Ho dovuto chiedere a @playstereo di ripristinare il setup per la prova ed il gentilissimo Gerardo Ventura, che non finirò mai di ringraziare, ha pensato bene di rilanciare così
Le prove del Gazebo - Hifiman Susvara, Niimbus US5 Pro e Sonnet Pasithea
carloc- Moderatore
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Come ho già scritto qui https://www.ilgazeboaudiofilo.com/t47284-le-prove-del-gazebo-hifiman-susvara-e-violectric-dha-590-pro-mkii, la prova della Susvara era stata prevista con il Violectric DHA 590 PRO MKII. Purtroppo il Violectric mi è stato "sottratto" da un cuffiofilo che è venuto ad ascoltarlo.
Ho dovuto chiedere a @playstereo di ripristinare il setup per la prova ed il gentilissimo Gerardo Ventura, che non finirò mai di ringraziare, ha pensato bene di rilanciare così
Ho dovuto chiedere a @playstereo di ripristinare il setup per la prova ed il gentilissimo Gerardo Ventura, che non finirò mai di ringraziare, ha pensato bene di rilanciare così
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carloc- Moderatore
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Purtroppo devo iniziare da capo il rodaggio, almeno per ampli e DAC.
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carloc- Moderatore
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Oggi è passato a trovarmi il carissimo @fabiocrest che ha portato i rinforzi.
Abyss 1266 PHI TC
Abyss Diana TC
Audeze LCD 5
Da parte mia c'erano
Hifiman Susvara
Hifiman Jade II
Amplificazione Niimbus US5 PRO e UN GCM EL34 per la Jade II elettrostatica
Un pomeriggio di orgasmi cuffiofili con il meglio della tecnologia attuale. Mancava solo la Stax 9000 ;)
Abyss 1266 PHI TC
Abyss Diana TC
Audeze LCD 5
Da parte mia c'erano
Hifiman Susvara
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remasters- Moderatore
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Aspettiamo ...
lalosna- Moderatore
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Grossi calibri...
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Cërea...
fabiocrest- JuniorMember
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ringrazio Carlo per il tempo dedicatomi per le prove comparative che danno a volte risultati sorprendenti.
Erilich- Vip Member
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Mamma mia! Chapeau!
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pluto- Hi-End Member
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Ad averlo saputo una 9000 si trovava anche ....
carloc- Moderatore
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pluto ha scritto:Ad averlo saputo una 9000 si trovava anche ....
Non volevo disturbarti...
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pluto- Hi-End Member
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tutto sommato ero curioso di vedere come si poneva la Abyss e se avevo cambiato la 1a opinione che ebbi con la prima serie.
Comunque quali sono le Vs impressioni generali, visto che Fabio parla di qualche sorpresa?
Comunque quali sono le Vs impressioni generali, visto che Fabio parla di qualche sorpresa?
carloc- Moderatore
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Sto scrivendo le mie impressioni, appena pronte le pubblico. Datemi un attimo che le rifinisco
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carloc- Moderatore
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Finalmente ci siamo, il Niimbus e la Susvara si sono sciolti. Il tempo necessario è stato lungo perché la cinesina ha un rodaggio molto lungo per esprimersi al meglio. Mr. Fang consiglia almeno 150 ore ma le mie sensazioni mi hanno fatto allungare il rodaggio.
Anche l’amplificatore è stato rodato a dovere per potergli consentire di esprimere la sua teutonica precisione.
La catena che ho utilizzato per la prova è costituita da un PC con Daphile collegato, con cavo USB Intona Reference, al DAC Metrum Onyx con i nuovi convertitori DAC3 a bordo mentre la prima parte della prova è stata condotta con l’eccellente DAC Sonnet Pasithea. I cavi di segnale tra DAC ed ampli sono stati realizzati con l’ottimo Duelund Duelund Round Silver cotton in oil 0.4mm (26GA) di cui stiamo parlando nel thread relativo appunto ai cavi Duelund.
Iniziamo dalla descrizione degli oggetti.
L’amplificatore ha una bella struttura in acciaio con un frontale da 10mm di spessore in alluminio. La costruzione fornisce una bella sensazione di solidità. La potenza d’uscita è di 7 W a 50 ohm con uno swing in tensione di 32 V su un carico di 600 ohm… insomma pilota un po’ di tutto ed in scioltezza. Per terminare la descrizione, l’ampli è in grado di svolgere le funzioni di preamplificatore in un impianto per diffusori essendo in grado di pilotare qualsiasi integrato/finale. Una chicca è la regolazione del volume che non avviene con il classico potenziometro bensì con un relè reed a 256 passi per una trasparenza del suono ancora superiore.
Le Hifiman Susvara sono confortevoli con i loro 450 grammi di peso. L’headband è comodo anche per teste di taglia XL ed i padiglioni sono confortevoli come un guanto. L’imbottitura in morbida pelle dei padiglioni calza perfettamente e, intelligentemente, a contatto con l’epidermide non c’è la pelle del padiglione ma un leggerissimo tessuto traspirante che aiuta a tenere “fresco” l’ascoltatore. Si vede che per questa cuffia è stato fissato un livello qualitativo elevatissimo, la cura con cui è stata realizzata si percepisce chiaramente al primo contatto e non ha nulla da invidiare alle altre cuffie top, anzi…
Quello che più mi preoccupava della Susvara era la sua “durezza” data una sensibilità di soli 83,5 dB che ha portato più di qualcuno a pilotarla collegandola direttamente a finali di potenza attraverso dei “tail” appositamente realizzati. La preoccupazione è svanita una volta collegata la cuffia al Niimbus US5 PRO che l’ha pilotata agevolmente e senza affanni.
L’unico appunto che mi sento di muovere riguarda il cavo della cuffia. Quelli in dotazione (sono 2, XLR a 4 pin e sbilanciato con jack da 6,3 mm) in rame argentato sono buoni ma, secondo me, la cuffia poteva dare qualcosa in più. A quel punto ho ordinato un cavo custom da Invictus Cable in oro, argento e palladio. La cuffia ha fatto un salto ulteriore in avanti ma ne parleremo nel corso degli ascolti.
Passiamo ora alle prime note di ascolto.
Cosa possiamo aspettarci da un sistema cuffie di livello molto alto? Direi, lapidariamente, tanto, molto più di quanto si possa pensare.
Appena sballato avevo messo il sistema in rodaggio ricavandone delle buonissime sensazioni ma si avvertiva che si trattava di una Ferrari che stava camminando con il freno a mano tirato. A quel punto ho deciso di procedere con un rodaggio “violento” lasciando ampli e cuffie al lavoro H24. In questi ultimi giorni, ritenendo il sistema ormai maturo, ho iniziato gli ascolti.
La mia playlist di riferimento
Nils Landgren – Sentimental Journey
Pat Metheny – Imaginary Day
Kenny Burrel & Coleman Hawkins – Tres Palabras
Bill Evans & Tony Bennet – The Tony Bennet \ Bill Evans Album
Some Other Time – John Nazarenko Trio
Thomas Newman – American Beauty
Beethoven – Kreutzer Sonata – Bruno Philippe e Tanguy de Williencourt
Vivaldi – Late concertos for violin, strings and basso continuo – Giuliano Carmignola e Venice Baroque Orchestra
Vivaldi – Musica Sacra per Alto – Dephine Galou e l’Accademia Bizantina di Dantone
Monteverdi – Orfeo – Rinaldo Alessandrini
Bach – The Complete Organ Works - André Isoir
Pink Floyd – Wish You Were Here
La prima cosa che salta all’occhio, anzi all’orecchio, è che si tratta di un sistema praticamente onnivoro. Digerisce il rock così come classica e jazz con assoluta naturalezza senza privilegiare un genere rispetto all’altro. Eccellente la trasparenza e la neutralità timbrica, una cuffia che più di qualcuno che l’ascoltata nel mio setup ha definito precisissima.
La gamma bassa è velocissima ed estesissima con il sub basso sempre ben presente ma controllato e senza sbavature. Non ho rilevato nessun impastamento e, nonostante la velocità, la riproduzione della gamma bassa avviene senza per questo tagliare la durata delle note o la loro decadenza naturale. Inoltre, presenta un’articolazione da primato.
La gamma media è esemplare, trasparente e neutrale senza la minima coloritura. La gamma alta è raffinatissima ed ottimamente estesa e, cosa importantissima, non genera il benché minimo fastidio all’ascolto.
Tutto ciò avviene senza andare a scapito della ricchezza armonica del messaggio musicale, cosa non del tutto scontata anche a livelli top.
Un altro aspetto immediatamente percepibile è l’energia che il sistema riesce a sprigionare per garantire la massima escursione dinamica del suono. La chitarra di Pat Metheny sembra uscire fuori dalle membrane per l’energia con cui viene riprodotta.
La collocazione spaziale degli strumenti è precisissima e gli stessi sono collocati sul palcoscenico con molta aria intorno così che la loro posizione possa essere individuata con esattezza, una cosa non proprio comune e, secondo me, di grande pregio.
Negli ascolti di classica il sistema mostra una grande capacità di fornire una rappresentazione tridimensionale della massa orchestrale. Si nota anche una corretta scansione dei piani sonori che evidenzia con precisione la profondità del palcoscenico. Quanto all’ampiezza del palcoscenico, non ha la rappresentazione da primato di una Sennheiser HD800 ma la riproduzione è assolutamente corretta e credibile.
Nella Sinfonia Concertante di Mozart è un godimento ascoltare il fraseggio della viola e del violino del primo movimento. Naturalezza e trasparenza accompagnano l’ascoltatore senza che si avverta nessuna forzatura con gli strumenti che si materializzano di fronte all’ascoltatore.
Nel disco di Bill Evans e Tony Bennet sembra di avere il mitico Tony in presenza davanti all’ascoltatore, con la sua voce che spazia dai pianissimo ai fortissimo con un’escursione dinamica splendida.
All’ascolto di Some Other Time del John Nazarenko Trio, invece, potete sentire la spazzola e le bacchette sui piatti e sul rullante con una precisione incredibile, per non parlare della resa eccellente del pianoforte.
Potremmo parlare dei bassi presenti nel disco di Thomas Newman colonna sonora di American Beauty…semplicemente tellurici! Vogliamo parlare della voce di Delphine Galou nella Musica Sacra per Alto di Vivaldi? Semplicemente angelica.
Se non l’aveste ancora capito, la Hifiman Susvara mi è piaciuto davvero parecchio. La cuffia si lascia ascoltare a lungo senza affaticare l’ascoltatore e con la qualità della sua riproduzione, vi terrà incollati sulla poltrona per ore ed ore ad ascoltare ottima musica. La ritengo, senza ombra di dubbio, una delle migliori cuffie in circolazione ad oggi.
Ora è doveroso spendere due parole sul confronto con le cuffie che mi ha fatto ascoltare il buon @fabiocrest .
Preciso che le mie considerazioni sono riferite all’ascolto effettuato utilizzando il mio setup (DAC + cavi + ampli) per tutte le cuffie.
Partiamo dalle Abyss.
La 1266 TC è una cuffia “esagerata” in molti sensi, a partire dall’estetica e dall’indossabilità. Quanto al suono mi è sembrata molto grintosa. La gamma bassa è dotata di “subwoofer integrato” che, secondo me ne inficia la precisione e l’articolazione nonostante l’impatto sia notevole. La gamma media è molto buona ma non raggiunge la trasparenza della Susvara. La gamma alta la trovo un pelo indietro e meno raffinata della Hifiman. Per i miei gusti, la trovo più adatta alla riproduzione di musica pop/rock che non alla classica.
Una bella cuffia è in invece la Abyss Diana TC, molto più equilibrata, secondo me, rispetto la sorella maggiore. Molto confortevole e ben costruita, mitiga i “difetti” della 1266 con una ottima gamma bassa e medi alti ben rifiniti.
Altra cuffia molto interessante è stata la LCD 5, forse la più piaciona del gruppo, con un leggero corpo sul mediobasso che dona calore al suono e la rende molto piacevole. Ben costruita e gradevole da indossare ha, nel complesso, una prestazione sonora ottima pur non raggiungendo, secondo me, la classe della Susvara.
Ovviamente quanto ho descritto è quello che io ho ascoltato nelle mie sessioni. Però garantisco che la Susvara merita davvero. Per questo motivo ho chiesto a Playstereo di tenere la cuffia e l’ampli per poterli fare ascoltare ai Gazebini che volessero provare l’ebbrezza di una signora cuffia. Se ci fosse qualcuno dei nostri iscritti che volesse passare ad ascoltare la cuffia e bere un caffè sarebbe il benvenuto. Eventuali contatti via MP.
Anche l’amplificatore è stato rodato a dovere per potergli consentire di esprimere la sua teutonica precisione.
La catena che ho utilizzato per la prova è costituita da un PC con Daphile collegato, con cavo USB Intona Reference, al DAC Metrum Onyx con i nuovi convertitori DAC3 a bordo mentre la prima parte della prova è stata condotta con l’eccellente DAC Sonnet Pasithea. I cavi di segnale tra DAC ed ampli sono stati realizzati con l’ottimo Duelund Duelund Round Silver cotton in oil 0.4mm (26GA) di cui stiamo parlando nel thread relativo appunto ai cavi Duelund.
Iniziamo dalla descrizione degli oggetti.
L’amplificatore ha una bella struttura in acciaio con un frontale da 10mm di spessore in alluminio. La costruzione fornisce una bella sensazione di solidità. La potenza d’uscita è di 7 W a 50 ohm con uno swing in tensione di 32 V su un carico di 600 ohm… insomma pilota un po’ di tutto ed in scioltezza. Per terminare la descrizione, l’ampli è in grado di svolgere le funzioni di preamplificatore in un impianto per diffusori essendo in grado di pilotare qualsiasi integrato/finale. Una chicca è la regolazione del volume che non avviene con il classico potenziometro bensì con un relè reed a 256 passi per una trasparenza del suono ancora superiore.
Le Hifiman Susvara sono confortevoli con i loro 450 grammi di peso. L’headband è comodo anche per teste di taglia XL ed i padiglioni sono confortevoli come un guanto. L’imbottitura in morbida pelle dei padiglioni calza perfettamente e, intelligentemente, a contatto con l’epidermide non c’è la pelle del padiglione ma un leggerissimo tessuto traspirante che aiuta a tenere “fresco” l’ascoltatore. Si vede che per questa cuffia è stato fissato un livello qualitativo elevatissimo, la cura con cui è stata realizzata si percepisce chiaramente al primo contatto e non ha nulla da invidiare alle altre cuffie top, anzi…
Quello che più mi preoccupava della Susvara era la sua “durezza” data una sensibilità di soli 83,5 dB che ha portato più di qualcuno a pilotarla collegandola direttamente a finali di potenza attraverso dei “tail” appositamente realizzati. La preoccupazione è svanita una volta collegata la cuffia al Niimbus US5 PRO che l’ha pilotata agevolmente e senza affanni.
L’unico appunto che mi sento di muovere riguarda il cavo della cuffia. Quelli in dotazione (sono 2, XLR a 4 pin e sbilanciato con jack da 6,3 mm) in rame argentato sono buoni ma, secondo me, la cuffia poteva dare qualcosa in più. A quel punto ho ordinato un cavo custom da Invictus Cable in oro, argento e palladio. La cuffia ha fatto un salto ulteriore in avanti ma ne parleremo nel corso degli ascolti.
Passiamo ora alle prime note di ascolto.
Cosa possiamo aspettarci da un sistema cuffie di livello molto alto? Direi, lapidariamente, tanto, molto più di quanto si possa pensare.
Appena sballato avevo messo il sistema in rodaggio ricavandone delle buonissime sensazioni ma si avvertiva che si trattava di una Ferrari che stava camminando con il freno a mano tirato. A quel punto ho deciso di procedere con un rodaggio “violento” lasciando ampli e cuffie al lavoro H24. In questi ultimi giorni, ritenendo il sistema ormai maturo, ho iniziato gli ascolti.
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Pat Metheny – Imaginary Day
Kenny Burrel & Coleman Hawkins – Tres Palabras
Bill Evans & Tony Bennet – The Tony Bennet \ Bill Evans Album
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Beethoven – Kreutzer Sonata – Bruno Philippe e Tanguy de Williencourt
Vivaldi – Late concertos for violin, strings and basso continuo – Giuliano Carmignola e Venice Baroque Orchestra
Vivaldi – Musica Sacra per Alto – Dephine Galou e l’Accademia Bizantina di Dantone
Monteverdi – Orfeo – Rinaldo Alessandrini
Bach – The Complete Organ Works - André Isoir
Pink Floyd – Wish You Were Here
La prima cosa che salta all’occhio, anzi all’orecchio, è che si tratta di un sistema praticamente onnivoro. Digerisce il rock così come classica e jazz con assoluta naturalezza senza privilegiare un genere rispetto all’altro. Eccellente la trasparenza e la neutralità timbrica, una cuffia che più di qualcuno che l’ascoltata nel mio setup ha definito precisissima.
La gamma bassa è velocissima ed estesissima con il sub basso sempre ben presente ma controllato e senza sbavature. Non ho rilevato nessun impastamento e, nonostante la velocità, la riproduzione della gamma bassa avviene senza per questo tagliare la durata delle note o la loro decadenza naturale. Inoltre, presenta un’articolazione da primato.
La gamma media è esemplare, trasparente e neutrale senza la minima coloritura. La gamma alta è raffinatissima ed ottimamente estesa e, cosa importantissima, non genera il benché minimo fastidio all’ascolto.
Tutto ciò avviene senza andare a scapito della ricchezza armonica del messaggio musicale, cosa non del tutto scontata anche a livelli top.
Un altro aspetto immediatamente percepibile è l’energia che il sistema riesce a sprigionare per garantire la massima escursione dinamica del suono. La chitarra di Pat Metheny sembra uscire fuori dalle membrane per l’energia con cui viene riprodotta.
La collocazione spaziale degli strumenti è precisissima e gli stessi sono collocati sul palcoscenico con molta aria intorno così che la loro posizione possa essere individuata con esattezza, una cosa non proprio comune e, secondo me, di grande pregio.
Negli ascolti di classica il sistema mostra una grande capacità di fornire una rappresentazione tridimensionale della massa orchestrale. Si nota anche una corretta scansione dei piani sonori che evidenzia con precisione la profondità del palcoscenico. Quanto all’ampiezza del palcoscenico, non ha la rappresentazione da primato di una Sennheiser HD800 ma la riproduzione è assolutamente corretta e credibile.
Nella Sinfonia Concertante di Mozart è un godimento ascoltare il fraseggio della viola e del violino del primo movimento. Naturalezza e trasparenza accompagnano l’ascoltatore senza che si avverta nessuna forzatura con gli strumenti che si materializzano di fronte all’ascoltatore.
Nel disco di Bill Evans e Tony Bennet sembra di avere il mitico Tony in presenza davanti all’ascoltatore, con la sua voce che spazia dai pianissimo ai fortissimo con un’escursione dinamica splendida.
All’ascolto di Some Other Time del John Nazarenko Trio, invece, potete sentire la spazzola e le bacchette sui piatti e sul rullante con una precisione incredibile, per non parlare della resa eccellente del pianoforte.
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Se non l’aveste ancora capito, la Hifiman Susvara mi è piaciuto davvero parecchio. La cuffia si lascia ascoltare a lungo senza affaticare l’ascoltatore e con la qualità della sua riproduzione, vi terrà incollati sulla poltrona per ore ed ore ad ascoltare ottima musica. La ritengo, senza ombra di dubbio, una delle migliori cuffie in circolazione ad oggi.
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Partiamo dalle Abyss.
La 1266 TC è una cuffia “esagerata” in molti sensi, a partire dall’estetica e dall’indossabilità. Quanto al suono mi è sembrata molto grintosa. La gamma bassa è dotata di “subwoofer integrato” che, secondo me ne inficia la precisione e l’articolazione nonostante l’impatto sia notevole. La gamma media è molto buona ma non raggiunge la trasparenza della Susvara. La gamma alta la trovo un pelo indietro e meno raffinata della Hifiman. Per i miei gusti, la trovo più adatta alla riproduzione di musica pop/rock che non alla classica.
Una bella cuffia è in invece la Abyss Diana TC, molto più equilibrata, secondo me, rispetto la sorella maggiore. Molto confortevole e ben costruita, mitiga i “difetti” della 1266 con una ottima gamma bassa e medi alti ben rifiniti.
Altra cuffia molto interessante è stata la LCD 5, forse la più piaciona del gruppo, con un leggero corpo sul mediobasso che dona calore al suono e la rende molto piacevole. Ben costruita e gradevole da indossare ha, nel complesso, una prestazione sonora ottima pur non raggiungendo, secondo me, la classe della Susvara.
Ovviamente quanto ho descritto è quello che io ho ascoltato nelle mie sessioni. Però garantisco che la Susvara merita davvero. Per questo motivo ho chiesto a Playstereo di tenere la cuffia e l’ampli per poterli fare ascoltare ai Gazebini che volessero provare l’ebbrezza di una signora cuffia. Se ci fosse qualcuno dei nostri iscritti che volesse passare ad ascoltare la cuffia e bere un caffè sarebbe il benvenuto. Eventuali contatti via MP.
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remasters- Moderatore
- Numero di messaggi : 2237
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Bella recensione Carlo, che tra l altro conferma in pieno l idea che mi sono fatto delle due cuffie che possiedo ormai da qualche anno. La Susvara è un gradino più su come raffinatezza con una gamma media meravigliosa mentre l Abyss ha quel basso che la rende più adatta al pop rock. Per me, se pilotate adeguatamente, rimangono le due cuffie migliori in assoluto fatta eccezione per il mondo elettrostatico che conosco poco e sul quale magari più in là, se ti va, ci potrai fornire dei riferimenti rispetto alle due appena provate.
carloc- Moderatore
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Se viene a trovarmi qualcuno con la Stax 9000 possiamo sentirle insieme...
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fabiocrest- JuniorMember
- Numero di messaggi : 425
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Confermo quanto detto da Carlo, direi che non fa una grinza. Per me la sorpresa più grande è stata la raffinatezza della Susvara in gamma media e alta. Dire quale delle due è meglio è veramente difficile, sono due cuffie da avere entrambe. Devo tuttavia dire che la 1266 nel mio setup con ampli valvolari ha una resa diversa rispetto al setup di Carlo, dove alcune asprezze vengono “limate”. Invito Carlo quando potrà per un ulteriore test delle due cuffie side by side.
drum bass- Senior Member
- Numero di messaggi : 890
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Carlo, grazie della recensione.
Come le consideri rispetto alle Aria Stealth che hai già recensito?
Hai fatto il paragone, rispettando i tuoi gusti, tra le due Abyss.
Potresti cortesemente esplicitarlo tra le due HFM.
Tenendo ovviamente conto anche del costo delle due cuffie.
Non per il solito discorso degli incrementi decrescenti, in una prova
al buio secondo te il gioco vale la candela? Tenendo da parte il costo delle candele,
lo status simbol e le varie manie cuffiofile ovviamente.
Te lo chiedo perché dopo aver ascoltato le ZMF Auteur e le Veritè Open (le ho tutte e due,
prese tra l'altro sempre da un altro ZMFcuffiofilo che scrive anche in questo forum ma è della
concorrenza forumistica internettiana ) personalmente qualche dubbio mi è venuto.
E infatti mi è quasi del tutto passata la voglia di fare esperimenti al buio.
Non è che da un certo livello in poi sono solo passi di lato e non veri, udibili e incontrovertibili
miglioramenti sonori?
Anche rispetto alla rece di Edmond sulle Meze 109 Pro. Il dubbio e il tarlo si sono fatti più
consistenti che mai.
Thanks
Drum
ps: quel Niimbus deve essere un gran bell'apparecchio.
Come le consideri rispetto alle Aria Stealth che hai già recensito?
Hai fatto il paragone, rispettando i tuoi gusti, tra le due Abyss.
Potresti cortesemente esplicitarlo tra le due HFM.
Tenendo ovviamente conto anche del costo delle due cuffie.
Non per il solito discorso degli incrementi decrescenti, in una prova
al buio secondo te il gioco vale la candela? Tenendo da parte il costo delle candele,
lo status simbol e le varie manie cuffiofile ovviamente.
Te lo chiedo perché dopo aver ascoltato le ZMF Auteur e le Veritè Open (le ho tutte e due,
prese tra l'altro sempre da un altro ZMFcuffiofilo che scrive anche in questo forum ma è della
concorrenza forumistica internettiana ) personalmente qualche dubbio mi è venuto.
E infatti mi è quasi del tutto passata la voglia di fare esperimenti al buio.
Non è che da un certo livello in poi sono solo passi di lato e non veri, udibili e incontrovertibili
miglioramenti sonori?
Anche rispetto alla rece di Edmond sulle Meze 109 Pro. Il dubbio e il tarlo si sono fatti più
consistenti che mai.
Thanks
Drum
ps: quel Niimbus deve essere un gran bell'apparecchio.
lalosna- Moderatore
- Numero di messaggi : 5502
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Bella recensione Carlo, molto dettagliata.
Non posso che condividere il parere sulla Susvara, la più completa cuffia che abbia ascoltato, con un equilibrio di emissione incredibile su tutta la gamma.
Posso forse dare una mia opinione riguardo al confronto tra Arya e Susvara, possedendole entrambe, la differenza è parecchia e sta proprio nell'equilibrio, nella piacevolezza e nella correttezza con cui la Susvara gestisce tutte le frequenze ed i generi, oltre che sulla solidità della costruzione.
Benché consideri l'Arya un eccellente acquisto in relazione al prezzo, la differenza a favore della Susvara c'è tutta e si sente.
In ultimo molto interessante l'ampli cuffie
Alle mie orecchie, se vuoi tirare fuori tutto ciò che la top Hifiman può dare, meglio attaccarla ai morsetti di un ampli raffinato e muscolare, ma se ci fosse un ampli cuffie che le renda veramente onore, c'è da farci un pensierino...
Non posso che condividere il parere sulla Susvara, la più completa cuffia che abbia ascoltato, con un equilibrio di emissione incredibile su tutta la gamma.
Posso forse dare una mia opinione riguardo al confronto tra Arya e Susvara, possedendole entrambe, la differenza è parecchia e sta proprio nell'equilibrio, nella piacevolezza e nella correttezza con cui la Susvara gestisce tutte le frequenze ed i generi, oltre che sulla solidità della costruzione.
Benché consideri l'Arya un eccellente acquisto in relazione al prezzo, la differenza a favore della Susvara c'è tutta e si sente.
In ultimo molto interessante l'ampli cuffie
Alle mie orecchie, se vuoi tirare fuori tutto ciò che la top Hifiman può dare, meglio attaccarla ai morsetti di un ampli raffinato e muscolare, ma se ci fosse un ampli cuffie che le renda veramente onore, c'è da farci un pensierino...
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Cërea...
Barone Birra- Vip Member
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Complimenti e grazie per le vostre opinioni d'ascolto! :)
Una per Carlo:
- il volume a relé del Niimbus, come si comporta durante le variazioni? Ho letto opinioni contrastanti, chi dice silenzioso chi che emetta dei ticchettii...
Per fabiocrest:
- Perché hai l'avatar di traverso?!?!? Sono anni che me lo chiedo
- Che cavo usi sulla LCD-5? Io ne ho provati parecchi, ma il migliore a mio avviso resta quello stock XLR (arancio/nero, in puro rame, in dotazione solo alle Audeze top 4 e 5), che mi è sembrato più vivido e brillante agli estremi banda di tutti gli altri.
Una per Carlo:
- il volume a relé del Niimbus, come si comporta durante le variazioni? Ho letto opinioni contrastanti, chi dice silenzioso chi che emetta dei ticchettii...
Per fabiocrest:
- Perché hai l'avatar di traverso?!?!? Sono anni che me lo chiedo
- Che cavo usi sulla LCD-5? Io ne ho provati parecchi, ma il migliore a mio avviso resta quello stock XLR (arancio/nero, in puro rame, in dotazione solo alle Audeze top 4 e 5), che mi è sembrato più vivido e brillante agli estremi banda di tutti gli altri.
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- Audeze LCD-5・Abyss Diana MR・ZMF Vérité Closed LTD・Focal Utopia 2022・Final D8000・64 Audio U18T・Sony Z1R・Grado GH3
Benchmark HPA4・Luxman P-750u・Feliks-Audio Euforia・Genelec 8020D・ELAC S10.2
Auralic Vega G1・Benchmark DAC3 B・Chord Mojo 2・IFI ZEN Stream・Roksan Caspian M2・Shiit Loki・Topping D10S・Denon DVD 2200・Sonus Faber Concertino
fabiocrest- JuniorMember
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.... L'avatar dopo anni in effetti aveva bisogno di essere girato, il perche fosse di traverso ...... non c'e' un perche'....nella vita talvolta capita
Per la lcd-5 uso un cavo invictus di alcuni anni fa, oppure un mogami 2534 dipende da quello che mi capita a tiro prima dal mucchio, comunque l'invictus e' piu' corretto.
Per la lcd-5 uso un cavo invictus di alcuni anni fa, oppure un mogami 2534 dipende da quello che mi capita a tiro prima dal mucchio, comunque l'invictus e' piu' corretto.
carloc- Moderatore
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Località : Busto Arsizio (Ex motociclista)
drum bass ha scritto:Carlo, grazie della recensione.
Come le consideri rispetto alle Aria Stealth che hai già recensito?
Hai fatto il paragone, rispettando i tuoi gusti, tra le due Abyss.
Potresti cortesemente esplicitarlo tra le due HFM.
Tenendo ovviamente conto anche del costo delle due cuffie.
Non per il solito discorso degli incrementi decrescenti, in una prova
al buio secondo te il gioco vale la candela? Tenendo da parte il costo delle candele,
lo status simbol e le varie manie cuffiofile ovviamente.
Te lo chiedo perché dopo aver ascoltato le ZMF Auteur e le Veritè Open (le ho tutte e due,
prese tra l'altro sempre da un altro ZMFcuffiofilo che scrive anche in questo forum ma è della
concorrenza forumistica internettiana ) personalmente qualche dubbio mi è venuto.
E infatti mi è quasi del tutto passata la voglia di fare esperimenti al buio.
Non è che da un certo livello in poi sono solo passi di lato e non veri, udibili e incontrovertibili
miglioramenti sonori?
Anche rispetto alla rece di Edmond sulle Meze 109 Pro. Il dubbio e il tarlo si sono fatti più
consistenti che mai.
Thanks
Drum
ps: quel Niimbus deve essere un gran bell'apparecchio.
Ciao Drum,
come al solito, nessuno ha la verità assoluta in tasca. Posso però dirti con sicurezza che la Susvara è veramente una cuffia straordinaria. Secondo me, se la ascoltassi insieme con l'Arya magari preferiresti proprio quest'ultima che è e rimane una cuffia piacevolissima.
Però se l'ascolto è più meditato, più calmo e protratto nel tempo ti accorgeresti delle potenzialità della Susvara.
E' una cuffia che gustata e capita e quando ci arrivi non ci arrivi per caso ma perché hai capito cosa può darti quest'oggetto.
Nel nostro mondo è facile cadere negl Hype per prodotti miracolosi e sidegrade o downgrade sono all'ordine del giorno. Questo è il motivo per cui consiglio di ascoltare gli oggetti (non solo le cuffie) prima di acquistarli...si potrebbe rimanere sorpresi.
L'invito per i Gazebini è valido anche per te...con un Frecciarossa vieni e torni in giornata, ascolti la cuffia, bevi un caffè e se hai tempo ti offro anche una pizza. Con 50 euro di treno riesci a dirimere i tuoi dubbi e a non buttare soldi.
Quanto al Niimbus è una gran macchina, molto raffinata
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carloc- Moderatore
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lalosna ha scritto:
In ultimo molto interessante l'ampli cuffie
Alle mie orecchie, se vuoi tirare fuori tutto ciò che la top Hifiman può dare, meglio attaccarla ai morsetti di un ampli raffinato e muscolare, ma se ci fosse un ampli cuffie che le renda veramente onore, c'è da farci un pensierino...
Bob, tu conosci la strada...
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carloc- Moderatore
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Barone Birra ha scritto:Complimenti e grazie per le vostre opinioni d'ascolto! :)
Una per Carlo:
- il volume a relé del Niimbus, come si comporta durante le variazioni? Ho letto opinioni contrastanti, chi dice silenzioso chi che emetta dei ticchettii...
Ciao Barone,
in effetti il volume del Niimbus US5 PRO e quello del Violectric DHA 590 MK II PRO hanno il relè reed a 256 passi per la regolazione del volume. Questo tipo di regolazione è di qualità superiore a quella di qualsiasi potenziometro in quanto non introduce alcun peggioramento del suono, cosa che anche il miglior potenziometro produce.
Lo scotto da pagare a tale trasparenza è che la regolazione del volume non è fluida come i potenziometri tradizionale e c'è un minimo ritardo tra la rotazione della manopola ed il raggiungimento del volume desiderato. In ogni caso, per i miei gusti, è un "difetto" ampiamente ripagato dalla qualità finale. Ticchettii in cuffia non mi è parso di averne sentiti.
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JacksonPollock- Hi-End Member
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lalosna ha scritto:Alle mie orecchie, se vuoi tirare fuori tutto ciò che la top Hifiman può dare, meglio attaccarla ai morsetti di un ampli raffinato e muscolare, ma se ci fosse un ampli cuffie che le renda veramente onore, c'è da farci un pensierino...
Straquotissimo... Tolte magari le più recenti con i magneti sottili, dalle HE6 a salire vale per tutte.
Barone Birra ha scritto:il volume a relé del Niimbus, come si comporta durante le variazioni? Ho letto opinioni contrastanti, chi dice silenzioso chi che emetta dei ticchettii...
I potenziometri a relè hanno tutti i ticchettii... Sono discreti.
Ma con il tempo te li dimentichi e il risultato che restituiscono rispetto a quelli tradizionali è netto e percepibile.
pluto- Hi-End Member
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carloc ha scritto:Se viene a trovarmi qualcuno con la Stax 9000 possiamo sentirle insieme...
Be magari se Fabio ha voglia, potremmo ri-organizzare con la 9000 e se ne hai voglia, ti porti su in casa la mia bestia x ascoltare le dinamiche/planari
(e ovviamente me lo riporti in macchina)
Oppure facciamo prima e mangiate un pesciolino in Liguria.....
fabiocrest- JuniorMember
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Fatemi sapere come vi organizzate e ci sarò !pluto ha scritto:carloc ha scritto:Se viene a trovarmi qualcuno con la Stax 9000 possiamo sentirle insieme...
Be magari se Fabio ha voglia, potremmo ri-organizzare con la 9000 e se ne hai voglia, ti porti su in casa la mia bestia x ascoltare le dinamiche/planari
(e ovviamente me lo riporti in macchina)
Oppure facciamo prima e mangiate un pesciolino in Liguria.....
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