crazywipe ha scritto:Me lo sono chiesto sempre anche io...
La tecnologia a magneti planari (ortodinamica termine di marketing yamaha) fu introdotta negli anni 70 e non fu accolta con molto entusiasmo. Per poi essere ripresa negli ultimi anni con grande successo-
Le cuffie che hai citato, come Audezee e Hifiman, sono sicuramente nella stessa fascia della Sennheiser hd 800 e Beyerdinamic T1. In particolare per gli amanti del basso sembra che la Audezee lcd 2-3 abbia uno dei bassi migliori ascoltabili in cuffia.
La cosa che mi domando spesso è come mai Sennheiser non creda in questa tecnologia, come pure in quella elettrostatica (hanno rilasciato un solo modello elettrostatico che costa una fortuna nel 1991)
Forse le elettrostatiche costano troppo e le ortodinamiche sono troppo pesanti?
Sarebbe interessante avere una risposta dalla Sennheiser...
Dal punto di vista commerciale, le dinamiche sono quanto di meglio un' azienda possa concepire. Attaccate dappertutto, bene o male suonano: chi vuole può pensare ad una amplificazione di qualità. Per un 'azienda questo è importantissimo, perché allarga il campo dei possibili acquirenti.
La leggerezza dei magneti consente inoltre realizzazioni di buona, quando non ottima, comodità
Le elettrostatiche necessitano di un amplificatore dedicato, che oltre ad alimentarle le polarizzi. La tecnologia elettrostatica è di per sé costosa, la sua implementazione soggetta a precoce usura, le problematiche di un amplificatore dedicato di molto superiori a quelle di un amplificatore per cuffie dinamiche (non solo necessitano voltaggi elevati, ma l' impedenza del carico varia col salire della frequenza).
Le ortodinamiche, se non ho capito male, gli tocca essere pesanti (quindi scomode da indossare) e necessitano non di milliwatt come le dinamiche, ma di watt (quindi non basta l' uscita cuffia di un integrato; potrebbe andare bene il partitore resistivo, ma, dal punto di vista dell' azienda che si rivolge a un mercato più ampio di quello che segue i forum tematici, si tratta di una soluzione quasi esoterica, come l' utilizzo di un amplificatore ad hoc).
Che elettrostatiche e ortodinamiche siano appannaggio di piccole realtà di nicchia mi pare inevitabile. Quello che sarebbe interessante capire è quale tecnologia consenta risultati teoricamente migliori, a prescindere dalle preferenze per le singole cuffie (nel caso di realizzazioni scomode e costose dovrebbero essere chiaramente superiori, perché l' impegno valga il dispendio di energie, salvo appunto attestarsi su una frangia eccentrica di mercato, da cui ricavarne una specifica rendita di posizione).