RockOnlyRare ha scritto:
non li ho ascoltati per cui non posso giudicare, però l'aumento dei bassi e minor presenza sugli alti lascia presagire pesanti interventi di rimasterizzazione o peggio di livellamento del volume.
Quando si parla di masters originali a 192 khz ok ma originali di cosa, dei masters su nastro vecchio di quesi 50 anni ? oppure della conversione digitale fatta a suo tempo dal master analogico ?
La differenza tra disco in vinile e cd nel senso di aumento dei bassi e minor presenza sugli alti la noto praticamente su tutti i miei vinili, credo sia dovuta al mio lettore cd che mi sembra riproduca in maniera esagerata le alte frequenze, comunicando una sensazione di suono freddo, quasi metallico rispetto al suono prodotto dal giradischi. Detto questo riporto quanto scritto all'interno del cofanetto:
"I nastri di studio su cui venivano registrati e conservati i master originali di questo disco sono supporti destinati ad un processo degenerativo e di deterioramento fisico, causato dal materiale stesso che costituisce tali supporti.
Il superiore dei tre strati che solitamente compongono un nastro magnetico, utilizza un collante per fare aderire le particelle magnetiche che, a causa di diversi fattori ambientali, con il passare del tempo tende a sciogliersi, incollando le spire del nastro le une alle altre, rendendone così impossibile la riproduzione.
Il primo passaggio di questa catena di restauro consiste nel rendere riproducibili i nastri in queste condizioni, i cosiddetti "sticky tapes". Il metodo utilizzato è quello di riscaldarli in un forno termostatato e ventilato a controllo digitale, che fa sciogliere la colla e rende riproducibile il nastro.
A questo punto il nastro rigenerato viene prima trasferito su un nuovo nastro al fine di mantenere una nuova copia analogica del master originale e successivamente riprodotto su un lettore analogico e digitalizzato attraverso una conversione AD ad uno dei più alti standard tecnici, 192 kHz.
...
Una volta che la registrazione è stata digitalizzata diventa riproducibile infinitamente senza alcuna perdita di qualità, cosa che invece avviene nei sistemi meccanici, ciò diventa indispensabile per la fase successiva alla lavorazione: il restauro e la rimasterizzazione del contenuto musicale.
La musica viene processata attraverso una strumentazione specifica per rimuovere gli eventuali disturbi, ad esempio il rumore di fondo e per compensare eventuali deficit causati dalla degradazione del supporto e della strumentazione utilizzata all'epoca della registrazione originale, in modo da restituire alla musica il sound voluto dai musicisti e dai tecnici che hanno lavorato alle registrazioni originali e ottimizzandolo attraverso la tecnologia più evoluta moderna.
Da questa rimasterizzazione ad altissima qualità si crea la matrice che verrà utilizzata per la stampa dei dischi in vinile."