L'importante è godere di quello che si ha, che agli altri piaccia o meno è un loro problema.Luca58 ha scritto:Massimo ha scritto:In alcuni casi è meglio con i limiti, almeno non c'è il rompiscatole di turno seduto a fianco o alle spalle che non ti fa godere ciò che stai ascoltando, perché fa casino.
Questo e' certamente un motivo per apprezzare una riproduzione (fatta come si deve), anche se io ho acquistato il mio primo impianto per avere davanti a me rappresentazioni del passato che sono ormai diventate inarrivabili . Ma io ho citato i limiti per onesta' intellettuale perche' la resa e' a volte cosi credibile che i limiti nemmeno li senti (non mi riferisco purtroppo al mio attuale impiantino ).
Acustica ambientale
Massimo- Hi-End Member
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- Messaggio n°26
Re: Acustica ambientale
piroGallo- Hi-End Member
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- Messaggio n°27
Re: Acustica ambientale
Che e' ora di pensare ad un piano con Dirac integrato...Guido ha scritto:Sono sul lago di Como in vacanza.
Sono stato ad un concerto di pianoforte alla Villa Carlotta.
.....
Che cosa ne pensate?
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Gianni
"L'uomo che non ha la musica nel cuore ed è insensibile ai melodiosi accordi
è adatto a tradimenti, inganni e rapine; i moti del suo animo sono spenti come la notte,
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(William Shakespeare, Il mercante di Venezia)
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pepe57- Moderatore
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- Messaggio n°28
Re: Acustica ambientale
A mio avviso è vero che un concerto acustico ben eseguito nel giusto ambiente è inarrivabile per un impianto.
Il problema però è che se si vuole gustare il momento artistico a tutto tondo, in alcuni casi il concerto dal vivo è limitante.
Se mi voglio sentire la berliner diretta da karajan che esegue la 7^ di LVB, al di là dello sbattimento per farlo, non posso.
Se Rudino (che se ben comprendo è appassionato di rock), preferisce ascoltare l' impianto che usano nella sala da concerto ed abbandonare completamente quello che ha in casa (in questo caso penso che il grande vantaggio del concerto "Live" sia solo nel fatto che non si ascolta una registrazione ma la "fonte" originale e che l' impianto/ambiente di per sé c' entrino molto meno, magari è anche peggiore del suo) dovrà ovviamente limitarsi ad ascoltare quello che "passa il convento" (si fa per dire) e di sicuro, non potrà ascoltarsi un Jimi Hendrix (tanto per fare un nome) e la grandissima parte dei gruppi rock storici (che di fatto non esistono più).
Il problema però è che se si vuole gustare il momento artistico a tutto tondo, in alcuni casi il concerto dal vivo è limitante.
Se mi voglio sentire la berliner diretta da karajan che esegue la 7^ di LVB, al di là dello sbattimento per farlo, non posso.
Se Rudino (che se ben comprendo è appassionato di rock), preferisce ascoltare l' impianto che usano nella sala da concerto ed abbandonare completamente quello che ha in casa (in questo caso penso che il grande vantaggio del concerto "Live" sia solo nel fatto che non si ascolta una registrazione ma la "fonte" originale e che l' impianto/ambiente di per sé c' entrino molto meno, magari è anche peggiore del suo) dovrà ovviamente limitarsi ad ascoltare quello che "passa il convento" (si fa per dire) e di sicuro, non potrà ascoltarsi un Jimi Hendrix (tanto per fare un nome) e la grandissima parte dei gruppi rock storici (che di fatto non esistono più).
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colombo riccardo- Archivista Liquidatore
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- Messaggio n°29
Re: Acustica ambientale
il coinvolgimento di un live può essere ricreato in casa.
ciao
Riki
ciao
Riki
Rudino- Sordo Magno
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- Messaggio n°30
Re: Acustica ambientale
pepe57 ha scritto:A mio avviso è vero che un concerto acustico ben eseguito nel giusto ambiente è inarrivabile per un impianto.
Il problema però è che se si vuole gustare il momento artistico a tutto tondo, in alcuni casi il concerto dal vivo è limitante.
Se mi voglio sentire la berliner diretta da karajan che esegue la 7^ di LVB, al di là dello sbattimento per farlo, non posso.
Se Rudino (che se ben comprendo è appassionato di rock), preferisce ascoltare l' impianto che usano nella sala da concerto ed abbandonare completamente quello che ha in casa (in questo caso penso che il grande vantaggio del concerto "Live" sia solo nel fatto che non si ascolta una registrazione ma la "fonte" originale e che l' impianto/ambiente di per sé c' entrino molto meno, magari è anche peggiore del suo) dovrà ovviamente limitarsi ad ascoltare quello che "passa il convento" (si fa per dire) e di sicuro, non potrà ascoltarsi un Jimi Hendrix (tanto per fare un nome) e la grandissima parte dei gruppi rock storici (che di fatto non esistono più).
Ciao.
No, non sono appassionato solo di rock, ma anche di jazz e classica (generi non suonati nel locale di cui sopra.
Per il resto...pazienza.
Come ho detto ho smesso di essere audiofilo, ma da molto tempo, ben prima dei concerti bisettimanali.
_________________
Ciao,
Marco LP
Luca58- Hi-End Member
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- Messaggio n°31
Re: Acustica ambientale
Secondo me tutti dovrebbero essere audiofili, se per audiofili si intende il ricercare il buon suono anche nella riproduzione casalinga. Io cerco l'interpretazione e non il disco che suona bene, ma se la resa dell'impianto e' sotto un minimo non mi gusto la cosa. Mi si dira' - ed e' vero - che i musicisti e i musicofili ascoltano quasi sempre con impianti consumer. Accadeva anche a me prima di avere il mio primo impiantino ma adesso che ho verificato che anche a casa ti puo' accadere di avere la sensazione di essere ad un concerto sono meno disposto a rassegnarmi. Se invece sono fuori, in auto o altrove, questo meccanismo non mi si mette in moto.
n.enrico- Senior Member
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- Messaggio n°32
Re: Acustica ambientale
Quoto ogni sillaba dell'intervento di Luca 58.
Guido- Senior Member
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- Messaggio n°33
Re: Acustica ambientale
piroGallo ha scritto:
Che e' ora di pensare ad un piano con Dirac integrato...
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iano- Vip Member
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- Messaggio n°34
Re: Acustica ambientale
Ma almeno essere audio fili ci da la sensibilità di capire quando un concerto è ben organizzato,che è cosa rara.Quindi magari di alzarci ed andarcene,specie se lo spettacolo era gratuito ,gratuito in tutti i sensi.
I musicisti invece resistono,ma solo perché li pagano.
Chi non ha la nostra sensibilità ascolta invece il concerto fino alla fine.Forse potrei anche resistere ad ascoltare,ma non resisterei alla tentazione di picchiare gli organizzatori...e allora mi dò alla fuga,
Difficilmente delude invece la musica di strada,se non per gli esecutori a volte improvvisati.
Evidemtemente la strada è il miglior ambiente,specie per quegli strumenti che sono nati per quell'utilizzo.
L'ascolto di un complessino room in strada ad esempio.
Al massimo potrete criticare la scelta del repertorio,che di solito comunque è molto varia,ma se avete abbastanza pazienza prima o poi arriva Django.
I musicisti invece resistono,ma solo perché li pagano.
Chi non ha la nostra sensibilità ascolta invece il concerto fino alla fine.Forse potrei anche resistere ad ascoltare,ma non resisterei alla tentazione di picchiare gli organizzatori...e allora mi dò alla fuga,
Difficilmente delude invece la musica di strada,se non per gli esecutori a volte improvvisati.
Evidemtemente la strada è il miglior ambiente,specie per quegli strumenti che sono nati per quell'utilizzo.
L'ascolto di un complessino room in strada ad esempio.
Al massimo potrete criticare la scelta del repertorio,che di solito comunque è molto varia,ma se avete abbastanza pazienza prima o poi arriva Django.
bluocram- Senior Member
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- Messaggio n°35
Re: Acustica ambientale
I musicisti restano in quanto il loro approccio è rivolto alla musica in quanto tale e non all'acustica, Dopo anni, mi è capitato raramente di assistere ad un concerto dove l'acustica potesse compromettere il messaggio artistico. Parlo di concerti dove suonano gli strumenti e non gli amplificatori...logicamente.
Non credo esistano strumenti musicali progettati per essere suonati in strada e sono felice che nella tua città ci siano rom che eseguono Reinhardt in strada, qui a Roma purtroppo, solitamente la maggior parte fa altro...
Non credo esistano strumenti musicali progettati per essere suonati in strada e sono felice che nella tua città ci siano rom che eseguono Reinhardt in strada, qui a Roma purtroppo, solitamente la maggior parte fa altro...
iano- Vip Member
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- Messaggio n°36
Re: Acustica ambientale
Non è proprio così.
Il modo peggiore per ascoltare un piano è mettersi accanto al pianista,indipendentemente dall'acustica.
Non tutti i punti di ascolto poi sono alla pari.
Un buon pianista capisce quali sono i punti migliori per ascoltare in un dato ambiente,e in generale il gradimento della sua esecuzione, dal feedback ricevuto dagli ascoltatori posti nei diversi punti.
È' vero non esistono strumenti progettati per la strada,ma nati per essere trasportabili facilmente,e quindi facilmente suonabili anche in strada,e non è certo il caso del piano.
Il modo peggiore per ascoltare un piano è mettersi accanto al pianista,indipendentemente dall'acustica.
Non tutti i punti di ascolto poi sono alla pari.
Un buon pianista capisce quali sono i punti migliori per ascoltare in un dato ambiente,e in generale il gradimento della sua esecuzione, dal feedback ricevuto dagli ascoltatori posti nei diversi punti.
È' vero non esistono strumenti progettati per la strada,ma nati per essere trasportabili facilmente,e quindi facilmente suonabili anche in strada,e non è certo il caso del piano.
bluocram- Senior Member
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- Messaggio n°37
Re: Acustica ambientale
Iano, abbi pazienza...da pianista ti sto soltanto dicendo che un musicista o un appassionato di musica, indipendentemente da una eccepibile buona acustica, sa dare il giusto valore all'esecuzione e ne trae emozione anche se ascolta in un box da autorimessa. La tecnica e la creatività, non temono nei limiti i difetti acustici ambientali, il bello è bello ovunque e comunque. Logico che se l'ascolto lo si effettua in un ambiente curatissimo acusticamente, siamo tutti più contenti.
Il pianoforte non è uno strumento che da il meglio della sua acustica in strada, come non lo da una chitarra un violino.
Un abbraccio.
Marco.
Il pianoforte non è uno strumento che da il meglio della sua acustica in strada, come non lo da una chitarra un violino.
Un abbraccio.
Marco.
iano- Vip Member
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- Messaggio n°38
Re: Acustica ambientale
Riportavo le esperienze/confessioni di un altro mio amico pianista,che condivido.Amico che rifiuta però l'etichetta di artista e che parla quasi fosse un fonico,oltre ad essere un audio filo convinto.
Poi è anche vero che i limit,di qualunque tipo,diventino funzionali alla creazione artistica,perché proprio nel cercare di superare quei limiti a volte ci si esalta.
Quello che volevo dire è che gli strumenti musicali si evolvono nel tempo in relazione al contesto d'uso,al di là delle intenzioni del singolo liutaio o dei desideranda del singolo musicista.
Io non sono un musicista,ma se lo fossi sarei un percussionista,o più in generale uno che gli strumenti,e perfino le scale musicali,se le inventa e se le costruisce.
ovviamente si tratta di una mia fantasia megalomane che nasce proprio dai miei limiti di non essere un addetto ai lavori.
Ad esempio ci sono rimasto male quando una mia vecchia fiamma mi ha spiegato che il suo studiare per dieci anni piano non significava essere compositrici,e che,se non ricordo male,ce ne sarebbero voluti altrettanti.
Poi è anche vero che i limit,di qualunque tipo,diventino funzionali alla creazione artistica,perché proprio nel cercare di superare quei limiti a volte ci si esalta.
Quello che volevo dire è che gli strumenti musicali si evolvono nel tempo in relazione al contesto d'uso,al di là delle intenzioni del singolo liutaio o dei desideranda del singolo musicista.
Io non sono un musicista,ma se lo fossi sarei un percussionista,o più in generale uno che gli strumenti,e perfino le scale musicali,se le inventa e se le costruisce.
ovviamente si tratta di una mia fantasia megalomane che nasce proprio dai miei limiti di non essere un addetto ai lavori.
Ad esempio ci sono rimasto male quando una mia vecchia fiamma mi ha spiegato che il suo studiare per dieci anni piano non significava essere compositrici,e che,se non ricordo male,ce ne sarebbero voluti altrettanti.
RockOnlyRare- Rockzebo Expert
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- Messaggio n°39
Re: Acustica ambientale
annoso problema quello dell'ascolto live e da casa....
Inutili dire che l'importanza dell'acustica di un concerto è importante come anzi molto di più dell'ambiente in cui l'impianto è posizionato.
Poi ci sono concerti in sale apposite, altri all'aperto, alcuni in apposite arene, ed anche in questo caso le differenze sono enormi.
Naturalmente anche la posizione di ascolto è determinante, essere nelle prime file, in fondo o lateralmente o sui loggioni cambia radicalmente il suono percepito.
Infine non meno importante il genere musicale, si passa da live acustici in piccoli club, a concerti per singolo strumento, a grandi orchestre, a gruppi rock per finire in generi come metal etc in cui il volume e l'impatto sonoro (db) contano più della pulizia del suono.
Senza dimenticare l'enorme differenza tra gli strumenti amplificati oppure no.
Non sono il più indicato a parlare di jazz e classica, però forse questi ed in genere la musica non amplificata (o quasi) è la sola per cui abbia senso un paragone.
Penso che la sensazione (anche fisica) che da la musica dal vivo sia difficilmente riproducibile con un impianto per quanto ottimo ed una sorgente adeguata, a patto ovviamente che la sala di ascolto sia all'altezza delle situazione.
Nel caso di gruppi rock, la potenza della musica è irriproducibile in un impianto domestico, però in un concerto live si perde inevitabilmente la pulizia del suono, a risentirne di più è la voce che spesso finisce per essere sovrastata dalla sezione ritmica. In questo caso si tratta secondo me di esperienze completamente differenti che non ha neppure senso paragonare.
Un po' come vedere un gp in tv o sulle tribune, con tutti i pro e contro del caso.
Inutili dire che l'importanza dell'acustica di un concerto è importante come anzi molto di più dell'ambiente in cui l'impianto è posizionato.
Poi ci sono concerti in sale apposite, altri all'aperto, alcuni in apposite arene, ed anche in questo caso le differenze sono enormi.
Naturalmente anche la posizione di ascolto è determinante, essere nelle prime file, in fondo o lateralmente o sui loggioni cambia radicalmente il suono percepito.
Infine non meno importante il genere musicale, si passa da live acustici in piccoli club, a concerti per singolo strumento, a grandi orchestre, a gruppi rock per finire in generi come metal etc in cui il volume e l'impatto sonoro (db) contano più della pulizia del suono.
Senza dimenticare l'enorme differenza tra gli strumenti amplificati oppure no.
Non sono il più indicato a parlare di jazz e classica, però forse questi ed in genere la musica non amplificata (o quasi) è la sola per cui abbia senso un paragone.
Penso che la sensazione (anche fisica) che da la musica dal vivo sia difficilmente riproducibile con un impianto per quanto ottimo ed una sorgente adeguata, a patto ovviamente che la sala di ascolto sia all'altezza delle situazione.
Nel caso di gruppi rock, la potenza della musica è irriproducibile in un impianto domestico, però in un concerto live si perde inevitabilmente la pulizia del suono, a risentirne di più è la voce che spesso finisce per essere sovrastata dalla sezione ritmica. In questo caso si tratta secondo me di esperienze completamente differenti che non ha neppure senso paragonare.
Un po' come vedere un gp in tv o sulle tribune, con tutti i pro e contro del caso.
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http://basta-con-i-tagli-alle-pensioni.over-blog.it/article-le-bugie-sull-aspettativa-di-vita-84948824.html
https://www.indexmundi.com/facts/indicators/SP.DYN.LE00.IN/compare#country=it
(ANSA) - ROMA, 19 LUG - I quarantenni di oggi, coloro che hanno iniziato a lavorare dopo il 1996 e ricadono nel contributivo puro, rischiano di non andare in pensione prima dei 73 anni. È questa la sorte secondo la Cgil che spetta a chi ha avuto un lavoro saltuario e scarsamente remunerato, specie se part time. Nel 2035, spiega il sindacato, per andare prima dei 70 anni, precisamente a 69, saranno necessari almeno 20 anni di contributi e una pensione di importo sopra gli attuali 687 euro.
Luca58- Hi-End Member
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- Messaggio n°40
Re: Acustica ambientale
iano ha scritto:Il modo peggiore per ascoltare un piano è mettersi accanto al pianista, indipendentemente dall'acustica
Sarebbe davvero un problema terribile per questo strumento, visto che il pianista mette a punto il proprio tocco in base a quello che sente.
iano- Vip Member
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- Messaggio n°41
Re: Acustica ambientale
E cosa dire allora dei trombettisti che si posizionano sempre dalla parte sbagliata della trombaLuca58 ha scritto:
Sarebbe davvero un problema terribile per questo strumento, visto che il pianista mette a punto il proprio tocco in base a quello che sente.
Qualcuno potrebbe avvisarli per favore
A parte gli scherzi.gli strumenti sono ottimizzati per essere ascoltati dai clienti paganti,e non per esaltare la sensibilità artistica dei musicisti,che comunque hanno le loro malizie per supplire alla bisogna.
Il mio amico pianista si atteggia ad operaio dei suono,ma non è un modo di sminuirsi,se lo stesso faceva anche Bach.
Penso che una buona esperienza concertistica maturata in diversi ambienti,fà crescere una buona sensibilità artistica che nasce dalla consapevolezza che gli strumenti non suonano mai da soli,ma insieme all'ambiente.
Nel caso della musica riprodotta l'ambiente viene moltiplicato per due,quello di registrazione (quando esiste) e quello di riproduzione.
Anche a noi audiofili tocca quindi imparare l'arte di quella sensibilità.
Certamente si può disquisire di cose tecniche legate all'ambiente,ma a volte una buona esperienza è sufficiente.
Naturalmente questa sensibilità è cruciale per i tecnici del suono,ai quali in qualche modo il mio amico pianista a suo modo,sembra atteggiarsi.
Lui capisce subito la qualità del suo suono dal feedback datogli dai diversi ascoltatori sparpagliati nel locale di ascolto.
Ai migliori tecnici del suono basta un battito di mani per capire con che ambiente hanno a che fare,ma contrariamente a quanto noi crediamo i migliori fra loro non sono impegnati a registrare musica,ma a registrare le infinite puntate degli sceneggiati televisivi,o nella produzione di film in genere,dove li pagano molto meglio.
Quando l'ambiente è quello giusto i musicisti migliori lo capiscono subito dall'atmosfera che si crea e dalla sintonia che si stabilisce col pubblico ascoltante e pagante.
Esistono per questo motivo e sono esistiti locali da musica rimasti mitici ,e a volte,ma molto più raramente, anche relative mitiche registrazioni.
Dovremmo avere sempre la consapevolezza che giudicare la qualità artistica e tecnica delle diverse registrazioni in base alla resa nel nostro ambiente è sempre un'operazione molto relativa,prima che soggettiva.
Ma anche la consapevolezza,prima di iniziare a sparare a zero sulla musica riprodotta,di quanta musica possiamo ascoltare senza spostarci dal nostro ambiente di ascolto quotidiano,con tutti i suoi limiti.Limiti che sono anche degli ambienti dove si produce musica.
Ma quando a sciegliere il locale sono quelli della pro loco.... ...i risultati sono garantiti....
Luca58- Hi-End Member
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- Messaggio n°42
Re: Acustica ambientale
Mah, detto cosi' il tuo amico mi sembra un pianista particolare. Io comunque preferisco ascoltare la tromba non davanti all'uscita del suono per non rimanere spettinato.
Luca58- Hi-End Member
- Numero di messaggi : 9403
Data d'iscrizione : 15.07.09
- Messaggio n°43
Re: Acustica ambientale
iano ha scritto:gli strumenti sono ottimizzati per essere ascoltati dai clienti paganti,e non per esaltare la sensibilità artistica dei musicisti
Ma dai...
Ok, buon proseguimento senno' faccio rigirare Bach nella tomba.
iano- Vip Member
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- Messaggio n°44
Re: Acustica ambientale
Variazione e fuga.
Si scherza eh....
Si scherza eh....
bluocram- Senior Member
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- Messaggio n°45
Re: Acustica ambientale
Iano, hai una fantasia fervida e delle simpatiche convinzioni , saranno mica evocate dal saggio del logopedista che stai leggendo ultimamente ?
p.s.
Devo acquistare un mezza coda per mio nipote, puoi chiedere al tuo amico fonico/pianista se è il caso che mi faccia trasportare lo strumento in camera anecoica, oppure lo provo all'interno dello show-room del negozio come fanno tutti ?
Scherziamoci su, le vacanze son finite ed il ritorno alla routine è duro..
Un saluto a tutti e buon week end.
Marco.
p.s.
Devo acquistare un mezza coda per mio nipote, puoi chiedere al tuo amico fonico/pianista se è il caso che mi faccia trasportare lo strumento in camera anecoica, oppure lo provo all'interno dello show-room del negozio come fanno tutti ?
Scherziamoci su, le vacanze son finite ed il ritorno alla routine è duro..
Un saluto a tutti e buon week end.
Marco.
colombo riccardo- Archivista Liquidatore
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- Messaggio n°46
Re: Acustica ambientale
bluocram ha scritto:Iano, hai una fantasia fervida e delle simpatiche convinzioni
ciao
Riki
iano- Vip Member
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- Messaggio n°47
Re: Acustica ambientale
Mi ha richiamato all'ordine usando una sensibilità che tu non sai neanche dove sta di casa
E comunque mi ha perfettamente descritto .
E comunque mi ha perfettamente descritto .
Luca58- Hi-End Member
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- Messaggio n°48
Re: Acustica ambientale
iano ha scritto:Variazione e fuga.
Si scherza eh....
Si', ho deciso di non addentrarmi in discussioni dove le esperienze personali sono determinanti.