Fa parte del tour tra gli inglesi che sto facendo in attesa che li Lux torni dal Giappone.
Se riesco più tardi metto qualche foto nel mio ambiente.
(EDIT: Eccolo, con l'MX in basso...)
Non è un amplificatore molto recensito e con grosso seguito, e ancor più raramente viene suggerito.
La prima cosa che si nota è la costruzione: impressionante, tutto in lega metallica, frontale, manopola e pulsanti alluminio.
Le uniche parti in plastica sono nei binding post sul retro. Pesa un botto e trasmette una grande sensazione di solidità.
Le specifiche si trovano un po' ovunque, quindi non scendo in dettaglio.
Per il resto, l'ho provato con le SX1 e diamine... Legna ma con classe e senza fatica.
Messa in prosa, sembra che quell'aspetto monolitico e metallico sia avvolto dallo stesso guanto di velluto con il quale viene imballato.
L'ampli è infatti contenuto in questo sacco di velluto nero, che lo avvolge. Il suono va in quella direzione: energico ma aggraziato.
Siamo sul versante ambrato e ricco di dettagli nelle medio alte, il controllo sulle alte frequenze è encomiabile.
Non sibila mai, ma rimane cristallino nei dettagli. Con le voci maschili ha un quid in più.
Diversamente da altri inglesi della stessa categoria (Quad, Rega e Naim) va più nella direzione della scena, e dell' "ambienza" (non so come descriverla diversamente).
È aperto, ampio (se la registrazione è valida) e non affatica mai... Un ibrido britannico-nipponico.
Mi ricorda qualcosa che va verso la timbrica degli Accuphase in classe AB (anche se non con la stessa densità di suono) e un classe A (anche se non regala quel senso di olografia).
Il toroidale (di buone dimensioni) si stabilizza dopo una mezzoretta, rilasciando un ronzio molto flebile (paragonabile ad un soffio) che è percepibile solo dal case, e sparisce nel rumore ambientale già nell'intorno dei 40/50cm.
Gli speaker sono muti, ritrovo la stessa capacità di avere questo pitch black di fondo anche nel mio MX Vynl, quindi evidentemente è un aspetto che MF cura in particolar modo.
Ho anche provato a dare birra, e non si è scomposto.
Il suono mantiene un buon grip ma è avvolgente, ti riempie la stanza d'ascolto anche ai bassi volumi, dove (diversamente da altre amplificazioni) tende ad arretrare maggiormente le medie frequenze. Il comportamento mi ricorda vagamente (ma proprio alla lontana) l'interlock del loudness che hanno alcuni Yamaha.
Già da ore 8 della manopola si linearizza, in particolare con alcuni brani questa caratteristica risulta evidente.
Per onor di cronaca devo dire che non so se sia imputabile all'amplificatore (non esistono dettagli su questa specifica) o all'accoppiata con i miei speaker.
Volenti o nolenti, queste due caratteristiche lo rendono a mio avviso un amplificatore perfetto per il near field.
Già ad un paio di metri (se le casse hanno una buona estensione e la stanza lo permette) si ha tutto lo spettro e tante armoniche.
Direi che l'M5si si presta ad abbinamenti con speaker anche con impronta monitor.
L'ho potuto confrontare (seppur brevemente) al Naim Nait 5si (*) ma (chiedo venia ai Naimiani non sentitevi offesi) alle mie recchie il piccolo strillacchia in confronto al MF.
Arriviamo alle note dolenti
Sulle basse frequenze tende ad essere molto fedele alla riproduzione, quindi spesso c'è la sensazione che lasci andare un po' troppo la briglia, e questo aspetto se lo affianchi al di cui sopra Nait (ma anche a Rega e Quad) si sente evidente.
Dall'altro lato però se la registrazione è fatta a dovere, ti regala una facilità d'ascolto prolungato analoga a quella di Quad, che i restanti due albionici (a mio gusto) non hanno.
Ecco in questi termini forse è troppo analitico e sputtanatorio nelle medio-basse frequenze.
Ci tengo a precisare che per analiticità considero la capacità che hanno le elettroniche di porporre la registrazione, senza interventi.
A riguardo infatti ho specificato il range di frequenze, perché per esempio ho come la sensazione che sulle alte agisca invece in maniera opposta, andando in qualche modo ad addolcire.
Il solo ingresso USB è un no sense... Non l'ho nemmeno ascoltato, ma veramente non lo capisco.
Fa solo 24/96... Non una coassiale, nemmeno una ottica per il televisore... Boh...
Anche perché chi compra questo ampli, tipicamente ha già un dac nel 99% dei casi.
Ma MF lo fa anche nelle serie superiori come M6 e M8... Strano.
Telecomando vergognoso... 'Na cafonata totalmente inutile.
Nel complesso se avete speaker difficili, con impronta monitor e aperta, fate tombola.
Tanta potenza, grande stabilità e facilità d'ascolto.
Tra tutte quelle che ho sentito, B&W, Monitor Audio, Spendor, Focal (ma anche Neat) potrebbero essere partner ideali.
Non so come potrebbe comportarsi invece con speaker "scuretti".
(*) Piccolo inciso, a me Naim piace, ma personalmente questa serie 5 mi è sempre sembrata troppo aggressiva e non proprio in linea con il family sound.
A riferimento prendo sempre i SuperNait, dove si scala verso un livello più alto ma che considero agli antipodi come suono.
Paradossalmente gli Uniti (gli integrati con ingressi digitali) li ho sempre considerati più vicini ai SuperNait che alla serie 5.
Ultima modifica di JacksonPollock il Mar Set 28 2021, 17:51 - modificato 3 volte.