Testini Ugo ha scritto:Chiedo scusa ma volevo porre alcune domande su Audio Analogue: innanzi tutto o sono stato molto sfigato io od oggettivamente i prodotti di questa azzienda non sono affidabilissimi inquanto vado in due differenti rivenditori di zona perchè interessato all'acquisto di un secondo lettore da affiancare al mio SACD, magari con una sonorità più morbida e meno micro dettagliata e magari con una volvoletta, quindi in prova ad un Rossini si fulmina il desplay e all'altro nell'altro negozio non funzionava la ricezione del telecomando...mi dico che sono cose che succedono poi assisto di persona alla travagliata vicenda di un Maestro Settanta di un mio amico, macchina dal prezzo che già si fà sentire, afflitto da orrendi ronzii elettrici di fondo che per eliminarli ci sono volute tre riparazioni e come ci verrà confermato in segiuto, sorte toccata ad altri due nostri amici audiofili in rete con le stesse macchine. Aggiungo poi che da più parti sento che nel corso degli anni l'impronta sonica di questa azzienda, soprattutto nelle amplificazioni al top, si è modificata lasciando la dolcezza e levigazione soprattutto in gamma medio-alta per approdare più al micro dettaglio ed alla analiticità, prerogativa di solito di altre scuole dell'aplificazione estere. Quest'ultimo aspetto l'ho potuto constatare limitatamente inquanto conosco molto bene le ultimissime realizzazioni, non quelle di ad esempio di cinque anni fà che sembrano all'aspetto uguale ma che ho sentito suonare una sola volta e in effetti diversamente, sempre a parità di cavi e diffusori, semplicemente alternandole nella stessa catena audio. Oserei dire che i migliori aspetti e filosofia costruttiva che agli albori era di Audio Analogue adesso è di Nova Audio, che ne dite di tutto questo?
Il mio primo contatto con Audio-Analogue fu decisamente sfortunato. Comprai un Paganini seconda serie la cui meccanica Philips cominciò a darmi problemi appena un anno dopo l'acquisto, problemi che aumentarono sempre più fino a che non decisi di venderlo. In quell'occasione l'azienda si beccò mentalmente tutte le maledizioni possibili e immaginabili
ma, come spesso accade, la questione era più complessa e articolata. I problemi nascevano dalla sciagurata meccanica Philips scelta e non per problemi di controllo qualità come qualcuno maliziosamente aveva sospettato, e comunque so che svariati modelli di Paganini seconda serie sono rinati grazie a una modifica effettuata in assistenza.
Inoltre l'azienda stessa ha perso svariati soldini per colpa della Philips (marchio per me poco affidabile, visto le negative esperienze con numerosi prodotti) e se non vado errato entrò addirittura in causa con quest'ultima.
Nonostante tutto però, ho voluto riprovare ugualmente un prodotto Audio-Analogue comprando il Crescendo che, fino ad ora, sta funzionando in maniera impeccabile grazie alla sua meccanica di origine informatica ma specifica per usi audio. E una volta che provi un lettore con una meccanica del genere difficilmente si torna indietro.
Vorrei poi aggiungere che l'assistenza A.A. è di livello assoluto e sempre pronta a venire incontro al cliente.
Per quanto riguarda il suono, si entra nel soggettivo e nei gusti personali, c'è chi preferisce la vecchia impostazione Audio-Analogue, io invece apprezzo maggiormente quella attuale, più aperta ed equilibrata senza essere fastidiosa.
Ti allego delle impressioni d'ascolto piuttosto significative a riguardo della "nuova" impostazione sonica di A.A.
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