carloc ha scritto:Mi state facendo venir voglia di vendere tutto e (ri)passare a Stax
a me invece di non abbandonarla x niente. Almeno fino alla 011
Signore perdonali. Hanno visto la luce e si sono smarriti lo stesso
carloc ha scritto:Mi state facendo venir voglia di vendere tutto e (ri)passare a Stax
pluto ha scritto:carloc ha scritto:Mi state facendo venir voglia di vendere tutto e (ri)passare a Stax
a me invece di non abbandonarla x niente. Almeno fino alla 011
Signore perdonali. Hanno visto la luce e si sono smarriti lo stesso
Un pugno di amicicarloc ha scritto:pluto ha scritto:
a me invece di non abbandonarla x niente. Almeno fino alla 011
Signore perdonali. Hanno visto la luce e si sono smarriti lo stesso
Il mio "decision point" sarà la durata della Spirit nell'arsenale del nuragico
We know our chickens...remasters ha scritto:Un pugno di amicicarloc ha scritto:
Il mio "decision point" sarà la durata della Spirit nell'arsenale del nuragico
Carlo, prima aspetta di sentire la RAAL, poi vediamo se non ti monta la scimmiacarloc ha scritto:We know our chickens...remasters ha scritto:
Un pugno di amici
Sulle persone serie come Carlo, le scimmie non attechiscono...lalosna ha scritto:Carlo, prima aspetta di sentire la RAAL, poi vediamo se non ti monta la scimmiacarloc ha scritto:
We know our chickens...
TVBfil ha scritto:Sulle persone serie come Carlo, le scimmie non attechiscono...lalosna ha scritto:
Carlo, prima aspetta di sentire la RAAL, poi vediamo se non ti monta la scimmia
Dai che sei invidioso della mia collezione di 5998lalosna ha scritto:Ma và, che compera più valvole il Colonnello che Archimede Pitagorico
lalosna ha scritto:Ma và, che compera più valvole il Colonnello che Archimede Pitagorico
Si, ma solo con le valvolelalosna ha scritto:
Ormai vivo un'atarassia valvolare...
fil ha scritto:Ma ve lo immaginate che noia se tutti avessimo la stessa cuffia???
Il bello sta proprio nello scambio di esperienze.
Io, complice l'andata in quiescenza, mi sto sbizzarrendo come non mai e devo dire che il divertimento è ai massimi livelli...ma anche la formazione del proprio bagaglio personale, pur sovente a caro costo sotto l'aspetto finanziario, si arricchisce di esperienze dirette (che alla fine sono quelle che contano) che potrebbero sembrare a carattere "compulsivo" ( e magari lo sono anche.. ) ma è anche altrettanto vero, che il mercato di settore è prolifico come non mai...e finché si può, lo si segue...credo tuttavia di essere ben avviato a consolidarmi nelle ultime scelte...
Ho riflettuto parecchio sulla Susvara prima di scegliere di acquistate la he1000se che, comunque, è l'ultima nata in casa Hifiman ( della fascia top).franci2105 ha scritto:fil ha scritto:Ma ve lo immaginate che noia se tutti avessimo la stessa cuffia???
Il bello sta proprio nello scambio di esperienze.
Io, complice l'andata in quiescenza, mi sto sbizzarrendo come non mai e devo dire che il divertimento è ai massimi livelli...ma anche la formazione del proprio bagaglio personale, pur sovente a caro costo sotto l'aspetto finanziario, si arricchisce di esperienze dirette (che alla fine sono quelle che contano) che potrebbero sembrare a carattere "compulsivo" ( e magari lo sono anche.. ) ma è anche altrettanto vero, che il mercato di settore è prolifico come non mai...e finché si può, lo si segue...credo tuttavia di essere ben avviato a consolidarmi nelle ultime scelte...
Quoto questo post in realtà per chiederti altro, una curiosità.
Avendo provato la HE1000V2 e altre cuffie di fascia alta hai pensato di provare la Susvara che sembra possa dare il meglio da integrati. Hai già avuto modo di ascoltarla? Ne sei incuriosito?
fil ha scritto:Ho riflettuto parecchio sulla Susvara prima di scegliere di acquistate la he1000se che, comunque, è l'ultima nata in casa Hifiman ( della fascia top).franci2105 ha scritto:
Quoto questo post in realtà per chiederti altro, una curiosità.
Avendo provato la HE1000V2 e altre cuffie di fascia alta hai pensato di provare la Susvara che sembra possa dare il meglio da integrati. Hai già avuto modo di ascoltarla? Ne sei incuriosito?
Sicuramente mi ha incuriosito parecchio la Susvara e ritengo, in forza dei giudizi unanimi sul suo valore, che si tratti di una delle attuali regine nel panorama mondiale... tuttavia ho preferito non rischiare con i prevedibili problemi di interfacciabilità, dati dalla sua bassissima sensibilità abbinata al valore di impedenza. Probabilmente ho fatto bene a optare per la he1000se, che invece ho potuto abbinare con soddisfazione ai miei ampli. La sinergia negli abbinamenti è fondamentale per ottenere le massime potenzialità da ciascun componente.
fil ha scritto:A me invece l'esperienza (in atto) con la Spirit, mi insegna (sfatando il mito che per la musica classica vadano meglio le elettrostatiche... ) che certe caratteristiche delle dinamiche, come: impatto, matericità, corpo, pienezza, slam, punch, velocità ai transienti...sono fondamentali anche nella musica dell'orchestra, del coro e delle piccole formazioni da camera, come negli assoli di voci liriche. La dinamica, per esempio, non è solo quella di tipo percussivo di una batteria rock o jazz, ma anche quella del timpano o della gran cassa di un'orchestra, ovvero quella dell'escursione della voce singola di un soprano, come di un tenore...L'immanenza di un pieno orchestrale che si manifesta, magari in maniera esplosiva al culmine di un crescendo (partito da un pianissimo) necessita e si avvantaggia della capacità del trasduttore di una grande escursione dinamica, velocità e, nel contempo, pienezza di corpo su tutta la gamma di frequenze: dal sub basso profondo all'acutissimo e sue vibrazioni eteree...carloc ha scritto:Mi state facendo venir voglia di vendere tutto e (ri)passare a Stax
Insomma mi sembra di poter dire, che le caratteristiche dell'etereità, apertura spaziale e pienezza materica del corpo, debbano poter coesistere in una stessa cuffia per meglio riprodurre il senso e l'emozione del live di un concerto di musica classica...tale coesistenza, ho la netta sensazione, di riscoprirla adesso con la Twin Pulse!
Sono due cuffie eccellenti. Io però ho sempre la necessità di scegliere e tenerne una. Le caratteristiche della twin pulse per: impatto, dinamica, pienezza, matericità , gamma media più calda e acuti dolcissimi, me l'hanno fatta preferire.franci2105 ha scritto:fil ha scritto:
A me invece l'esperienza (in atto) con la Spirit, mi insegna (sfatando il mito che per la musica classica vadano meglio le elettrostatiche... ) che certe caratteristiche delle dinamiche, come: impatto, matericità, corpo, pienezza, slam, punch, velocità ai transienti...sono fondamentali anche nella musica dell'orchestra, del coro e delle piccole formazioni da camera, come negli assoli di voci liriche. La dinamica, per esempio, non è solo quella di tipo percussivo di una batteria rock o jazz, ma anche quella del timpano o della gran cassa di un'orchestra, ovvero quella dell'escursione della voce singola di un soprano, come di un tenore...L'immanenza di un pieno orchestrale che si manifesta, magari in maniera esplosiva al culmine di un crescendo (partito da un pianissimo) necessita e si avvantaggia della capacità del trasduttore di una grande escursione dinamica, velocità e, nel contempo, pienezza di corpo su tutta la gamma di frequenze: dal sub basso profondo all'acutissimo e sue vibrazioni eteree...
Insomma mi sembra di poter dire, che le caratteristiche dell'etereità, apertura spaziale e pienezza materica del corpo, debbano poter coesistere in una stessa cuffia per meglio riprodurre il senso e l'emozione del live di un concerto di musica classica...tale coesistenza, ho la netta sensazione, di riscoprirla adesso con la Twin Pulse!
Ho visto hai adesso la Twin Pulse e la Hifiman HE1000SE è in vendita. Trovi la Twin Pulse superiore o è voglia di cambiare?
Questa dichiarazione è un vero e proprio atto d'amore verso la Twin Pulse...quando la vendi? Si scherza Fil..fil ha scritto:
Bellissimo l'interno cuffia! Mai vista una cosa del genere! Sembra ci siano dei led accesi, mentre invece si tratta di viti di serraggio cromate nei colori che vedete. Ciò a riprova dell'attenzione ai particolari, in ogni punto, prospettiva, si vada a osservare la cuffia. Si perché non sempre capita che una cuffia sia bella sia da ascoltare che da guardare: piacere per le orecchie e per gli occhi! Più gli ascolti proseguono con la twin pulse isobaric (la più matura e ultima potenziata versione...) e più mi rendo conto di una particolare, forse la più spiccata, attitudine di questa super cuffia: il realismo dei live. E per chi ascolta classica, la stragrande maggioranza delle registrazioni è live! È mia abitudine l'ascolto di un intero concerto attingendo alla mia nutrita cdteca, a differenza di chi suole saltare di brano in brano, di autore in autore, magari stimolato dalla complicità/facilitazione operativa della liquida. Nel mio caso la sorgente resta da sempre il fido cd/sacd player (abbastanza spesso aggiornato a modelli di vertice...). Ebbene per me ogni volta, ogni sera, si ripete e si rinnova il rito del concerto, proprio come se si trattasse di andare a teatro. Forse è la ricerca di soddisfare l'inconscio (mica tanto poi...) desiderio della partecipazione all'evento che, in quanto tale, si compone di diversi momenti di emozione e quindi non solo quello dell'ascolto del programma musicale in senso stretto. Ed così che parto, comodamente seduto nella poltrona della mia camera da letto, alla volta del concerto prescelto e incomincio ad assaporare ogni emozione, prima fra tutte a inizio traccia 1, quella del passaggio dall'irreale nero assoluto, al realistico "rumore" di fondo (per me è un suono!) dell'ambienza così come riportata dalla registrazione live e, con la twin pulse, fedelmente in sincerità rispettata; e proprio per questo, elevata al rango del valore. Ora mi scuso in anticipo per il particolare che segue non proprio ortodosso, ma credo renda l'idea più di mille altre parole... Come risaputo i concerti, pur divisi tra i diversi tempi (tracce nel cd), hanno durate non brevi e può capitare che, nel corso degli stessi, insorga l'esigenza fisiologica di recarsi al bagno...🤭 Ebbene, non mi era ancora successo in diversi decenni di ascolto in solitario, di cogliermi trattenuto dal muovermi verso il bagno, per evitare di perdere il pur minimo passo del concerto...salvo poi, ritornare con "i piedi per terra" e più razionalmente realizzare, di potermi avvalere di un tasto "pausa" nel telecomando sul bracciolo della poltrona, quasi stupito per l'insolita presenza di tale oggetto, nel mio posto assegnato... A teatro!
Hai sentito parlare di Valchiria?mauro16164 ha scritto:Questa dichiarazione è un vero e proprio atto d'amore verso la Twin Pulse...quando la vendi? Si scherza Fil..fil ha scritto:
Bellissimo l'interno cuffia! Mai vista una cosa del genere! Sembra ci siano dei led accesi, mentre invece si tratta di viti di serraggio cromate nei colori che vedete. Ciò a riprova dell'attenzione ai particolari, in ogni punto, prospettiva, si vada a osservare la cuffia. Si perché non sempre capita che una cuffia sia bella sia da ascoltare che da guardare: piacere per le orecchie e per gli occhi! Più gli ascolti proseguono con la twin pulse isobaric (la più matura e ultima potenziata versione...) e più mi rendo conto di una particolare, forse la più spiccata, attitudine di questa super cuffia: il realismo dei live. E per chi ascolta classica, la stragrande maggioranza delle registrazioni è live! È mia abitudine l'ascolto di un intero concerto attingendo alla mia nutrita cdteca, a differenza di chi suole saltare di brano in brano, di autore in autore, magari stimolato dalla complicità/facilitazione operativa della liquida. Nel mio caso la sorgente resta da sempre il fido cd/sacd player (abbastanza spesso aggiornato a modelli di vertice...). Ebbene per me ogni volta, ogni sera, si ripete e si rinnova il rito del concerto, proprio come se si trattasse di andare a teatro. Forse è la ricerca di soddisfare l'inconscio (mica tanto poi...) desiderio della partecipazione all'evento che, in quanto tale, si compone di diversi momenti di emozione e quindi non solo quello dell'ascolto del programma musicale in senso stretto. Ed così che parto, comodamente seduto nella poltrona della mia camera da letto, alla volta del concerto prescelto e incomincio ad assaporare ogni emozione, prima fra tutte a inizio traccia 1, quella del passaggio dall'irreale nero assoluto, al realistico "rumore" di fondo (per me è un suono!) dell'ambienza così come riportata dalla registrazione live e, con la twin pulse, fedelmente in sincerità rispettata; e proprio per questo, elevata al rango del valore. Ora mi scuso in anticipo per il particolare che segue non proprio ortodosso, ma credo renda l'idea più di mille altre parole... Come risaputo i concerti, pur divisi tra i diversi tempi (tracce nel cd), hanno durate non brevi e può capitare che, nel corso degli stessi, insorga l'esigenza fisiologica di recarsi al bagno...🤭 Ebbene, non mi era ancora successo in diversi decenni di ascolto in solitario, di cogliermi trattenuto dal muovermi verso il bagno, per evitare di perdere il pur minimo passo del concerto...salvo poi, ritornare con "i piedi per terra" e più razionalmente realizzare, di potermi avvalere di un tasto "pausa" nel telecomando sul bracciolo della poltrona, quasi stupito per l'insolita presenza di tale oggetto, nel mio posto assegnato... A teatro!
fil ha scritto:
Bellissimo l'interno cuffia! Mai vista una cosa del genere! Sembra ci siano dei led accesi, mentre invece si tratta di viti di serraggio cromate nei colori che vedete. Ciò a riprova dell'attenzione ai particolari, in ogni punto, prospettiva, si vada a osservare la cuffia. Si perché non sempre capita che una cuffia sia bella sia da ascoltare che da guardare: piacere per le orecchie e per gli occhi! Più gli ascolti proseguono con la twin pulse isobaric (la più matura e ultima potenziata versione...) e più mi rendo conto di una particolare, forse la più spiccata, attitudine di questa super cuffia: il realismo dei live. E per chi ascolta classica, la stragrande maggioranza delle registrazioni è live! È mia abitudine l'ascolto di un intero concerto attingendo alla mia nutrita cdteca, a differenza di chi suole saltare di brano in brano, di autore in autore, magari stimolato dalla complicità/facilitazione operativa della liquida. Nel mio caso la sorgente resta da sempre il fido cd/sacd player (abbastanza spesso aggiornato a modelli di vertice...). Ebbene per me ogni volta, ogni sera, si ripete e si rinnova il rito del concerto, proprio come se si trattasse di andare a teatro. Forse è la ricerca di soddisfare l'inconscio (mica tanto poi...) desiderio della partecipazione all'evento che, in quanto tale, si compone di diversi momenti di emozione e quindi non solo quello dell'ascolto del programma musicale in senso stretto. Ed è così che parto, comodamente seduto nella poltrona della mia camera da letto, alla volta del concerto prescelto e incomincio ad assaporare ogni emozione, prima fra tutte a inizio traccia 1, quella del passaggio dall'irreale nero assoluto, al realistico "rumore" di fondo (per me è un suono!) dell'ambienza così come riportata dalla registrazione live e, con la twin pulse, fedelmente in sincerità rispettata; e proprio per questo, elevata al rango del valore. Ora mi scuso in anticipo per il particolare che segue non proprio ortodosso, ma credo renda l'idea più di mille altre parole... Come risaputo i concerti, pur divisi tra i diversi tempi (tracce nel cd), hanno durate non brevi e può capitare che, nel corso degli stessi, insorga l'esigenza fisiologica di recarsi al bagno...🤭 Ebbene, non mi era ancora successo in diversi decenni di ascolto in solitario, di cogliermi trattenuto dal muovermi verso il bagno, per evitare di perdere il pur minimo passo del concerto...salvo poi, ritornare con "i piedi per terra" e più razionalmente realizzare, di potermi avvalere di un tasto "pausa" nel telecomando sul bracciolo della poltrona, quasi stupito per l'insolita presenza di tale oggetto, nel mio posto assegnato... A teatro!:
???????????????phaeton ha scritto:IMHO il problema della luce estat e' che gli occorre necessariamente un ottimo portalampade per rifulgere come sa fare. ed e' un persorso tutt'altro che semplice, occorre (sempre IMHO) necessariamente rivolgersi a soluzioni semi-artigianali che ad alcuni fanno abbandonare del tutto l'idea.
ma se ci si impegna un pochino, e si ha un minimo di fiducia nel buon fine, il risultato e' entusiasmante, anche a costi complessivi paragonabili o inferiori ad una soluzione top non-estat. dinamica, trasparenza e dettaglio (non forzato grazie ad enfatizzazioni varie, ma vero grazie a totale assenza di distorsioni e velocita' impareggiabile da qualunque soluzione non-estat), possanza e immanenza, fluidita' e musicalita' (vera, non forzata grazie a finta eufonicita')... dopo aver fatto esperienza con tutte le tecnologie, posso dire di aver raggiunto il mio obbiettivo con le estat, ma come detto all'inizio mi rendo assolutamente conto che non e' un percorso facile, occorre voncere molte diffidenze, e molti del tutto legittimamente possono preferire altre soluzioni. va bene anche cosi', alla fine cio' che conta e' il personale godimento della musica, a prescindere dal mezzo.