Come ben sapete, un po' perché le varie combinazioni vanno ascoltate (ed è sempre difficile) e un po' perché ero rimasto incantato dal precedente modello
(vedi qui: https://www.ilgazeboaudiofilo.com/t23716-estro-armonico-otl-sennheiser-hd800 ), la mia scelta è infine caduta sull' Ampli OTL di Estro Armonico.
Erano i miei primi passi nel mondo dell'Audio con la “A” maiuscola e sono rimasto letteralmente folgorato da quello che ho ascoltato nelle settimane in cui la loro unità di prova mi è stata spedita in valutazione. Tanto da commissionare un nuovo Ampli a Lorenzo Betti e Massimiliano Fraboni e formare un piccolo gruppo d'acquisto per supportarne lo sviluppo.
L'obbiettivo era creare un oggetto sonicamente simile all'originale, conservando tutto quello che c'era di buono, ossia timbrica, dinamica, trasparenza, velocità, limandone i difetti e migliorandone la versatilità.
Unica richiesta formale, migliorare un po' il punch per la cuffia con cui andava abbinato, la Sennheiser HD800, cosa che nel modello da me ascoltato era un po' carente.
E' passato un anno e il nuovo Ampli è qui accanto a me, con le lampadine che scandano come fornetti, in attesa di premere play sul lettore CD.
Vediamo cos'è cambiato rispetto all'oggetto originale provato un anno fa...
CARATTERISTICHE TECNICHE DICHIARATE:
POTENZA: 3.5W su 600 ohm / 1.75W su 300 ohm
GUADAGNO: 15 db
RAPPORTO S/N: superiore a 90 db
RISPOSTA IN FREQUENZA: 5-100.000 Hz
SENSIBILITA IN: 150 mV
DIMENSIONI ALIM: 22 L x 30 P x 13 A , 11Kg
DIMENSIONI AMPLI: 32 L x 30 P x 5.5 A , 4.6Kg
VALVOLE: pre 2x 6H23 (o ECC88) , finali 2x 5998 , raddrizzatrice 1x 5U4/5931 (GE / Sylvania / Svetlana)
PREZZO DI LISTINO: 1800E
COSTRUZIONE:
Si tratta di un prodotto professionale, progettato in casa ed assemblato artigianalmente a mano.
Questo è più che evidente nonostante l'aspetto generale molto curato.
Tuttavia non si tratta di un difetto, bensì di una precisa caratteristica, segno distintivo di ogni elettronica prodotta da questa azienda.
Ogni aspetto è curato personalmente dal progettista e questo offre una sicurezza qualitativa impareggiabile rispetto ad un qualsiasi progetto meccanizzato.
Il resto sono solo finezze estetiche.
Una visita al laboratorio stesso sembra un vero e proprio viggio nel tempo.
A quando avevamo il tempo anche di pensare e soffermarci un attimo sulle cose, piuttosto che “fare” e basta...
Partiamo dagli chassis.
Tecnicamente parlando abbiamo un telaio (progetto originale) in acciaio Inox amagnetico AISI 316 di spessore 20/10 3mm per la testa, con fianchetti in legno massello di 3cm, fondo forato in griglia di alluminio 2mm e 3 piedini. Il collegamento con l'alimentazione avviene tramite un cavo da 1.5mt con connettore powercon.
Per l'alimentazione è stato impiegato il telaio del Nordlys, altro progetto EA, interamente in alluminio 5mm, 4 piedini e connessioni di alimentazione powercon.
La prima cosa che salta all'occhio, sono le dimensioni! E qui le foto non rendono giustizia.
Sia la testa che l'unità di alimentazione sono più del doppio dell'impiantino che ho provato in precedenza. L'alimentatore in paticolare è mastodontico!
Insomma, 11Kg si sentono e si vedono tutti!
La potenza è misurabile in 350VA e il peso è notevole, ma tutto considerato ci sta tutto e assume ancor più senso la separazione in due unità distinte.
Componentistica.
Non sono un elettronico e non sono in grado di giudicare la qualità del singolo componente, così come non sono in grado di comprendere le logiche progettuali dietro gli abbinamenti tra la suddetta componentistica, ma posso dirvi come è stata scelta!
Il progetto è molto simile all'originale pertanto, all'inizio, si era parlato semplicemente di migliorare la qualità dei componenti mantenendo invariato il progetto.
Stavamo comunque già ragionando in un'ottica di qualità, considerando componenti militari e industriali di alta qualità, benchè abbordabili a livelli di costi finali.
Man mano che il progetto prendeva forma e venivano effettuati i primi test, Lorenzo ha iniziato ad appassionarsi molto e a rendersi conto che era possibile, con alcuni accorgimenti, semplificare ulteriormente e creare qualcosa di significativamente migliore.
Da quel momento in avanti si è aperto un lungo periodo di sperimentazioni progettuali e ricerca del componente migliore fino ad una selezione che ha coinvolto persino lo stock personale di Lorenzo stesso, accuratamente selezionato negli anni.
Il cablaggio, inutile dirlo, è stato realizzato interamente in aria, con cavo 60/40 Rame/Argento solid core.
Questo cavo viene normalmente utilizzato nel cablaggio areonautico, aerospaziale e navale e rappresenta lo standard in EA.
Trasformatore ed induttanza sono stati realizzati a mano su specifica, utilizzando lamierini a grani orientati in ferro-silicio al 4%.
Infine sono stati immersi in bagno d'olio (doppio passaggio), e il trasformatore è stato "catramato" con quello che, a occhio, mi sembra vernice antirombo e montato nel blocco di alimentazione su piedini gommati. Il tutto a netto beneficio delle vibrazioni ;)
Una precisazione: quando parlo di componentistica militare, non parlo di componenti consumer realizzati su specifiche militari ed acquistabili liberamente.
Parlo di reali componenti militari, smontati uno ad uno da strumentazioni USA e URSS dismesse ed acquistate in stock direttamente sul posto! Ho lavorato come radarista sulle navi militari per tre anni... stiamo parlando di qualcosa di completamente diverso e realizzato con un unico scopo: funzionare sempre con quelle specifiche, resistere a tutto e non rompersi mai (nelle intenzioni del costruttore, almeno). Non è elettronica di consumo e cambia un tot, credetemi!
Idem per la componentistica industriale utilizzata.
Anche qui lo standard è altissimo e si parla di componentistica presa da vecchie apparecchiature scientifiche. Altre cose, inevitabilmente, sono prodotti consumer, ma sempre e comunque di un certo tipo (es, potenziometro alps black beauty e condensatori Mundorf/Jensen).
Ecco cosa c'è dentro (e fuori) le due scatolette:
N.4 Ingressi RCA NEUTRIK (GERMANY YARBO in Rodio / custom in Argento su richiesta)
N.2 Uscite RCA NEUTRIK (GERMANY YARBO in Rodio / custom in Argento su richiesta)
N.1 Commutatore ingressi FEME con contatti in oro
N.2 Uscite Cuffia con contatti in argento (Neutrik NJ3FP6C-BAG)
- Circuitazione PRE-AMPLI, con commutatore e led frontale
- Connettore di Alimentazione in standard Powercon 20A (con cavo fornito in dotazione) / IEC su richiesta
N.1 Potenziometro ALPS RK40 Black Beauty logaritmico
N.2 Condensatori di Uscita Mundorf Supreme Silver/Oil / Jensen con Armature in Rame – 1uF
N.2 Condensatori elettrolitici switching
N.2 Valvole finali 5998
N.2 Valvole pre 6H23 (sostituibili con ECC88)
N.1 Valvola rettificatrice 5U4 (GE / Sylvania / Svetlana)
N.1 Manopola Volume in Acciaio Inox, analoga del Nordlys
- Unità separata di alimentazione da 350VA, con lamierini a grani orientati in ferro-silicio al 4% e avvolgimenti fatti a mano
- Resistenze kiwame/allen bradley
- Resistenze catodiche blindate a norme militari DALE (25W/1% di tolleranza)
- Cablaggio in aria con filo Rame/Argento 60/40 rivestito Teflon
- Telaio AMPLI in acciaio Inox amagnetico AISI 316 di spessore 20/10 con placca superiore con logo, 3 piedini removibili e fianchetti in legno
- Telaio ALIMENTAZIONE Nordlys in alluminio alto spessore con placca in acciaio Inox, interruttore principale e led
SETUP
Il setup utilizzato nelle prove è il medesimo delle precedenti, con alcune piccole differenze:
Sonorità utilizzate:
I miei generi preferiti spaziano dal Rock al Jazz, Blues, senza disdegnare contaminazioni elettroniche e sperimentazioni.
I CD/SACD utilizzati in questa prova sono i medesimi della recensione del precedente modello, più alcuni file in alta risoluzione, ossia:
Pink Floid (The Wall / Dark Side of the Moon, CD rimasterizzazione del 2011 di James Guthrie), BB King (Live at the Apollo, CD Incisioni Verve), Dire Straits (Brothers in Arms, SACD), Doug Macleod (There's a Time, HDCD), The Ultimate Chesky Demostration Disk HD Tracks ( http://chesky.com/album/ultimate-demonstration-disc-ud95 ).
Per la parte elettronica:
- Lettore Universale Cambridge Audio BD751
http://www.ultrahighendreview.com/cambridge-audio-azur-751bd-universal-blu-ray-player/
- Lettore Universale Oppo 105
http://www.tnt-audio.com/sorgenti/oppo_bdp105.html
- Lettore digitale FiiO X5 (1°gen)
http://www.head-fi.org/products/fiio-x5-high-res-portable-music-player/reviews
- Amplificatore per Cuffia EstroArmonico OTL SIGNATURE
http://www.estroarmonicoaudio.it/
- Amplificatore portatile Fiio E12 DIY Limited
http://www.head-fi.org/products/fiio-e12-diy-limited-edition-portable-amp-headphone-slim-amplifier
- Cuffia Sennheiser HD800
http://www.stereo-head.it/2013/07/cuffie-sennheiser-hd800-recensione/
- Cuffia Sennheiser HD650
http://www.tnt-audio.com/casse/headphones_test.html
A completamento del tutto:
- Cavi di segnale Furutech Monofilare in argento (autocostruiti - singolo monofilo 19AWG 0,9mm schermati con calza in rame e guaina PVC, connettori V&M)
http://www.furutech.com/2013/01/29/1496/
http://www.audioselection.it/product.php~idx~~~1924~~V+_+M+CS1032~.html
- Cavi di segnale Mundorf (autocostruiti - 4 monofili d'argento + 1% oro 24AWG 0,5mm x cavo, intrecciati senza schermatura, connettori V&M)
http://www.audioselection.it/product.php~idx~~~328~~MUNDORF+SGW+105~.html
http://www.audioselection.it/product.php~idx~~~1924~~V+_+M+CS1032~.html
- Cavi di segnale Mundorf (autocostruiti - 4 monofili d'argento + 1% oro 24AWG 0,5mm x cavo, intrecciati con doppia schermatura, connettori WBT Nextgen)
http://www.audioselection.it/product.php~idx~~~328~~MUNDORF+SGW+105~.html
http://www.wbtusa.com/pages/0110ags.html
- Piedini per elettroniche disaccoppianti in ebano con sfera in zirconio V&M SYMBIO P1-33
http://www.audioselection.it/product.php~idx~~~1742~~V_M+SYMBIO+P1_33~.html
- Piedini per elettroniche disaccoppianti autocostruiti sul modello V&B
(corpo in rovere, sfera in Nitruro di Silicio 9.5mm)
http://www.rgpballs.com/it/prodotti/SFERE/SCELTA-RAPIDA/CERAMICA/sfere-in-nitruro-di-silicio-si3n4
Bella sorpresa! Il setup migliore in assoluto è emerso essere abbastanza diverso dal precedente, vediamo perché:
Sorgente.
Se prima la sorgente migliore era il lettore Oppo, ora è il Cambridge.
La piacevole sorpresa è che, oltre ad essere il mio lettore di casa, il Cambridge è anche di una generazione precedente rispetto all'Oppo. Il suono è semplicemente più naturale, non saprei come descrivere meglio la cosa. Accanto all'analicità del suono dell'Oppo si avverte una maggiore musicalità.
Inoltre è stato molto più semplice interfacciare il Cambridge, questa volta.
Con le prove precedenti, dopo aver collegato l'Oppo ed aver osservato come il suono migliorava rispetto ad una corretta regolazione del volume di uscita del segnale, abbiamo avuto l'impressione che il volume d'uscita fisso del Cambridge fosse troppo alto di fabbrica, rovinando così l'ascolto.
La sensazione era quella di un suono più gonfio e meno controllato dell'Oppo.
Ora questa sensazione è completamente sparita dimostrando quanto Cambridge abbia fatto bene con questo lettore!
Cavi di segnale.
Il cavo migliore è sempre e comunque il Mundorf autocostruito, qui nella sua versione con doppia schermatura e connettori WBT Nextgen. Rispetto al precedente cavo abbiamo notato una miglior focalizzazione degli strumenti ed una scena nettamente migliore, pertanto questo è il costro cavo di segnale di riferimento.
Piedinatura.
I piedini autocostruiti si sono rivelati migliori dei Symbio, non me l'aspettavo proprio!
In questo setup i Symbio tendono ad asciugare molto, mentre quelli in rovere lasciano tutto inalterando migliorando semplicemente quello che c'è da migliorare... ottimo, a costo quasi zero sono un'affare, corro a costruirne altri !!! :)
Si vede che l'altro alimentatore beneficiava di questo accorgimento, mentre qui non occorre o, anzi, è deleterio... punterei il dito sulla maggiore trasparenza ed escursione dinamica, i miei amici invece verso i connettori in rodio... tant'è...
Anche sotto il lettore CD i nuovi piedini si comportano molto bene.
Qui ho avuto la sensazione che l'impatto maggiore lo abbia il sistema di dissipazione delle vibrazioni dato delle sferette, più che il tipo di legno, però.
Per i dettagli sull'autocostruzione di questi piedini e sui principi di funzionamento e scelta dei vari materiali, invito tutti a leggere qui e partecipare alla discussione:
https://www.ilgazeboaudiofilo.com/t27371-piedini-a-sfere-oscillanti-diy
Combinazioni valvole rettificatrici e condensatori.
Parte delicatissima di questa prova e anche quella che ha rubato più tempo in fase di messa a punto finale.
Come voi saprete certamente meglio di me (io l'ho imparato da poco), il suono di un valvolare di questo tipo è fortemente influenzato dalla resa di alcuni componenti, più che di altri.
Lasciando perdere per un attimo le valvole Pre e Finali (che qui non andremo a toccare),il mio riferimento va ai condensatori sul segnale e alla valvola rettificatrice nell'alimentazione.
La giusta combinazione per il “proprio” suono va ricercata, in questo ampli, nella giusta combinazione tra questi due componenti critici.
Originariamente sono stati impiegati dei Mundorf Supreme Silver Oil e la valvola che, in teoria, garantiva la maggiore erogazione di corrente, la General Electric (si parla comunque, di scarti minimi rispetto alle altre).
Sulla carta doveva essere la combinazione vincente, ma qualcosa nel suono non mi convinceva e ho voluto provare altre combinazioni.
Ne ho discusso con Lorenzo Betti e Massimiliano Fraboni e alla fine abbiamo deciso per una giornata di prove a tutto campo direttamente nei loro laboratori.
Sul tavolo avevamo tutto il necessario: il muletto originale (lo stesso oggetto della scorsa rece) e i due ampli, uno in versione Mundorf (circa 90 ore di rodaggio), l'altro in versione Jensen con armature in rame (circa 80 ore di rodaggio).
Ecco cosa ne è emerso (voti da 1 a 5 stelle, prendendo come riferimenti della scala il setting iniziale e quello, per me, ottimale) :
- Mundorf + GE : *
Proprio la combinazione che avevo provato all'inizio e che non mi convinceva!
Troppo asciutta e sparata in alto per me, gli strumenti se la cavano bene ma le voci perdono dolcezza;
- Mundorf + Sylvania : **
Migliora qualcosa sulla dolcezza generale, ma resta un po' troppo spinto sugli alti per i miei gusti;
- Mundorf + Svetlana : ****
Migliora ulteriormente, con maggiore dolcezza e corpo. Qui dipende dai gusti personali;
- Jensen + GE : **
Strana combinazione, quel che si guadagno con i condensatori lo si perde con la rettificatrice;
- * Jensen + Sylvania : ****
Buon abbinamento, nulla da rilevare se non che la scelta dipende dai gusti personali, a me è piaciuta;
- * Jensen + Svetlana : *****
Suono pieno e ricco di armoniche.
Per i miei gusti personali è la combinazione perfetta con qualsiasi genere musicale,
se la batte con la precedente e con l'abbinata Mundorf-Svetlana;
Direi che la tabellina parla da sola e non dovreste avere dubbi su cosa mi sono portato a casa!
Devo dire che sono rimasto impressionato dalle notevoli differenze che ho riscontrato in tutte queste prove! Ho passato tutto il giorno a scambiare teste, alimentazioni, valvole, condensatori...
Alla fine della giornata ero completamente fritto, ma devo dire che ne è proprio valsa la pena!
(Grazie Lorenzo e Massimiliano per la pazienza e la disponibilità! )
ASCOLTO
Il parametro più importante di tutti. Ma alla fine, come suona questo Ampli?
Molto, molto, ma molto BENE ! Siamo rimasti tutti favorevolmente impressionati dai risultati che è possibile ottenere da questo Ampli, nonché dalla sua versatilità.
La Svetlana si è rivelata una valvola FAVOLOSA, che posso definire con una sola parola: MUSICALE !
Passando da GE → Sylvania → Svetlana ho notato un miglioramente proprio in questo.
Con la GE sembra di avere a che fare con uno stato solido, nell'eccezione fredda ed affilata del termine. Progressivamente, con le altre due, questa situazione migliora sensibilmente e le armoniche cominciano a tornare alla grande!
I Mundorf mi hanno lasciato un po' perplesso invece, ho fatto molta fatica a capire cosa stavo realmente ascoltando e perchè...
Nel senso che mi aspettavo un suono molto diverso. Restano iper-analitici come da miglior stato solido moderno, forse anche più dei Jensen, ma anche molto più brillanti di quanto mi aspettassi!
In abbinata con la GE, infatti, non li ascolti per più di 15min senza affaticamento.
Gli strumenti sono perfetti, mentre le voci ti affettano le orecchie come rasoi... Quando ho ascoltato per la prima volta questa combinazione non sapevo davvero cosa pensare di quel velo un po' metallico che sembrava aleggiare su tutto. Analicità, trasparenza mostruosa, dettaglio, velocità da stato solido di razza... c'era tutto, ma mancava l'emozione d'ascolto che il precedente modello mi aveva dato!
Per sincerarci del risultato, le prove sono state effettuate sia con le elettroniche elencate in questa recensione che con un Lector CDP 7 TL Tube.
Purtroppo nemmeno una sorgente valvolare e notoriamente dolce e ben suonante come questa è stata d'aiuto e questo parametro non è variato di una virgola.
Il cambio della rettificatrice verso la Svetlana ha cambiato tutto, un passaggio dal giorno alla notte, e come per magia tutto è tornato a suonare alla grande!
Allora perché preferire i Jensen ai Mundorf?
Probabilmente è solo questione di gusti personali.
Ascoltandoli uno accanto all'altro, con gli stessi brani di riferimento mi sono reso conto di preferire un tipo di suono meno analitico e più avvolgente, vellutato.
Inoltre, i Jensen hanno reso la HD800 più tollerante sulle sibilanti rispetto ai Mundorf.
Non meno trasparente, attenzione a non confondersi!
Siamo a livelli di riferimento assoluto su questo parametro!
Ci sono registrazioni di classica (CD) in cui si sente in lontananza un motorino passare fuori dalla sala e in There's a Time di Doug Macleod (HDCD) si sentono gli scricchiolii della sedia e un (singolo) grillo frinire per alcuni attimi ad intervalli diversi durante un paio di brani (il che mi fa pensare ad una registrazione all'aperto, di sera). In altre si sentono i respiri degli strumentisti negli strumenti a fiato e la pressione dei tasti su sax e tromba, in alcune persino sul pianoforte... impressionante!
Così come la dinamica, vicina ai limiti teorici, riportando un commento di Lorenzo Betti, si sente tutta!
Le cattive registrazioni, invece, restano ugualmente pessime... ma tanto chi le vuole ascoltare? ;)
Comunque, alla fine suonano tutti e due alla grande ed è solo una questione di gusti personali!
La definizione finale che posso dare è che con i Mundorf l'ago della bilancia fa propendere più verso un'impressione da stato solido, mentre i Jensen riportano il tutto nel reame dei valvolari, entrambi di gran razza!
Particolarmente illuminante, per me, sono state le tracce in HD del Demo Chesky.
Per chi non ha mai avuto modo di ascoltarle, tutte le registrazioni presenti sono accompagnate da una voce guida che ci dice dove, come e quando sono state incise, perché sono state proposte, che cosa si vuole evidenziare con ogni pezzo (dinamica, transienti, fuoco, etc) e cosa deve (dovrebbe!) uscire dalle cuffie.
Devo dire che mi sono molto divertito ad ascoltare questo Demo! Oltre ai pezzi proposti, tutti magnifici, non ho fatto nessuna fatica ad individuare immediatamente la caratteristica che ogni pezzo metteva in evidenza, segno evidente della buona qualità dell'intera catena d'ascolto!
Tutti gli strumenti erano al loro posto, ben focalizzati e distinti.
I piani mi sono sembrati corretti, così come la spazialità tridimesionale del palcoscenico.
In uno dei pezzi, ad esempio, la voce-guida ci dice che sul palcoscenico c'è un solo sassofonista a 3 metri dal microfono e ci dà tutti i riferimenti spaziali riguardo le pareti di fondo e laterali, le dimensioni dello studio, etc... Ed è meraviglioso rendersi conto senza alcuno sforzo che il sax è proprio li, alla stessa distanza indicata, sia da te che dal microfono!
E che riesci tranquillamente a distinguere le note dalla pressione dei tasti e dal respiro dello strumentista...
Stesse identiche sensazioni per tutti gli altri brani... secondo me il miglior esempio che si possa fare
per parlare della correttezza della presentazione delle informazioni da parte di questo Ampli!
Confronto con il precedente OTL EA. ( https://www.ilgazeboaudiofilo.com/t23716-estro-armonico-otl-sennheiser-hd800 )
Dietro il modello che mi sono portato a casa c'è una targhetta realizzata appositamente, con la firma serigrafata del progettista. PUNTO, non dovrebbe servire aggiungere altro.
Quando ne parla, Lorenzo cambia completamente tono di voce e si sentono tutta la passione e il piacere che hanno portato alla realizzazione di questo prodotto. Secondo lui e Massimiliano, questo è l'ampli cuffia più trasparente e ben suonante che sia mai uscito dai loro laboratori.
Io ho una sola definizione: a wire with gain !
O, comunque, la cosa in assoluto più vicina a tale definizione che mi sia capitato di ascoltare!
Il confronto con il precedente modello, semplicemente, non esiste.
Pensavo che fosse un oggetto fantastico (e lo è !!!) e che di meglio non si potesse fare più di tanto, ma mi sbagliavo alla grandissima perché, in confronto, suona come una radiolina!
Ed è assolutamente incredibile per me! Avevo afferrato che andasse meglio, ma mai mi sarei aspettato una differenza così abissale!
Confronto tra HD800 e HD650.
La scelta di avere due connettori cuffia si è rivelata assolutamente vincente!
La comodità di non dover staccare continuamente una cuffia per metterne un'altra, mettere in pausa e poi tornare indietro al punto esatto del brano che stavi ascoltando... davvero, non ha prezzo!!!
Gli ascolti in simultanea fatti così sono stati eccezionali da questo punto di vista, inoltre abbiamo potuto verificare come l'Ampli non abbia fatto una piega, pilotando perfettamente e senza alcuno sforzo due HD800 a qualsiasi volume.
Nonostante ciò, questo è stato un confronto molto molto difficile.
Se prima le differenze erano evidenti, ora sono diventate molto sottili davvero!
Si evince subito la superiorità della HD800, ma la 650 non è più la cuffia che era prima di questo Ampli, adesso Suona (con la “S” maiuscola) davvero come si deve!
E questa è stata una grossa sorpresa, perché questo Ampli è stato cucito intorno alle HD800 (cuffia che è stata in laboratorio per tutto il tempo necessario), quindi...
Ora è molto più aperta, luminosa e prestante in basso.
Sempre su Doug McLoud, la 650 si faceva addirittura preferire per alcuni brani per via dell'impostazione più “old-style” ed adatta al genere musicale, rispetto alla sorella maggiore.
E la HD800? Ha tirato fuori i muscoli e un basso mostruoso che non credevamo nemmeno lontanamente potesse avere! Davvero, ancora non sapete che basso può avere questa cuffia se pilotata a dovere! Potente, profondissimo, ma fermo e controllato, mai invadente.
Gli alti e gli altissimi ci sono tutti, dolci e mai affilati o taglienti.
Le sibilanti sono presenti solo se presenti nelle registrazioni (e, se queste sono di buon livello, non saranno mai fastidiose! :) )
La gamma media è davvero notevole, una chicca... vi dico solo che le voci sono REALI, VIVE.
Con entrambe le cuffie, sia quelle femminili che maschili sono da farvi venire la pelle d'oca!
Se le HD800 sono finalmente davvero in grado di esprimersi a dovere, forse il vero miracolo è la resa con le HD650, per certi versi molto molto vicina alla sorella maggiore.
Sto seriamente pensando di comprarmene un paio...
A questo punto sarei curioso di ascoltare qualche altra cuffia, HiFi-Man, Audeze...
Se tanto mi da tanto questo Ampli può pilotare bene qualsiasi cosa... :)
DOPO UN PAIO DI MESI...
* NOTA IMPORTANTE: al termine di un abbondante rodaggio, a distanza di un paio di mesi circa dai primi ascolti, ho effettuato una nuova serie di prove sostituendo la Svetlana con la Sylvania. Questo perchè il suono dei condensatori è cambiato nel tempo ed ho voluto verificare se le sensazioni iniziali fossero ancora veritiere.
Ed ecco la grande sorpresa!
La situazione si è completamente ribaltata a favore della Sylvania, nettamente superiore alla Svetlana a rodaggio ultimato!
Pensavo di aver trovato la combinazione perfetta, ma mi sbagliavo di grosso, c'era molto ma molto di più !!!
Ariosa, definita, con un basso altrettanto profondo ma molto più fermo, alti ed altissimi cristallini e mai affilati, anzi, se possibile ancora più rifiniti e addolciti rispetto a prima!
Ripeto, tanta tanta aria tra gli strumenti e un palcoscenico immenso!
In confronto la Svetlana ora suona chiusa e "gonfia"!
Resta una bella valvola, ma il confronto non regge proprio... direi 6 a 10 su una scala di dieci punti, fate voi i vostri conti...
Evidentemente l'esuberanza e la spinta della Svetlana andavano in qualche modo a compensare delle mancanze di cui non mi ero assolutamente accorto inizialmente.
Che volete farci, l'esperienza è una cosa che si costruisce con il tempo... segno tutto e poi un giorno me la rigiocherò anche io...
Mi permetto, a questo punto, di mettere mano alla tabella sopra e cambiare come segue :
- Jensen + Svetlana : ****
Suono pieno e ricco di armoniche.
E' un'ottima combinazione, con molta spinta soprattutto in basso e compatibile con qualsiasi genere musicale.
Consiglierei, però, di ascoltarla bene a unità completamente rodata in quanto il suono potrebbe sembrare un po' chiuso e "gonfio",
soprattutto se paragonato a quello di valvole più "educate" come la Sylvania;
- Jensen + Sylvania (5U4 standard) : *****
A rodaggio completato si rivela essere l'abbinamento perfetto!
Tantissima aria tra gli strumenti, un palcoscenico immenso, bassi profondi e controllatissimi, alti ed altissimi cristallini e mai affilati.
Una valvola che contribuisce ad un suono molto molto rilassante e, soprattutto, equilibratissimo, esaltando le migliori qualità della HD800
ma smorzandone qualsiasi difetto ed asprezza;
Un altro step nel miglioramento del suono di questo ampli l'ho recentemente raggiunto con una splendida rettificatrice Sylvania 5931 Gold della Valvo.
Un oggetto splendido, in pratica la versione militarizzata della 5U4.
Rispetto alla precedente Sylvania il balzo è stato notevole!
Soprattutto per quanto riguarda controllo e compostezza su tutte le frequenze e avvertibile in particolar modo su bassi, alti ed estremi banda.
Se dovessi usare una sola parola per descriverla la definirei granitica .
Al confronto, la pur ottima combinazione precedente (con la quale avrei potuto convivere per altri 10 anni, intendiamoci!) appare più "isterica" e meno precisa, perdendo terreno in praticamente tutti i parametri, ove più, ove meno...
- Jensen + Sylvania (5931 Valvo) : *****(**)
Per questa combinazione ho dovuto aggiungere non una, ma ben due stelline extra!
Massima neutralità, controllo e compostezza su tutte le frequenze, soprattutto verso gli estremi banda.
Suono molto meno "spinto" rispetto alla 5U4 Standard, molto più naturale e piacevole nell'ascolto.
Al momento non ce n'è per nessuno, questa è LA Rettificatrice per questo Ampli!
TUBE ROLLING E TIMBRICA
Vorrei aggiungere una nota su questo argomento.
Rettificatrice a parte, su questa macchina non è possibile intervenire sulle 5998, ma è possibile sostituire le 6h23 con delle ECC88.
Mi spiegava Lorenzo che, mentre è solitamente sempre possibile sostituire le ECC88 con le 6h23, non è sempre possibile il contrario.
Questo dipende dalla quantità di corrente applicata a queste valvole prevista dal progettista e le 6h23 hanno tolleranze molto più alte.
Nel modello in questione le 6h23 sono sfruttate per un 60% circa, mentre le ECC88 lo sarebbero per un buon 80%, quindi è ancora possibile giocarci un po'
Una piccola nota anche sulla timbrica allora...
Sicuramente molti su questo forum già lo sapranno, ma per me è stata una novità e voglio provare a riportare quel che mi è stato spiegato l'altro giorno: il suono può venire fortemente influenzato anche dalla polarizzazione del driver!
In soldoni significa che variando la quantità di corrente che viene fornita, in questo caso, alle 6h23 (qui occorre variare il valore della resistenza) si varia anche la timbrica dell'Ampli.
Non è un intervento che intendo attuare in nessun modo (bisognerebbe anche sapere COSA si sta facendo prima di intervenire in tal senso), ma ne ho parlato perchè rientra nelle flessibilità di quest'Ampli, come credo di tutti gli ampli a valvole in generale, e mi pareva un ulteriore argomento di discussione
CONCLUSIONI
Come ho già detto, dietro l'Ampli, nascosta quasi con modestia, c'è una targhetta con la firma serigrafata del progettista.
Trasparenza, trasparenza (non è una ripetizione), dinamica, velocità, focalizzazione degli strumenti, controllo, estremi di banda, ariosità, potenza, componentistica pregiata e ricercata... ce n'è voluto di tempo, ma qui c'è davvero tutto quello che desideravo e molto molto di più!
Sono soddisfatto, molto soddisfatto, non saprei cos'altro chiedere!
Perdonate il mio entusiasmo, ma è il mio “giocattolo nuovo” e mi sento davvero come un bambino che ha appena scartato un regalo che chiedeva da un sacco di tempo! :)
Tornando con i piedi per terra, ho notato che con un po' di rodaggio in più è migliorato, aprendosi ancora un po'... forse ci vorrà ancora qualche ora prima che possa esprimersi al massimo, ma direi che ormai si tratta di dettagli.
Come ho già detto, siamo tutti rimasti colpiti dalla versatilità di questo Ampli.
E non parlo solo delle mere possibilità operative, ma anche notevoli differenze ottenibili al variare dei componenti appena citati: condensatori sul segnale e valvola rettificatrice.
Questo fattore dona a questo Ampli, a mio avviso, una notevole capacità di adattamento all'interno della propria catena audio ed è una cosa non da poco!
La doppia uscita cuffia, dopo averla provata, non è una cosa a cui rinuncerei mai più, mentre i 4 ingressi e le due uscite mi offrono davvero tutti i collegamenti di cui ho bisogno.
La sezione Pre è quel qualcosa in più che desideravo e che mi sarà molto comodo quando sostituirò il mio amplificatore attuale con un finale o con un integrato dotato di switching interno.
Il doppio telaio è un must assoluto.
I benefici della separazione tra le sezioni di alimentazione e amplificazione sono impareggiabili e non andrebbero sottovalutati rispetto al resto perché, oltre a diminuire peso e ingombri dell'Ampli che andremo poi a posizionare sul nostro mobile, offre un enorme vantaggio sul controllo delle vibrazioni, a beneficio dell'intera catena.
Critiche, invece, non ne ho.
In effetti non saprei cosa dire, un po' perché mi manca il confronto con altri oggetti della stessa classe (non esiste l'elettronica definitiva!), un po' perché l'intero mio gruppo d'ascolto non ha avvertito deficit di sorta in nessuna prova affrontata. Ero con gli stessi due amici che mi hanno aiutato a capire come e cosa ascoltare quando ho proposto la recensione dell'altro Ampli tempo fa e nemmeno loro hanno critiche da fare, soprattutto in relazione al costo.
Ora, non sta certo a me dire se la sua reale classe di appartenenza sia o meno quella dei 1500E (con gruppo d'acquisto, 1800E di listino) pagati per averlo, come ho già detto non sono riuscito a fare altri confronti... ma per chi ha posseduto o ascoltato un precedente ampli cuffia di EA dico solo che, pur restando splendidi oggetti, non esiste confronto!
Dietro c'è quasi un anno di lavoro per il progettista e di attesa per noi, ma tempo e lavoro sono stati ampiamente ripagati dal risultato!
In futuro, vista l'esperienza positiva con i cavi di segnale, voglio provare a sostituire almeno una coppia di connetori YARBO in rodio con dei WBT Nextgen in argento e vedere cosa cambia.
Certamente anche i Mundorf avrebbero beneficiato di un rodaggio molto più lungo e mi piacerebbe anche sperimentare più a fondo e provare i nuovi condensatori Supreme Evo, i Jensen con armature in argento (se la banca mi accetta il mutuo) o qualcos'altro di analogo... :)
Ultima modifica di stec74 il Gio Ott 01 2015, 12:27 - modificato 13 volte.