È un po’ di tempo che non scrivo sul forum ed ero un po’ indeciso sulla sezione in cui aprire questo 3d, visto che tocca diversi argomenti.
La scelta è caduta su questa sezione.
Io (il testone) e il martello (il Tenente) ci siamo conosciuti una decina d’anni fa a casa dell’amico comune Rudino (Marco).
Già allora mi parlava di correzione ambientale passiva, musica liquida, digital room correction e casse attive, argomenti che, correzione passiva a parte (che già utilizzavo), mi sembravano provenire da un altro pianeta, anche considerando che allora io ero innamorato delle lucine blu e verdi, e Tannoy. E lo guardavo come fosse un marziano.
Ma già la prima visita a casa sua, con le sue prime GENELEC, mi aveva dimostrato che le cose di cui parlava, consentivano un risultato sonoro davvero al di là di ogni mia aspettativa, anche se a me sembravano argomenti troppo complicati...... e poi non potevo buttare a mare il mio impianto.
Ma lui in questi anni ha continuato a ribadire e sostenere le sue convinzioni (un vero integralista..... e chi lo conosce sa di cosa parlo ); nel corso degli anni gli impianti sono cambiati, il suo sempre nella medesima direzione, il mio con diffusori più piccoli e sub, elettroniche diverse, ambiente differente, cambiamenti che mi portarono un paio di anni fa alla liquida come unica sorgente, come avevo avuto modo di scrivere in questo spazio (anni prima, invece, i risultati con la liquida non erano stati al livello delle aspettative); e cambiamenti che nelle ultime settimane mi hanno portato a diffusori attivi, provvisti di digital room correction: le Genelec 8351.
Di seguito le caratteristiche del diffusore di cui sto parlando:
- Monitor Attivo Triamplificato
- SPL max: 110dB @ 1m
- Risposta in frequenza: 32Hz - 35kHz (-6dB)
- Accuratezza della risposta in frequenza: 38Hz - 21kHz ± 1,5 dB
- Crossover: 490Hz/2,6kHz
- Driver: Doppio Woofer 8.5" + 4", Midrange 5", Tweeter 0.75" con cupola in metallo
- Amplificatore: Woofer 150W + Midrange 120W + 90W Tweeter
- Connettori: 1x input XLR analogico, 2x output XLR AES/EBU, 2x RJ45
- Dimensioni: H452 x 287 x 278mm
- Peso: 19kg
Era un po’ che pensavo alle GENELEC 8351, quello che mi tratteneva nel creare le condizioni per poterle provare erano:
1) la non non possibilità di collegarle in bilanciato (risolto con un cavo Rca/XLR);
2 Il timbro di questi diffusori, temevo che suonassero “poco naturali”.
Ma con mia enorme sorpresa, e anche del Tenente (che non conosceva le molteplici possibilità di intervenire sul software di calibrazione GLM, anche se non le userà mai perché non gli interessa e si fida comunque del risultato prodotto dalla calibrazione) il prodotto è estremamente versatile.
Il software consente di intervenire, e con molta facilità sulla curva prodotta dalla calibrazione e adottarla alla proprie esigenze.
Su dettaglio, dinamica, transienti, pressione sonora, assenza di fatica di ascolto è inutile parlarne perché sono il marchio di fabbrica del diffusore GENELEC.
Ripeto quello che per me è una grande sorpresa è la timbrica: estremamente naturale.
È così la missione del Tenente, iniziata anni fa, ovvero il processo di conversione del testone “al nuovo credo” è giunto al termine.
....., o meglio adesso inizierà a dire di vendere il pre, collegare tutto al Dac in bilanciato, comandando il volume dal Mac air, acquistare Genelec più grandi, sub Genelec ecc........ ma questa sarà un'altra puntata della mia Hifi Novela .
Prima di tutto si deve vendere: finale (L ectorr VM 200), casse (HECO GT 302), sub Velodyne ...., alcuni DAAD, Volcano, e accessori vari).
A parte gli scherzi,
Grazie ancora Riccardo.
La scelta è caduta su questa sezione.
Io (il testone) e il martello (il Tenente) ci siamo conosciuti una decina d’anni fa a casa dell’amico comune Rudino (Marco).
Già allora mi parlava di correzione ambientale passiva, musica liquida, digital room correction e casse attive, argomenti che, correzione passiva a parte (che già utilizzavo), mi sembravano provenire da un altro pianeta, anche considerando che allora io ero innamorato delle lucine blu e verdi, e Tannoy. E lo guardavo come fosse un marziano.
Ma già la prima visita a casa sua, con le sue prime GENELEC, mi aveva dimostrato che le cose di cui parlava, consentivano un risultato sonoro davvero al di là di ogni mia aspettativa, anche se a me sembravano argomenti troppo complicati...... e poi non potevo buttare a mare il mio impianto.
Ma lui in questi anni ha continuato a ribadire e sostenere le sue convinzioni (un vero integralista..... e chi lo conosce sa di cosa parlo ); nel corso degli anni gli impianti sono cambiati, il suo sempre nella medesima direzione, il mio con diffusori più piccoli e sub, elettroniche diverse, ambiente differente, cambiamenti che mi portarono un paio di anni fa alla liquida come unica sorgente, come avevo avuto modo di scrivere in questo spazio (anni prima, invece, i risultati con la liquida non erano stati al livello delle aspettative); e cambiamenti che nelle ultime settimane mi hanno portato a diffusori attivi, provvisti di digital room correction: le Genelec 8351.
Di seguito le caratteristiche del diffusore di cui sto parlando:
- Monitor Attivo Triamplificato
- SPL max: 110dB @ 1m
- Risposta in frequenza: 32Hz - 35kHz (-6dB)
- Accuratezza della risposta in frequenza: 38Hz - 21kHz ± 1,5 dB
- Crossover: 490Hz/2,6kHz
- Driver: Doppio Woofer 8.5" + 4", Midrange 5", Tweeter 0.75" con cupola in metallo
- Amplificatore: Woofer 150W + Midrange 120W + 90W Tweeter
- Connettori: 1x input XLR analogico, 2x output XLR AES/EBU, 2x RJ45
- Dimensioni: H452 x 287 x 278mm
- Peso: 19kg
Era un po’ che pensavo alle GENELEC 8351, quello che mi tratteneva nel creare le condizioni per poterle provare erano:
1) la non non possibilità di collegarle in bilanciato (risolto con un cavo Rca/XLR);
2 Il timbro di questi diffusori, temevo che suonassero “poco naturali”.
Ma con mia enorme sorpresa, e anche del Tenente (che non conosceva le molteplici possibilità di intervenire sul software di calibrazione GLM, anche se non le userà mai perché non gli interessa e si fida comunque del risultato prodotto dalla calibrazione) il prodotto è estremamente versatile.
Il software consente di intervenire, e con molta facilità sulla curva prodotta dalla calibrazione e adottarla alla proprie esigenze.
Su dettaglio, dinamica, transienti, pressione sonora, assenza di fatica di ascolto è inutile parlarne perché sono il marchio di fabbrica del diffusore GENELEC.
Ripeto quello che per me è una grande sorpresa è la timbrica: estremamente naturale.
È così la missione del Tenente, iniziata anni fa, ovvero il processo di conversione del testone “al nuovo credo” è giunto al termine.
....., o meglio adesso inizierà a dire di vendere il pre, collegare tutto al Dac in bilanciato, comandando il volume dal Mac air, acquistare Genelec più grandi, sub Genelec ecc........ ma questa sarà un'altra puntata della mia Hifi Novela .
Prima di tutto si deve vendere: finale (L ectorr VM 200), casse (HECO GT 302), sub Velodyne ...., alcuni DAAD, Volcano, e accessori vari).
A parte gli scherzi,
Grazie ancora Riccardo.