Fin dalla Lcd2, era l'Ottobre del 2010, la Audeze nel tempo ha mantenuto un family sound che man mano è andato affinandosi, ma che è comunque riscontrabile in tutte le cuffie avute e che mi continua ad affascinare.
Un Audeze si riconosce ad occhi chiusi, e non solo per il peso, e questa iSine non fa eccezione.
Occorrono un paio di minuti per procedere al montaggio dell'archetto, del cavo, e per indossarla, questa è la versione col cavo Lightning, avendo device Apple, era quasi d'obbligo, sopratutto per cosa si leggeva in giro circa il miglioramento drammatico che l'inserimento apportava.
Per ora si procede con iPad + Tidal hifi, il volume a disposizione è notevole.
Ho preso le 10 e non le 20 perché alla fine so che non le userò tantissimo e comunque andranno ad affiancare le Jh13.
Dopo la prima mezzoretta, debbo dire che la frase "soldi ben spesi" è proprio d'obbligo.
Innanzitutto il family sound c'è tutto, il DNA Audeze è ben percepibile, magica gamma media, basso presente, pieno , certo ancora un po' legato, ma vabbè, si sa che qualche centinaio di ore sono d'obbligo.
La cosa che più mi colpisce, a dispetto delle dimensioni, parliamo sempre di 2 tappini infilati nell'orecchio e la spazialità, l'ariosita, il suono non soffre di nessun effetto compressione.
Il sound stage ricreato è notevole, a livello di una ottima dinamica ben amplificata, e questo probabilmente è dovuto al cavo cypher che funziona con la sua bella app scaricabile dall'apple store è dotata di un efficace equalizzatore, per la felicità degli smanettoni, tra i quali mi colloco a pieno diritto.
Come dicevo sopra, il rispetto del family sound è la cosa che più mi piace della iSine, il classico suono corposo, con un bel basso che riempie e gamma media analogica.
Gli alti sono presenti, puliti, li definirei dolci, per adesso, magari suonando un po' si affina il tutto.
Adesso mentre scrivo sta finendo questo disco: