Da pepe57 Mer Lug 03 2013, 18:32
Per me non è assolutamente così.
Per prima cosa lo skating è l' effetto di una forza applicata e l' antiskating è un meccanismo atto ad evitare questo fenomeno di pattinamento contrastando la forza che lo origina.
Quindi non si possono confrontare effetti e meccanismi.
Per quello che ne so io invece, all' estremo potrebbe essere il valore di sensibilità del braccio ad opporsi in minima parte alla forza di skating.
Che comunque essendo continuamente applicata ti fa "volare" il braccio di alta massa verso il centro e raggiungerla con maggior inerzia di uno di bassa massa (a parità di altri fattori e in base al fatto che il momento di inerzia è direttamente collegato alla massa (*r^2).
Se tu provi su disco liscio bracci di alta massa sia del passato (come l' FR 66) o corrispondenti attuali (Ikeda 407),
ti accorgi che con la sensibilità molto elevata(<10 ugr), il braccio andrà a "sbattere" sul perno superando l' etichetta, indipendentemente dalla cedevolezza e dipendentemente dal peso di lettura usato.
Tu monti la stessa testina su un braccio con sensibilità > di 80 ugr (tipo un Black Widow)che ha massa < ai 2 gr)
e vedrai che sullo stesso disco il problema sarà molto molto simile, forse un pelo meno veloce e comunque che si ferma molto più spesso prima del perno (a volte anche prima dell' etichetta).
A parità di braccio, la stessa testina tira più velocemente verso il centro in base al peso applicato.
Che il VTA possa modificare la forza che provoca lo skating (e ridurre l' antiskating) io non l' ho mai rilevato (anche se io non uso il sistema dei bigliettini da visita ma ho sempre usato bracci con VTA variabile (anche "on fly"). Comunque non vedo (salvo estremi ed impossibili usi) quale potrebbe essere la ragione di detto comportamento.
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