Edizioni di classica su supporti vari (SACD, CD, Vinile, liquida ecc.)

altro disco bellissimo del catalogo Naxsos,oltretutto suonato da un virtuoso del violino,Ilya Kaler allievo del maestro Leonid Kogan.
Tra l'altro il cd e' inciso benissimo,tanto da ricevere le 3 stelle Penguin Guide e i 5 Diapason!

ottima esecuzione  ed incisione , orch. sinfonica della radio bavarese diretta da Kubelik , ho diversi DG resonance datati e devo dire che non suonano affatto male questo e' del 1976 .

carloc ha scritto:Si prosegue con un altro vinile storico.

ottimo ! io ho la versione sacd   

se riesco me li "sparo" tutti....il piano ha una ripresa incredibile!!!

vinile appena arrivato , capolavoro tutto Italiano .ottima anche  la stampa .

ascolto serale , nuovi arrivi ....

Le migliori  mazurche ,seconde solo a quelle di Friedman   

Antefatto.

La scorsa settimana, in uno piccolo ritaglio di tempo che al momento mi posso permettere causa problemi vari, mi passa a trovare il grande Giacomo il Bachiano, dopo mesi che ne parlavamo e rimandavamo.

X riscaldare l'impianto, ormai pieno di ragnatele da qualche tempo, metto su il disco di Telemann che avevo postato giorni fa, mentre lo vado a prendere.
Cosa puoi far ascoltare come pezzo di benvenuto ad uno che di nickname fa il Bachiano e costruisce flauti x valenti musicisti, oltre a suonarseli egli stesso?
Questo, penso io.. sperem ben



Giacomo entra nella sala e alla 2a nota mi becca alla prima Autore, Concerto ed esecuzione (stava suonando il concerto x flauto..).
Minkia mi sono detto.. incominciamo bene  

Il passaggio alla suite è inesorabile e Giacomo mi becca pure quella   

Vabbè che fosse un esperto lo avevamo capito tutti e da un pezzo.  Ed è stato un vero piacere che spero di ripetere presto e più a lungo.

Giacomo mi ha omaggiato, oltre che di 2 manufatti di sua produzione di cui parlerò nell'apposita sezione (2 clamps x girapadelle di nuova concezione). di un SACD del grande Kuijken con alcune Cantate di Bach (di cui aveva accennato qualcosa tempo fa).



Disco meraviglioso, così come tutti gli altri già incisi da Kuijken delle Cantate Bachiana.
Con la particolarità di essere interpretato e suonato a Parti Reali…

E chevvordì? direte voi.. be ne riparliamo tra un po', ora scappo al lavoro

Consiglio per consiglio, questa edizione delle Quattro stagioni su etichetta Opus 111, Fabio Biondi, anch'essa a Parti Reali   

Bella edizione Giò.

PARTI REALI. Condotta armonica rigorosamente mantenuta in un numero stabile di voci/linee melodiche (la scrittura a P. R. classica per eccellenza è quella del corale bachiano, stabilmente a quattro voci). A P. R. sono tutte le composizioni polifoniche, vocali o strumentali; le composizioni per orchestra classiche e moderne sono invece, nella quasi totalità, un esempio di scrittura non a P. R., in quanto una singola linea melodica può essere affidata a diversi strumenti, raddoppiata all’ottava bassa (RADDOPPIO), oppure, ancora, frammentata in diverse sezioni orchestrali. La scrittura a P. R. richiede un estremo rigore nella condotta polifonica, onde evitare errori quali QUINTE e OTTAVE PARALLELE.

*****

Ciò significa che un quartetto d'archi sarà sempre a parti reali, cioè senza raddoppi. Una sinfonia no, avendo i raddoppi.

Ne consegue che le interpretazione a Parti reali abbisognano sempre di organici piuttosto ridotti.

Ma lascio la parola a voi experts in proposito, perchè temo di dire qualche strafalciones   

Avevo trovato un sito fantastico con tutta una discussione sul tema e ovviamente non la trovo più... proviamo

Kujken ha dei dubbi sulle esecuzioni a parti reali, la discussione tra i musicologi e' accanita

Splendido vinile d'epoca, un po' vissuto ma bellissimo.

gciraso ha scritto:Kujken ha dei dubbi sulle esecuzioni a parti reali, la discussione tra i musicologi e' accanita

La verità credo che sia che nessuno ha ragione, e tutti hanno ragione, in merito a questa faccenda.

Credo realmente che le esecuzioni a parti reali siano solo una delle possibili scelte, perché almeno nel settecento (non so nelle epoche precedenti) la quantità di strumentisti era strettamente legata all'ampiezza del locale in cui veniva eseguito l'evento, e alla quantità di pubblico. Oggi probabilmente il problema va posto in termini diversi: la quantità di strumentisti da usare in ogni parte legata più a questioni estetico/interpretative che non contingenti. Ma in ogni caso mi sembra scelta soggettiva. Personalmente trovo spesso suggestive le esecuzioni a parti reali, ma non mi sentirei di definirle una regola imprescindibile dell'esecuzione barocca. Assolutamente.

Comunque mi sono agganciato al tuo discorso anche per comunicarvi una mia "scoperta" di questi giorni (che con le esecuzioni a parti reali non c'entra nulla).

Chi frequenta queste pagine da qualche tempo ricorderà delle mie incisioni preferite delle "Goldberg": in genere mi piaceva molto la trasparenza e l'intellegibilità dell'ultima registrazione di Leonhardt (1976/78) e la versione ricca di variazioni, festosa, esuberante e anche di grande valorizzazione melodica di Dantone (edizione che io tenderei a definire "operistica").

Il limite dell'edizione di Leonhardt, a mio parere, era il pesante intervento di taglio nei riguardi dei ritornelli, che scorciava vistosamente l'opera tutta ed in qualche caso impediva, almeno a mio parere, di godere proprio della stessa, la ripetizione essendo per il mio gusto mezzo per approfondire la comprensione del fatto musicale e quindi mezzo comunicativo raramente rinunciabile.

Ebbene ho ascoltato in questi giorni la seconda registrazione Hantai. Allievo di Leonhardt ne conserva la trasparenza e la leggibilità esecutiva, ma con un rispetto praticamente integrale dei ritornelli. Ed in più con una varietà per le sonorità decisamente appagante. Insomma, edizione che mi è piaciuta moltissimo e che pur avendo il disco da qualche tempo non avevo mai approfondito.

Stando queste considerazioni (seppur sommariamente dette in questi termini) devo dire che ad oggi l'esecuzione di Hantai si impone a mio parere su quella di Leonhardt, e si affianca come controparte a quella di Dantone, nella mia "graduatoria" personale.

Peccato che sia il disco di Dantone che quello di Hantai, siano ormai fuori catalogo e quindi di difficile reperibilità. Ma questa ormai mi sembra una condanna inevitabile per tutte le registrazioni di classica contemporanee, mentre si salvano per le varie riedizioni le registrazioni storiche. Oltretutto entrambi i dischi sono incisi molto bene.

Pazzoperilpianoforte ha scritto:

trovato! lo sto già scaricando   

Sembra molto bello - ci vorrà tempo x metabolizzare con calma
Anche se Hantai  non lo avevo messo tra i miei preferiti nei concerti - forse x questo avevo  snobbato le sue Goldberg (sbagliando ovviamente)

****

Qualcuno ha mai ascoltato questa? Simone Dinnerstein



Lei vive a New York e in America sta avendo un grande successo, specie questo disco delle Goldberg che gira già da qualche anno. Ora incide x la Sony

Appena ascoltata ed è una bellissima sorpresa

Se piacciono le Goldberg al piano, questa è da ascoltare e capisco il successo che ha ottenuto in USA

Mi viene in mente un termine soltanto: delicatezza infinita

Qualcosa di leggero per il piccolo.....

Passiamo a qualche vinile più impegnativo.
I vostri pareri su quest'esecuzione della quinta e decima di Mahler?

pluto ha scritto:Appena ascoltata ed è una bellissima sorpresa

Se piacciono le Goldberg al piano, questa è da ascoltare e capisco il successo che ha ottenuto in USA

Mi viene in mente un termine soltanto: delicatezza infinita

Non la conosco, e personalmente a parte poche edizioni (ad esempio quella di Schiff per ECM) non amo molto le Goldberg al piano.... però magari vedo se riesco ad ascoltare qualche cosa su YouTube per farmi una idea...

Alterna il ritmo in continuo

La prima Aria viene suonata molto lentamente scandendo nota x nota, poi quando pensi ad una lettura di quel tipo, ti spara la. 1a variazione molto velocemente x poi rallentare nuovamente sulla successiva.
Ora ha inciso un altro disco di  Bach x la Sony

Quella di Schiff ECM e' magistrale. Semplicemente fantastica

Comunque quella di. Hantai che hai postato e' da top 5. Bellissima
Mentre non mi aveva troppo convinto Staier che invece su Mozart etc era stato superlativo

@carlo

Sorry non conosco il Mahler di Levine

Nei "negozi soliti" è appena apparsa la traccia ISO di un SACD di cui non ero a conoscenza. Questo



Il SACD non credo sia proprio facilmente rintracciabile, x cui l'ISO mi sembra un'ottimo rimedio ed i liquidi potrebbero darsi da fare
Certo che sentire il respiro pesante di Rubinstein x tutto l'Adagio della Moonlight fa una certa impressione. Sembra quasi di poter far rivivere l'artista durante l'ascolto. Buona incisione certamente aiutata dalla traccia ISO

Vinile stratosferico, esecuzione spettacolare.

pluto ha scritto:...
Mentre non mi aveva troppo convinto Staier che invece su Mozart etc era stato superlativo

L'edizione di Staier è singolarissima per lo strumento usato, di sonorità quasi organistica e con a disposizione vari registri interessanti. Molte variazioni di Staier sono belle, ma rispetto ai migliori è effettivamente più discontinuo... occorre dire che le Goldberg sono di difficoltà esecutiva notevolissima ed a volte sembra che proprio questo abbia un pò sofferto Staier... mentre in altre variazioni sembra un pò seguire pedissequamente la pagina scritta senza metterci una intenzione interpretativa.

Rimane anche quella a mio parere una edizione a ridosso delle migliori, anche per le peculiarità dello strumento usato, seppur non da "isola deserta".

pluto ha scritto:Nei "negozi soliti" è appena apparsa la traccia ISO di un SACD di cui non ero a conoscenza. Questo



Il SACD non credo sia proprio facilmente rintracciabile, x cui l'ISO mi sembra un'ottimo rimedio ed i liquidi potrebbero darsi da fare
Certo che sentire il respiro pesante di Rubinstein x tutto l'Adagio della Moonlight fa una certa impressione. Sembra quasi di poter far rivivere l'artista durante l'ascolto. Buona incisione certamente aiutata dalla traccia ISO

Su amazon e' disponibile (5pz) io l ho preso a 16 euro consigliatissimo!