Avrei selezionato le seguenti macchine:
- Technics SP 10 MK2
- Denon DP 80
- Micro seiki DQX 1000
- EMT 948
Cercando in rete ho letto tutto ed il contrario di tutto. Ora vorrei un parere dai gazebini.
Buona serata.
Carlo
Edmond ha scritto:Ciao Carlo, come detto al telefono i modelli che tu hai elencato rappresentano una buona scelta fra le macchine a trazione diretta "d'epoca"
Come ben sai anche tu, le macchine a TD hanno vantaggi e svantaggi, che a seconda della scuola di pensiero di chi ti risponde possono essere assolutamente esaltati o denigrati (perdonami le parole un po' forti).
Ciò che deve indirizzare la tua scelta è, innanzitutto, ciò che ti aspetti da un giradischi, nel senso più ampio del termine. C'è chi predilige la cosiddetta raffinatezza della riproduzione musicale, chi predilige ritmo e dinamica, anche a discapito di un pelo di raffinatezza. Come sempre, in questo mondo "malato", le differenze sono del tutto marginali, parlando di macchine di alto livello, ma possono essere definite anche "clamorose" da molti di noi, in funzione dei propri desideri sonici.
Personalmente, ad eccezione del Denon DP-80, li ho posseduti tutti, così come le soluzioni che ti sono state proposte. Personalmente prediligo ritmo e dinamica rispetto alla raffinatezza, cosa che mi ha sempre tenuto un po' lontano dai giradischi a cinghia, soprattutto di vecchia generazione, se così possiamo chiamarli.
Thorens 124 e Garrard 301 sono ottime macchine, senza dubbio, ma non possono competere, IMHO, se non pesantemente modificati, soprattutto il 124. Un passaggio rigenerante da Simone Lucchetti sarebbe d'obbligo per il 124, così da ridurne il rumore del motore standard, modificarne la trasmissione con pulegge più moderne, ecc...
Anche il 301 meriterebbe degli improvement stile Shindo per essere considerato una macchina realmente prestazionale...
Riguardo agli EMT (parliamo dei trazione diretta), al di la delle polemiche storiche su tali macchine, soffrono soprattutto, sempre IMHO, di una qualità del braccio non eccellente, che richiede la sua sostituzione con altri ben più performanti, ma la modifica non è sempre semplice... Anche per gli EMT, in ogni caso, una manutenzione seria è doverosa, ma piuttosto costosa.
Il Micro Seiki non è mai piaciuto particolarmente nemmeno a me, per una sua, paradossale, mancanza di smalto, ma sono sempre pensieri del tutto personali. L'SP-10 MkII, come ti ho detto, è la macchina che mi sono tenuto alla fine del lungo peregrinare. Sia perchè non ho più voglia di correre dietro alle continue tarature e manutenzioni periodiche (avrei tenuto l'EMT 930...), sia perchè, in assenza di conoscenze dirette del Denon (ricordo bene i modelli più piccoli, che suonavano, comunque, molto bene al mio orecchio) credo sia il TD che mostra più vantaggi rispetto agli svantaggi fra tutti quelli citati. Soprattutto va o non va, senza vie di mezzo. Inoltre si trovano ancora molte parti di ricambio a prezzi sopportabili, nel caso servissero.
Se vorrai ascoltarlo sei il benvenuto, così da farti un'idea in merito. Magari scopri che i TD, dopo anni di cinghia "minimalista" non ti aggradano!!!!
vinil62 ha scritto:Ciao, quando uno acquista un giradischi EMT si rende conto della differenza tra un prodotto consumer ed uno professionale. Ascoltare un Emt è come ascoltare un bobine senza i problemi della smagnetizzazione dei nastri. La tracciabilità ha una stabilità impressionante e la dinamica non l'ho mai ascoltata su nessun giradischi. Inoltre il prezzo è assolutamente ragionevole se paragonato a prodotti nuovi che a mio parere non raggiungono i livelli di qualità sonora dell'EMT.
carloc ha scritto:Come qualcuno già saprà, sto pensando di acquistare un bel giraLP a trazione diretta per sostituire il mio Favoloso Well Tempered.
Avrei selezionato le seguenti macchine:
- Technics SP 10 MK2
- Denon DP 80
- Micro seiki DQX 1000
- EMT 948
Cercando in rete ho letto tutto ed il contrario di tutto. Ora vorrei un parere dai gazebini.
Buona serata.
Carlo
pepe57 ha scritto:
Il Denon DP80 non lo conosco.
Gli altri li ho avuti e l' SP1000 (che poi è il 10 MKII completo di braccio EPA 100 e base in ossidiana) ce l' ho.
L' EMT ha 4 principali picchi di risonanza (non solo avvertibili all' ascolto ma anche misurati da TVK) di intensità che varia dai 15 ai 30 dB.
Il primo è centrato attorno ai 100 hertz (e questo probabilmente dà un buon senso del ritmo), il sceondo è vicino ai 800 (che influenza la sensazione di energia), il terzo è vicino ai 3000 Hertz (che potrebbe influire su una certa apertura) e l' ultimo attorno agli 8000 (questo, a parer mio più avvertibile in senso di "aria" che altro).Naturalmente su un impianto che, magari per fare un esempio, è un po' "leggero in gamma bassa, l' abbinamento può appagare parecchio perché "riempirebbe" un certo vuoto.
Il Micro presenta più o meno gli stessi picchi (ma di minore intensità)ma non ha quasi più quello a 800 Hertz e riduce quello posto in alto (attorno agli 8000.
Il Technics SP10MKII ne ha due, uno sempre attorno ai 100 ed uno solo quasi "pieno" a 5000 (misurato "liscio").
Il 1000 ha una sonorità piuttosto "gommosa" sotto e leggermente "pesante" sopra (l' insistenza di certi ottoni è un po' più avvertibile che con atri gira). Come molti DD mantiene molto bene la costanza tonale senza variazioni di sorta anche del timing dando una buona senszione di live on stage.
Quello che credo di potere suggerire è di ben inquadrare cosa si ha attualmente ed immaginare di poter integrarlo tenendo conto di queste abbastanza spiccate caratteristiche (beninteso se il braccio che verrà/è già installato è adatto alla base ed alla testina) per portarlo verso quanto si desidera.
Personalmente, non rilevo particolari differenze soniche legate al tipo di trazione (beninteso quando sono ben realizzate/moderne) e trovo che le caratteristiche
offerte dalla singola base facciano parte dell' insieme del progetto/realizzazione.
Sempre facendo la tara e ricordando quale fosse lo scopo originale che ha motivato chi ha progettato l' oggetto in discussione.
Ad esempio, l' EMT ha un piatto leggerissimo (finalizzato ad una partenza "a razzo" necessaria in un certo uso pro) che influenza il posizionamento ed anche, in parte, l' intensità dei sui "picchi" in quanto legati a qusta necessità di avere un motore molto potente e drettamente trasmissivo di vibrazioni. Il materiale con cui è fatto e la struttura in cui è messo, probabilmente influenzano i vari picchi (altri minori non citati) nel loro posizionamento.Infatti la struttura molto più "piccola" di Micro e Technics, pur entrambi dotati di piatti leggeri, anche se non di identico materiale (anzi MIcro poi suggerì e produsse un mat in rame), tende a cancellare il picco in gamma media ed "attenuare" quello in medioalta (anche se sull' SP10 dotato di un motore megapotente, pur spostato, il picco a 5000 hertz è più marcato.
E questo dovuto semplicemente alla struttura più o meno importante...
gianni60 ha scritto:Ciao Carlo,tutto bene?
Avrei dei seri dubbi che tu possa migliorare con questi al posto del Well Tempered
.............
Un caro saluto
Gianni
Marcob ha scritto:
...praticamente l'EMT è una merd...
marco
carloc ha scritto:Innanzitutto vi ringrazio tutti per essere intervenuti nel mio thread.
Partiamo dal presupposto che io sono soddisfattissimo del Well Tempered, tant'è che ne sono il primo ed unico proprietario dal 1990.
Macchina dal suono raffinatissimo che a me piace molto.
Ho pensato di venderlo x sostituirlo con un DD di buon livello ma nella produzione attuale non vedo dei DD di alto livello (se si eccettuano macchine dal costo stratosferico come il Monaco Grand Prix).
Nel vintage ci sono le macchine che ho elencato che, se messe nelle condizioni adeguate, potrebbero regalare qualche soddisfazione.
Attendo, quindi, che la discussione si sviluppi perché potrebbe essere utile a molti utenti.
Carlo
Marcob ha scritto:
...praticamente l'EMT è una merd...
marco
pepe57 ha scritto:
Ma no! Non lo è (come nessun altro oggetto lo è a parer mio). Ha semplicemente, come molti altri, alcune caratteristiche nette. Queste possono essere ben sfruttate in base al resto della catena ed a quello che si desidera ottenere.
L' EMT è un giradischi con forte personalità sonora ed è nato per un impiego ben preciso (e per quell' impiego e necessità è eccellente).
Naturalmente questa personalità ha influenze sul suono finale. Se viene ben abbinato e sfruttato.
Ad esempio il suo rinforzo in gamma bassa è apprezzabile da chi usa una certa tipologia di diffusori in quanto li "riempie".
Ad esempio, con le A5X, che hanno due problemi piuttosto evidenti di carenza in gamma bassa e alla frequenza di incrocio (attorno ai 5/600 Hertz), è un abbinamento valido. Oppure con certe elettrostatiche "leggere" in basso e con una certa tendenza ad apparire un po' fiacche dinamicamente (poi però la gamma media la tira su un po' troppo a parer mio, però si può cercare di intervenire con una testina altrettanto particolare che lavori in sottrazione in quella zona).
Lo stesso gira utilizzato con casse che sono molto estese in basso potrebbe dare un suono piuttosto gonfio.
Personalmente tendo sempre a stare più, nel limite del possibile, su giradischi completamente esenti da picchi di risonanza che ricadano in banda audio (da qualche parte ce li hanno sempre, ma se è a 1.5 Hertz non è che ci divento matto) e che abbiano una risposta in frequenza la più lineare possibile (a cui abbinare tutto il resto che vada, per quanto possibile, nella stessa direzione. Con questo non è detto che anche l' altra strada sia altrettanto valida.
In fondo, sempre a mio avviso, sta un po' tutto li. Accettare che ci sono molte strade che possono portare allo stesso punto, alcune più lineari (a partire dalla scelta dell' ambiente) a quelle più tortuose. L' importante, sempre a parer mio, è sapere dove si vuole andare a finire.
pluto ha scritto:
Un pò difficile visti i pareri così contrastanti
Chi predilige 124 e Garrard (e chi li considera un pò rumorosi)
Chi ama alla follia gli EMT e chiude gli occhi anche di fronte a qualche (raro) punto debole. Personalmente, avendo giocato parecchio con 950/930 e quello che vorresti prendere tu, continuo a pensare che il braccio non sia all'altezza del resto (Imho naturalmente) ed eventualmente comunque farei uno sforzo x una di queste 2 macchine e poi pensare di cambiare successivamente il braccio (rigorosamente FR/Ikeda o Ortofon nel caso di testine Orto
Chi considera i cinghioni una mierda e anche qua ci sarebbe da discutere a lungo
Chi resta deluso da macchine DD top tipo Gianni x preferire puleggioni
Insomma, mi sembra che ce ne sia x tutti i gusti. Auguri
pluto ha scritto:
Carlo, cambia il DAC
RockOnlyRare ha scritto:
...................
Perciò fossi nell'amico che ha aperto il thread, mi terrei il gira ..... a meno come ha detto Pluto di passare al reference. Personalmente sono tra quelli che "in linea di massima" preferisce la cinghia.
carloc ha scritto:
No, è il tuo impianto che è leggero in gamma bassa.......
carloc ha scritto:
Infatti nei miei interventi ho messo in lista anche il Pierre Lurnè a cinghia che è una gran bella macchina.
carloc ha scritto:Direi che siamo almeno sui 2500 completo di braccio tangenziale....;)
pepe57 ha scritto:
Ma no! Non lo è (come nessun altro oggetto lo è a parer mio). Ha semplicemente, come molti altri, alcune caratteristiche nette. Queste possono essere ben sfruttate in base al resto della catena ed a quello che si desidera ottenere.
L' EMT è un giradischi con forte personalità sonora ed è nato per un impiego ben preciso (e per quell' impiego e necessità è eccellente).
Naturalmente questa personalità ha influenze sul suono finale. Se viene ben abbinato e sfruttato.
Ad esempio il suo rinforzo in gamma bassa è apprezzabile da chi usa una certa tipologia di diffusori in quanto li "riempie".
Ad esempio, con le A5X, che hanno due problemi piuttosto evidenti di carenza in gamma bassa e alla frequenza di incrocio (attorno ai 5/600 Hertz), è un abbinamento valido. Oppure con certe elettrostatiche "leggere" in basso e con una certa tendenza ad apparire un po' fiacche dinamicamente (poi però la gamma media la tira su un po' troppo a parer mio, però si può cercare di intervenire con una testina altrettanto particolare che lavori in sottrazione in quella zona).
Lo stesso gira utilizzato con casse che sono molto estese in basso potrebbe dare un suono piuttosto gonfio.
Personalmente tendo sempre a stare più, nel limite del possibile, su giradischi completamente esenti da picchi di risonanza che ricadano in banda audio (da qualche parte ce li hanno sempre, ma se è a 1.5 Hertz non è che ci divento matto) e che abbiano una risposta in frequenza la più lineare possibile (a cui abbinare tutto il resto che vada, per quanto possibile, nella stessa direzione. Con questo non è detto che anche l' altra strada sia altrettanto valida.
In fondo, sempre a mio avviso, sta un po' tutto li. Accettare che ci sono molte strade che possono portare allo stesso punto, alcune più lineari (a partire dalla scelta dell' ambiente) a quelle più tortuose. L' importante, sempre a parer mio, è sapere dove si vuole andare a finire.
carloc ha scritto:Io riesco a trovare di tutto........