Knife Edge ha scritto:L'altra sera in auditorium: Mozart 29, Beethoven 5 e Way To Infinity del giovane bolzanino Alessandro Ferrante, Haydn Orchester di Trento e Bolzano diretta dal finlandese Pietari Inkinen, una serata virata allo Sturm und Drang con musicalissime e rivelatrici esasperazioni.
Concerto emotivamente notevolissimo, ma che mi ha fatto anche resettare con la realtà sonora dopo i giorni di confronti cuffiofili HD800 / LcdX. E ho concluso con questa considerazione: ci sono cose differenti che rispettivamente queste due cuffie fanno benissimo e in modo meravigliosamente realistico.
Per la LcdX è la densità armonico/timbrica di suono, una particolare liquidità tremendamente naturale e naturalmente realistica di tutto ciò che riproduce, la capacità di scolpire dal pieno ma senza indurire. Come controparte talvolta non apre a sufficienza, manca un po' d'aria, di volume di spazio in cui lasciare che i suoni facciano un po' di percorso, e certe sfumature, che però talvolta sono proprio là dove "si fa musica", vengono un po' attuffate.
Per la Hd800 è l'aria, la sensazione di avvolgere ma proveniendo da un po' più lontano, come dal vivo. Poi la capacità di rivelare quelle zone che la LcdX invece ammorbidisce, il sibilo del vento che Sibelius fa vibrare ai violini in Lemminkainen e le Fanciulle dell'Isola, che dal vivo avvolge la sala di freddo e sferzate di nevischio, ma che a volte in riproduzione diventa una nebbiolina caldina. Non con la Hd800. In compenso con la Hd800 i timbri non sono sempre naturalissimi (penso ai violini), e c'è una sorta di filtro che incrementa i contorni, creando talvolta un'immagine iperrealistica della realtà
É la esatta impressione che ho avuto io sulle due cuffie in oggetto, a lungo possedute e apprezzate. Poi ho ascoltato la HE1000 ed ho trovato in questa cuffia l'esatta via di mezzo fra le 2: l'aria ed il microdettaglio dell'una uniti al corpo ed alla densità dell'altra.
Se ti capita, ascoltala, potrebbe piacerti davvero molto.