stage

perchè si reputa importante lo stage quando dal vivo è particolarmente difficile una volta investiti dal vento musicale capire la posizione dei vari strumenti?

astenersi i soliti logarati che non hanno lo stage

dalle mie parti x stage si intende questa

aircooled ha scritto:perchè si reputa importante lo stage quando dal vivo è particolarmente difficile una volta investiti dal vento musicale capire la posizione dei vari strumenti?

astenersi i soliti logarati che non hanno lo stage

Armoniche, stage...Sentenza è più fuori di un balcone. Tra poco rispunta frate Air...
Comunque provo a risponderti: perchè musica e impianto sono due momenti diversi e lontani. Il sosia più perfetto non è mai, nemmeno lontanamente, simile all'originale ed allora è costretto ad assumere atteggiamenti e forme che lo avvicinano ad esso. Ma quasi sempre ottiene una parodia ancora più esasperata.
P.s. IO, lo stage ce l'ho a mio piacere...Iano, il cavologo scomparso, l'ha verificato. Solo che ho posizionato sempre i cassoni in modo da averne sempre meno...
P.p.s. Lo stage esiste anche nell'ascolto dal vivo ma è completamente diverso da quello riprodotto...

fratello ci sei andato vicino

aircooled ha scritto:fratello ci sei andato vicino

Provo ad essere più preciso, anche se trattasi di argomento già super sviscerato nel Gazebo. L'innaturalezza dello stage è sostanzialmente legata al alcuni fattori, tre in particolare:
-la netta separazione strumentale
-la netta focalizzazione del soggetto sonoro
-la netta definizione dei cosiddetti piani sonori
Quanto più un impianto riesce a distinguersi per le suddette qualità, tanto più viene considerato hi-end. Personalmente nulla da eccepire, per carità...anzi fino a non molti anni fa mi ci divertivo anch'io

Lo stage logora chi non c'è l'ha

pluto ha scritto:Lo stage logora chi non c'è l'ha

Ema ottima disamina del fattaccio ma ci sono anche altre vedute fattibili di considerazione, ma per valutarle nell'insieme bisogna prima capire perché qualcuno si inventa a suo tempo l'ascolto in stereofonia

Lo stage è sola una delle componenti del "gioco" la più importante, la meno importante forse anche la meno importante sotto certi punti di vista non è questo il punto, il punto è semmai quello che, se si ricerca la fedeltà e se per fedeltà si intende la perfetta e appunto fedele riproduzione di ciò che è contenuto nel disco lo stage DEVE esserci,punto. Non ce l'hai ? per scelta o per incapacità di renderla a pieno ? puoi vivere felice lo stesso ma non hai un impianto fedele, hi-fi, basta esserne consapevoli

Lorenzo

aircooled ha scritto:Ema ottima disamina del fattaccio ma ci sono anche altre vedute fattibili di considerazione, ma per valutarle nell'insieme bisogna prima capire perché qualcuno si inventa a suo tempo l'ascolto in stereofonia

Giusto, Air..ma nello stesso tempo bisognerebbe capire (io francamente non riesco a spiegarmelo) come mai tanti discacci mono riescano a riprodurre uno stage naturale, sicuramente più verosimile rispetto a tanti dischi o cd cosiddetti audiofili. Per il resto non discuto: un impianto ad alta o altissima fedeltà DEVE rendere esattamente -o quasi- quanto registrato, ivi compreso lo stage preferito dal tecnico del suono..
Sta' a vedere che alla fine la colpa o il merito dipende proprio da quest'ultimo...

ema49 ha scritto:
Sta' a vedere che alla fine la colpa o il merito dipende proprio da quest'ultimo...

hai fatto goal!

e quindi,

Se si parla di stage si deve tenerne conto nella musica unplugged con strumenti acustici dal vivo dovrebbe essere abbastanza semplice la localizzazione sul palco poi se la registrazione non è stata manipolata ambiente e impianto permettendo dovrebbe essere distinguibile anche a casa. Parlare di stage nella musica amplificata non ha molto senso...

nel mio impianto vintage lo stage "è arrivato" con l'introduzione del Copland cta 401 ,non che prima suonasse piatto ( nel senso della ricostruzione scenica )ma con l'ampli danese è tutta un'altra cosa

aircooled ha scritto:perchè si reputa importante lo stage quando dal vivo è particolarmente difficile una volta investiti dal vento musicale capire la posizione dei vari strumenti?

astenersi i soliti logarati che non hanno lo stage

Con il tempo lo stage mi ha dato sempre piu' l'impressione di essere fumo agli occhi per coprire altre magagne dell'impianto..

Tanti mentre ascoltano per definire verosimile si basano su questa rappresentazione nello spazio (del tecnico appunto..)

Uno dei negozianti che conosco lo usa addirittura come parametro principale ,,, ci saremo capiti male...

dopo un sacco di tempo torna lo stage
mah secondo me lo stage quasi non esiste

Tanti anni addietro ascoltai dei diffusori praticamente addossati alla parete posteriore , erano delle grosse ESB ben amplificate.
Zero stage .. ma tanta roba dal vivo!!

Magari ad averlo un impianto cosi'.

Ragazzi siete messi male

È ancora presto per entrare nel merito quindi mi limiterò a sfatare una delle più grandi mischiate che leggo in ogni dove di forum, lo stage nel vintage non esiste! Niente di più falso in ambito HIFI fu mai sostenuto certo se per vintage si intende un ammasso di roba vecchia buttata li posso pure concordare, ma visto chi io son nato e vissuto al tempo che oggi si chiama vintage proviamo a declarare un esempio logico di quei tempi con materiale che tutti conoscono o quantomeno ne hanno sentito parlare case discografiche, un paio a caso, RCA e Mercury, gira Garrad, pre AR SP 8, finale ML, diffusori .......va beh non esageriamo prendiamo le scatole da scarpe LS3/5A magari la versione da 15 Ohm se poi non vi bastano AR9 da pavimento, accroccare tutto insieme e vi accorgerete che a quei tempi i tecnici del suono sapevano fare molto ma molto bene il proprio lavoro, molto meglio dei cazzoni odierni, altro che stage, con un impiantuccio del genere si viveva l'evento, si stava in pratica al centro del riprodotto con i musicisti che sedevano accanto all'ascoltatore, e questo era un impiantuccio medio non certo roba top level

Stra-quoto

E se poi uno magari ascoltava con dipoli tipo elettrostatiche Quad, accettandone i limiti, ....be come scena sonora danno la paga a tanti modelli odierni

Ho sempre voluto avere le AR 9, ma mancavano gli sghei

Non ho voluto infierire con i dipoli altrimenti avrei messo le mie mitiche Stax81X

pluto ha scritto:Stra-quoto

E se poi uno magari ascoltava con dipoli tipo elettrostatiche Quad, accettandone i limiti, ....be come scena sonora danno la paga a tanti modelli odierni

Ho sempre voluto avere le AR 9, ma mancavano gli sghei

queste sono in vendita in un negozio non molto lontano da me...appena posso vado ad ascoltarle

http://www.kijiji.it/annunci/audio-tv-e-video/udine-annunci-fagagna/casse-acustiche-ar9/79519804

Attenzione che per pilotare serve tanta ciccia di quella vera, altrimenti tanto rumore e issati

aircooled ha scritto:Attenzione che per pilotare serve tanta ciccia di quella vera, altrimenti tanto rumore e issati

il negoziante dovrebbe avere qualche Macintosh ...spediscigli un maestro!

MC? Oddio mi sento male

Lavorano su basse impedenze e i Mac non sono proprio l'ideale su 4 ohm o meno
Air sicuramente ne Sa Più di me se le ha avute