Mi spiegate la differenza tra i bracci a bilanciamento statico e dinamico?
Grazie
Grazie
Il peso, nel braccio dinamico, lo puoi dare di molla e non solo di contrappeso (statico).cosm ha scritto:Mi spiegate la differenza tra i bracci a bilanciamento statico e dinamico?
Grazie
pepe57 ha scritto:
Il peso, nel braccio dinamico, lo puoi dare di molla e non solo di contrappeso (statico).
Questo ti permette di modificarne la sonorità finale e di usare meglio testine con cedevolezze molto basse.
Pietro
cosm ha scritto:[
Quindi il mio micro ma-505 è dinamico perchè usa il filo di tungsteno per regolare il peso di lettura. Posso decidere se regolare il peso con il filo o con il contrappeso o fare una via di mezzo. Che cosa dovrebbe cambiare a livello sonoro?
I bracci dinamici sono più prestigiosi rispetto a quelli statici o non centra nulla?
Grazie
pepe57 ha scritto:
Allora, ora che so che parli del Micro 505 devo fare parecchie precisazioni:
purtroppo DEVI, mediamente, usare solo la molla per fare il peso (o quasi).
Il filo in tungsteno che vedi è collegato ad una molla posizionata longitudinalmente dentro la parte posteriore del braccio (zona contrappeso) e passante tramite dei rinvii.
Questo in quanto l' antiskating (pure lui regolato guidato dal filo che vedi) è automaticamente regolato con il peso che imposti.
Per regolarlo dovresti fare così:
A) Lasciando la molla del peso a zero e regolando la leva dell' antiskating in modo che il braccio non si sposti di lato, regoli il contrappeso in modo che col lift abbassato il braccio "galleggi" (peso zero) senza scendere o salire dalla posizione orizzontale.
B) imposti il peso con la molla.
C) A questo punto anche l' antiskating è regolato.
Fai attenzione che, con la "rotellina" apposita a dx del braccio dietro quella del peso devi fare allineare l' astina (con la svasatura dove passa il filo) al punto blu se è sferica, all' altro (rosso forse? Tanto ce ne son solo due) invece se è ellittica.
Comunque puoi operare in modo fine "ad orecchio" e a occhio.
Il braccio dinamico, a mio avviso, non è ne più prestigioso nè migliore di quello statico, è diverso e più complesso, per cui deve essere costruito con maggior cura.
Semplicemente ti permette di abbinare un maggior numero di testine con caratteristiche di cedevolezza differenti.
Ci sono diverse versioni e fazioni relativamente al dinamico vs statico, personalmente sono convinto di questo:
A) i bracci dinamici sono davvero efficaci nell' abbinamento con testine a bassa cedevolezza che riescono così a seguire meglio i passaggi ostici grazie all' effetto ammortizzatore determinato dalla molla.
La pubblicità sosteneva (ai tempi in cui le testine ad alta cedevolezza parevano "invadere" e vincere nel mercato) che anche con le testine ad alta cedevolezza potessero funzionare molto bene.
Ma queste, ovviamente, erano le dichiarazione da brochure pubblicitaria...
B) La mia idea è che se hai una testina ad alta/altissima cedevolezza e di conseguenza, rischi una FR troppo bassa, la molla aiuta il cantilever a "rimbalzare" meno nel solco in quanto la ammortizza, non elimina il problema beninteso, ma riesce a mitigarne alcuni effetti sull' ascolto.
C) La molla ha un effetto addolcente in gamma alta e caricante sulla gamma bassa (con certi bracci è facile fare i test modificando il rapporto peso da molla/peso da contrappeso, con quelli come il tuo, dato l' automatismo con l' antiskating è fattibile, ma decisamente più complicato farlo).
Ma allora come mai molti usano testine pesanti e molto cedevoli con bracci di massa elevata?
Io una spiegazione, me la do da anni (sperando sia giusta.. ).
Se tu hai una cassa che "scende" poco o che è poco dinamica in quelle gamme e quindi, probabilmente "stilla" un poco sulle medioalte/alte, avere una FR errata può "riempirti" il suono in basso e darti una sensazione di maggior dinamica (questo anche con bracci statici), vecchio trucco dei tempi che furono.
Per cui, se non tieni conto dei danni alla testina, ampli e casse, tenderai all' ascolto a preferire una testina/braccio con FR molto bassa.
Questo, a maggior ragione, un braccio dinamico.
Infatti, come sopra scritto, il BD tende a "caricare" ancor di più (rispetto ad uno statico) i bassi e anche, allo stesso tempo, ad offrire una migliore letture che si risolve in una gamma media un po' più precisa (rispetto ad uno statico), scrivo solo "un po'" in quanto sarebbe "più" precisa in questi casi, ma viene in parte "sporcata" dal basso più presente.
Perciò, all' ascolto, in questo tipo di impianto, probabilmente ti sarà ancor più gradito (restano però sempre valide TUTTE le osservazioni sui danni provocati da una FR troppo bassa).
Comunque per concludere il papiro...
purtroppo con il sistema di regolazione automatica dell' antiskating del 505, tu sei quasi costretto a usare solo la molla.
Se avessi avuto un braccio diverso (tipo Ikeda per intenderci) potevi calibrare il peso a seconda della testina per portarla al suono desiderato ( a seconda di come lavora.... facciamo il caso a che è quello più diffuso, più molla + bassi/meno acuti, meno molla, più acuti/meno bassi).
In base alla testina, comunque potrai usare altri accorgimenti per arrivare vicino a quello che vuoi.
Tutto, come sempre, secondo me.
Buoni ascolti!
Pietro
alanford ha scritto:
interessante come sempre sono i tuoi interventi
due piccole domande
1) consiglieresti un braccio dinamico per testine con cedevolezza non superiore a........
2) un tuo parere sui bracci fidelity research (visto che hai nominato Ikeda....) sono tutti dinamici? e quali consiglieresti tra i piu' economici(fr 24, fr 55......)
cosm ha scritto:Grande spiegazione come sempre
Una curiosità: il braccio jelco sa-750 è uno statico, ma con il sitema ad olio cerca di imitare l'effetto della molla nei bracci dinamici?
Grazie
grazie Pietro, peor' i FR 64 edi 66 non li guardo neppure visto il loro costopepe57 ha scritto:
Dipende dal braccio.
Oggi come oggi esistono bracci dinamici moderni di massa media 10/11 grammi per i quali si potrebbe parlare di funzionamento ancora in ambito ottimale anche con testine (di bassa massa, tipo 5 gr.) di 25 cu.
Bracci di alta massa tipo un FR 66 che per certe versioni superano i 40 gr erano studiati per andare con testine di cedevolezza di 5 cu.
Ovviamente un braccio così, abbinato ad una testina di massa bassa (5 gr), e cedevolezza (misurata a 10 Hertz) attorno ai 10 cu avrebbe una FR attorno ai 7.1 Hertz (forse ancora 12 cu potrebbe funzionare ancora ma si sarebbe a circa 6,5 Hertz).
Il problema è che di testine di così bassa massa e cedevolezza, di produzione odierna, non credo ne esistano.
Se scegliessi fra quelle meno cedevoli ad esempio, Denon 103 o Koetsu avrei FR che scenderebbero attorno ai 6 Hertz ed i 6,5 Hertz, chiaramente non drammatica ma già, con certi dischi, non in buona situazione di lettura..
Se usassi una Lapislazuli sotto i 5 hertz... una Shure V15 IV ... 4 Hertz !
Per cui io ad esempio se dovessi scegliere fra gli FR dinamici (alcuni tipo il 12 e dil 14 non credo lo siano) starei su quelli di minor massa.
Ad esempio fra un 64 FX ed un 64 S) sceglierei il primo che ha massa di 20 gr (circa 15 meno dell' S) o peggio ancora uno stupendo 66.
Il quale, comunque, non sarebbe la mia prima scelta, non per la qualità costruttiva davvero eccezionale (anche se trovarli oggi in perfetto stato è un po' come andare a cercare il Santo Graal) basti pensare che avevano una sensibilità < a 4 ugrammi record credo ad oggi imbattuto da qualsiasi imperniato che io conosca, ma in quanto mi limiterebbe in modo molto alto sulle testine abbinabili attuali (che io prediligo in genere).
Pietro
alanford ha scritto:
grazie Pietro, peor' i FR 64 edi 66 non li guardo neppure visto il loro costo
Un tuo parere sulla produzione piu' economica (FR 24 e 55) e' ben gradito
se ben ricordo anche Guido e' un intenditore di FR, se non sbaglio possiede sia il 24 che il 66S