Scrivo queste quattro righe in riferimento ad un amplificatore che molti di Voi, in quanto frequentatori anche di VHF, hanno certamente individuato.
Si tratta dell'amplificatore di Domenico Astone, che tanto scalpore, e tante male parole, aveva scatenato su VHF quando il progettista/costruttore ne aveva proposto l'ascolto ai forumers interessati.
Si superò, come spesso accade, il limite della decenza, senza che, di fatto, si riuscissero a percepire le qualità (o i difetti) dell'amplificatore in questione.
Così, approfittando della disponibilità dell'oggetto presso il nostro amato Stregatto, me lo sono fatto spedire per ascoltarlo con calma, per capire se si tratta di qualcosa di realmente interessante, oppure se si tratta del solito ampli a stato solido........... (che come sapete, mi piacciono molto... )
Avevo già scritto qualcosa in merito alle prestazioni dell'amplificatore con la Beyer Tesla T1. L'accoppiata era risultata assai piacevole, anche se un po' compressa nella scena.
Riporto qui le sensazioni sull'accoppiata:
Amplificatore ADO
L'amplificatore ADO dovrebbere essere già noto a molti di voi, se non altro per il polverone che aveva sollevato su VHF. L'apparecchio è di dimensioni importanti, simili al Lehmann, realizzato in maniera totalmente prototipale, giusto per non infierire sull'estetica del prodotto..............
Ma l'abito non fa il monaco, per fortuna. L'ampli mostra subito un carattere deciso ma al tempo stesso delicato. Pare avere grinta ampiamente sufficiente per smuovere la tedeschina, ma senza farla strillare, senza asprezze e fastidi d'ascolto.
La dinamica è notevolissima, l'ampli pare gradire l'impedenza senza problemi (come verificato poi anche con la AKG K340), non scomponendosi mai, anche nei passaggi più impegnativi. Bel controllo della gamma bassa, anche se non da primato.
Un buon compagno per la Tesla? Sicuramente si, per chi non cerca aria e respiro nella riproduzione.
Un risultato che mi ha colpito per una caratteristica in particolare, ovvero l'assenza di asprezza e di freddezza in gamma alta, troppe volte comune agli ampli a s.s.
L'ascolto con la 800, più facile dal punto di vista dell'impedenza e per la maggior sensibilità, appariva quindi intrigante. Ed i risultati sono stati decisamente all'altezza!!!
L'accoppiata con la 800 appare subito felicissima. La regina suona subito con una dinamica notevolissima ed un corpo assolutamente sconosciuto prima (sempre in riferimento agli ampli a s.s.). Anche la prestazione fornita dal pur ottimo Violectric appare assolutamente inferiore, per non parlare del Lehmann (che pure suona meglio che con la T1).
Oserei dire che la resa è quasi analoga a quella che ottengo con il 300B, con un pizzico in più di corpo in basso!!!
L'headstage è, finalmente, notevole, con una tridimensionalità sconosciuta alla quasi totalità dei colleghi a s.s.
La scena è vera, credibile, e non piantata in testa as usual.............
La fatica d'ascolto è un concetto del tutto sconosciuto, nonostante la tendenza al frizzante che la 800 può a volte mostrare........ Qui è tutto a posto e si ascolta per ore senza alcun problema. La parola d'ordine è: piacere d'ascolto, con ogni genere di musica. La voce, sia femminile che maschile, è riprodotta con estrema trasparenza e profondità, senza sbavature e stridori. La gamma bassa è piena e potente, veloce e rifinita come piace ai cuffiofili. Nessun sentore di mancanza di controllo, come era apparso con la T1. Restano alcuni fastidi con il software male inciso e spinto in gamma alta, ma legati soprattutto alla HD-800 e non tanto all'amplificatore.
La dinamica è sempre esuberante, capace di trascinare nell'ascolto. La tridimensionalità, come detto, è notevole ed assolutamente inusuale per amplificatori a s.s.
Anche con la K340, come segnalatomi dal Fabri, la resa è molto buona, a anche se non a livello della 800, in ogni caso una delle rese migliori mai ascoltate con questa cuffia, sia per equilibrio delle gamme che per impatto dinamico.
Insomma, un ottimo compagno per queste due cuffie. Grazie a Domenico per l'opportunità regalata.
Si tratta dell'amplificatore di Domenico Astone, che tanto scalpore, e tante male parole, aveva scatenato su VHF quando il progettista/costruttore ne aveva proposto l'ascolto ai forumers interessati.
Si superò, come spesso accade, il limite della decenza, senza che, di fatto, si riuscissero a percepire le qualità (o i difetti) dell'amplificatore in questione.
Così, approfittando della disponibilità dell'oggetto presso il nostro amato Stregatto, me lo sono fatto spedire per ascoltarlo con calma, per capire se si tratta di qualcosa di realmente interessante, oppure se si tratta del solito ampli a stato solido........... (che come sapete, mi piacciono molto... )
Avevo già scritto qualcosa in merito alle prestazioni dell'amplificatore con la Beyer Tesla T1. L'accoppiata era risultata assai piacevole, anche se un po' compressa nella scena.
Riporto qui le sensazioni sull'accoppiata:
Amplificatore ADO
L'amplificatore ADO dovrebbere essere già noto a molti di voi, se non altro per il polverone che aveva sollevato su VHF. L'apparecchio è di dimensioni importanti, simili al Lehmann, realizzato in maniera totalmente prototipale, giusto per non infierire sull'estetica del prodotto..............
Ma l'abito non fa il monaco, per fortuna. L'ampli mostra subito un carattere deciso ma al tempo stesso delicato. Pare avere grinta ampiamente sufficiente per smuovere la tedeschina, ma senza farla strillare, senza asprezze e fastidi d'ascolto.
La dinamica è notevolissima, l'ampli pare gradire l'impedenza senza problemi (come verificato poi anche con la AKG K340), non scomponendosi mai, anche nei passaggi più impegnativi. Bel controllo della gamma bassa, anche se non da primato.
Un buon compagno per la Tesla? Sicuramente si, per chi non cerca aria e respiro nella riproduzione.
Un risultato che mi ha colpito per una caratteristica in particolare, ovvero l'assenza di asprezza e di freddezza in gamma alta, troppe volte comune agli ampli a s.s.
L'ascolto con la 800, più facile dal punto di vista dell'impedenza e per la maggior sensibilità, appariva quindi intrigante. Ed i risultati sono stati decisamente all'altezza!!!
L'accoppiata con la 800 appare subito felicissima. La regina suona subito con una dinamica notevolissima ed un corpo assolutamente sconosciuto prima (sempre in riferimento agli ampli a s.s.). Anche la prestazione fornita dal pur ottimo Violectric appare assolutamente inferiore, per non parlare del Lehmann (che pure suona meglio che con la T1).
Oserei dire che la resa è quasi analoga a quella che ottengo con il 300B, con un pizzico in più di corpo in basso!!!
L'headstage è, finalmente, notevole, con una tridimensionalità sconosciuta alla quasi totalità dei colleghi a s.s.
La scena è vera, credibile, e non piantata in testa as usual.............
La fatica d'ascolto è un concetto del tutto sconosciuto, nonostante la tendenza al frizzante che la 800 può a volte mostrare........ Qui è tutto a posto e si ascolta per ore senza alcun problema. La parola d'ordine è: piacere d'ascolto, con ogni genere di musica. La voce, sia femminile che maschile, è riprodotta con estrema trasparenza e profondità, senza sbavature e stridori. La gamma bassa è piena e potente, veloce e rifinita come piace ai cuffiofili. Nessun sentore di mancanza di controllo, come era apparso con la T1. Restano alcuni fastidi con il software male inciso e spinto in gamma alta, ma legati soprattutto alla HD-800 e non tanto all'amplificatore.
La dinamica è sempre esuberante, capace di trascinare nell'ascolto. La tridimensionalità, come detto, è notevole ed assolutamente inusuale per amplificatori a s.s.
Anche con la K340, come segnalatomi dal Fabri, la resa è molto buona, a anche se non a livello della 800, in ogni caso una delle rese migliori mai ascoltate con questa cuffia, sia per equilibrio delle gamme che per impatto dinamico.
Insomma, un ottimo compagno per queste due cuffie. Grazie a Domenico per l'opportunità regalata.