Qual e', secondo voi, il singolo componente che piu' influenza la resa dell'impianto?
Sondaggio
Dato per scontato che tutto e' importante e ha il proprio peso, secondo me, non si puo' fare a meno del fatto che sia al massimo:
- [ 7 ]
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- [ 0 ]
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- [ 14 ]
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Voti totali: 46
Luca58- Hi-End Member
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Qualche anno fa avrei votato diversamente, ma ora dico 10).
Geronimo- Self-Awareness
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- Messaggio n°2
Re: Qual e', secondo voi, il singolo componente che piu' influenza la resa dell'impianto?
Per me in primis i diffusori e poi l'ambiente d'ascolto
mc 73- Hi-End Member
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- Messaggio n°3
Re: Qual e', secondo voi, il singolo componente che piu' influenza la resa dell'impianto?
ambiente ,diffusori e considerando le elettroniche il pre
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saluti Michele
Rob67- JuniorMember
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- Messaggio n°4
Re: Qual e', secondo voi, il singolo componente che piu' influenza la resa dell'impianto?
La 10 in primis poi diffusori e pre ma l'ambiente è fondamentale.
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Roberto da Venezia
Sorgente : Oppo 105D
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Diffusori autocostruiti con driver Morel
Centrale Audio Physic modificato
Cricetone- Hi-End Member
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- Messaggio n°5
Re: Qual e', secondo voi, il singolo componente che piu' influenza la resa dell'impianto?
l'umore che hai appena sveglio la mattina
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Il Museo dell'hifi e dell'audio in casa
mc 73- Hi-End Member
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- Messaggio n°6
Re: Qual e', secondo voi, il singolo componente che piu' influenza la resa dell'impianto?
ed i soldi che siamo disposti a sacrificare x il nostro "vizio"Cricetone ha scritto:l'umore che hai appena sveglio la mattina
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saluti Michele
enzo66- Senior Member
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- Messaggio n°7
Re: Qual e', secondo voi, il singolo componente che piu' influenza la resa dell'impianto?
Diffusori ed ambiente in primis, poi, la sorgente. Certo che, a parità d'ambiente (per quanto pessimo o formidabile sia), è meglio ascoltare un ottimo impianto che un pessimo impianto.
Riguardo le elettroniche diverse dalla sorgente dipende un po': se abbino diffusori con andamenti d'impedenza tormentati ad amplificazioni con impedenza d'uscita elevata, allora gli stadi finali potranno influire molto più del pre sul risultato finale.
Riguardo le elettroniche diverse dalla sorgente dipende un po': se abbino diffusori con andamenti d'impedenza tormentati ad amplificazioni con impedenza d'uscita elevata, allora gli stadi finali potranno influire molto più del pre sul risultato finale.
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realmassy- Hi-End Member
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- Messaggio n°8
Re: Qual e', secondo voi, il singolo componente che piu' influenza la resa dell'impianto?
Se per sorgente comprendiamo anche la registrazione direi 1
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pepe57- Moderatore
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- Messaggio n°9
Re: Qual e', secondo voi, il singolo componente che piu' influenza la resa dell'impianto?
Ho votato ambiente anche se avrei più in mente un discorso di
interazione diffusori ambiente.
Non ho scelto sorgente in quanto non era definito se digitale o analogica
(nel senso di giradischi,perché in quel caso non so cosa avrei scelto
specie se si includeva la qualità della registrazione).
interazione diffusori ambiente.
Non ho scelto sorgente in quanto non era definito se digitale o analogica
(nel senso di giradischi,perché in quel caso non so cosa avrei scelto
specie se si includeva la qualità della registrazione).
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Luca58- Hi-End Member
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- Messaggio n°10
Re: Qual e', secondo voi, il singolo componente che piu' influenza la resa dell'impianto?
Direi a parita' di registrazione, che non fa parte della catena di riproduzione ma e' il riprodotto.
E' poi vero che nel caso dell'analogico la qualita' della sorgente ha forse piu' importanza, ma anche nel digitale le differenze si sentono nettamente e quindi credo che la parola "sorgente" possa comprendere entrambi i casi.
E' poi vero che nel caso dell'analogico la qualita' della sorgente ha forse piu' importanza, ma anche nel digitale le differenze si sentono nettamente e quindi credo che la parola "sorgente" possa comprendere entrambi i casi.
hr- Senior Member
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- Messaggio n°11
Re: Qual e', secondo voi, il singolo componente che piu' influenza la resa dell'impianto?
I diffusori.
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Rocco
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Edmond- Sordologo
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- Messaggio n°12
Re: Qual e', secondo voi, il singolo componente che piu' influenza la resa dell'impianto?
La nostra cultura musicale, le nostre orecchie, diffusori ed ambiente.
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Giorgio
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Pazzoperilpianoforte- Suonologo
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- Messaggio n°13
Re: Qual e', secondo voi, il singolo componente che piu' influenza la resa dell'impianto?
Non riesco a rispondere.
Più vado avanti in questa passione e più mi rendo conto che l'apporto dei vari anelli dell'impianto è paritetico. Il preferire un anello all'altro, nei propri sforzi di perfezionamento, può essere legato ad idiosincrasie personali o a debolezze obiettive della nostra catena specifica, ma non alla realtà dei fatti.
La scelta però della qualità e del tipo di front end condiziona - limitandoli - tutti i risultati conseguibili a valle in maniera inalterabile. Quindi forse per me partire da una sorgente in qualche modo difettosa mina aprioristicamente qualunque possibilità di successo.
Però, per il modo in cui è posta la domanda, la mia risposta non è in nessuna delle possibilità elencate. Quindi non voto...
Più vado avanti in questa passione e più mi rendo conto che l'apporto dei vari anelli dell'impianto è paritetico. Il preferire un anello all'altro, nei propri sforzi di perfezionamento, può essere legato ad idiosincrasie personali o a debolezze obiettive della nostra catena specifica, ma non alla realtà dei fatti.
La scelta però della qualità e del tipo di front end condiziona - limitandoli - tutti i risultati conseguibili a valle in maniera inalterabile. Quindi forse per me partire da una sorgente in qualche modo difettosa mina aprioristicamente qualunque possibilità di successo.
Però, per il modo in cui è posta la domanda, la mia risposta non è in nessuna delle possibilità elencate. Quindi non voto...
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Vito Buono
__________
Auralic Aries + Auralic Vega + Stax SR-009 + Stax SRM 600 Limited
oppure
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... e tantissima musica!
nerodavola- Senior Member
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- Messaggio n°14
Re: Qual e', secondo voi, il singolo componente che piu' influenza la resa dell'impianto?
Ho votato 4, ma è davvero difficile disgiungere i diffusori dall'ambiente in cui suonano, tanti sono i vincoli e le interazioni che ne derivano.
Fra le elettroniche, assumendo che gli interfacciamenti elettrici e gestione del carico siano corretti, allora certamente più caratterizzante è IMO la sorgente (in teoria): a condizione che le elettroniche che seguono facciano ...il loro dovere, ovvero approssimare al meglio il circuito di guadagno "ideale" (=la famosa neutralità di cui, pur non comprendendolo, spesso si discute con accezione negativa).
Siccome la teoria è una cosa e il mondo reale è altro, allora il pre (che nelle sorgenti digitali e DAC esisterebbe già: è di fatto lo stadio di uscita) assume sovente una rilevanza essenziale, interpretando per buona parte il carattere dell'intera catena.
Diverso il caso dell'analogico.
Fra le elettroniche, assumendo che gli interfacciamenti elettrici e gestione del carico siano corretti, allora certamente più caratterizzante è IMO la sorgente (in teoria): a condizione che le elettroniche che seguono facciano ...il loro dovere, ovvero approssimare al meglio il circuito di guadagno "ideale" (=la famosa neutralità di cui, pur non comprendendolo, spesso si discute con accezione negativa).
Siccome la teoria è una cosa e il mondo reale è altro, allora il pre (che nelle sorgenti digitali e DAC esisterebbe già: è di fatto lo stadio di uscita) assume sovente una rilevanza essenziale, interpretando per buona parte il carattere dell'intera catena.
Diverso il caso dell'analogico.
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Mauro
Analogico: Rega RP3, Ortofon 2M Blue, Rega Phono - Digitale: Nova NCD1 (dac 2.0) - Pre: ARC ls17 - Finale: Norma 8.7B - Diffusori: Vienna Acoustics Mozart Grand // Sorgente: AA Crescendo - Ampli cuffia: Little Dot MK III - Cuffia: Grado SR60i
RockOnlyRare- Rockzebo Expert
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- Messaggio n°15
Re: Qual e', secondo voi, il singolo componente che piu' influenza la resa dell'impianto?
Cricetone ha scritto:l'umore che hai appena sveglio la mattina
_________________
http://basta-con-i-tagli-alle-pensioni.over-blog.it/article-le-bugie-sull-aspettativa-di-vita-84948824.html
https://www.indexmundi.com/facts/indicators/SP.DYN.LE00.IN/compare#country=it
(ANSA) - ROMA, 19 LUG - I quarantenni di oggi, coloro che hanno iniziato a lavorare dopo il 1996 e ricadono nel contributivo puro, rischiano di non andare in pensione prima dei 73 anni. È questa la sorte secondo la Cgil che spetta a chi ha avuto un lavoro saltuario e scarsamente remunerato, specie se part time. Nel 2035, spiega il sindacato, per andare prima dei 70 anni, precisamente a 69, saranno necessari almeno 20 anni di contributi e una pensione di importo sopra gli attuali 687 euro.
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- Messaggio n°16
Re: Qual e', secondo voi, il singolo componente che piu' influenza la resa dell'impianto?
Secondo me la cosa più importante anche se banale è la sorgente (intesa come incisione non come apparecchio riproducente la stessa), inutile avere un impianto da 200.000€ se ci ascolti un bootleg del 1965 dei beatles registrato con un registratore a pile in cui si sentono solo le urla delle ragazzine.
Spesso la differenza tra due impianti eccellenti la noti (aumenta) con il crescere della qualità dell'incisione.
Discorso analogo si può fare sull'ambiente, se un ambiente ha un suono pessimo, inutile metterci un impianto straordinario se prima non riesci a sistemare l'albiente (ammesso che sia possibile). Poi anche le dimensioni sono fondamentali, se hai 10 m2 o ne hai 80, cambia completamente la tipologia di impianto da usare.
Comunque partendo da un ambiente buono ed un sorgente buono, secondo me la maggiore influenza l'hanno i diffusori, seguiti dal complesso braccio-testina-pre phono se ascolti vinili. Poi pre finali cavi etc etc...
Il tutto naturalmente senza dimenticare l'equilibrio secondo la norma per cui un impianto tende a suonare come il peggior componente della catena, a maggior ragione se questo è il sorgente o l'acustica ambientale.
Spesso la differenza tra due impianti eccellenti la noti (aumenta) con il crescere della qualità dell'incisione.
Discorso analogo si può fare sull'ambiente, se un ambiente ha un suono pessimo, inutile metterci un impianto straordinario se prima non riesci a sistemare l'albiente (ammesso che sia possibile). Poi anche le dimensioni sono fondamentali, se hai 10 m2 o ne hai 80, cambia completamente la tipologia di impianto da usare.
Comunque partendo da un ambiente buono ed un sorgente buono, secondo me la maggiore influenza l'hanno i diffusori, seguiti dal complesso braccio-testina-pre phono se ascolti vinili. Poi pre finali cavi etc etc...
Il tutto naturalmente senza dimenticare l'equilibrio secondo la norma per cui un impianto tende a suonare come il peggior componente della catena, a maggior ragione se questo è il sorgente o l'acustica ambientale.
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(ANSA) - ROMA, 19 LUG - I quarantenni di oggi, coloro che hanno iniziato a lavorare dopo il 1996 e ricadono nel contributivo puro, rischiano di non andare in pensione prima dei 73 anni. È questa la sorte secondo la Cgil che spetta a chi ha avuto un lavoro saltuario e scarsamente remunerato, specie se part time. Nel 2035, spiega il sindacato, per andare prima dei 70 anni, precisamente a 69, saranno necessari almeno 20 anni di contributi e una pensione di importo sopra gli attuali 687 euro.
roccacci- Senior Member
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- Messaggio n°17
Re: Qual e', secondo voi, il singolo componente che piu' influenza la resa dell'impianto?
Luca58 ha scritto:Qualche anno fa avrei votato diversamente, ma ora dico 10).
Ho un amico che possiede un impianto da favola, ma la moglie gli ha "concesso" una specie di sgabuzzino, tipo uno che possiede la ferrari e la tiene in un piccolo garage
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Rocco
RockOnlyRare- Rockzebo Expert
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Età : 70
Località : Milano
- Messaggio n°18
Re: Qual e', secondo voi, il singolo componente che piu' influenza la resa dell'impianto?
Io piuttosto che cambiare impianto, se non posso cambiare casa, cambierei moglie, evidentemente non gli vuole tanto bene......roccacci ha scritto:
Ho un amico che possiede un impianto da favola, ma la moglie gli ha "concesso" una specie di sgabuzzino, tipo uno che possiede la ferrari e la tiene in un piccolo garage
Ci rido sopra ma oltre 30 anni fa i miei genitori si traslocarono da una casa in affitto di 160 m2 in una di 95, io avevo una camera di 20 m2 con dentro impianto e tutta la collezione di vinili, passai in una da 9m2 dovetti mettere l'impianto in sala su una libreria di plastica poco profonda con le cassa da spostare ogni volta (una aveva 20 m di cavo !!!) e la cosa peggiore in sala ci stavano sempre i miei per cui in pratica potevo ascoltare la musica -maluccio vista la disposizione solo quando ero solo in casa.
Ho risolto il problema - purtroppo viste le circostanze - solo lo scorso anno quando sono rimasto solo, la prima cosa che ho fatto ho buttato la libreria di plastica e preso (anzi fatto fare) un mobile hi-fi come si deve. Adesso devo solo risolvere il problema di come fare sparire le orribili matasse di cavi che si vedono.
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(ANSA) - ROMA, 19 LUG - I quarantenni di oggi, coloro che hanno iniziato a lavorare dopo il 1996 e ricadono nel contributivo puro, rischiano di non andare in pensione prima dei 73 anni. È questa la sorte secondo la Cgil che spetta a chi ha avuto un lavoro saltuario e scarsamente remunerato, specie se part time. Nel 2035, spiega il sindacato, per andare prima dei 70 anni, precisamente a 69, saranno necessari almeno 20 anni di contributi e una pensione di importo sopra gli attuali 687 euro.
maggio- Vip Member
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- Messaggio n°19
Re: Qual e', secondo voi, il singolo componente che piu' influenza la resa dell'impianto?
Ambiente e diffusori.
Ciao
Ciao
indifd- JuniorMember
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Data d'iscrizione : 17.01.10
Località : Emilia Romagna
- Messaggio n°20
Re: Qual e', secondo voi, il singolo componente che piu' influenza la resa dell'impianto?
Diffusori natürlich
Data l'ovvia interazione diffusori-ambiente, l'ambiente è l'altra faccia della medaglia che interagisce, condiziona e determina il risultato finale di quanto i diffusori sono in grado di riprodurre/emettere nell'ambiente
IMHO tutto il sistema dovrebbe essere coerente e funzionale al tipo di diffusori scelto, questo aspetto perde importanza se le alternative di scelta/varianza tra i diffusori è tra "cloni" molto simili, ovvero quando si possono sostituire con modesti cambiamenti dovuti a identiche architetture di progetto e tecnologie costruttive
Esempi di cloni molto diffusi (il 90% minimo del venduto nei negozi immagino):
- diffusore stand - due vie - cross passivo - bass reflex - woofer 12-16 cm - tweeter cupola morbida (o variante tweeter cupola metallica/trattata)
- diffusore torre due vie - cross passivo - bass reflex - woofer 12 -16 cm - tweeter cupola morbida (o variante tweeter cupola metallica/trattata)
- diffusore torre tre vie -cross passivo - bass reflex - 1 o 2 woofer 16 - 25 cm - midrange cono - tweeter cupola morbida (o variante tweeter cupola metallica/trattata)
Le varianti principali che conosco in questo cluster molto ristretto riguardano i materiali con cui sono realizzati i coni dalla carta a tutte le varianti, i tweeter a nastro, qualche raro midrange a cupola (ATC vecchi Dynaudio esotar) e poco altro se non ricordo male
Se si prendono in considerazione isodinamici ed elettrostatici la forte differenza è palese, se poi si considerano:
- diffusori multivia con trasduttori tradizionali - bass reflex - cross attivo e multiamplificazione
- diffusori a tromba multivia - cross attivo e multiamplificazione (includendo i specifici trasduttori progettati per lo specifico impiego)
- trasduttori non convenzionali tipo tweeter di Heil, il Manger e le Leonardo
- altra categoria trasversale rispetto all'architettura e alla tecnologia dei trasduttori riguarda i diffusori "direttivi" rispetto ai diffusori standard progettati per avere un'alta percentuale di suono riflesso nell'ambiente
allargando il campo delle alternative tra i diffusori home si può verificare che il diffusore è l'anello chiave (IMHO) del sistema essendo tutti imperfetti e con evidenti "colorazioni"/timbri specifici
Data l'ovvia interazione diffusori-ambiente, l'ambiente è l'altra faccia della medaglia che interagisce, condiziona e determina il risultato finale di quanto i diffusori sono in grado di riprodurre/emettere nell'ambiente
IMHO tutto il sistema dovrebbe essere coerente e funzionale al tipo di diffusori scelto, questo aspetto perde importanza se le alternative di scelta/varianza tra i diffusori è tra "cloni" molto simili, ovvero quando si possono sostituire con modesti cambiamenti dovuti a identiche architetture di progetto e tecnologie costruttive
Esempi di cloni molto diffusi (il 90% minimo del venduto nei negozi immagino):
- diffusore stand - due vie - cross passivo - bass reflex - woofer 12-16 cm - tweeter cupola morbida (o variante tweeter cupola metallica/trattata)
- diffusore torre due vie - cross passivo - bass reflex - woofer 12 -16 cm - tweeter cupola morbida (o variante tweeter cupola metallica/trattata)
- diffusore torre tre vie -cross passivo - bass reflex - 1 o 2 woofer 16 - 25 cm - midrange cono - tweeter cupola morbida (o variante tweeter cupola metallica/trattata)
Le varianti principali che conosco in questo cluster molto ristretto riguardano i materiali con cui sono realizzati i coni dalla carta a tutte le varianti, i tweeter a nastro, qualche raro midrange a cupola (ATC vecchi Dynaudio esotar) e poco altro se non ricordo male
Se si prendono in considerazione isodinamici ed elettrostatici la forte differenza è palese, se poi si considerano:
- diffusori multivia con trasduttori tradizionali - bass reflex - cross attivo e multiamplificazione
- diffusori a tromba multivia - cross attivo e multiamplificazione (includendo i specifici trasduttori progettati per lo specifico impiego)
- trasduttori non convenzionali tipo tweeter di Heil, il Manger e le Leonardo
- altra categoria trasversale rispetto all'architettura e alla tecnologia dei trasduttori riguarda i diffusori "direttivi" rispetto ai diffusori standard progettati per avere un'alta percentuale di suono riflesso nell'ambiente
allargando il campo delle alternative tra i diffusori home si può verificare che il diffusore è l'anello chiave (IMHO) del sistema essendo tutti imperfetti e con evidenti "colorazioni"/timbri specifici
Luca58- Hi-End Member
- Numero di messaggi : 9403
Data d'iscrizione : 15.07.09
- Messaggio n°21
Re: Qual e', secondo voi, il singolo componente che piu' influenza la resa dell'impianto?
Nella formulazione della domanda avevo gia' incluso il fatto che ogni componente e' importante e che senza una buona compatibilita' tra i vari componenti non si va da nessuna parte.
E' chiaro che se la sorgente e' scadente, tutta la catena ne e' condizionata ed e' anche vero che se un diffusore non ha la capacita' di rendere le basse frequenze...non ce l'ha.
Io ho pero' votato l'ambiente perche' mi sono reso conto che con un ambiente ottimale anche un impiantino ben assemblato suona in maniera da accontentare la maggior parte degli ascoltatori, mentre e' inutile spendersi in sforzi economici e fisici se l'ambiente ha problemi. In quest'ultimo caso, e' quasi meglio avere un impianto meno di qualita' perche' senti meno i guai della stanza.
Nel mio ambiente basta che metta dei libri un po' in alto nella parete dietro l'ascoltatore a destra che mi scompaiono letteralmente i bassi e il tutto suona di conseguenza parecchio sbilanciato sul medio-alto come fanno certi impianti moderni ultra-dettagliati.
Per questo un ambiente acusticamente accettabile, secondo me, dovrebbe essere un pre-requisito a qualsiasi impianto che abbia un minimo di pretese. Poi ci metto la capacita' di pilotaggio dei diffusori da parte del finale integrato o separato che eviti il clipping (in questo senso ho soprattutto scritto la risposta 3) e poi la lotta alle vibrazioni.
Quindi, se dovessi seguire l'esempio e fare una sequenza in ordine decrescente di importanza, la mia sarebbe 10), 3), 9).
Senza questi tre aspetti, secondo me e' inutile avere diffusori eccezionali, sorgenti estremamente rivelatrici e perfino una incisione da favola.
E' chiaro che se la sorgente e' scadente, tutta la catena ne e' condizionata ed e' anche vero che se un diffusore non ha la capacita' di rendere le basse frequenze...non ce l'ha.
Io ho pero' votato l'ambiente perche' mi sono reso conto che con un ambiente ottimale anche un impiantino ben assemblato suona in maniera da accontentare la maggior parte degli ascoltatori, mentre e' inutile spendersi in sforzi economici e fisici se l'ambiente ha problemi. In quest'ultimo caso, e' quasi meglio avere un impianto meno di qualita' perche' senti meno i guai della stanza.
Nel mio ambiente basta che metta dei libri un po' in alto nella parete dietro l'ascoltatore a destra che mi scompaiono letteralmente i bassi e il tutto suona di conseguenza parecchio sbilanciato sul medio-alto come fanno certi impianti moderni ultra-dettagliati.
Per questo un ambiente acusticamente accettabile, secondo me, dovrebbe essere un pre-requisito a qualsiasi impianto che abbia un minimo di pretese. Poi ci metto la capacita' di pilotaggio dei diffusori da parte del finale integrato o separato che eviti il clipping (in questo senso ho soprattutto scritto la risposta 3) e poi la lotta alle vibrazioni.
Quindi, se dovessi seguire l'esempio e fare una sequenza in ordine decrescente di importanza, la mia sarebbe 10), 3), 9).
Senza questi tre aspetti, secondo me e' inutile avere diffusori eccezionali, sorgenti estremamente rivelatrici e perfino una incisione da favola.
bluocram- Senior Member
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- Messaggio n°22
Re: Qual e', secondo voi, il singolo componente che piu' influenza la resa dell'impianto?
I diffusori in un ambiente poco ostile verso questi ultimi, segue la sorgente ed in ultimo ampli e pre.
Ciao.
Marco.
Ciao.
Marco.
indifd- JuniorMember
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Data d'iscrizione : 17.01.10
Località : Emilia Romagna
- Messaggio n°23
Re: Qual e', secondo voi, il singolo componente che piu' influenza la resa dell'impianto?
Premesse:Luca58 ha scritto:Nella formulazione della domanda avevo gia' incluso il fatto che ogni componente e' importante e che senza una buona compatibilita' tra i vari componenti non si va da nessuna parte.
E' chiaro che se la sorgente e' scadente, tutta la catena ne e' condizionata ed e' anche vero che se un diffusore non ha la capacita' di rendere le basse frequenze...non ce l'ha.
Io ho pero' votato l'ambiente perche' mi sono reso conto che con un ambiente ottimale anche un impiantino ben assemblato suona in maniera da accontentare la maggior parte degli ascoltatori, mentre e' inutile spendersi in sforzi economici e fisici se l'ambiente ha problemi. In quest'ultimo caso, e' quasi meglio avere un impianto meno di qualita' perche' senti meno i guai della stanza.
Nel mio ambiente basta che metta dei libri un po' in alto nella parete dietro l'ascoltatore a destra che mi scompaiono letteralmente i bassi e il tutto suona di conseguenza parecchio sbilanciato sul medio-alto come fanno certi impianti moderni ultra-dettagliati.
Per questo un ambiente acusticamente accettabile, secondo me, dovrebbe essere un pre-requisito a qualsiasi impianto che abbia un minimo di pretese. Poi ci metto la capacita' di pilotaggio dei diffusori da parte del finale integrato o separato che eviti il clipping (in questo senso ho soprattutto scritto la risposta 3) e poi la lotta alle vibrazioni.
Quindi, se dovessi seguire l'esempio e fare una sequenza in ordine decrescente di importanza, la mia sarebbe 10), 3), 9).
Senza questi tre aspetti, secondo me e' inutile avere diffusori eccezionali, sorgenti estremamente rivelatrici e perfino una incisione da favola.
a) rispetto le opinioni altrui e non le voglio cambiare, il mondo è bello perchè vario
b) probabilmente abbiamo molti punti in comune se hai apprezzato l'Audio Innovations 500 (amplificazione full tube)
c) non nego l'importanza (per me) della resa/suono raffinato e non solo quantitativo = risposte in frequenza - livelli di dB indistorti - assenza di clipping/saturazione finali - compressione dovuta al sistema ecc.
Fatte le doverose premesse, ti posso dire che anche l'ambiente più "sfig***" può accogliere dei diffusori altamente direttivi con risultati impensabili per uno che è abituato o conosce solo i diffusori home/commerciali tutti basati sul suono riflesso, ovvero perfino il vincolo ambientale può essere in gran parte superato con diffusori direttivi, diffusori con suono direttivo non sono i miei preferiti, ma hanno innegabili vantaggi:
- minimizzano l'importanza dell'ambiente soprattutto quello meno idoneo al suono riflesso
- hanno dei vantaggi sulle frequenze mediobasse/basse dove con diffusori con alta percentuale di suono riflesso sono quasi sempre c****, ovviamente se tali ferquenze sono riprodotte a pari livello con le altre
Ho avuto l'opportunità di ascoltare un sistema 5 vie - bass reflex - cross attivo (Behringer low cost vero collo di bottiglia qualitativo di tutto il sistema IMHO) - multiamplificato - autocostruito - molto direttivo almeno fino ai driver della 4° via bassa con una resa sulla sinfonica/pieni orchestrali imbarazzante per quasi tutti i sistemi home/commerciali fino a cifre in euro con 5 zeri il tutto con livelli indistorti e non saturi/compressi sempre impressionanti in un ambiente di circa 3.3 x 4.5 m e diffusori disposti a parete sul lato lungo con unico punto di ascolto possibile e taratura (via telecomando) dell'inclinazione dei diffusori rispetto all'esatto punto di ascolto (altezza dell'ascoltatore), è il sistema del grande Orlando (puoi chiedere maggiori info a Fabrizio di Villa Minozzo suo grande amico)
P.S. importante, nei sistemi autocostruiti o tarati custom sull'unico ambiente di destinazione (vedi caso Orlando di cui sopra e altri simili) il sistema diffusori non viene tarato più o meno allla "speriamo che l'ambiente del cliente sia come quello che utilizza il progettista", ma direttamente sull'ambiente finale eliminando questa importante variabile trasformandola in costante
Geronimo- Self-Awareness
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Data d'iscrizione : 09.03.09
- Messaggio n°24
Re: Qual e', secondo voi, il singolo componente che piu' influenza la resa dell'impianto?
Mi vengono in mente i diffusori Mc-Intosh con il loro array verticale di altoparlanti disposti proprio per la massima direttività possibile. Se non ricordo male anche NHT usava lo stesso principio di direttività.indifd ha scritto:
Fatte le doverose premesse, ti posso dire che anche l'ambiente più "sfig***" può accogliere dei diffusori altamente direttivi con risultati impensabili per uno che è abituato o conosce solo i diffusori home/commerciali tutti basati sul suono riflesso, ovvero perfino il vincolo ambientale può essere in gran parte superato con diffusori direttivi, diffusori con suono direttivo non sono i miei preferiti, ma hanno innegabili vantaggi:
- minimizzano l'importanza dell'ambiente soprattutto quello meno idoneo al suono riflesso
- hanno dei vantaggi sulle frequenze mediobasse/basse dove con diffusori con alta percentuale di suono riflesso sono quasi sempre c****, ovviamente se tali ferquenze sono riprodotte a pari livello con le altre
Esiste un sito internet?indifd ha scritto:
importante, nei sistemi autocostruiti o tarati custom sull'unico ambiente di destinazione (vedi caso Orlando di cui sopra e altri simili) il sistema diffusori non viene tarato più o meno allla "speriamo che l'ambiente del cliente sia come quello che utilizza il progettista", ma direttamente sull'ambiente finale eliminando questa importante variabile trasformandola in costante
Luca58- Hi-End Member
- Numero di messaggi : 9403
Data d'iscrizione : 15.07.09
- Messaggio n°25
Re: Qual e', secondo voi, il singolo componente che piu' influenza la resa dell'impianto?
E io che pensavo di parlare di requisiti che valessero un po' per tutti i partecipanti al forum... Mi fa comunque piacere che anche per sistemi come quelli descritti di seguito si sia ritenuto l'ambiente il problema principale, al punto da tararci il sistema ad hoc.
"nei sistemi autocostruiti o tarati custom sull'unico ambiente di destinazione (vedi caso Orlando di cui sopra e altri simili) il sistema diffusori non viene tarato più o meno allla "speriamo che l'ambiente del cliente sia come quello che utilizza il progettista", ma direttamente sull'ambiente finale eliminando questa importante variabile trasformandola in costante"
"nei sistemi autocostruiti o tarati custom sull'unico ambiente di destinazione (vedi caso Orlando di cui sopra e altri simili) il sistema diffusori non viene tarato più o meno allla "speriamo che l'ambiente del cliente sia come quello che utilizza il progettista", ma direttamente sull'ambiente finale eliminando questa importante variabile trasformandola in costante"