Alla ricerca di un mini

@carloc al momento sono discorsi così tanto per… già è stato un bel salasso quello per i diffusori (a proposito ho preso le Falcon Gold Badge), per un bel po’ suoneranno col Naim, salvo problemi tecnici che ne impediscano l’accoppiamento ma non credo.
Come sappiamo bene tutti però non siamo normali (almeno io e la maggior parte di quelli che ho conosciuto) e la fantasia vola.

Ed io tanto per te l'ho accennato ;)

Ed io tanto per sono tutto orecchi! :)

Hai MP...

Visto! E lo stavo guardando da qualche giorno… devo iniziare a risparmiare però!

Riempire il salvadanaio è sempre cosa buona...

Arrivate sta mattina le Falcon, per il momento messe a suonare poggiate sulle Kudos… le lascio slegate un po’ dato che sono nuove e intanto cerco un paio di stand degni.
Piccola osservazione, a livello di volume con il Naim non devo girare poi così tanto di più la manopola del volume rispetto alle Kudos, la differenza è che alzando ora tutto rimane composto, non si gonfia nulla (forse perché quello che si gonfiava ora non c’è).
Tempo di prenderci confidenza e torno alla carica per chiedervi consigli e pareri.

Bene, tempo di sciogliersi un po' e ti daranno soddisfazioni, naturalmente stand tipo i Foundation e sei a posto 

Proverei a vedere nel nostro mercatino....
Lizard potrebbe aiutarti

Continuo ad ascoltare le Falcon, sempre poggiate alla bene e meglio sulle Kudos, ho però fatto qualche prova con il posizionamento… il senso di aria, posizione degli strumenti, stage e sopratutto naturalezza di emissione sono a tratti (già così, senza stand e con il Naim) disarmanti. Ho provato qualcosa di più impegnativo a livello dinamico, con parecchi strumenti, live e registrazioni così così… e ora capisco meglio i limiti che qualcuno indicava, semplicemente non è materiale per loro, perdono “vita”… ma rimangono comunque composte, non impastano e non vanno in confusione, semplicemente suonano “piatte”.
Bill Evans è da sturbo, e anche questo disco (vedi foto sotto) fa paura a tratti…

semplicemente suonano “piatte”

E così devono suonare... Nascono come monitor da produzione.
Si esaltano con le produzioni che le prendono a riferimento: piccoli gruppi strumentali, jazz...
Se gli dai un live in uno stadio, o una produzione molto articolata si siedono.

Vero, mi sembra però che si siedano molto in base alla registrazione… esempio qualche nuova produzione sparata, di quelle che se guardi la dinamica risulta una riga para le mandano in crisi più di generi a loro non affini.

Questa è la caratteristica dei monitor.

Tipicamente in uno studio di produzione oltre alle cuffie, ne hanno minimo 3 diversi, per grandezza e distanza dal punto di ascolto. Alcuni dei sigarettoni di cui parli su speaker più caratterizzati o con litraggi maggiori sono più ingaggianti e spesso sono la maggioranza delle tipologie di ascolto per il genere in questione...

C'è sempre un compromesso da affrontare.

Dopo un po’ di ascolti posso affermare che queste Falcon sono una specie di droga… pur con tutti i loro limiti mi fanno venir voglia di accendere l’impianto e mettere su musica anche solo di sottofondo.
Ok niente Guns and Roses, Foo Fighters o simili (per quello ci sono le cuffie), niente registrazioni mal fatte o accartocciate, quello che resta (molto più dell’idea che mi ero fatto) lo fanno in modo squisito.
Vi dirò, forse complice anche il mio ambiente problematico, non sento particolari mancanze in basso, non oso provarci i Portishead (anche per quelli ci sono le cuffie), ma con jazz, cantautorato nostrano o estero, Classic rock, musica acustica in genere sono favolose.
Il Naim XS2 le spinge senza alcun problema, forse a volte vorrei un po’ di raffinatezza in più, lo sento in qualche frangente (pochissimi a dir la verità) un poco “grezzo” per loro, in compenso forse dona ai diffusori un pizzico di vivacità in più (sempre all’interno dei loro limiti).
A proposito di amplificazione, come ci vedete gli Accuphase d’annata (i nuovi o troppo recenti stanno su un altro pianeta di budget)?
Che so un E-203, o E-210, diciamo un modello che si trovi entro i 2000 usato, a proposito ho ascoltato un Accu solo di sfuggita (20 minuti circa) una volta con delle Harbeth mi sembra fossero le SHL5 anniversario, l’Accu non ricordo assolutamente il modello… mi ricordo però un suono di assoluto livello.

Se hai qualcosa di decente da dare in permuta, ti puoi tranquillamente spostare verso un E260/E270 che menano di più... Prova da Di Prinzio, spesso gli rientrano.
Chi ha Accuphase tipicamente se vende (quando vende) ricompra un Accuphase più "grosso"...  

L’unica cosa da dare in permuta è il Naim, stavo vedendo però che il 260 o 270 a trovarli di solito viaggiano ben sopra i 3000€ ormai, un po’ troppo e assolutamente da escludere senza ascoltarlo prima (cosa non proprio facile).
Come suono l’accoppiata sarebbe sinergica? Da quello che ho letto sul suono Accu pare di si…

La serie base di Accuphase è (a mio avviso) paragonabile ai SuperNait più che agli XS.
Prova a darlo in permuta e vedi quanto te lo valuta, per scrupolo chiedi anche se hanno ex-demo o nuovo, di solito fanno scontistiche interessanti.

Accuphase contemporanea è sinergica con quasi tutto, hanno una timbrica che si "accorda" sugli speaker e in qualche misura li fa esprimere con quel carattere. 
Più sono "monitor" più la timbrica emerge.

Non è diversa da Naim come "principio" di design... 
Ma concordo con te sulla rifinitura... Rimane comunque un progetto nipponico, quindi più rigoroso e neutro.
Ovviamente alcuni abbinamenti non riesce a gestirli, ma le BBC sono assolutamente nelle loro corde.
Anzi... Secondo me ti metterebbe in riga anche le Kudos... Con l'E280 ci piloto le Neat che non sono troppo diverse.

Poi hai controlli di tono allo stato dell'arte e potenziometro a resistori, che nel nearfield e a volumi contenuti fanno la differenza con molte registrazioni.
Ascoltarle è facilissimo, Mino ne ha bancali pieni di monitor BBC tipo le tue...
Se vuoi ti passo il numero.

JP ricordami di non chiederti più niente in futuro! Sei il perfetto spingitore di un appassionato nel baratro della povertà!
Scherzi a parte… già ero invaghito degli Accu da un po’, ora mi tocca mettermi calmo in riva al fiume e aspettare che qualcosa passi…

Intanto finalmente sui loro supporti.

Rick1982 ha scritto:Dopo un po’ di ascolti posso affermare che queste Falcon sono una specie di droga… pur con tutti i loro limiti mi fanno venir voglia di accendere l’impianto e mettere su musica anche solo di sottofondo.
Ok niente Guns and Roses, Foo Fighters o simili (per quello ci sono le cuffie), niente registrazioni mal fatte o accartocciate, quello che resta (molto più dell’idea che mi ero fatto) lo fanno in modo squisito.
Vi dirò, forse complice anche il mio ambiente problematico, non sento particolari mancanze in basso, non oso provarci i Portishead (anche per quelli ci sono le cuffie), ma con jazz, cantautorato nostrano o estero, Classic rock, musica acustica in genere sono favolose.
Il Naim XS2 le spinge senza alcun problema, forse a volte vorrei un po’ di raffinatezza in più, lo sento in qualche frangente (pochissimi a dir la verità) un poco “grezzo” per loro, in compenso forse dona ai diffusori un pizzico di vivacità in più (sempre all’interno dei loro limiti).
A proposito di amplificazione, come ci vedete gli Accuphase d’annata (i nuovi o troppo recenti stanno su un altro pianeta di budget)?
Che so un E-203, o E-210, diciamo un modello che si trovi entro i 2000 usato, a proposito ho ascoltato un Accu solo di sfuggita (20 minuti circa) una volta con delle Harbeth mi sembra fossero le SHL5 anniversario, l’Accu non ricordo assolutamente il modello… mi ricordo però un suono di assoluto livello.

Le recenti repliche LS3/5a by Falcon, da quello che mi hanno detto, sono "un altro mondo" rispetto alle LS3/5a originali. Questo non toglie che, comunque, vadano molto bene.

Non saprei, non ho mai ascoltato altre LS3/5a.
Vista la mia nulla esperienza e il voler evitare problemi il più possibile sono andato su una nuova produzione, l’incertezza era fra Falcon e Stirling.

L’ascolto delle LS3/5a può non essere risolutivo perché la resa dipende in modo drammatico dalle scelte di chi assembla e posiziona l’impianto.

lalosna ha scritto:

matley ha scritto:


costa un botto... 

io non lo farei mai..

però...

io invece sono curioso ma vorrei sentirlo prima
I vecchi woofer/ piedistalli di Rogers, gli AB1, non andavano proprio, adesso, oltre a Harbeth li fanno anche Rogers e Graham, vediamo un po' chi osa per primo cosa ne dice 

Ah , ma siete fissati con i subwoofer ! 

…possibile mai che non sappiate accettare e godervi ciò che i diffusori propongono , che nel caso di Harbeth e Ls3/5A non è affatto poco !

Rick1982 ha scritto:L’Audio Innovations sembra praticamente un must… ne avrei trovato anche uno a Roma a meno, il problema sono le valvole con un bimbo piccolo ed il fatto che non entra nel mobile tv. Purtroppo ho parecchi compromessi con i quali fare i conti. Quando arriveranno le LS3/5a vorrei provare a risentire il proprietario del Lavardin e chiedergli se gli va di ripassare per provare l’accoppiata.

Io credo che l’Audio Innovations 500 mkI crei una combinazione favolosa con le LS3/5a; se ben assemblata e posizionata, con supporti e cavi adatti e magari l’analogico, è magia pura anche con valvole commerciali. Questa combinazione ha un rapporto q/p pazzesco. È vero che il basso non è, ovviamente, performante, ma poi ci si abitua e, come si dice, “sei così preso a goderti quello che c’è che di ciò che manca non ti importa niente” . Ho ascoltato le LS3/5a anche con in pre/finale CJ, ma preferisco l’AI500 perché rende un suono valvolare al punto giusto.

Chi preferisce lo ss può ottenere una resa più granitica e ugualmente affascinante, ma in senso diverso. Io ho provato le Rogers 15 ohm con un Jeff Rowland Model 1 e il risultato è stato spettacolare. Soprattutto il ritmo era trascinante e le voci reali. Il problema delle Rogers (tutte e tutte allo stesso modo) è che hanno meno presenza di estensione sul medio-basso, “rimediabile”, in un certo senso se piace, con i Foundation o con un altro stand in ferro che risuoni in basso compensando.