secondo me,Pazzoperilpianoforte ha scritto:Leggo da SUONO numero 479, settembre 2013, affermazione di Mark Levinson da una sua intervista.
"...Non credo che sia importante avere più di 44.1 (ndr: Khz di campionamento digitale), che è già abbastanza. I 24 bit possono essere un'ottima soluzione, ma in realtà non è un problema di bit o di larghezza di banda. Possiamo avere prestazioni fantastiche a 16 bit se alcune cose sono corrette. Il mondo è a caccia di bit e di larghezza di banda, ma non sta andando da nessuna parte, sono solo un sacco di parole, bla bla bla: mi dispiace dirlo ma è proprio così. Il buon suono è buon suono, il suono brutto è un suono brutto e basta,..."
se intendeva dire che la maggiore differenza la fa la qualità della registrazione e non la differenza di formato 16/24 bit o 44.1/96...sono daccordo.
ma se intendeva sostenere l'inutilità di un lieve miglioramento ottenibile dal formato 24bit/96khz, dissento totalmente perché sarebbe come dire che, nel caso di un impianto, un audiofilo dovrebbe limitarsi alla valutazione delle sole casse e...ignorare il resto dei componenti perché tanto le casse sono il principale fattore di qualità di ascolto...invece tutti sappiamo che ci vuole un "equilibrio" in tutti gli elementi della catena audio...concludendo, se si possiede un discreto impianto in grado di rendere udibili le sfumature di un 96khz rispetto al 44.1 ed il tutto con una differenza di prezzo "congrua", che senso ha privarsene?
salutoni a tutti