Buongiorno a tutti!
Allora, so benissimo che l'argomento è alquanto trascurabile, avendo già letto in alcuni argomenti come la musicassetta sia un elemento fortemente ambiguo e transizionale, una sorta di Benedetto XVI dei supporti audio; sono a conoscenza, poi, dei metodi di conservazione, di pulizia dei CD e dei vinili, e so che se si inizia una conversazione su un argomento simile si rischia di entrare in diatribe infinite e campanilistiche, tra paste dentifrice e pomate leva-graffi e misture alchemiche, pompe a vuoto e pulitori a ultrasuoni.
Ma in tutto questo, le musicassette? So che si deteriorano, ma come vanno conservate, come i cd lontano da fonti di calore e di luce? Possono essere pulite come avviene per CD e vinili (considerando però che a volte il label rischia grosso in questo senso), attraverso metodi specifici? Sono davvero gli unici elementi che non possono assolutamente essere salvati?
Sono, di fatto, oggetti che sono sempre stati in casa mia, sin da quand'ero piccolo, e mi hanno sempre fatto piuttosto schifo, dato che venivano riprodotti con mezzi economici (radio all-in-one, con lettore CD e tuner); ma parecchi anni fa sono entrato in possesso di uno Yamaha KX-360 che ho collegato al mio impianto, ho ascoltato della vecchia roba che avevo in giro (tra cui Paolo Conte-Parole d'amore scritte a macchina e Francesco Baccini-Nomi e Cognomi) e sono rimasto piuttosto stupito, principalmente dai supporti più recenti (anni novanta) dove, a parte un leggero rumore di fondo, suonavano come non le ho mai sentite (cosa che non vale per quelle incise a casa, per intenderci, le quali sono bene o male ormai interamente deperite). Non utilizzo filtri dolby, perché ascoltandoli mi pare facciano più danni che altro. Pulisco spesso con isopropilico la testina e ho recentemente acquistato uno smagnetizzatore, anche se non mi sembra abbia una grande utilità. Se qualcuno ha qualche consiglio, sarò ben lieto di ascoltarlo.
Allora, so benissimo che l'argomento è alquanto trascurabile, avendo già letto in alcuni argomenti come la musicassetta sia un elemento fortemente ambiguo e transizionale, una sorta di Benedetto XVI dei supporti audio; sono a conoscenza, poi, dei metodi di conservazione, di pulizia dei CD e dei vinili, e so che se si inizia una conversazione su un argomento simile si rischia di entrare in diatribe infinite e campanilistiche, tra paste dentifrice e pomate leva-graffi e misture alchemiche, pompe a vuoto e pulitori a ultrasuoni.
Ma in tutto questo, le musicassette? So che si deteriorano, ma come vanno conservate, come i cd lontano da fonti di calore e di luce? Possono essere pulite come avviene per CD e vinili (considerando però che a volte il label rischia grosso in questo senso), attraverso metodi specifici? Sono davvero gli unici elementi che non possono assolutamente essere salvati?
Sono, di fatto, oggetti che sono sempre stati in casa mia, sin da quand'ero piccolo, e mi hanno sempre fatto piuttosto schifo, dato che venivano riprodotti con mezzi economici (radio all-in-one, con lettore CD e tuner); ma parecchi anni fa sono entrato in possesso di uno Yamaha KX-360 che ho collegato al mio impianto, ho ascoltato della vecchia roba che avevo in giro (tra cui Paolo Conte-Parole d'amore scritte a macchina e Francesco Baccini-Nomi e Cognomi) e sono rimasto piuttosto stupito, principalmente dai supporti più recenti (anni novanta) dove, a parte un leggero rumore di fondo, suonavano come non le ho mai sentite (cosa che non vale per quelle incise a casa, per intenderci, le quali sono bene o male ormai interamente deperite). Non utilizzo filtri dolby, perché ascoltandoli mi pare facciano più danni che altro. Pulisco spesso con isopropilico la testina e ho recentemente acquistato uno smagnetizzatore, anche se non mi sembra abbia una grande utilità. Se qualcuno ha qualche consiglio, sarò ben lieto di ascoltarlo.