cristiancx ha scritto:
Innanzitutto saluto tutti i partecipanti a questa interessante discussione.
Non ho mai posseduto una cuffia elettrostatica ma nonostante questo penso di aver capito quali sono i punti di forza di questo sistema: naturalezza, raffinatezza, ariosità, immagine, grande piacevolezza di ascolto;
dopo aver letto tutte le pagine vorrei chiedere alcune cose per togliermi qualche dubbio:
l'impostazione un po' monitor della 507 va a discapito delle caratteristiche che ho elencato sopra? Da la sensazione dei suoni che escono fuori dalla testa e paiono provenire dalla stanza in cui ci troviamo, registrazione permettendo?
Hmmm, se hai una buona sorgente, la 507 avrà enormi benefici per quello che riguarda naturalezza, raffinatezza, ariosità e blablabla!
Se usi un lettore di due soldi, nessuna cuffia, benchè costosissima potrà darti le caratteristiche che cerchi.
LA 507 è timbricamente neutra, ha una impostazione leggermente monitor, ma a meno che tu non fai confronti con altre cuffie, tipo hd800 etc., non ti accorgerai di cosa manca e di cosa invece c'è!
cristiancx ha scritto:
La timbrica in generale e del medio/medioalto in particolare rimane fluida, corposa e naturale oppure tende ad essere iperdettagliata e fredda?
Assolutamente no, la cuffia, una volta rodata suona in modo molto naturale.
Le caratteristiche di cui tu parli, non fanno parte del mondo elettrostatico.
cristiancx ha scritto:
Per quanto riguarda l'amplificatore per pilotarla che differenze soniche ci sono tra lo 006t e il 600 limited, quale preferire?
Il Limited è una gran bella macchina, ma anche il vecchio Stax non è male.
Tieni presente che la 507 ha bisogno di grandissima energia per essere spinta a dovere, ed il Limited in questo è da preferire. Ho avuto modo di ascoltarla anche amplificata dal Rudistor Egmont Signature di FIl, e veramente gli metteva il turbo, la grande potenza del Rudistor si faceva sentire, e la cuffia suona decisamente meglio che col Limited.
Un altra accoppiata eccellente era quella ascoltata col Diablio, che ho venduto da qualche mese, l'ampli piuttosto muscoloso e con grandi capacità dinamiche, conferiva all'aascolto una piacevolezza ancora maggiore.
cristiancx ha scritto:
Stavo valutando anche di acquistare il trafo Woo Audio Wee da collegare alla mia seconda amplificazione al momento non utilizzata: pre Pass X1 finale Pass XA30.5 in pura classe a, può essere una buona soluzione o la potenza del finale è esuberante con conseguenti problemi di interfacciamento e regolazione del volume?
L'altra amplificazione che fa parte dell'impianto principale e che nell'eventualità potrebbe essere usata per pilotare il Wee è costituita da pre Audio Note M3 Phono con Step up AN-S2 e finali mono Audio Note P4 (non l'ultimo modello bilanciato ma quello della metà anni 90) un PSE di 300b molto robusto da 22w;
il resto dell'impianto è costituito da giradischi Kuzma Stabi Reference con braccio Stogi Reference e testina Ortofon Rohmann, giracd Electrocompaniet EMC1UP 24/192, cablaggio Audio Note, diffusori AN E SP.
Sicuramente l'Audio Note rappresenta una ottima alternativa.
Anche io avevo il Wee, usato con i vari ampli, ma ti diro', alla lunga ho preferito l'integrato, sono sempre dell'idea che questo tipo di connessione, e cioè quella con i trafo(io li uso da anni) sono un compromesso.
Un cuffia amplificata da un buon ampli, è sempre la scelta ideale, soprattutto per l'elettrostatico, che ha un ascolto molto particolare, fatto di mille sfumature e di particolari che all'ascolto classico dei diffusori sfugge, un ascolto dove il "silenzio" dell'amplificatore è una componente fondamentale.
Sal.