Ti posso dire senza ombra di dubbio che per ascoltare voci liriche riprodotte in modo in qualche luogo analogo all'esperienza teatrale bisogna andare risolutamente alle valvole. Stesso dicasi per il pianoforte, di una naturalezza disarmante sulle valvole, e per gli archi in generale, violini su tutti. Con i transistor bisogna spendere infinitamente di più per ottenere risultati che su questi parametri rimangono comunque inferiori alle valvole.
Poi se per valvole parliamo delle Sovtek... allora non parliamone neppure. Suonano male. Ma ad esempio le Telefunken non hanno niente del "colore" per "luogo comune" attribuito, e mi sembra anche da te, alle valvole. Non so se ti sei mai impegnato in operazioni di rivalvolature su ampli a valvole, sia per cuffie che per diffusori: il colore possibile alle valvole non è uno ma centomila, a seconda della valvola in esame. Con la valvola si può ottenere non solo il classico suono caldo e tondo (e magari ovattato in alto), ma anche un suono brillante, nervoso, dinamico. Quindi di quale "colore" stiamo parlando? Di quello delle Sovtek moderne? Parliamo di valvole serie, per favore... A me sembra che il suono delle valvole che hanno in mente i sostenitori dei transistor sia, quello si, decisamente lo stereotipo del suono della valvola, non il suono migliore che le valvole possono offrire. Ma per scoprire questo occorre investire tempo a conoscere le valvole, e questo quasi nessun avversatore delle valvole penso possa aver voglia di farlo. E quindi continua ad ignorare queste cose, che invece sono pur vere...
Il discorso dell'efficienza del diffusore ha un gran peso sempre in rapporto con la musica amplificata o con la musica acustica con strumenti moderni riprodotta in piccoli ambienti. Quindi col connubio potenza/velocità/punch. Col pianoforte classico bastano 80-100w e diffusori di 88 decibel per avere a due metri di distanza d'ascolto dai diffusori, in ambiente 6x4m, un volume dello strumento paragonabile a quello di una quarta, quinta fila di poltrone in platea(forse anche una seconda/terza fila) di un qualunque teatro. Quindi in questo caso il problema proprio non si pone. Senza poi contare che ieri sera ho visto quella paccottiglia di "Blue Moon" in BluRay e la colonna sonora, nei momenti d'azione, mi sbalzava dal divano con il mio Graaf... meno male che ho bisogno dell'alta efficienza... si certo, avessi un salotto di dimensioni doppie o triple...
Mi parli del finger-peaking di chitarra ... quale chitarra? Quella amplificata ascoltata in una sala da concerto? Quella ascoltata da te che la suoni? Quella ascoltata in una sala senza amplificazione a tre metri di distanza? Nel primo caso (amplificata in sala da concerto) vince lo stato solido, nel secondo caso forse vince di un capello lo stato solido, nel terzo caso vince di un capello la valvola. Se dalla chitarra passiamo alla tiorba e si parla di un concerto in un teatro classico (ovviamente non amplificato) la valvola vince a mani basse.
Io comunque tutte le volte che mi trovo coinvolto in una conversazione di questo tipo, mi domando sempre come mai i "valvolisti" siano molto tranquilli nell'accettare la preferenza degli "avversari" per il suono degli SS, mentre invece i "transistoristi" siano sempre in qualche modo convinti di poter insegnare sul suono "vero" qualcosa agli amanti della valvola . Mah, prima o poi lo capirò!!!
Comunque la mia posizione è questa: ho sentito impianti titolatissimi e onnipotenti (e costosissimi) a transistor suonare la "mia" musica molto, molto peggio del mio modesto impiantino, e soprattutto molto molto irrealisticamente e molto poco musicalmente. Ascoltando quella stessa musica dal vivo so benissimo come deve suonare, e cioé in un modo molto lontano dagli strumenti amplificati. O dalle voci amplificate. Con i dovuti accorgimenti con le valvole ci si arriva. Non ho mai sentito un transistor arrivarci, indipendentemente dal prezzo. Vorrà pur dire qualcosa.
Io comunque mi fermo qui. Non vorrei continuare in questa discussione: perché vedi giullare, fondamentalmente, a me non interessa minimamente convincerti. E credo anche che se tu ascoltassi il mio impianto - che è un impianto molto molto umile ma ben accozzato insieme e con una oculata scelta delle valvole dell'ampli e dei diffusori - ti renderesti conto anche dei limiti delle tue affermazioni. Ma , fondamentalmente ed irrevocabilmente, io non ho bisogno di nessuna conferma o avallo su quello che ascolto e su come ascolto da parte di nessuno, né ho bisogno del consenso per godere la mia musica preferita... quindi perché darti torto? Sarebbe una inutile ed assurda perdita di tempo .[i]
Anch'io quindi ti porgo il mio saluto, ma sempre, bada bene, col sorriso sulle labbra
Vito
P.S.: voglio chiedere scusa a tutti i cuffiofili per lo spazio sottratto all'argomento di pertinenza di questo spazio. Purtroppo, per di più, io sono notoriamente logorroico.
Ultima modifica di Pazzoperilpianoforte il Gio Mag 06, 2010 10:02 pm - modificato 2 volte. (Motivazione : correzione grammaticale + una aggiunta testuale)