capitanharlock ha scritto:Se ben ci pensi, l’aifai è l’unico settore tecnologico in cui accade questo.
Io penso che sia assurdo, e profondamente sbagliato.
E, sempre se ci pensi, la scarsissima evoluzione tecnologica che c’è stata nel settore deriva proprio dall’audiofilo, che non è interessato a nulla di oggettivo ma solo alle solite fregnacce e supercazzole, ai neri infrastrumentali, i veli che cascano e le mascelle che si spalancano.
Quasi nessuno investe in ricerca e in miglioramento tecnico quando quello che si vende sono scatolotti scavati dal pieno con qualche lucina, cavi pitonati criogenici, valvoline “nos” e improbabili accessori sciamanici.
Che tristezza.
E' ormai noto che da sempre nel settore ci sono state proposte valide e specchi per allodole.
E probabilmente è sempre stato così in ogni settore.
Starà poi ad ognuno sapere come fare documentandosi, secondo la propria esperienza e, soprattutto gusto personale.
Se uno è contento con un rack di lucine e cavi "avveniristici" è...contento, tutto è bene ciò che finisce bene, chi sono io per oppormi?
Potrò non essere d'accordo, criticare, ma condannare per una "non omologazione", no.
Il discorso dello sciamano può starci, ma allo stesso modo possiamo trovare cenni assolutistici su un chip, o inni a misure infinitesimali di rumore o percentuali di distorsione da far impallidire i circuiti di controllo dello Space Shuttle, come avessimo in mano il sacro Graal, quando invece sappiamo che è l'intero progetto che conta e che fa la differenza.
Certo, il PCM1702 viene riconosciuto un ottimo DAC, ed è plausibile che nella sponsorizzazione di un apparecchio possa avere il titolo di pezzo pregiato, ma non di "colpo sicuro", al limite potrà essere un incentivo per poterlo prendere in considerazione.
Che cos'è l'evoluzione tecnologica?
E' oggettivamente un progresso positivo per la produzione?
E' oggettivamente ciò che fa fare passi in avanti al mercato?
E' qualcosa di utile nei confronti del consumatore?
E' oggettivamente qualcosa di necessario? O di razionale/corretta/efficace implementazione?
Eh si perchè...razionale per chi? Corretta per chi? Ed efficace, per chi?
Perchè se guardiamo bene, chi ha in mano la tecnologìa e la possibilità di sfruttarla, non mi pare che abbia come primo obiettivo la beneficenza o l'equità, o sbaglio?
E si ritorna al discorso generico sul rapporto tra economìa e produzione, che credo basilare.
Anche perchè, come mai il giradischi non è definitivamente scomparso?
Lo dovrebbe essere da tempo immemore ormai.
E come mai l'altoparlante odierno è lo stesso di settant'anni fa?
La sua tecnologìa è la stessa, cambia solo l'impostazione sull'uso.
Eppure abbiamo talmente tanti satelliti artificiali che non sappiamo più dove metterli, navicelle che esplorano Marte, altre che fotografano Giove, Saturno e stelle morte da milioni di anni.
Io certe cose non me le spiego, non sarà che è la tecnologìa il pulpito sciamanico che serve a tenere incollato il consumatore di hi-fi ad un progresso inesistente?
Anche la classe D, dicesi che è più compatta, assorbe di meno, e suona meglio! Capirai che...insomma..
I tubi termoionici...ma proprio adesso c'è il boom? Nell'epoca dei moduli Tripath e dei file digitali ad ultrarisoluzione?
Cioè, a parte il fatto dell'eterogeneo, che penso sia cosa positiva, ma non sarà che la parola "Tecnologìa" dia al consumatore medio un senso da sindrome di Stendhal, ma che poi cozzi con altre realtà, come quella relativa alla produzione, o quella che passa per uno strumento raffinatissimo e di inarrivabile tecnologìa, come l'orecchio?