Dopo averci fatto un po’ di orecchio e rodaggio , suona bene esuberante ma suona bene , vengo al punto, amo ascoltare i miei dischi che sono rigorosamente nuovi ma già dei primi ascolti le cariche elettrostatiche e la polvere si fanno sentire, ho già un braccio della Thorens con uno spazzolino e cavo da Mettere a massa ma non basta ancora, mi consigliate qualche accorgimento oppure una spazzola che funzionano a dovere ? Grazie
Vinile e rumori intrinsechi
Caruana- Member
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- Messaggio n°1
Vinile e rumori intrinsechi
Ciao a tutti, chiedo scusa se già esiste un trhead con questa discussione, dopo aver quasi risolto i problemi col mio amato Thorens e vari problemi legati alla testina ( pare che la Denon DL 110 funzioni bene) anche se un po’ più aggressiva della mia grado ma nell’insieme e
Dopo averci fatto un po’ di orecchio e rodaggio , suona bene esuberante ma suona bene , vengo al punto, amo ascoltare i miei dischi che sono rigorosamente nuovi ma già dei primi ascolti le cariche elettrostatiche e la polvere si fanno sentire, ho già un braccio della Thorens con uno spazzolino e cavo da Mettere a massa ma non basta ancora, mi consigliate qualche accorgimento oppure una spazzola che funzionano a dovere ? Grazie
Dopo averci fatto un po’ di orecchio e rodaggio , suona bene esuberante ma suona bene , vengo al punto, amo ascoltare i miei dischi che sono rigorosamente nuovi ma già dei primi ascolti le cariche elettrostatiche e la polvere si fanno sentire, ho già un braccio della Thorens con uno spazzolino e cavo da Mettere a massa ma non basta ancora, mi consigliate qualche accorgimento oppure una spazzola che funzionano a dovere ? Grazie
nico 61- Senior Member
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- Messaggio n°2
Re: Vinile e rumori intrinsechi
L'unico sistema è una bella macchina a ultrasuoni da 6 litri con relativo motorino a 3 giri al minuto, io mi sono costruito il supporto e mi sono fatto 2 perni magnetici dove carico 3 dischi distanziati 35 mm, uso acqua demineralizzata 3 gocce di detersivo per piatti antibatterico e un tappino di brillantante per lavastoviglie,porto la temperatura dell'acqua a 35 o 40 gradi e faccio 15 minuti di lavaggio, appena finito i primi tre dischi ricarico il secondo albero e riparto con il lavaggio nel frattempo asciugo i primi 3 dischi lavati con la okki noki spruzzando acqua demineralizzata con un po' di alcol isopropilico per risciacquo usando una spazzola di pelo Caprino nei due sensi di marcia poi aspiro sempre nei due sensi di marcia.
Lo faccio anche ai dischi nuovi.
Lo faccio anche ai dischi nuovi.
Caruana- Member
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- Messaggio n°3
Re: Vinile e rumori intrinsechi
Ok ascolto TIDAL
nico 61- Senior Member
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- Messaggio n°4
Re: Vinile e rumori intrinsechi
Eh eh, tu vuoi la vita facile.
giaiant- MusicAddicted
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- Messaggio n°5
Re: Vinile e rumori intrinsechi
_________________
- Spoiler:
.................il mio impianto....................
www.ilgazeboaudiofilo.com/t37554p150-piccolo-aggiornamento-impianto
analog60- JuniorMember
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- Messaggio n°6
Re: Vinile e rumori intrinsechi
caruana ha scritto:amo ascoltare i miei dischi che sono rigorosamente nuovi ma già dei primi ascolti le cariche elettrostatiche e la polvere si fanno sentire
I dischi nuovi, a mio avviso, hanno questi problemi (in ordine di gravità):
- nel 95% dei casi, sono incisi da master digitali, quindi uniscono i problemi del digitale, con quelli dell'analogico, tantovale comprare un CD, che almeno non ha disturbi
-a parte rare copie di etichette audiofile, sono mediamente incisi male, malissimo, o appena decenti
- i 180 gr. (Tanto decantati) non fanno altro che aumentare le criticità dello stampaggio, quindi se non curati nei minimi dettagli, la alta grammatura, finisce per essere deleteria, piuttosto che un plus.
-mediamente sono più sporchi dei dischi usati, sono impestati di lacche e residui di distaccati chimici.
Se vuoi ascoltare vera musica analogica di qualità, o ha già i dischi, oppure ti consiglio di affidarti, per i tuoi acquisti, a dischi usati ben tenuti, magari prime stampe ante anni 90 ,Japan press (ma non solo, anche molte UK o Germany sono superiori) che si trovano su alcuni siti specializzati.
Ovviamente, mio modesto parere
capitanharlock- Senior Member
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- Messaggio n°7
Re: Vinile e rumori intrinsechi
La Humminguru fa il suo lavoro e costa il giusto.
alanford- Vip Member
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- Messaggio n°8
Re: Vinile e rumori intrinsechi
capitanharlock ha scritto:La Humminguru fa il suo lavoro e costa il giusto.
confermo
tutti coloro che hanno acquistato la hummy, nessuno si e' lamentato, anzi!
un plug & play davvero interessante
sf73- Member
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- Messaggio n°9
Re: Vinile e rumori intrinsechi
analog60 ha scritto:caruana ha scritto:amo ascoltare i miei dischi che sono rigorosamente nuovi ma già dei primi ascolti le cariche elettrostatiche e la polvere si fanno sentire
I dischi nuovi, a mio avviso, hanno questi problemi (in ordine di gravità):
- nel 95% dei casi, sono incisi da master digitali, quindi uniscono i problemi del digitale, con quelli dell'analogico, tantovale comprare un CD, che almeno non ha disturbi
-a parte rare copie di etichette audiofile, sono mediamente incisi male, malissimo, o appena decenti
- i 180 gr. (Tanto decantati) non fanno altro che aumentare le criticità dello stampaggio, quindi se non curati nei minimi dettagli, la alta grammatura, finisce per essere deleteria, piuttosto che un plus.
-mediamente sono più sporchi dei dischi usati, sono impestati di lacche e residui di distaccati chimici.
Se vuoi ascoltare vera musica analogica di qualità, o ha già i dischi, oppure ti consiglio di affidarti, per i tuoi acquisti, a dischi usati ben tenuti, magari prime stampe ante anni 90 ,Japan press (ma non solo, anche molte UK o Germany sono superiori) che si trovano su alcuni siti specializzati.
Ovviamente, mio modesto parere
Sante parole.
Tecko- Member
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- Messaggio n°10
Re: Vinile e rumori intrinsechi
Beh, qualche rumore con il vinile, diciamo così, è quasi fisiologico, ma devo ammettere che i miei 1600 Lp suonano mediamente tutti bene.
Certo, le incisioni odierne sono quasi tutte da master digitale, ma spesso il vinile (avendo un’altra equalizzazione) suona meglio, non sempre.
Lavare i dischi è un must per qualsiasi amante del vinile, ma buoni risultati si ottengono con quasi tutti i metodi.
Se parliamo di cariche elettrostatiche il discorso si complica, ma basta non aspirare troppo a lungo con la lavadischi ad aspirazione e risciacquare.
Non è così terribile.
Io invece odio i dischi audiofili, a parte i Blue Note; di japan ne ho due e … non mi piacciono
Certo, le incisioni odierne sono quasi tutte da master digitale, ma spesso il vinile (avendo un’altra equalizzazione) suona meglio, non sempre.
Lavare i dischi è un must per qualsiasi amante del vinile, ma buoni risultati si ottengono con quasi tutti i metodi.
Se parliamo di cariche elettrostatiche il discorso si complica, ma basta non aspirare troppo a lungo con la lavadischi ad aspirazione e risciacquare.
Non è così terribile.
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- Messaggio n°11
Re: Vinile e rumori intrinsechi
Caruana ha scritto:Ciao a tutti, chiedo scusa se già esiste un trhead con questa discussione, dopo aver quasi risolto i problemi col mio amato Thorens e vari problemi legati alla testina ( pare che la Denon DL 110 funzioni bene) anche se un po’ più aggressiva della mia grado ma nell’insieme e
Dopo averci fatto un po’ di orecchio e rodaggio , suona bene esuberante ma suona bene , vengo al punto, amo ascoltare i miei dischi che sono rigorosamente nuovi ma già dei primi ascolti le cariche elettrostatiche e la polvere si fanno sentire, ho già un braccio della Thorens con uno spazzolino e cavo da Mettere a massa ma non basta ancora, mi consigliate qualche accorgimento oppure una spazzola che funzionano a dovere ? Grazie
Come ti hanno consigliato sicuramente conviene una buona macchina lavadischi "Humminguru" o Project anche senza andare sulle superiori ma costose macchine ad ultrasuoni (con il problema di asciugare i dischi che li rende un po scomode per un pigrone come il sottoscritto...)
Alcuni negozi ne "noleggiano" una per un week end oppure ti fanno lavare i dischi in negozio a prezzi modici, specie se uno non ha tanti vinili.
Sono utili una spazzola in pelo di capra per la polvere (meglio delle spazzole in carbonio che perdono residui man mano che le usi), per ridurre le cariche ai tempi avevo la zerostat, ma vanno bene anche un apparecchio per accendere le candele (c'è un post in cui se ne parla costa mi pare 15 Euro rispetto ad un centinaio della pistola).
In ogni caso qualche rumore in più è inevitabile anche se il disco è nuovo o ben tenuto (se è rovinato o stampato male non c'è limite al peggio !!!)
Poi come sempre nel campo musicale, ogni vinile, ogni stampa, ogni edizione ogni missaggio anche dello stesso album può presentare differenze in meglio o peggio. (basti pensare che ci sono differenze tra le prime copie e le ultime dello stesso stampo causa usura dello stesso a parità di tutto il resto !!!!!!!!!!!!!) La sola regola logica è che tanto più tempo passa dall'incisione analogica al master digitale la qualità tende a peggiorare causa decadimento del master. Dando per scontato che tutte i master digitali fatti dal master analogico siano fatti in modo impeccabile cosa che è assolutamente falsa.
Insomma per ogni vinile "IMPORTANTE" specie se di larghissima diffusione ed innumerevoli ristampe c'e sempre da sbattersi se si vuol cercare la qualità "massima" o comunque superiore alla media. Ovviamente con preferenze per serie half speed mastered, incisioni originali, ristampe audiofile , SACD, etc etc anche se neppure questo spesso garantisce il miglior risultato.
Per le incisioni recenti le differenze sono minori e dipendono sostalzialmente dalla cura con cui è fatto il master e l'incisione sul supporto, digitale o analogico o liquido.
Infine c'è il discorso del "genere". Classica e Jazz "MEDIAMENTE" propongono incisioni migliori della leggera rock etc etc per il tipo di clientela a cui si rivolgono, che predilige un ascolto "attento" praticamente mai in sottofondo.
Di solito anche incisioni di genere di nicchia come Blues, Folk etc etc curano l'incisione. Infine ci sono generi che spesso volutamente prediligono il "livello sonoro" alla qualità con volute distorsioni e sonorità grezze, punk, garage, lo-fi, talvolta metal, raramente saranno non dico audiofile ma neppure "buone".
Il tutto ovviamente con le solite centinaia di incisioni che confermano la regola in meglio o peggio !!!
Insomma se tutto va bene noi appassionati siamo rovinati !!!!!!!!!!!!!!
_________________
http://basta-con-i-tagli-alle-pensioni.over-blog.it/article-le-bugie-sull-aspettativa-di-vita-84948824.html
https://www.indexmundi.com/facts/indicators/SP.DYN.LE00.IN/compare#country=it
(ANSA) - ROMA, 19 LUG - I quarantenni di oggi, coloro che hanno iniziato a lavorare dopo il 1996 e ricadono nel contributivo puro, rischiano di non andare in pensione prima dei 73 anni. È questa la sorte secondo la Cgil che spetta a chi ha avuto un lavoro saltuario e scarsamente remunerato, specie se part time. Nel 2035, spiega il sindacato, per andare prima dei 70 anni, precisamente a 69, saranno necessari almeno 20 anni di contributi e una pensione di importo sopra gli attuali 687 euro.
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- Messaggio n°12
Re: Vinile e rumori intrinsechi
Tecko ha scritto:Beh, qualche rumore con il vinile, diciamo così, è quasi fisiologico, ma devo ammettere che i miei 1600 Lp suonano mediamente tutti bene.
Certo, le incisioni odierne sono quasi tutte da master digitale, ma spesso il vinile (avendo un’altra equalizzazione) suona meglio, non sempre.
Lavare i dischi è un must per qualsiasi amante del vinile, ma buoni risultati si ottengono con quasi tutti i metodi.
Se parliamo di cariche elettrostatiche il discorso si complica, ma basta non aspirare troppo a lungo con la lavadischi ad aspirazione e risciacquare.
Non è così terribile.
Io invece odio i dischi audiofili, a parte i Blue Note; di japan ne ho due e … non mi piacciono
Daccordissimo ... quasi su tutto.
Ma spiegami meglio la frase "ma basta non aspirare troppo a lungo con la lavadischi ad aspirazione e risciacquare."
Risciacquare ???? ma se usi la lavadischi ad aspirazione non serve risciacquare, parola che mi fa accapponare la pelle perchè se c'è un modo per rovinare un vinile a parte usare oggetti condundenti, puntaruoli (leggi puntine piezo o mangiadischi) o defenestrazioni, è appunto il risciacquo fatto male !!!!!!!!!!!
Sui dischi audiofili, dipende da caso a caso, non ti piacciono per i contenuti musicali o per la qualità sonora ?
Io vinili prettamente audiofili non ne ho nessuno a meno di ritenere tale qualche edizione a 180 gg e soprattutto la serie Half Speed Mastered della Columbia di metà anni 80, questi si che erano "audiofili", la differenza con l'edizione originale è incredibile, peccato che ai tempi ebbe pochissimo successo per il costo elevato (circa il doppio se non il triplo del vinile "normale", ai tempi il problema dell'incisione era molto meno sentito - anche perchè meno evidente) di adesso.
Dopo un po ne trovai qualcuno in offerta allo stesso prezzo del vinile normale e presi tutti quelli che trovai che mi interessassero almeno un minimo.
Peccato che non continuarono con quella serie.
Invece ne ho una decina audiofili tra i cd che uso spesso per testare l'impianto, ascoltando in particolare i 2-3 pezzi più significativi.
Ovviamente non tutti i cd e non tutti i brani sono splendidi (quasi tutti sono compilation) ma nel complesso non mi posso lamentare.
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(ANSA) - ROMA, 19 LUG - I quarantenni di oggi, coloro che hanno iniziato a lavorare dopo il 1996 e ricadono nel contributivo puro, rischiano di non andare in pensione prima dei 73 anni. È questa la sorte secondo la Cgil che spetta a chi ha avuto un lavoro saltuario e scarsamente remunerato, specie se part time. Nel 2035, spiega il sindacato, per andare prima dei 70 anni, precisamente a 69, saranno necessari almeno 20 anni di contributi e una pensione di importo sopra gli attuali 687 euro.
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- Messaggio n°13
Re: Vinile e rumori intrinsechi
Invece risciacquare con acqua demineralizzata (io lo faccio con una Knosti, una decina di giri per parte, seguito da un giro di aspirazione per parte) serve … e alla grande!RockOnlyRare ha scritto:Tecko ha scritto:Beh, qualche rumore con il vinile, diciamo così, è quasi fisiologico, ma devo ammettere che i miei 1600 Lp suonano mediamente tutti bene.
Certo, le incisioni odierne sono quasi tutte da master digitale, ma spesso il vinile (avendo un’altra equalizzazione) suona meglio, non sempre.
Lavare i dischi è un must per qualsiasi amante del vinile, ma buoni risultati si ottengono con quasi tutti i metodi.
Se parliamo di cariche elettrostatiche il discorso si complica, ma basta non aspirare troppo a lungo con la lavadischi ad aspirazione e risciacquare.
Non è così terribile.
Io invece odio i dischi audiofili, a parte i Blue Note; di japan ne ho due e … non mi piacciono
Daccordissimo ... quasi su tutto.
Ma spiegami meglio la frase "ma basta non aspirare troppo a lungo con la lavadischi ad aspirazione e risciacquare."
Risciacquare ???? ma se usi la lavadischi ad aspirazione non serve risciacquare, parola che mi fa accapponare la pelle perchè se c'è un modo per rovinare un vinile a parte usare oggetti condundenti, puntaruoli (leggi puntine piezo o mangiadischi) o defenestrazioni, è appunto il risciacquo fatto male !!!!!!!!!!!
Sui dischi audiofili, dipende da caso a caso, non ti piacciono per i contenuti musicali o per la qualità sonora ?
Io vinili prettamente audiofili non ne ho nessuno a meno di ritenere tale qualche edizione a 180 gg e soprattutto la serie Half Speed Mastered della Columbia di metà anni 80, questi si che erano "audiofili", la differenza con l'edizione originale è incredibile, peccato che ai tempi ebbe pochissimo successo per il costo elevato (circa il doppio se non il triplo del vinile "normale", ai tempi il problema dell'incisione era molto meno sentito - anche perchè meno evidente) di adesso.
Dopo un po ne trovai qualcuno in offerta allo stesso prezzo del vinile normale e presi tutti quelli che trovai che mi interessassero almeno un minimo.
Peccato che non continuarono con quella serie.
Invece ne ho una decina audiofili tra i cd che uso spesso per testare l'impianto, ascoltando in particolare i 2-3 pezzi più significativi.
Ovviamente non tutti i cd e non tutti i brani sono splendidi (quasi tutti sono compilation) ma nel complesso non mi posso lamentare.
Scusami, ma dopo tanti lavaggi con aspirazione mi ritrovavo sempre una maggior pulizia, ma un maggior numero di cariche elettrostatiche.
Allora ho diminuito i giri a 2-3 per parte invece che 4 e la cosa ha fatto bene, ma non ha risolto.
Ho quindi cambiato il liquido di lavaggio (da Project a Art du son) e la cosa è migliorata ancora, anche se alcuni amici miei hanno ottenuto ottimi risultati anche con il liquido Project più pistola antistatica.
Quindi, a forza di leggere esperienze varie, ho cominciato a risciacquare e la cosa ha migliorato ancora.
Questa è la mia esperienza, poi se ti si rizzano i peli all’idea, mi spiace.
Io non voglio insegnare nulla a nessuno, riporto solo la mia esperienza … vissuta, non letta, credimi
Ultima modifica di Tecko il Gio Giu 29 2023, 08:37 - modificato 1 volta.
Tecko- Member
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Re: Vinile e rumori intrinsechi
Mi rendo conto di non aver risposto a tutte le domande;
dei vinili audiofili non mi piace il contenuto musicale, ma quelli sono gusti personali, amo invece le prime stampe o, almeno, le stampe dell’epoca.
Io, comunque, ascolto musica … l’impianto è il mio strumento … uno strumento migliorabile, ma faccio fatica a dismettere cose che ho da anni.
dei vinili audiofili non mi piace il contenuto musicale, ma quelli sono gusti personali, amo invece le prime stampe o, almeno, le stampe dell’epoca.
Io, comunque, ascolto musica … l’impianto è il mio strumento … uno strumento migliorabile, ma faccio fatica a dismettere cose che ho da anni.
JacksonPollock- Hi-End Member
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- Messaggio n°15
Re: Vinile e rumori intrinsechi
Io uso la Project (primo modello) e un detergente della Vinyl Clear (isopropilico) e nei casi più disperati il Vetril. Oggi le ultrasoniche stanno raggiungendo prezzi umani
L'aspirazione con superficie bagnata non da cariche elettrostatiche.
Se aspiri e basta allora il rischio c'è...
Per quelli nuovi uso comunque un po' di acqua demineralizzata in un diffusore spray.
Ormai fanno tutti gli sleeve in cartone e il deposito di carta spesso è importante.
Tecko ha scritto:ma dopo tanti lavaggi con aspirazione mi ritrovavo sempre una maggior pulizia, ma un maggior numero di cariche elettrostatiche.
L'aspirazione con superficie bagnata non da cariche elettrostatiche.
Se aspiri e basta allora il rischio c'è...
Per quelli nuovi uso comunque un po' di acqua demineralizzata in un diffusore spray.
Ormai fanno tutti gli sleeve in cartone e il deposito di carta spesso è importante.
Tecko- Member
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- Messaggio n°16
Re: Vinile e rumori intrinsechi
Quindi, seguendo il tuo discorso, il problema si sposta a capire dopo quanti giri la superficie è asciutta … io penso 2 per parte.JacksonPollock ha scritto:Io uso la Project (primo modello) e un detergente della Vinyl Clear (isopropilico) e nei casi più disperati il Vetril. Oggi le ultrasoniche stanno raggiungendo prezzi umaniTecko ha scritto:ma dopo tanti lavaggi con aspirazione mi ritrovavo sempre una maggior pulizia, ma un maggior numero di cariche elettrostatiche.
L'aspirazione con superficie bagnata non da cariche elettrostatiche.
Se aspiri e basta allora il rischio c'è...
Per quelli nuovi uso comunque un po' di acqua demineralizzata in un diffusore spray.
Ormai fanno tutti gli sleeve in cartone e il deposito di carta spesso è importante.
Buona l’idea, sul nuovo, del diffusore spray … ne ho a volontà per le piante di casa mia
capitanharlock- Senior Member
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- Messaggio n°17
Re: Vinile e rumori intrinsechi
Io per la mia Humminguru uso acqua demineralizzata 80%, 20% di alcool isopropilico e pochissimo imbibente Ilfotol, che dovrebbe permettere una miglior penetrazione nei solchi del liquido.
Sinceramente cariche elettrostariche non ne ho mai rilevate dopo l'asciugatura, ma potrebbe dipendere anche dall'umidità ambientale.
Humminguru all'inizio consigliava solo l'uso di acqua demineralizzata, adesso vende il suo imbibente (a prezzo ultra caro).
Io consiglio una ultrasuoni, se si ha un certo numero di vinili, per pulizia anche del disco nuovo.
Se il disco è molto ma molto sporco il lavaggio a ultrasuoni non basta, immagino ci voglia qualche trattamento per rimuovere il grosso prima.
Per la miscela si può sperimentare, l'importante è non acquistare liquidi "magici" che poi altro non sono che normali miscele come la mia a prezzo di Champagne d'annata.
Sinceramente cariche elettrostariche non ne ho mai rilevate dopo l'asciugatura, ma potrebbe dipendere anche dall'umidità ambientale.
Humminguru all'inizio consigliava solo l'uso di acqua demineralizzata, adesso vende il suo imbibente (a prezzo ultra caro).
Io consiglio una ultrasuoni, se si ha un certo numero di vinili, per pulizia anche del disco nuovo.
Se il disco è molto ma molto sporco il lavaggio a ultrasuoni non basta, immagino ci voglia qualche trattamento per rimuovere il grosso prima.
Per la miscela si può sperimentare, l'importante è non acquistare liquidi "magici" che poi altro non sono che normali miscele come la mia a prezzo di Champagne d'annata.
JacksonPollock- Hi-End Member
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- Messaggio n°18
Re: Vinile e rumori intrinsechi
Quindi, seguendo il tuo discorso, il problema si sposta a capire dopo quanti giri la superficie è asciutta … io penso 2 per parte.
Esatto... La carica elettrostatica si genera sfregando due superfici asciutte, se c'è un "film" di acqua seppur sottilissimo non possono generarsi.
Tendenzialmente valuto ad occhio, una volta rimosso il grosso l'umidità rimanente (basta ossservare in controluce) la lascio evaporare sul piatto.
Cariche elettrostatiche zero.
Comunque anche il taglio della puntina fa la differenza sulla questione polvere.
Microline e shibata scendono più in profondità e risentono meno della polvere e del rumore di trascinamento rispetto agli ellittici ai conici.
Tanto che a volte ci si ritrova con polvere accumulata, anche dopo un ascolto privo di click e fruscii.
capitanharlock- Senior Member
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- Messaggio n°19
Re: Vinile e rumori intrinsechi
Non dovrebbe essere il contrario?JacksonPollock ha scritto:
Comunque anche il taglio della puntina fa la differenza sulla questione polvere.
Microline e shibata scendono più in profondità e risentono meno della polvere e del rumore di trascinamento rispetto agli ellittici ai conici.
Tanto che a volte ci si ritrova con polvere accumulata, anche dopo un ascolto privo di click e fruscii.
Uno stilo conico ha meno superfice di contatto e quindi sente meno polvere?
La polvere in più estratta dai solchi dei gli stili più "simili" al bulino di incisione dovrebbe certificare questo.
In realtà non ho mai provato sullo stesso disco, uno stilo conico e uno Shibata o fine line...
Tecko- Member
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- Messaggio n°20
Re: Vinile e rumori intrinsechi
Io ho una microline che, in effetti, “sente” poco la polvere. È una Audiotechnica OC9 mlii, che purtroppo non durerà ancora molto.JacksonPollock ha scritto:Quindi, seguendo il tuo discorso, il problema si sposta a capire dopo quanti giri la superficie è asciutta … io penso 2 per parte.
Esatto... La carica elettrostatica si genera sfregando due superfici asciutte, se c'è un "film" di acqua seppur sottilissimo non possono generarsi.
Tendenzialmente valuto ad occhio, una volta rimosso il grosso l'umidità rimanente (basta ossservare in controluce) la lascio evaporare sul piatto.
Cariche elettrostatiche zero.
Comunque anche il taglio della puntina fa la differenza sulla questione polvere.
Microline e shibata scendono più in profondità e risentono meno della polvere e del rumore di trascinamento rispetto agli ellittici ai conici.
Tanto che a volte ci si ritrova con polvere accumulata, anche dopo un ascolto privo di click e fruscii.
JacksonPollock- Hi-End Member
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- Messaggio n°21
Re: Vinile e rumori intrinsechi
capitanharlock ha scritto:Non dovrebbe essere il contrario?
Uno stilo conico ha meno superfice di contatto e quindi sente meno polvere?
La polvere in più estratta dai solchi dei gli stili più "simili" al bulino di incisione dovrebbe certificare questo.
In realtà non ho mai provato sullo stesso disco, uno stilo conico e uno Shibata o fine line...
Secondo me dipende dal livello di profondità della sporcizia.
Se lo sporco è entrato nei groove allora i tagli più sottili ci perdono.
Se lo sporco è più superficiale o grossolano accade il contrario.
Sferico e conico per mia esperienza sentono di più granelli e graffi, sia l'economica Shure M44 che la DL103.
Delle altre testine che ho avuto nell'ordine le più tolleranti microline, shibata e la m97xe.
Ultima modifica di JacksonPollock il Gio Giu 29 2023, 14:09 - modificato 1 volta.
analog60- JuniorMember
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Re: Vinile e rumori intrinsechi
capitanharlock ha scritto:Non dovrebbe essere il contrario?JacksonPollock ha scritto:
Comunque anche il taglio della puntina fa la differenza sulla questione polvere.
Microline e shibata scendono più in profondità e risentono meno della polvere e del rumore di trascinamento rispetto agli ellittici ai conici.
Tanto che a volte ci si ritrova con polvere accumulata, anche dopo un ascolto privo di click e fruscii.
Uno stilo conico ha meno superfice di contatto e quindi sente meno polvere?
La polvere in più estratta dai solchi dei gli stili più "simili" al bulino di incisione dovrebbe certificare questo.
In realtà non ho mai provato sullo stesso disco, uno stilo conico e uno Shibata o fine line...
Probabilmente la polvere o altre schifezze, non arrivano in fondo al solco, per cui uno stilo poco raffinato ci passa sopra senza asportarlo.
Infatti con la mia microline, capita che ogni 2-3 facciate, debba pulire lo stilo perché incrostato di schifezze.
JacksonPollock- Hi-End Member
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- Messaggio n°23
Re: Vinile e rumori intrinsechi
Infatti con la mia microline, capita che ogni 2-3 facciate, debba pulire lo stilo perché incrostato di schifezze.
Stessa identica esperienza, ma stesso disco con la conica lancia le sassate a confronto.
salvof- JuniorMember
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