stage

Massimo ha scritto:Ciao, è un piacere rileggerti,

ciao Massimo!

Il delfino di Air ha scritto:

Massimo ha scritto:Ciao, è un piacere rileggerti,

ciao Massimo!

Ciao Delfi!

Geronimo ha scritto:
Ciao Delfi!

ciao capo!

aircooled ha scritto:
esatto, sta tutto li il problema
l'aragosta la sbollenti e la butti nel piatto e ti ritrovi già un piatto completo sia a livello proteico che organolettico che ti scatena emozione nel papparlo
l'acciuga no, se fai la stessa procedura il cervello va in tilt perchè ti manca tutto a tutti i livelli, a quel punto devi intervenire con dei surrogati per fare un piatto completo e stimolare il cervello a godere, nella musica è la stessa cosa, nel caso dell'acciuga (riprodotto) per fare un buon piatto devi aggiungere cose e lo stage fa parte di quelle cose nel live non serve nulla

Eccellente, Air...è proprio quello che ho sempre pensato e sostenuto nel Gazebino. Pertanto un quotonissimo da parte mia.
... ...

Dal vivo secondo me lo stage c'è comunque soltanto to che non ci si fa caso perchè tutti i sensi sono coinvolti soprattutto la vista. Se fossimo bendati durante un concerto allora ci faremmo caso.

aircooled ha scritto:te c'è ridi ma sai quanti ne trovi che ti dice che la spigola non sa di nulla e il cefalo è eccellente evito di fare paragoni in HIFI per non scatenare l'inferno  

Non credo, sono parecchi gli audiofili che preferiscono il riprodotto con le più disparate motivazioni. In realtà, poi, è solo questione di abitudini. Chi, per scelta o per necessità, frequenta poco o punto i concerti dal vivo potrebbe giudicare troppo lunghi i tempi di smorzamento di un contrabbasso, qualora gli capitasse di ascoltarlo...
Ma l'importante è godere..

aircooled ha scritto:[
esatto, sta tutto li il problema
l'aragosta la sbollenti e la butti nel piatto e ti ritrovi già un piatto completo sia a livello proteico che organolettico che ti scatena emozione nel papparlo...

Air che diciii !!!
ma hai mai provato a mangiare un'aragosta bollita e basta ????
...emozione nel papparla ??.....se non la condisci non sà di niente !

il magnatore di acciughe

aircooled ha scritto: il magnatore di acciughe

...

Personalmente trovo che in base alla sala da concerto ed alla posizione di ascolto che si assume anche lo stage viene più o meno ben percepito (così come parecchi altri parametri) ed in tal senso lo reputo (come altri per l' appunto) poco significativo per valutare la fedeltà di un sistema (così come per valutare la qualità di una sala da concerto).
Penso che una buona registrazione potrebbe includere anche questi parametri e che un buon impianto dovrebbe tendere a riprodurre fedelmente il suo contenuto. Però non lo reputo uno degli elementi che mi servono a comprendere se il messaggio viene riproposto nella completezza espressiva voluta dal' autore/interprete (che invece per me rappresenta l' essenza per il mio appagamento personale).

aircooled ha scritto: il magnatore di acciughe

Vorrai dire di torrone.

pepe57 ha scritto:Personalmente trovo che in base alla sala  da concerto ed alla posizione di ascolto che si assume anche lo stage viene più o meno ben percepito (così come parecchi altri parametri) ed in tal senso lo reputo (come altri per l' appunto) poco significativo per valutare la fedeltà di un sistema (così come per valutare la qualità di una sala da concerto).
Penso che una buona registrazione potrebbe includere anche questi parametri e che un buon impianto dovrebbe tendere a riprodurre fedelmente il suo contenuto. Però non lo reputo uno degli elementi che mi servono a comprendere se il messaggio viene riproposto nella completezza espressiva voluta dal' autore/interprete (che invece per me rappresenta l' essenza per il  mio appagamento personale).

Purtroppo spesso siamo nelle mani degli ingegneri del suono che fanno il bello ed il cattivo tempo e modificando il suono e gli altri parametri trasfigurando la registrazione.

Massimo ha scritto:
Purtroppo spesso siamo nelle mani degli ingegneri del suono che fanno il bello ed il cattivo tempo e modificando il suono e gli altri parametri trasfigurando la registrazione.

Gli ingegneri del suono (come in tutti i mestieri,ce ne sono meglio o peggio)generalmente devono sottostare a ciò che l artista o chi per lui vuole.Domanda,ma sarà che tutti questi artisti, sono........ artisti o pseudo tali.

pepe57 ha scritto:Personalmente trovo che in base alla sala  da concerto ed alla posizione di ascolto che si assume anche lo stage viene più o meno ben percepito (così come parecchi altri parametri) ed in tal senso lo reputo (come altri per l' appunto) poco significativo per valutare la fedeltà di un sistema (così come per valutare la qualità di una sala da concerto).
Penso che una buona registrazione potrebbe includere anche questi parametri e che un buon impianto dovrebbe tendere a riprodurre fedelmente il suo contenuto. Però non lo reputo uno degli elementi che mi servono a comprendere se il messaggio viene riproposto nella completezza espressiva voluta dal' autore/interprete (che invece per me rappresenta l' essenza per il  mio appagamento personale).

altro concetto interessante, non conta il piatto o conta poco quello che interessa e' il cuoco

Massimo ha scritto:
Purtroppo spesso siamo nelle mani degli ingegneri del suono che fanno il bello ed il cattivo tempo modificando il suono e gli altri parametri trasfigurando la registrazione.

I tecnici del suono si adeguano a quanto richiesto dai possibili acquirenti . La loro non è una scelta artistica ma di mercato. Se il mercato richiede sounstage ologragico i più esperti di loro gliene danno a iosa. Riescono persino a focalizzare perfettamente il suono di una grancassa...

Con i banchi mixer possono fare quello che vogliono, o meglio, qualunque cosa gli venga chiesto.

Manca che diate la colpa al treno lo stage logora chi non lo ha

Certo che tutte le manomissioni dei tecnici del suono degradano il segnale originale, è un dato di fatto, poi che lo stage logora chi non lo ha è un altro discorso.

[quote="Il delfino di air]
...anche se rimasterizzati [/quote]

CD rimasterizzati... :vomito:

aircooled ha scritto:Proviamo a fare un passo in avanti  
La musica si ascolta in 2 modalità
Modalità 1 live
Modalità 2 riprodotta
Adesso paragoniamo la modalità 1 a una Aragosta e la modalità 2 a una sarda
Quando se magna l'Aragosta si scatenano certe emozioni culinarie anche fosse semplicemente bollita
Ora come facciamo a magna la sarda e far si che il cervello elabori a livello emozionale un qualcosa che anche lontamente possa somigliare alla prima emozione?
Ditemi ditemi che son tutorecchie

Analogico, valvolarino e LS3/5a...

Luca58 ha scritto:

CD rimasterizzati... :vomito:

beh dai qualcuno che non fa vomitare ci sarà

Certo   ma io ne conosco solo uno, "Love over gold" (ma non so come sia l'originale). Tutti gli altri che ho li ho dovuti ricercare nella versione precedente, ad esempio i CD di De Andre' che a 24 bit sono abbastanza mediocri.

Massimo ha scritto:Certo  che tutte le manomissioni dei tecnici del suono degradano il segnale originale, è un dato di fatto, ...

se non sbaglio ultimamente Marco Lincetto ha realizzato un live e agli acquirenti del cd ( o file ) ne da un secondo ( cd o file ) senza alcuna manomissione di post-produzione.
interessante un ascolto delle due versioni.

( non vorrei aver letto fischi per fiaschi )

Potrebbe essere un 'esperienza estremamente interessante, sperando sia sincero il discorso di Marco Lincetto.

Ho ascoltato qualche dischetto e mi sono sembrati orrendi come incisioni, se questi son migliori si dovrebbero attestare sul pessimo