suono morbito o musicale

Pazzoperilpianoforte ha scritto:Ma come mai a me non verrebbe mai di pensare che uno è venduto se parla bene di alcuni marchi?... sarà che si riconosce negli altri le nostre colpe?...
Boh

Vito

che bella massima!...complimenti Vito, complimeti per far riflettere ed amare così il pensiero...

..... Ma davvero mi dici???????? E Raccontami un po come è andata....?!?!?!?!

aspetta l'uscita del libro

Sei rimasto indietro..................E' gia uscito!!!!! Io ho una copia con l'autografo e dedica di Marco Benedetti in prima pagina..............di Otello all'ultima..... Non ho capito ancora se siano fratelli o parenti....ma mi ha fatto piacere essere nei loro pensieri...

ma quello è di parte, devi legge la vera storia senza revisionismi interessati

Bobbetto ha scritto: ...mmm...butto là un pensiero che vuol essere una domanda:
penso che tutto debba essere messo in rapporto anche al costo ed al gusto dell'utente, ma soprattutto và a variare notevolmente anche in base al volume d'ascolto (?!!!)

che dite?

Il volume di ascolto influenza in modo FONDAMENTALE, l'ascolto e ne costituisce uno dei parametri di giudizio. Per giudicare seriamente le capacità riproduttive di un impianto, accoppiato all'ambiente in cui si trova, occorre ascoltare a volumi decisamente elevati, rispetto a ciò che la media della popolazione è abituata a fare.
Gianni

Ma siete tutti uguali.....
giù il gas...gambafori...e...

bhè certo un'impianto se lo tiri su di volume ....
Potresti a un certo punto mandare in crisi la stanza...

Con la musica classica, ogni programma ha un suo volume d'ascolto realistico, e che fa rendere al meglio l'impianto.


Col fortepiano il volume d'ascolto è tipicamente basso. Si tratta di uno strumento che fa poco volume: alzare troppo il volume rende cataclismatici i rumori della meccanica, che diventano squassanti ed irrealistici, oltreché fastidiosi.

Con l'orchestra (per fare l'esempio opposto) tenere il volume basso è controproducente: il diffusore rende meno (il segnale è troppo complesso perché l'ampli possa avere buon pilotaggio a bassi volumi di potenza erogata) e per l'orecchio passaggi articolati in gamma bassa (ad esempio) riescono scarsamente distinguibili se il suono è di volume troppo basso.

Insomma, ad ogni programma il suo volume riproduttivo?