pepe57 ha scritto:OK.
Parliamo di ragionevole.
Ora secondo te, un CD di classica che dinamica ha (come escursione fra un pppp eun FFFF?
Secondo quanto afferma ML, quasi mai superiore ai 40 dB..
Allora se io in casa ho un rumore medio di fondo di 45 dB e voglio ascoltarmi distintamente un PPPP a volume ragionevole (50 dB) il supporto mi consentirà un FFFF a 90 dB (se il rumore di fondo fosse + basso, come può benissimo accadere, potrei abbassare il volume ed i 90 dB risulterebbero perfino in esubero, ripeto, causa limiti della registrazione).
Per ascoltare un FFFF a 115 dB dovrei ascoltarmi il pppp a 75 dB (che non mi pare proprio un pppp ragionevole neppure dalla prima fila in sala...).
Senza estremizzare (che come indicavo era solo a titolo esemplificativo), un buon ascolto in 8^ fila (poi dipende da che sala e con che genere) con un rumore di fondo in sala di 40 dB, un pppp a 50 ed un FFFF che arriva a 110dB (60 dB di range dinamico) potrò mai riprodurlo in casa con i supporti attuali?
Se invece fossi seduto in prima fila un rumore di fondo sempre da 40 dB ed un pppp a 60 dB ed un FFFF a 120dB, la dinamica(60 dB, e scrivo per ampio difetto) non sarebbe la stessa?
Per cui non credi che non potrei riprodurre in casa la dinamica reale?
Al massimo potrei riprodurre l' SPL massimo, quello si, ma a detrimento di tutto il resto, non trovi?
Per quanto riguarda i livelli dei diversi strumenti, sono d'accordo, infatti imputo come riferimento "basso" un livello appena superiore al rumore di fondo, consapevole che alcune frequenze vengono percepite anche a livello inferiore di esso, ma per l'appunto rischiando di confondersi nell'insieme).
Comuque ora, su questo argomento, taccio per sempre, non vorrei che qualcuno (non tu caro PPP che lego molto volentieri anche quando non sono del tutto d'accordo) piangesse troppo!
Pietro
Come avevo precedentemente detto, rpovo a rispondere a Pietro, per illustrare il mio punto di vista in merito.
Premessa: io quando parlo di musica, ormai lo sapete, parlo di musica classica, musica acustica non amplificata, strumentale o vocale.
Un discorso come quello fatto dai tecnici ML lo trovo, musicalmente parlando ma anche logicamente parlando, poco meno che ridicolo. Essi affermano che raramente le registrazioni commerciali superano i 40 db di dinamica. E quindi basterebbero pochi db in ambiente domestico per riprodurre supporti audio attuali.
1- Osservo per prima cosa che corollario di questa affermazione ("raramente le registrazioni commerciali superano i 40 db di dinamica") è il fatto obiettivo che alcune registrazioni superano i 40 db di dinamica. Poche, rare registrazioni, ma esistenti. Raramente non significa mai. Io ho la presunzione di pretendere che il mio impianto sappia ben riprodurre anche queste rare registrazioni che superano i 40 db di dinamica. E già qui ho messo fuori dalla porta i 90 db di SPL massimo degli impianti di cui ipoteticamente stiamo discorrendo: con queste pur rare registrazioni questi impianti non saranno sufficienti. Cosa faccio di queste registrazioni? Le butto via perché non piacciono al mio impianto?
2- Osservo poi una seconda cosa: non è possibile che fenomeni di dinamica estremamente ampia in un brano siano un fenomeno frequente. Occorre un brano musicale che al suo interno richieda e renda artisticamente validabili tali dislivelli di volume (nessun artista si pone il problema di dover eseguire pppp e FFFF per il solo scopo di far felice i tecnici audio
), e poi occorre un artista, un musicista, in grado di riprodurli sullo strumento. Cosa altrettanto rara se non più rara della prima. Ma proprio perché molto rara, quando si verifica, è di importanza capitale poterla rirpodurre: perché ha grande, gigantesco valore artistico.
Faccio un esempio: qualche anno fa, Pergola di Firenze, Schiff suona la sonata per piano di Beethoven che è la seconda dell'opera 31, più comunemente soprannominata
La Tempesta. Forse l'esecuzione più straordinaria all'interno dell'esecuzione integrale delle 32 sonate beethoveniane che Schiff ha eseguito in anteprima mondiale in quel teatro. Ebbene alla fine del terzo movimento, SChiff ha concluso in ppppp ed ha lasciato premuto il pedale di risonanza dello strumento. Con il pubblico sospeso in un silenzio magico, irreale, nel tentativo di ascoltare la risonanza del pianoforte (abbassare il pedale fa risuonare tutte le corde senza ostacoli per simpatia rispetto alla vibrazione dell'ultima nota percossa) lentamente spengersi scendendo sotto il livello di udibilità. Non una foglia si è sentita muoversi fino a che la coda sonora del piano si è spenta (dopo molti secondi) nel silenzio, degno coronamento di una esecuzione che faceva della ricchezza armonica della pedalizzazione e nella ricchezza di varietà dinamica e timbrica il suo punto di forza, quasi a descriverci un Beethoven pre-Debussy. Esecuzione unica, di grandissimo valore artistico. Oserei dire storica. Seguita da un applauso fragoroso, quando l'ultima eco della nota si era estinta nell'ambiente.
Ebbene che dinamica aveva espresso in quella esecuzione il pianoforte solo? Io ero in prima fila. La pressione sonora massima di un piano solo non amplificato è 108 db (SChiff aveva in vari punti della sonata suonato FFFF). Io ero ad una certa distanza, pur se in prima fila, quindi diciamo che la pressione sonora di picco fosse di 100 db, poco più poco meno. SE si conta che la Pergola è una sala da concerto silenziosissima (a parte le eventuali intemperanze degli ascoltatori) e che eravamo di domenica sera oltre le 22,00, il livello di rumore era molto, molto basso. Un sussurro ad un metro sarebbe stato percepibile chiaramente, quindi probabilmente ci trovavamo sotto i 30 db di rumore ambientale, ma per comodità diciamo che il rumore ambientale fosse 30 db (un ambiente di campagna con il rumore delle foglie, il cip cip degli uccellini, ecc. ecc.). Ebbene Schiff quella sera espresse con la sua esecuzione una dinamica di circa 70 db.
Dinamica, inutile dirlo, irriproducibile da un impianto con 90 db di SPL massimo posto in un ambiente domestico di pur bassa rumorosità (ma certo superiore a quella di una sala da concerto). E stiamo parlando di un pianoforte solo, non di una orchestra sinfonica, badate bene.
Probabilmente basterebbe, come a casa mia, un 50 w applicati a 88 db di efficienza del diffusore ascoltati a due metri. Contando le riflessioni dell'ambiente viaggiamo intorno ai 102-103 db di SPL massimo e con un piccolo sforzo di concentrazione potremmo seguire i pppp anche un pizzico sotto il livello del rumore ambientale. Oltretutto con un apressione sonora in ambiente analogo a quello della prima fila in sala da concerto. Certo un pizzico di potenza in più sarebeb meglio: mi terrebbe più lontano dal clipping nei picchi massimi del segnale registrato.
Certo, anche chi era in fondo alla sala dal vivo non potè godere appieno di quell'effetto, ma perché dovrei accettare di non poterne godere io a casa mia davanti al mio impianto?
Ma su questo siamo tutti d'accordo. MI premeva sottolineare che molte volte un'ampia dinamica nell'esecuzione di un brano non c'è perché il brano stesso non la richiede o perché i musicisti che lo stanno suonando non sono in grado di produrla. E già questo giustifica la rarità di registrazioni con dinamiche altissime.
3- La metodologia di misurazione della dinamica reale dei dischi può essere in vari frangenti fallace, ed indicativa per difetto della dinamica reale espressa dalla registrazione.
Faccio alcuni esempi: un pianoforte solo stesse suonando un brano musicale, ed il pianista eseguisse "a piombo", cioé senza "scampanare" cioé in perfetta sincronia di tempo tra la mano sinistra e la mano destra - come spesso succede coi pianisti contemporanei - il livello misurato della pressione sonora riprodotta dalla registrazione dell'evento sarebbe sempre la somma delle due note suonate in ogni istante (faccio un discorso molto molto sommario per farmi capire, non sempre le due mani suonano con le due note sovrapponibili nel tempo, ma semplifichiamo). Se in questo frangente tra mano sinistra e mano destra il pianista eseguisse le due note a livelli dinamici diversi, il livello dinamico misurato dal disco secondo la procedura ad oggi attuata (pressione sonora in quell'istante) non sarebbe indicativo della dinamica reale. SE io suonassi con la mano destra a -45 db e con la mano sinistra a - 40 db, il livello di pressione sonora misurato in quell'istante sarebbe più alto di -40. Se il pianista eseguisse anche sezioni del brano a 0 db (la pressione sonora massima esprimibile dal piano) io avrei misurato una dinamica della registrazione inferiore ai 40 db, mentre invece il suono di più basso volume presente nella registrazione si situa (lo abbiamo spiegato sopra) a -45 db rispetto al massimo. Quindi con un dato misurato errato per difetto.
Un altro caso, che è anche un caos reale: in un'opera lirica un cantante accompagnato da una piccola sezione d'archio dell'orchestra che suona piano (pp). Succede spesso nella
Traviata di Muti Emi del 1980, con la Scotto protagonista. Chi muisurasse la dinamica del brano, come volume minimo riprodotto avrebbe quelo dato da voce+accompagnamento. In realtà l'accompagnamento svolgendosi 10 db almeno sotto il volume della voce, la misurazione non sarebbe affatto attendibile della reale ricchezza dinamica del brano, in questo caso più ampia di almeno 10 db rispetto a quanto misurabile con le procedure attualmente adottate.
Quando ci sono più suoni compresenti che suonano a SPL diversi all'unisono, la misurazione attuale della dinamica, basata sul SPL complessivo del suono registrato, fallisce il suo compito di misurazione oggettiva.
Questa
Traviata è un esempio materiale, preciso, di disco ad alta dinamica. Molti critici musicali si sono lamentati dell'escursus dinamico espresso da Muti in questa registrazione, in cui nelle feste si assiste a scoppi in FFFFF dell'orchestra, seguiti nelle scene di conversazione da accompagnamenti leggerissimi, in pianissimo, ma sostenuti e nitidi. Ed hanno lamentato quindi feste chiassose e accompagnamenti poco distinguibili e fievoli..... sui loro impianti a bassa dinamica!
Il mio impianto attuale (103 db di SPL massimo) deve essere regolato come volume micrometricamente se si vuole evitare l'indurimento del suono sui FFFFF a causa della compressione dinamica ed al contempo si vuole percepire i pppp dell'accompagnamento senza farsi venire il mal di testa per la concentrazione (e conservando nitore dei passaggi a livello più basso, soprattutto). La dinamica di 103 db in questo caso è appena sufficiente.... mi fa sorridere si possa gestire questa registrazione con 90 db di livello massimo riproducibile (a meno di non accettare come molti fanno senza nemmeno accorgersene una compressione dinamica enorme sui FFFF come le valvole permettono quasi senza colpo ferire, quando sono prossime al clipping), a meno di non alzare ed abbassare di continuo il volume d'ascolto.
4- Detto tutto quanto sopra, a me sta bene che una persona mi dica: "con questo impianto ho problemi con poche registrazioni per quanto riguarda la dinamica, ma nelle altre registrazioni il suono riprodotto è fantastico. Certo non posso permettermi la prima fila in sala da concerto ma sono soddisfatto". Questo va più che bene ed in questo senso il nostro amico ha la mia completa approvazione. Io oltretutto, e voglio sottolinearlo, non sono un amante delle altissime potenze e delle altissime pressioni sonore in ambiente. Però esistono anche i compromessi (come giustamente dice Luca), le ragionevoli vie di mezzo.
SE la stessa persona mi si viene invece a dire che in ambiente domestico con 90 db di SPL sento al meglio tutto quello che già oggi c'è su disco, mi viene da sorridere.
Anche perché non nascondiamoci dietro ad un dito:
un suono suonato forte nella registrazione deve essere percepito forte anche in sede di riproduzione, altrimenti l'effetto di quel forte dal punto di vista artistico, espressivo, musicale viene completamente a cadere....
e come faccio ad esprimere il forte di una orchestra sinfonica che può sfiorare i 130 db di picco con impianti da 90 db di SPL massimo al punto d'ascolto? Che effetto avrà quel fortissimo (FFFFF) che nel mio ambiente sento suonato al volume di un mezzoforte?????? Se il musicista e l'esecutore hanno pensato a quel FFFF per sbalzare il pubblico dalle seggiole in sala da concerto, come godo io di quella musica a casa mia se non solo non mi sbalzo dalla seggiola ma anzi se mi suona il campanello della porta di casa quel suono c'è verso venga impietosamente coperto?
Misteri della fede audiofila....
P.S.:
Scusate, questa volta ho veramente superato me stesso con la logorroicità.... avete l'autorizzazione a flagellarmi