BandAlex ha scritto:
Se l'ampli non va in clipping, non cambia nulla a livello dinamico, e comunque non conta la potenza di uscita finchè è sufficiente.
ma e' proprio questo il punto... ecco perche' ho fatto l'esempio concreto. nel primo caso hai 10db di margine dinamico (e quindi puoi gestire picchi sull'rms di 10db), nel secondo invece molto meno, e a parita' di rms i picchi saranno compressi.
BandAlex ha scritto:
La dimostrazione di questo è data dal fatto che esistono ampli di potenza modesta ma che non hanno alcun deficit a livello di punch. Viceversa, mi è capitato di ascoltare finali da 100 W per canale con la HE6 che erano fastidiosi e sembravano avere meno "headroom" del mio VHF-MOS.
ahhhhh.... qui entriamo in un terreno pericoloso...... supponendo ovviamente che l'ampli da 100W non sia "farlocco", si puo' avere maggiore sensazione di punch e "corpo" giocando con l'andamento della THD, ovvero sulla psicoacustica..... ecco perche' a volte le valvole danno questa sensazione (non sto dicendo che e' vero in generale, sia chiaro....)
Forse intendevi 250 mA, che corrispondo su 8 ohm a circa 1.4 W RMS in classe A (con un simmetria complementare, la quasi totalità degli ampli moderni).
no, intendevo proprio 250mW, sorry non mi andava di fare il conto della corrente di polarizzazione. cmq, presto fatto, sono circa 180mA... il Pass di cui sopra e' polarizzato a circa 1.4A
E' un valore di bias già molto alto, di solito la corrente di polarizzazione si attesta sui 30/50 mA. Per questo la maggior parte degli amplificatori in classe B, a prescindere dalla potenza massima erogabile, a riposo sono praticamente freddi.
ovviamente si parla di ampli di un certo livello, in cui la polarizzazione e' tipicamente abbastanza profonda.
La pratica di utilizzare polarizzazioni profonde (la cosiddetta AB) si basa sulla convinzione che l'abbandono della classe A è meno dannoso se avviene a volumi più elevati, dove la distorsione di incrocio è potenzialmente mascherata dal segnale audio. Inoltre, il nostro orecchio è più sensibile alle distorsioni a volumi medio/bassi piuttosto che a volumi elevati. Ma non tutti i progettisti sono d'accordo con questa tecnica, preferendo un approccio più classico e tendendo sotto controllo con la dovuta precisione il bias.
qui non ti seguo. l'unico modo di fare un classe b puro e' di mettere tassi di feedback enormi, il bias lo puoi tenere sotto controllo quanto vuoi, ma avrai sempre la distorsione dovuta al passaggio in interdizione di uno dei due rami. che c'e' ovviamente anche se il bias, per pura ipotesi, fosse perfettamente controllato e stabile in temperatura e tempo. usare una polarizzazione profonda permette invece (insieme ad altre accortezze) di avere un GNFB molto basso, al limite nullo. la distorsione di incrocio inoltre non avviene solo a "volumi bassi" ma sempre e cmq. basta che pensi a come e' fatta una forma d'onda che attraversa un push pull. quindi e' prsente a qualunque volume, ma e' vero che se non adotto tecniche di correzione, e' percentualmente piu' rilevante se il "volume" e' basso.
Ma, come già ho scritto, non è solo una questione di classe A o meno. Si tratta di vedere come è progettato l'ampli nella sua interezza, e della bontà delle protezioni che non devono influire negativamente all'ascolto.
perfettamente d'accordo. ho ascoltato classi A trapananti e classi AB deliziosi.
Un classe A di solito ha protezioni molto più blande, perchè è intrinsecamente più robusto. Inoltre, chi progetta un classe A di solito lo fa tenendo in massima considerazione proprio la qualità audio, e per questo evita di inserire protezioni potenzialmente nefaste, cosa che invece non è possibile evitare in un classe B.
questa e' filosofia di progetto, non e' una cosa tecnicamente intrinseca. puo' essere vero, puo' essere non vero.
Non dico questo, dico solo che è più difficile. Un ampli per diffusori in classe A, ben progettato, probabilmente suona benissimo con la HE6, ma non è cosa comune avere in casa un classe A o AB che suoni bene in cuffia, ed è fortunato colui che ce l'ha. Per tutti gli altri, conviene orientarsi su ampli specifici per cuffia, che sono meno costosi e - generalmente - meno ingombranti. Oltre a suonare - mediamente - meglio, con potenze più consone e adatte all'uso con qualsiasi cuffia, e senza alcun rischio nell'utilizzo quotidiano.
io, insieme a moltissimi altri possessori di HE6, facevo suonare la cuffia con un AB, e suonava meglio di qualunque ampli cuffie avessi ascoltato, anche di altissimo livello. molti usano con estrema soddisfazione vecchie "glorie" (oggetti ben progettati e ben realizzati, con l'unico difetto di essere "vecchi").
mi sento di ribadire e tranquillizzare chi magari volesse sperimentare: la HE6 puo' funzionare senza alcun problema (con le dovute accortezze che anche BAndalex ha spiegato relative alle connessioni... ma che sono vere anche con qualsiasi diffusore....) con ampli da una 50ina di W, non e' necessario un classe A ma ovviamente se e' disponibile ben venga, un classe AB di buon lignaggio suonera' in modo del tutto ottimale e potrebbe stupire come qualita' sonora.