Vado a farmi la valigia - ci si risente tra una decina di gg a meno di insonnia in albergo e buona connessione wifi
Tenetemi in caldo il forum - mi raccomando
Ciao
Gian
pluto ha scritto:Amici, è stato un piacere
Vado a farmi la valigia - ci si risente tra una decina di gg a meno di insonnia in albergo e buona connessione wifi
Tenetemi in caldo il forum - mi raccomando
Ciao
Gian
Lo dicevo anch'io prima di passare 6 anni sulla Z3...ema49 ha scritto:Preferisco una comoda berlina
So che e' favolosa; mi avevano invitato ad un congresso ma in quel momento i soldi scarseggiavano nel mio Istituto.pluto ha scritto:Mica vado in vacanza purtroppo - parto domattina e arrivo domenica sera
Sulla distanza non mi batte nessuno questa volta - mi sento già male - altro che avventure sex
Vero...dopo che ci hai fatto l'abitudine!aircooled ha scritto:ragazzuoli nel caso di forte mal di schiena la migliore auto per spostarsi è la Ferrari e non è una battuta, altro che berlinone ondeggiante con sedili a sprofondo
C'e' da dire che un impianto per ascoltare di tutto e' un compromesso, a meno che l'impianto non sia davvero neutro nella timbrica, trasparente e abbia una risposta molto ampia in frequenza con una risposta dinamica alta in tutto lo spettro; in quel caso, che non e' facile da raggiungere, l'impianto DEVE andare bene a tutti perche' senti solo l'esecutore.aircooled ha scritto:per gli ascoltoni amanti del riferimento live
un esecuzione musicale proposta da musicisti veri e vivi è sempre e comunque un evento unico e irripetibile, finanche dai medesimi musicisti, da qua si evince che l’evento sonoro primario non è riproponibile, andando oltre se io ascolto un concerto seduto in prima fila, in quinta, in decima, o dalla piccionaia di una qualsiasi sala avrò una percezione radicalmente differente di ciò che sto ascoltando da uno dei qualsivolgia punti predetti, a questo punto chi può dire qual'è l'evento VERO? NESSUNO e TUTTI!! ma cosa succede invece quando ascolto una riproduzione? avviene esattamente il contrario, ovvero fatto salvo che abbia adempiuto alle più elementari fasi di messa a punto e interfacciamento corretto dell'impianto andro a sentire sempre allo stesso modo l'evento che di per se nulla ha del live se non la trama musicale, infatti nella riproduzione non sentiro l'esatta fotografia sonora dell'evento irrepetibile nel tempo e nello spazio ma solo ed esattamente quello che il tecnico del suono con la sua esperienza e arte ha voluto farmi arrivare come esempio della sua interpretazione dell'evento originario, bene oppurato questo quando si intende parlare di HIFI sempre che di quello si stia parlando va detto che di soggettivo ci sta molto poco visto che se devo riprodurre la registrazione cosi come è dovro per forza conformare l'impianto per esserne il più fedele possibile alla stessa, e per fare ciò devo rispettare i soliti parametri che sono sempre e comunque gli stessi indipendentemente da che tipo di musica stia ascoltando
aircooled ha scritto:ho capito mi lasciate solo a custodire il pollaio
Pazzoperilpianoforte ha scritto:pavel ha scritto:....
3-non dubiterei mai sulle prestazioni oggettivamente magnifiche di un impianto hifi. Magari poi discuterei sul fatto che qualora non mi piacesse, tutta questa magnificenza è servita a ben poco...
4-Sono dell'idea che argomentare su COSA sia più performante...abbia dei limiti per lo più descrittivi. Magari sarebbe più costruttivo sapere i motivi per il quale lo stesso oggetto, possa o non possa piacere..
3 Io sono portato a credere che a volte, se un oggetto è di pregio e non suona, sia il lato umano (utente finale, abbinamenti e ambienti, dimostratori, progettisti) a fallire. Oppure che, semplicemente, chi lo ha testato all'ascolto - se è stato fatto l'ascolto - ha una idea della musica molto diversa dalla mia..... cosa del tutto possibile ....
4il problema su questo punto è che:
1. Non esiste ad oggi ancora una misura che da sola possa spiegare quanto un oggetto è gradito all'ascolatore. Si possono solo fare correlazioni tecnologia utilizzata/possibilità di gradimento;
2. Molti acquirenti audiofili hanno una idea molto sommaria di ciò che ascoltano e come lo ascoltano (non illudiamoci, la consapevolezza è poca);
3. Esiste musica che all'origine è amplificata e musica che non lo è. Mi riesce difficile immaginare che un oggetto valido nel riprodurre l'una debba essere per forza valido nel riprodurre l'altra. E da qui nasce una serie di conseguenze che riguardano anche i gusti individuali.
4. le orecchie di ciascuno sentono in maniera difforme da quelle di chiunque altro a causa del diverso bagaglio esperienziale che ognuno di noi ha nei riguardoi del suono, riprodotto o reale che sia.
.... quindi un vero pasticcio, non ti pare?
Pazzoperilpianoforte ha scritto:
Io sono d'accordo con tutto. Ma c'è un problema che credo evidentemente di non riuscire ad esprimere.
SE tizio ascolta a volume di sottofondo e raggiunge così il Nirvana, non è un problema. Acquisterà impianti pregiati dal punto di vista timbrico e non avrà importanza il livello sonoro prodotto. Detto scherzosamente: cavoli suoi! Chi glielo impedisce? Questo è un fatto soggettivo.
Però ciò non toglie che se il solito tizio ha acquistato un impianto che al massimo produce 90 db di pressione sonora nel suo punto di ascolto, ciò vuol dire che il suo impianto ha poca dinamica e non può garantire livelli di ascolto realistici. Questo è un dato oggettivo.
......................................
il botolo mi ha gufato..
Può anche essere realistico riprodurre col proprio impianto un concerto ascoltato fuori dalla sala da concerto, se uno preferisce questa posizione di ascolto alla prima fila della sala
Pazzoperilpianoforte ha scritto:@Pepe57
Io non confondo SPL con dinamica.
Ti rendi infatti conto che se ho un SPL massimo di 90 db nel punto di ascolto ed un livello di rumore ambientale minimo (35 db?) ho 55 db massimi di dinamica esprimibile.
SE partiamo dal concetto che in qualche disco c'è cinque decibel di dinamica (molto dischi rock) posso essere d'accordo siano sufficienti. Nel caso della musica classica lo sono un pò (molto) meno.
Con 90 db di pressione sonora massima mi posso trovare facilmente in difficoltà a sentire i pppp di un programma di musica sinfonica ben inciso, in un ambiente domestico comune. E' questo che considero irrealistico: l'incapacità di fruire del messaggio sonoro registrato. POi se il disco è compresso o l'artista non è in grado di esprimere tale dinamica, peggio per l'ascoltatore (e per l'artista).
Poi certo io posso anche ascoltare un pianoforte non amplificato dal loggione di un teatro ottocentesco. Mi è capitato quando sono andato ad ascoltare Pollini al Teatro Comunale di Firenze. Pressione sonora bassina anzichenò, basta uno che affianco a me si soffia il naso che non sento più nulla di quello che il musicista suona. Io se permetti considero questa condizione d'ascolto certo possibile, certo sopportabile, certo realistica, ma non ideale per la fruizione di una musica molto articolata dinamicamente come quella classica. Se qualcuno la considera ideale e perseguibile col proprio impianto, ho piacere per lui.
Poi, ovvio, se uno ascolta programmi musicali privi di dinamica (cioé senza ampi divari di volume, senza FFFF e pppp, o comunque registrati in maniera estremamente compressa) può andar bene tutto. Può anche essere realistico riprodurre col proprio impianto un concerto ascoltato fuori dalla sala da concerto, se uno preferisce questa posizione di ascolto alla prima fila della sala. Però il buon senso vuole che io almeno ascolti, se posso scegliere, da un posto che mi permetta di godere appieno di ciò che ascolto e senza dover trattenere il respiro.... almeno secondo me.
Si, forse hai ragione: il termine realistico non è proprio esatto. Io posso in fondo anche ascoltare una orchestra a cento metri di distanza all'aperto, e certo non è che godrò di grande pressione sonora e di grande discernimento di ppp e pppp. Al posto di realistico mettiamo "ragionevole"? Intendendo per ragionevole un SPL che mi permetta di far uscire i piani di un programma musicale dal tappeto di rumore ambientale? O di percepire un pppp in maniera accettabile? Affare fatto?
PS: voglio poi far notare una cosa, che quando si parla di dinamica si perde d'occhio. Quando io vado a misurare la dinamica di un disco, io misuro SPL massimo, SPL minimo e dico che la loro distanza in db è la dinamica della registrazione. C'è però un problema... se suonano più strumenti, a freuqenze diverse, il loro suono si somma ai fini della misurazione dinamica secondo la procedura suddetta. ma nel programma musicale, uno degli strumenti in gioco potrebbe star suonando al livello molto più basso e di ognuno degli altri e (tantopiù) della loro sommatoria (che è quella che mi dà il valore SPL minimo). Ma perché io possa distinguere il suono di questo strumento, è quello che deve essere sopra il tappeto di rumore, non quello della sommatoria di tutti gli strumenti che suonano in quel momento..... e la dinamica reale di quel programma è molto più ampia di quello che può suggerire la differenza SPL massimo/SPL minimo.
no tutto o nulla, le vie di mezzo servono per i mezzi sordi o meglio per quelli che vedono l'uva sempre acerbaLuca58 ha scritto:Ma una via di mezzo no?
Se uno abita accanto all'autostrada quanti db gli servono?pepe57 ha scritto:Allora se io in casa ho un rumore medio di fondo di 45 dB...
Io intendevo come posto al concerto ; se sei in prima fila senti troppo di piu' gli strumenti vicini a te...aircooled ha scritto:no tutto o nulla, le vie di mezzo servono per i mezzi sordi o meglio per quelli che vedono l'uva sempre acerbaLuca58 ha scritto:Ma una via di mezzo no?
Classe d’appartenenza Periodo Diurno (6:00- 22:00)Luca58 ha scritto:Se uno abita accanto all'autostrada quanti db gli servono?pepe57 ha scritto:Allora se io in casa ho un rumore medio di fondo di 45 dB...