Ascoltate...prima di scrivere la mia impressione voglio contestualizzare il discorso, il mio gusto sonico, il diffusore in questione: per me un diffusore divene definitivo, da acquistare, hi-end, indipendentemente dal prezzo, quando è dotato di tw di Heil, purtoppo però questo componente costa, costa la sua messa a punto ed il cross over, fondamentale per la buona riuscita del progetto più che con altri driver, per questo sono sempre pronto a prende in considerazione diffusori che adoperano altri tipi di trasduttori al fine di trovare una soluzione accetabile con un esborso minore. Però adesso è arrivato il Capriccio Continuo Auralea 309, io ho sempre vagliato diffusori da stand per problemi di mobilio ingombrante, più che per effetivi limiti ambientali, e la mia scelta era caduta e tornava sempre sulle AMT Heil Aulos Bookshelf, adesso ho deciso di cambiare il mobile del soggiorno pur di ospitare questo diffusore, che mi permetto di catalogare come definitivo (con sempre tutti i limiti, già sviscerati in precedenza, che ha questa espressione) sempre rapportato alla sua fascia di prezzo che è quella limite per la mia tasca come per quelle di molti di noi, ovvio che esiste anche di meglio, ma a patto di spendere di più e non poco, 7500 Euro scontati per le Audiovector SI3 Avangarde che ho potuto ascoltare e di cui vi parlerò in un post dedicato. Quindi questa è la mia filosofia: un diffusore deve avere l'Heil per essere acquistato da me, se trovo cose buone senza questo trasduttore ben venga, ma allora voglio spendere di meno, se devo investire i 7000/10.000/20.000 Euro e non avere questa tecnologia non mi interessa. Tutto qui.
Venendo al C.C.A. 309: il mobile si presenta strano nella forma e nella finitura, forse discutibile ma di sicuro effetto, belle le punte su cui poggia, splendidamente rifinito, tutte cose già viste nei progetti dei sui predecessori, AperturA / Tanagra, forse il tutto più enfatizzato dal legno lucido. Il peso del mobile e la sua stabilità è evidente soprattutto nel suono, nessuna vibrazione udita, nessuna distorsione attribuibile all'opera lignea. Adesso il suono: pulito, diretto, tridimensionale, ottima estensione verso l'alto (vero traguardo con l'Heil) infinita sul piano orizzontale, grande profondità con un posizionamento millimetrico dei vari strumenti sui vari piani sonori; basso corposo, morbido, modulato, frenato ma non asciutto ne secco, le voci (come l'Heil insegna) morbide e descrittive (lontane anni luce dagli errori dei primi tw di ESS), veloci, velocissime. I veri traguardi sono da attribuire al cross-over, che sa allineare la velocità dell'Heil al woofer, per altro bello e più che ottimamente suonate, senza ricorrere ai mid di difficile gestione, veloci e per lo più ceramici Acuton in primis. Direi che rappresentano il traguardo per l'Heil non omnidirezionale, e per il vero termine alta fedeltà, ovvero il saper suonare veramente ogni più piccola cosa incisa nel disco, "lavando" la reputazione di questo componente dai passati in ESS. Tutte le scelte tecniche progettuali sono ben visibile e danno i loro frutti, difetti? Forse uno, un leggero persistere della gamma medio-bassa sull'incrocio con tw in certi passaggi più ritmici ed enfatizzati di certe incisioni, secondo me attribuibili più all'amplificazione con cui è stata fatta la prova più che al trasduttore, le quali amplificazioni comunque risultavano essere magnifiche, sorprendenti per velocità e precisione dal rapporto qualità-prezzo eccellente, solo con tutti i dovuti limiti dei tubi rispetto uno SS, soprattutto in abbinata con l'Heil. Altra nota più che positiva è il collocamento in ambiente, che sembra essere davvero facile, dove l'ho ascoltato io c'era abbastanza aria dietro il diffusore ma rapportando le prestazioni soniche e le misure oggetive del diffusore sono certo si possa tranquillamente collocare e far ben figurare in posizione moooolto più ostiche, finalità stesse di tutto il progetto, quindi riuscito. E' una cassa che puo suonare con un filo di volume come sonorizzare stanze impensabili per la sua mole, e si merita oggetti di alta gamma a monte anche di ben altro costo rispetto il suo. Credo poi che si presti molto bene a sperimentazione di cavi, dal caldo di Cardas alla completezza rigorosa di Nordost e così via. Speriamo solo il prezzo non lieviti nel corso del tempo....e che arrivino nuove finiture, magari un bianco laccato...Di certo per molti di noi saranno tutte cag...quelle che ho scritto o fandonie esagerate da prendere con le pinze, ma non mi interessa, io ho trovato il mio diffusore definitivo (per ora
) e appena me lo prenderò me lo godrò, e comunque consiglio agli scettici di andare a fare un salto a sentirlo, magari scoprono qualcosa di nuovo...Tutto qui.