Oggi provo a fare come hai scritto, se funziona Ti faccio un monumento
Buona Musica
Rudys47 ha scritto:Il braccio E' esattamente questo...senza molla.
Oggi provo a fare come hai scritto, se funziona Ti faccio un monumento
Buona Musica
pepe57 ha scritto:Che la forza di skating sia quella che maggiormente potrebbe (anche ben controbilanciata) influire sul risultato sonoro, l' ho sempre sostenuto, ma affermare che storti obbligatoriamente il cantilever... per me è un errore concettuale.
L' antiskating ben regolato pur non annullando completamente la forza di skating, ne riduce l' intensità ad un livello che è ininfluente sulla salute del cantilever anche molto cedevole, ricordiamoci che si parla sempre di milligrammi ed il gommino/cantilever resiste (anche il più cedevole) a diversi centesimi di grammo prima di avere alcuna pur infinitesimale flessione.
Inoltre i bracci tangenziali, se non sono ben regolati possono piegare maggiormente i cantilever.
Direi che escluse alcune tipologie (decisamente sensibili, meglio di diversi imperniati), altre essendo meno sensibili degli imperniati, sono potenzialmente più dannosi avendo sensibilità decisamente più elevate.
Se si considera che poi la teoria è bella ma la pratica un po' meno, essendo (in teoria) gli LP tutti perfettamente centrati, ma a certi livelli di misurazione, nessuno lo è davvero, l' alta massa laterale del tangenziale, è spesso davvero un serio problema proprio per il sistema gommino/cantilever.
Infatti, l' unico cantilever che ho piegato in vita mia è stato utilizzando un tangenziale (che poi ho "raddrizzato" regolandolo adeguatamente).
Pietro
Rudys47 ha scritto:Ciao Pietro...
hai fatto la traduzione dal giapponese?
silvanos dice:
C'è poco da dire o da fare: convertitevi al tangenziale, ché la forza di skating è l'origine di tutti i mali della riproduzione analogica.
Forse risolvi il problema antiskating ma ne nascono di nuovi, c'è tutta una letteratura sui problemi dei tangenziali, es.:
http://www.tnt-audio.com/sorgenti/armdesign.html
E se invece facessero un braccio da 16" / 20" si risolverebe il problema con un colpo solo...vedi.:
1 > 9" >
http://www.vinylengine.com/tonearm_alignment_calculator.php?l=m&mv=228&ev=&i=i&c1=&o=i&c2=&cal=1&submit=calcolare
2 > 16" >
http://www.vinylengine.com/tonearm_alignment_calculator.php?mv=&l=e&ev=410&i=i&c1=&o=i&c2=&cal=1&submit=calculate
3 > 20" >
http://www.vinylengine.com/tonearm_alignment_calculator.php?mv=&l=e&ev=500&i=i&c1=&o=i&c2=&cal=1&submit=calculate
Errore tangenziale / distorsione ecc. diminuiscono drasticamente con ovvie ripercussioni sull'ascolto.
Io ci sto lavorando e dal primo 16" unipivot fatto (provato su tre giradischi) posso affermare che...è una bomba!
Certo è "decisamente" artigianale ma funziona, mi chiedo a quali risultati porterebbe realizzarlo con mezzi tecnici adeguati...
quando sarà in versione definitiva (ma esiste?) posterò qualche foto, così comincerà il fuoco incrociato
Adesso sto "lavorando" al 20" in alluminio...Sono curioso di vedere/ascoltare l'effetto che fà
Buona Musica
Rudys47 ha scritto:" piccolo " esempio:
Buona Musica
silvanos ha scritto:
è indubbio che i bracci devono essere ben tarati e quindi anche i tangenziali, quindi può essere che il tuo cantilever piegato abbia sofferto di questo fattore.
l'alta massa laterale, quando c'è, non è un problema visto l'assenza di attriti e la frequenza di risonanza che, in accoppiata con la testina, sarà quasi sempre o praticamente sempre, bassissima e in ogni caso inferiore alla massa verticale); per quanto riguarda l'eccentricità, quando esiste esiste per tutti, ma per il tangenziale ben regolato l'eventuale errore di lettura (se c'è, perché in ogni caso la tangenza è rispetto al perno e i solchi registrati sono sempre tangenziali) sarà in ogni caso inferiore e ad ogni modo, ciò che importa nel caso in specie, esente da skating.
ovviamente senza polemica verso un appassionato puro (ché siamo rimasti così pochi ).
silvanos ha scritto:Pietro, ovviamente non stiamo discutendo dei pregi/difetti dei vari sistemi di lettura, ma solo del problema dello skating e su questo noto con piacere che sei d'accordo con me che il problema non sussiste solo nei tangenziali.
Solo un inciso:
*per la risonanza sono portato a credere, anche per esperienza auditiva diretta, a quanto afferma il recensore qui: http://www.tnt-audio.com/sorgenti/conductor.html (vedi Ah!la massa...). la risonanza, bassa o alta, ha effetti sul suono riprodotto (certo la risonanza disgrega la materia, ma credo che il cantilever sia comunque al sicuro).
*perfettamente d'accordo che in un disco il solco è unico e a spirale. quello che intendevo è che ogni punto dei solchi (dei dischi) è inciso in modo tangenziale dal bulino d'incisione.
*la la resistenza offerta dalla massa orizzontale, in assenza d'attriti, è in ogni caso inferiore alla resistenza offerta dal cantilever anche se ad alta cedevolezza. quindi nessun problema per il cantilever.
silvanos ha scritto:Ciao Pietro,
senza quotare rispondo brevemente sul tangenziale per come la capisco e comunque OT visto il 3aD discute di skating e non dei pregi/difetti dei vari sistemi (che tutti chi più chi meno amo come mi pare di capire fai anche tu).
*frequenza di risonanza orizzontale. che devo dire. se la frequenza bassissima fosse un problema per la massa orizzontale, il tangenziale sarebbe già morto; per cui continuo, "tangenzialmente" , a concordare col recensore.
Ma allora, secondo te, quale sarebbe il difetto che impedisce al tangenziale, che costa poco ed è semplicissimo da realizzare di essere l' unico esistente? Perché i costruttori di tangenziali, non parlano quasi mai di qs problema (salvo alcune eccezioni) ma ci continuano a lavorare per risolverlo(vedi ultimi tg tipo Kuzma o innovativi tipo versa o meglio realizzati tipo AT)?
*quando ho parlato di resistenza non mi riferivo all'assenza di attriti (che un tangenziale ovviamente deve avere) ma alla resistenza alla forza che è necessaria a mettere in moto il sistema, quindi all'inerzia. Un tangenziale, sommando tutto (testina, le due masse, i contrappesi) avrà circa 100 g da far muovere inizialmente, poi è "libero" sul solco e la "resistenza" del cantilever ben li sopporta.
(Comunque non è che un imperniato abbia tanto meno grammi da far trascinare nel "gravoso" (ma comunque piacevole ) viaggio orizzontale che la puntina fa nel solco, da inizio a fine disco).
Quando si parla di sensibilità, si parla di inerzia in pratica, il momento inerziale da questa deriva.
100 grammi di peso totale che si muove lateralmente? Ottimista vero? Diciamo un tangenziale ha minimo dalle 3 alle 4 volte la massa laterale di un medio imperniato....
In definitiva se l'eccentricità del disco è bassa, la cedevolezza del cantilever ben la sopporta in entrambi i sistemi; solo che l'imperniato ha anche lo skating con il quale fare i conti.
Certo, se l'eccentricità fosse troppa, allora meno è la massa e meglio è; ma in definitiva.....quanti dischi sono così eccentrici? nella mia collezione di dischi ne avrò si e no un paio.
Ricordati che si parla di misure nell' ordine del millesimi per lo stilo e decimi per gli errori di foratura (non in frazione di mm visibili ad occhio nudo), quindi tali da far si che lo stilo fletta eccome in quanto deve sopportare un movimento "oscillatorio" dx/sx continuo e di dimensioni impensabili concettualmente per il suo impiego. Come vedere da 5 km di altezza un' auto che monta una sospensione lunga 150mm e viaggia su una strada asfaltata con buche profonde un metro.... se l' auto sopra pesa 600 kg...dureranno più che se pesa 2 ton.... eppure tu dall' ato vedi la strada liscia.....Ciao, Pietro
silvanos ha scritto:Pietro,
*non tutti vogliono un tangenziale perché avere un tangenziale vuol dire anche scomodità e poca praticità d'uso.
vero, ma se fosse migliore in tutto?
*massa totale da spostare nel mio tangenziale: 100 grammi o anche meno. ora ha 7 gg di braccio verticale, 25 gg di braccio orizzontale, testina 10 gg, pesi 35 gg, totale 80 grammi arrotondati. non ottimismo, realtà. Quanto pesa un Brinkmann 10,5 col bel contrappesone da 180 gg che una testina deve spostare nel suo viaggio orizzontale? (non parlo quindi dell'inerzia verticale).
Confondi un concetto semplicissimo, la massa non è il peso. Come potrebbe lo stesso braccio avere due pesi diversi muovendosi in senso verticale ed orizzontale? Peso sempre identico, masse diverse.
Il Breur/Brinkmann da 10.5" ha massa (V o O identiche ) di 14 grammi, decisamente più bassa di quella orizzontale del tuo (che non so che braccio sia), e ricorda che ci sono bracci imperniati di massa 3 grammi (in ogni direzione) per cui se il tuo stabilisse un record per i tangenziali...sarebbe 8 volte peggiore del corrispondente imperniato..
*un braccio tangenziale ben regolato segue senza attriti il solco ed è quindi indifferente al cantilever se la puntina viene portata dal solco a dx o a sx, basta che lo faccia armonicamente e senza sobbalzi nel modo tipico delle piccole eccentricità. e se il movimento dx/sx è per tutti, è sicuro un danno maggiore per l'imperniato visto che è vincolato al perno.
Confondi ancora, l' attrito c'è sempre, se non ci fosse non potrebbe esserci lettura, immagino tu stia parlando di contrapposizione identica fra vettore resistivo ed attrito... Armonicamente in continua accelerazione e rallentamento subitaneo nel punto? Scherzi vero? Qui si parla di un movimento inficiato da forze centinaia di volte superiore a quanto serve a piegare il sistema gommino/cantilever, come detto per distanze che rapportate alle dimensioni del solco e dello stilo sono enormi...... una certa miglior sensibilità del tg rispetto all' infulcrato, ben tarati entrambi, a parità di masse potrebbe avvantaggiare il tg (del 15% max circa), solo che il tg lateralmente ha masse enormemente maggiore (minimo 3/4 volte e sto prudente a comparabilità di braccio), come scrivi anche tu (dando i dati del tuo), per cui è il tg che può piegare il cantilever in modo maggiore rispetto all' imperniato (fatti 4 semplici conti)
ciao
.In fisica si distinguono forza peso e massa in quanto grandezze sostanzialmente diverse: mentre la massa di un corpo è una sua proprietà intrinseca, indipendente dalla sua posizione nello spazio e da ogni altra grandezza fisica, il peso è l'effetto prodotto su tale massa dalla presenza di un campo gravitazionale. Ne risulta che la massa di un corpo è costante, mentre il suo peso varia a seconda del luogo in cui viene misurato. Sulla Luna, un uomo pesa meno che sulla Terra: sui due corpi celesti, una bilancia a torsione o a molla restituirà quindi valori diversi, in quanto si basa sulla misurazione della forza peso; una bilancia a contrappeso, invece, restituirà lo stesso valore, in quanto si basa sul confronto di masse