotta come gran parte degli altri brani conosciuti in un primo tempo solo come cover italiane fatte dai gruppi "beat" dell'epoca.

    Questi due gruppi non hanno certo inventato blues rock e pop, ma lo hanno elevato e trasformato come prima di loro nessuno aveva fatto perlomeno in Europa, casomai in questo elenco mancano i Kinks (venuti però qualche anni dopo, diventati celebri per aver "inventato" l'hard rock se non l'heavy metal (you really got me è del 64 !!!).

    Anche in USA ci sono stati artisti fondamentali, come Dylan e Joan Baez nei primissimi anni 60. Le loro produzioni iniziali erano però solamente acustiche per cui hanno influenzato principalmente artisti folk, country e cantautori.

    Tornando ai Beatles non vanno dimenticati il concept "sgt peppers" con forti elementi psychedelici (si parla di 67 lo stesso anno del primo dei Doors e dei Pink Floyd), il doppio "the beatles" con sonorità quasi sperimentali, ma ancor prima l'uso del Sitar nel rock e via dicendo.

    A distanza di 50 anni posso capire che molte cose siano superate, ma mi pare doveroso riconoscere l'importanza che hanno avuto nella storia del rock.
    E personalmente anche per la mia passione, visto che le primissime cose acquistate di rock inglese sono stati ai tempi proprio molti loro singoli con in testa Please Please Me del 61 o 62 - avevo 7 anni !!! ed il primo LP della mia "storia", Abbey Road nel 69 seguito poco dopo dal primo di Hard Rock, tale "Deep Purple in Rock", appena uscito, nel 1970 !!!!)


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    Messaggio Da bluocram Gio Nov 28 2013, 16:00

    Chiunque abbia anche blande nozioni di armonia e composizione, è in grado di constatare l'importanza della musica dei Beatles, da cui ancora oggi molti musicisti attingono a piene mani.
    Ho letto cose indegne, per punizione l'autore di queste, dovrà ascoltare 2 volte di seguito " l'Album Bianco " Embarassed Embarassed 
    Un saluto a tutti da una Roma gelida..
    Marco. Embarassed


    Un uomo non può essere ebbro di un romanzo o di un quadro, ma può ubriacarsi della Nona di Beethoven, della Sonata per due pianoforti e percussione di Bartók o di una canzone dei Beatles.

    Milan Kundera, L'insostenibile leggerezza dell'essere, 1984.



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    Messaggio Da Avian Gio Nov 28 2013, 16:18

    bluocram ha scritto:
    Ho letto cose indegne
    Non ho mai dato dell'indegno a chi ritiene i Beatles i geni delle scale armoniche, o a chi li ascolta semplicemente. Tra l'altro il White Album ce l'ho in vinile originale dell'epoca ... quindi stai fuori strada sunny


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    Messaggio Da gciraso Gio Nov 28 2013, 16:27

    Boni eh sunny 
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    Messaggio Da RockOnlyRare Gio Nov 28 2013, 16:35

    Avian ha scritto:Non ho mai dato dell'indegno a chi ritiene i Beatles i geni delle scale armoniche, o a chi li ascolta semplicemente. Tra l'altro il White Album ce l'ho in vinile originale dell'epoca ... quindi stai fuori strada sunny
    Mi sa che hai un po' la coda di paglia Off-Topics dalla sez Cuffie: I gusti musicali delle vecchie e nuove generazioni 775355 

    Secondo me non si riferita a te ma parlava "in generale".

    In campo della musica sono abbastanza "aperto", nel senso che non mi permetterei mai di denigrare il lavoro di un artista o di un compositore anche se personalmente non mi piace, o di criticare chi ama quel tipo di musica.
    Ad esempio ritengo Bob Dylan un genio erd una artista meraviglioso, ma non mi piace il suo timbro vocale che mi annoia dopo 2 o tre brani anche perchè il mio inglese non è sufficientemente buono da riuscire a seguire i testi.

    Quello di non poter ascoltare musica e movie in lingua originale è, con il non saper suonare, il più grande cruccio della mia vita (non ho potuto studiare inglese a scuola) e successivamente le conoscenze sono state soprattutto dell'inglese tecnico scritto e letto più che parlato.

    Ci sono anche generi musicali che personalmente non sopporto al punto da stare male "fisicamente" quando suonano sentendo il desiderio di abbassare immediatamente il volume o "scappare", con un nervosismo che mi prende tutto il corpo.
    Questo non vuol dire che non debbano essere esistere o aver successo. Solo che mi fanno star male. tyu 


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    Messaggio Da RockOnlyRare Gio Nov 28 2013, 17:42

    Avian ha scritto:C'è in effetti il rischio pluto di spostare il baricentro del discorso da un'analisi tecnico/artistica ad una ammissione relativa ai gusti, alla bellezza, alla preferenza. Rischio che io ho tentato di esorcizzare con il fatto che a me "oh darling" piace. Mi piacciono anche Hey Jude e tante altre. Con "Imagine" siamo già nel '71, periodo in cui Lennon voleva fortemente discostarsi dal periodo Beatles, ma è un tema che merita un discorso a parte. Per questo ho consigliato la visione del documentario.

    Non ho nulla da dire sui gusti altrui. Mai sono intervenuto in tal senso e mai lo farò. Qualcuno può anche postare che sta ascoltando i Gazosa (per intenderci), non dirò mai niente. Massimo rispetto per le diversità di opinioni.
    Io intervengo quando ai Beatles si accosta il termine "innovazione", "novità", "rivoluzione". Che i Beatles abbiano suonato ritornelli piacevoli non lo metto in dubbio, ma si sono mai discostati dallo standard del Mersey Beat? Siamo tutti consapevoli di chi e cosa c'era dietro di loro a muovere i fili? Ma questi bei ritornelli sono belli proprio perchè paragonati a chi cercava di non suonarli, ma di spingersi oltre.
    Mi spiego meglio ... (lasciamo stare le questioni di droga, alcol etc. , soffermiamoci al dato oggettivo, i Beatles tra l'altro dovevano per contratto essere il volto pulito del rock, per contratto dovevano essere borghesi e conformisti) nel '67 - sempre tenendo conto del bagaglio musicale ereditato dagli anni '50 - stava innovando Syd Barret con la canzone "Astronomy Domine" o stava innovando Harrison con "Lovely Rita"? Che poi Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band penso sia il loro album più riuscito. Ed ancora nel '68 stava innovando (innovare lo stile e l'arrangiamento anni '50 sempre) Jimi Hendrix con la jam jazzistica "Voodoo Chile" o stavano innovando i Beatles con la tenera serenata "Cry Baby Cry" che tuttavia contiene una buona progressione di pianoforte? Nel '66 stavano innovando Beck e Jimmy Page degli Yardbirds con il pezzo cameristico "Happening Ten Years Time Ago" o stavano innovando i Beatles con il rhythm and blues di "Got To Get You Into My Life"? Si può continuare all'infinito.

    Come sempre non parlo di bellezza. Io non mi chiedo quale sia la canzone più "bella", o più "fortunata". Loro diedero vita ai "teen idols", su questo aspetto ogni canzone dei Beatles sarà sempre la più fortunata, non c'è partita. La mia analisi ruota attorno l'onnipresente domanda sul perché Beethoven non componesse semplici minuetti. Forse non sapeva farli?
    Non avevo letto questo tuo bell'intervento.

    Anche io non parlo di gusti musicali, la trasmissione che ho ascoltato io parlava dal punto di vista ancor più tecnico di musicisti e compositori che andavano molto più in profondità esaminando i brani dal punto di vista proprio di scrittura della musica (insomma degli spartiti) ed in particolare dei "tempi" usati per comporre la stessa.
    E sostenevano che i Beatles hanno rivoluzionato proprio il modo di scrivere tecnicamente gli spartiti, con composizioni che mai nessuno prima si era sognato di sperimentare nella musica leggera.

    E poi portarono un'analogia alla musica leggera italiana, con il corrispondente nostrano che erano proprio le "canzonette" di Lucio Battisti anche queste quanto mai originali ed innovative dal punto di vista compositivo di scrittura della musica (oltre che per la perfetta interazione con i testi di Mogol). In merito ai testi non c'è dubbio che l'evoluzione dei Beatles rispetto agli esordi è stata enorme, i primi erano davvero modesti come scrittura. Ma io parlo di originalità tecnica compositiva.

    Comunque secondo me Syd Barrett è stato influenzato moltissimo dai Beatles, non tanto nella parte psychedelica quanto in quella melodica che è assolutamente pop.
    Hendrix, che è americano, ha inventato un modo assolutamente unico e nuovo di suonare la chitarra e di STILE musicale , però ha iniziato nel 1967 anche lui mi pare, e sono certo che ha pure lui ascoltato e non poco Beatles e Stones, più i secondi dei primi, oltre naturalmente alla musica tipicamente americana.


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    Messaggio Da Avian Gio Nov 28 2013, 20:19

    Mmm andiamo per gradi. Inizia pure a fondermi il cervello Off-Topics dalla sez Cuffie: I gusti musicali delle vecchie e nuove generazioni 285880   

    Prendiamo ad esempio Sgt Pepper che come detto dovrebbe essere il migliore dei Beatles. E sembra che lo pensino anche le persone (poche) intervenute. Fu l'album più costoso per la band e richiese 4 mesi di lavoro. E' l'album concept, quello che "stravolge", quello che "ridefinisce", per molti, moltissimi, tutti coincise con l'avvento della psichedelia. L'album uscì esattamente nel giugno del '67. E questa data ce la segniamo, e la lasciamo qui, ci torniamo dopo. E' fondamentale.
    Non tutti sanno che Sgt Pepper fu arrangiato, orchestrato e prodotto da George Martin (chi era costui? Già detto, è un nome chiave nella carriera dei Beatles). Questa è storia non lo dico io, basta fare una rapida ricerca. Sui famosi spartiti originali si alternavano Lennon-McCartney, a loro spettava la base melodica. Tutto il resto, le orchestrine di paese con trombe di 11 secondi (da 0.44 a 0.55) della title-track, gli arrangiamenti orientaleggianti col sitar addirittura di Lucy In The Sky With Diamond (LSD ... mmm sulle iniziali ci torniamo dopo, altro punto fondamentale), l'approccio classicheggiante di She's Leaving Home, gli effetti studio di Being For The Benefit Of Mr Kite, l'india sospirata di Within You Without, tutta opera di George Martin, un produttore. Parlando invece della linea melodica veramente non riesco a pensare a cosa ci sia di originale rispetto a ciò che già c'era stato nell'underground americano. Io ho fatto dei nomi degli anni '50, qualcuno s'è per caso preso la briga di andare ad ascoltare qualcosa per confrontare?
    Cmq torniamo al miracolo psichedelico/melodico di Sgt Pepper. Chi erano i rivali diretti dei Beatles in quegli anni? Come Christina Aguilera si è confrontata con Britney Spears, i Beatles si confrontavano con i Beach Boys, erano la loro ossessione. Qual è stato l'album dei Beach Boys metro di paragone di Sgt Pepper? Pet Sounds. La prima differenza sta nella data. Pet Sounds esce nel maggio del '66, un anno e un mese prima di Sgt Pepper. Niente di male, la musica mica è nata con Sgt Pepper, sai quanti album sono esistiti prima. Continuiamo con le differenze però. Pet Sounds fu interamente composto e arrangiato da Brian Wilson, un musicista non un produttore. Questa è storia ancora.
    Ora, se vogliamo fare i compiti a casa e divertirci con questa assurda discussione (penseranno i più Laughing ) andiamoci ad ascoltare Pet Sounds e poi Sgt Pepper. A me sembrano molto, molto, molto simili. Non c'è il richiamo all'India ovviamente, quelli volevano solo fare un surf un po' naif. Ahia ... ma come, Sgt Pepper non aveva inventato la nuova grammatica del rock?

    Alziamo l'asticella.

    Sgt Pepper come detto esce nel giugno del '67. A gennaio del '67 - 5 mesi prima - esce l'omonimo esordiente album dei Velvet Underground & Nico. L'album è stato registrato in due giorni. Sgt Pepper come detto in 4 mesi. E ti credo, mi direte, è il meglio, c'è voluto giustamente più tempo Laughing . Vediamo però da vicino in cosa differiscono. Andy Warhol produce l'album, e infatti sulla copertina ci sono le sue famose banane (bha che aveva in testa quello non lo so, le banane appunto). Niente di drammatico. Nico era abbastanza perversa - un angelo nero - da reggere i voli pindarici di Warhol, ma non è certo questo a suggerire le melodie a Lou Reed. Sappiamo tutti cosa Lou Reed riesca a creare in quest'album: un quadro infernale, innalza uno spirito tenebroso che attraversa i bassifondi pieno di angosce e misteri. L'album è una tragica commedia dell'intera morale umana. Lou Reed usa una serie sterminata di trucchetti, suoni, rumori strani. E' esotico con la viola e le tastiere di Cale pulsano in continuazione fornendo le future piste per quella che sarà l'elettronica (ops prima vera rivoluzione). Reed fa la voce effeminata in Sunday Morning ed ecco la fiaba, il racconto che si fa strada attraverso quel tintinnio metallico in un infinito ritornello che rimane sospeso, come se non volesse mai concludersi. Nico è dannata in Femme Fatale, ascoltandola immagineresti di trovarla strafatta in qualche bistrot malfamato di Parigi. E' tutto spleen cantato. E ancora il testo vampiresco alla Bram Stoker di All Tomorrow's Parties. Quel fulmine di percussioni incalzanti - non vengono suonate le corde della chitarra, vengono percosse - di Waiting For My Man (anche qui ancora il tema della droga) è l'ennesima tappa verso il caos, ma il trip vero e proprio arriva dopo con Heroin ... Heroin ---> l'avvento della musica psichedelica, qui nasce ---> ritmo tribale, viola tirata al limite, jingle-jangle. E' carnevale. Ed era carnevale con 5 mesi di anticipo dell'osannato Sgt Pepper. Allora che è successo? E' successo che anche questa volta i Beatles sono arrivati ultimi. Hanno fiutato il fenomeno hippies, ma questo in quegli anni stava agli sgoccioli, e per fare soldi con gli hippies (il riferimento all'LSD di prima) bisognava portare la loro musica nei supermercati e nei salotti buoni. Sgt Pepper si sentiva infatti nei supermercati. L'album di Lou Reed mmm no, purtroppo. Io mi sarei fermato ad ascoltarlo.


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    Messaggio Da floyd93 Gio Nov 28 2013, 21:37

    Vabè ma non bisogna neanche generalizzare, io ho 20 anni e non riesco a capire come i miei coetanei impazziscono per per la musica da discoteca e per le canzoni pop commerciali, mi vien da ridere quando ascoltano una canzone pop di due o tre anni fà definendola "vecchia" Off-Topics dalla sez Cuffie: I gusti musicali delle vecchie e nuove generazioni 775355, io ascolto canzoni di 30, 40 anni fà Off-Topics dalla sez Cuffie: I gusti musicali delle vecchie e nuove generazioni 650957, purtroppo e proprio l'approccio alla musica che è sbagliato. Beati voi che avete vissuto l'eta d'oro della musica (parlo per i fan del Rock e del Metal) ovviamente non tutti i miei coetanei sono cosi.
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    Messaggio Da reckca Gio Nov 28 2013, 21:53

    Avian ha scritto:C'è in effetti il rischio pluto di spostare il baricentro del discorso da un'analisi tecnico/artistica ad una ammissione relativa ai gusti, alla bellezza, alla preferenza. Rischio che io ho tentato di esorcizzare con il fatto che a me "oh darling" piace. Mi piacciono anche Hey Jude e tante altre. Con "Imagine" siamo già nel '71, periodo in cui Lennon voleva fortemente discostarsi dal periodo Beatles, ma è un tema che merita un discorso a parte. Per questo ho consigliato la visione del documentario.

    Non ho nulla da dire sui gusti altrui. Mai sono intervenuto in tal senso e mai lo farò. Qualcuno può anche postare che sta ascoltando i Gazosa (per intenderci), non dirò mai niente. Massimo rispetto per le diversità di opinioni.
    Io intervengo quando ai Beatles si accosta il termine "innovazione", "novità", "rivoluzione". Che i Beatles abbiano suonato ritornelli piacevoli non lo metto in dubbio, ma si sono mai discostati dallo standard del Mersey Beat? Siamo tutti consapevoli di chi e cosa c'era dietro di loro a muovere i fili? Ma questi bei ritornelli sono belli proprio perchè paragonati a chi cercava di non suonarli, ma di spingersi oltre.
    Mi spiego meglio ... (lasciamo stare le questioni di droga, alcol etc. , soffermiamoci al dato oggettivo, i Beatles tra l'altro dovevano per contratto essere il volto pulito del rock, per contratto dovevano essere borghesi e conformisti) nel '67 - sempre tenendo conto del bagaglio musicale ereditato dagli anni '50 - stava innovando Syd Barret con la canzone "Astronomy Domine" o stava innovando Harrison con "Lovely Rita"? Che poi Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band penso sia il loro album più riuscito. Ed ancora nel '68 stava innovando (innovare lo stile e l'arrangiamento anni '50 sempre) Jimi Hendrix con la jam jazzistica "Voodoo Chile" o stavano innovando i Beatles con la tenera serenata "Cry Baby Cry" che tuttavia contiene una buona progressione di pianoforte? Nel '66 stavano innovando Beck e Jimmy Page degli Yardbirds con il pezzo cameristico "Happening Ten Years Time Ago" o stavano innovando i Beatles con il rhythm and blues di "Got To Get You Into My Life"? Si può continuare all'infinito.

    Come sempre non parlo di bellezza. Io non mi chiedo quale sia la canzone più "bella", o più "fortunata". Loro diedero vita ai "teen idols", su questo aspetto ogni canzone dei Beatles sarà sempre la più fortunata, non c'è partita. La mia analisi ruota attorno l'onnipresente domanda sul perché Beethoven non componesse semplici minuetti. Forse non sapeva farli?
    La penso tendenzialmente come te, nonostante diverse cose dei Beatles mi piacevano e mi piacciono, ma solo in quanto orecchiabili e ben congegnate.
    Sulla capacità tecnica (tecnica, non compositiva) del quartetto è meglio soprassedere, ne hai menzionato alcuni, ma troppi erano già presenti con qualità enormemente maggiori.
    Credo inoltre che la musica che all'epoca preferivo (Iron Butterfly, Vanilla Fudge, Spirit, Quicksilver Messenger Service, Jefferson Airplane, Allmann Brothers, Grateful Dead, Jimy Hendricks, Doors ma anche Flying Burrito Brothers, Buffalo Springfiels, Tim Buckley, Dylan, Chicago Transit Authority, per poi proseguire con altro) poco ha avuto a che fare con i Beatles, e sarebbe nata e cresciuta ugualmente.
    Diciamo che i Beatles secondo me sono stati germinali solo per il Britpop il resto sarebbe comunque uscito (almeno quello che a ma piaceva).
    Detto questo è innegabile che abbiano fatto la storia ed anche cose belle e molto belle, anche dopo la rottura del gruppo (il concerto per il Bangla Desh lo avrò visto 50 volte).
    Tornando in OT, scommetto che si parla della grandezza dei Beatles anche nel loro periodo indiano, vorrei sapere quanti di voi hanno approfondito, quanti hanno provato a fare curiose puntatine verso la musica indiana appunto, la musica araba o africana (per non parlara di quella di casa nostra), se la risposta è pochi si torna a quello che dicevo, quello che è stato un elemento di grande passione, rottura e cultura è diventato per molti anche un grande limite che si evidenzia nell'abulia verso sonorità diverse, anche elettroniche, ricordo che non è solo tumtum (che se ben fatta comunque non disdegno) ma anche Cluster, Tangerine Dream, Kraftwerk per non dimenticare qualche saltello verso Stockausen, Parmegiani, John Cage, Brian Eno, la musica cocreta etc. e chiaramente tutto quello che viene ad oggi.
    Mi ripeto, se uno aspetta un nuovo capellone, o gruppo di capelloni, strafatti, idealisti e genialmente liberi di nuovo non c'è nulla, avete ragione tanto vale ascoltare in loop il rock anni 60/70/80 (e consorziati), ma volendo si può provare anche cose nuove ed ugualmente belle (secondo la mia modesta opinione anche molto belle), non venderanno milioni di lp e cd (ma è il mercato che è cambiato, oggi a quelle cifre resistono Madonna ed affini) ma vale la pena perderci un poco di tempo ed approfondire prima di bollare.



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