paolo75 ha scritto:Io sinceramente non capisco questa paranoia dei picchi di risonanza che portano dei rinforzi in talune frequenze, nei giradischi DD...se non sono allucinanti( e su questo basta prendere i soliti nomi di giradischi di qualità in ambito DD o PD) cosa vuoi che facciano...o pensate di avere una risposta in frequenza in ambiente piatta come in carica anecoica? o pensate che nessun componente della catena audio possa portare un equalizzazione della risposta in frequenza finale al nostro orecchio? i rinforzi in frequenza ce l'hanno tutti gli impianti, chi una maniera o chi in un altra ed è questa caratteristica che fa prefeire il timbro di un impianto o un altro...
Secondo me le più importanti qualità di un giradischi devono essere la dinamica, dovuta ad una alta coppia nel fa girare il piatto ( consideriamo che la dinamica è un parametro che non potrà mai essere eccessivo come spesso sento dire, perchè si potrà avvicinare tantissimo a quella incisa sul supporto, ma non potrà mai superarla...), e la massima costanza di rotazione, anche questo parametro importante ( provate ad ascoltare un assolo di pianoforte con magari molte note alte e tenute, si fa presto a percepire piuttosto chiaramente l'irregolarità di rotazione)...
E su questi parametri effettivamente i gira DD di alta qualità sono campioni e secondo me vanno molto tenuti in considerazione.
Più che altro tenderei a dare importanza all'isolamento del braccio dalle vibrazioni che hanno i motori dei gira DD, quello si che potrebbe portare degli svantaggi piuttosto evidenti...ho fatto esperimenti con i mie due gira, denon dp6700 e dp 80...soprattutto nel dp80 che ha la basetta asportabile ho trovato dei miglioramenti veramente ma veramente apprezzabili nella raffinatezza del suono, dopo aver isolato con del gel al silicone la basetta dal resto del gira...o se no ho visto in foto Garrard con base del braccio completamente separata dal motore...in generale questa lo trovo un parametro da tenere in considerazione attentamente...
Naturalmente tutto quanto detto comincia con un bel ..." secondo me..."
Ciao!
Paolo
Naturalmente se l' intensità dei picchi in banda audio è limitata diventa praticamente inavvertibile all' ascolto. Quando invece più di un picco di 15 o più (anche 30) dB è presente, la cosa è decisamente più avvertibile (ed anche sfruttabile in un certo senso).
Sulla costanza di rotazione invece direi che oggi non è più un problema. La soluzione è stata ricercata negli anni e indipendentemente dal tipo di trazione impiegato, col tempo ci sono arrivati tutti (naturalmente i modelli vintage che ne eran afflitti agli inizi se li sono tenuti tutti, solo i successivi o i recenti ne sono esenti) quelli che hanno voluto risolverlo (ad esempio quasi tutti i piatti sia DD che a Cinghia plasticosi/economici/pro ne soffrono oggi come ieri, non cito i puleggia perché ce ne sono talmente pochi che rappresentano casi isolati).
L' alta coppia determinata dal motore è una cosa, già ai tempi, considerata negativa. Tutti i produttori, compresi quelli di gira DD hanno, sempre più ricercato nel tempo,una alta inerzia per i loro prodotti top per l' audio casalingo (infatti moltssimi di questi, fra i dati dichiaravano l' inerzia dei loro piatti, nessuno la coppia del motore se non qualcuno per il pro).
Ovviamente chi produceva gira uso pro, con l' esigenza della partenza a razzo, se non ha ormai, per diversi motivi già chiuso, continua ad usare piatti leggeri e motori potenti e c'è chi sfrutta questa (errata) convinzione.
L' "isolamento" del braccio dalla base deve rispondere a due esigenze opposte:
A) evitare che le vibrazioni prodotte esternamente (dal motore/dall' ambiente) vengano trasmesse suo tramite è quasi inutile ove il motore non è isolato dal piatto e gli trasmetta le sue vibrazioni.
B) evitare che le le vibrazioni prodotte dalla testina vengano trattenute nel braccio (che si metta a sua volta a vibrare) e quindi che il braccio sia connesso a qualcosa dentro la quale scaricarle il più velocemente possibile o avere una massa reale talmente enorme... (vabbeh.. questo è logicamente quasi impossibile).
In tal senso un braccio dovrebbe semplicemente essere fermamente connesso al piano del giradischi il quale invece dovrebbe essere del tutto separato/isolato dal motore e dalle vibrazioni esterne.
Tutto quanto scritto sopra, purtroppo non è secondo me. Dico purtroppo perché anche io sarei ben contento se con due piccole modifiche ad hoc si riuscisse ad eliminare problemi noti e significativi.
Secondo me:
Invece penso che la cosa che dovrebbe appagare chi sfrutta questi tipi di oggetti non è tanto il volere sostenere che alle misure sono eccezionali (che poi proprio non lo sono, intendo, nessuno) o che sono cose inudibili (che invece sono udibili eccome) ma il cercare di informarsi e naturalmente, cosa altrettanto importante, ascoltarli in diverse situazioni per capirne al meglio il carattere sonico. Così da poterlo sfruttare a proprio vantaggio.
Personalmente non scrivo mai questo è una ciofeca e questo è bello, questo costa troppo questo è la soluzione o peggio ancora questa è la "trazione" o "sospensione".
Comunico le caratteristiche note, pubblicate e misurate e suggerisco: rifletteteci, se vi interessa farlo, sfruttatele e verificatele con l' ascolto.