Quanti dischi avete ricomprato per danni da invecchiamento?

Ciao a tutti!

Quante volte vi è capitato di ascoltare un CD comprato vent'anni prima e rendervi conto che ad un certo punto della traccia si era deteriorato, e presentava ormai un salto, una interruzione dell'audio, o simili?

Io sono pignaccolosissimo, ed in genere appena sento un salto o una interruzione dell'audio ricompro subito il disco. I CD più vecchi che posseggo risalgono a quasi 25 anni fa, ed alcuni di questi hanno nel tempo manifestato dei problemi. Forse anche perché fino a sei anni fa vivevo in una casa abbastanza umida, e questo si sa può favorire fenomeni di ossidazione dei dischi....

Tra agosto e settembre ho scoperto danni in una edizione dell'Otello di Rossini (un salto nel secondo CD) OPERA RARA; in una edizione del Maometto II di Rossini, edizione Fonit Cetra (stampata dalla tragica OP.TI.MES, due Click in due punti diversi del secondo e terzo disco); in una edizione della LUcrezia Borgia stampata da Decca (che aveva effettivamente compiuto i 23 anni di vita! Un bump con una interruzione dellaudio di un secondo nel secondo CD, ed una strana distorsione dell'audio in un punto del primo - quasi come una perdita di intonazione!).

Effettivamente per quanto mi riguarda si tratta di un periodo sfortunato, in tre mesi ho quasi raddoppiato il mio ammontare di dischi sciupati della storia.

A voi quante volte è capitato? O sono l'unico sfigato??  

Ho ricomprato soltanto 6 cd, di cui 3 per muffa (cd risalenti ai primordi), non c'è stato verso di riuscire a pulirlo adeguatamente, probabilmente si era infiltrata la muffa sotto lo strato metallico, il lettore non leggeva neppure la TOC. Altri 3 per necessità, perchè trattavasi di cofanetto di 3 cd (questi di una decina di anni fa), il primo presentava un salto con silenzio assoluto di un secondo. All'epoca controllai tutti i cd che avevo, fu un lavoraccio di un paio di mesi, fortunatamente senza rinvenirne altri danneggiati.

Diciamo quindi in tutto 4 unità discografiche... io ti batto di certo, ma ora mi sento meno solo.....  

Probabilmente, a parte i dischi bacati della OP.Ti.MES che mi sono capitati, che non fanno testo perché si ossidavano per cattiva costruzione, credo di aver ricomprato 6 o 7 unità discografiche nel tempo, non di più... però se si tratta di box, il danno economico non è irrilevante.... contando gli Op.Ti.MES... non ne parliamo....

Io li pulisco + o - regolarmente con alcool puro.
Questo mi ha probabilmente consentito di conservarli.
Non ho mai ricomprato nessun CD.
   

A me è capitato 3 volte.
Ingiallivano molto e alla fine risultavano illeggibili...

Mai avuto necessità di riacquistare CD, acquisto questo supporto dall'anno in cui è stato commercializzato.
Diversamente per i vinili, dove, per usura, ho anche effettuato 3 riacquisti della stessa opera... 
Un saluto.
Marco.  

bluocram ha scritto:Mai avuto necessità di riacquistare CD, acquisto questo supporto dall'anno in cui è stato commercializzato.
Diversamente per i vinili, dove, per usura, ho anche effettuato 3 riacquisti della stessa opera... 
Un saluto.
Marco.  

Il vinile soffre l'usura decisamente di più qualsiasi precauzione si adotti ma anche in questo caso la manutenzione e la cura nel custodirli gioca un ruolo fondamentale.
   

Quei pochi CD che si sono rovinati erano delle raccolte stampate dalla Optimes, diventati completamente inascoltabili. Ho alcuni CD Virgin stampati dalla PDO che sono diventati color bronzo ma sono ancora perfettamente leggibili.

Non perdo nemmeno tempo a farne copia su Hard-Disk perchè tanto su Amazon si trovano senza problemi a pochissimo.

A me e' capitato di ricomprarne prr invecchiamento...mio! Nel senso che non mi ero reso conto che lo avevo già!

Vedo che allora io sono un grande sfigato.... o magari è proprio il problema dell'umidità media dei locali dove li conservavo in passato che mi ha prodotto danno....  non credo che il trattamento con alcool etilico possa essere considerato un toccasana, se c'è un difetto di produzione del disco non credo riesca a scongiurarlo.

Non so se l'essere un appassionato d'opera peggiora la questione: in ogni "disco" i CD sono da due a quattro, quindi incappare in un difetto sui grandi numeri è più probabile.... comunque se si possiede una discoteca ampia, essere certi che nessun disco sia rovinato è impossibile: potremmo essere certi di quelli che ascoltiamo più frequentemente, e da cima a fondo... ma per gli altri il rischio di un difetto non visibile ad occhio non è impossibile. Io sono arrivato per esempio al pèunto che con la mia discoteca pensare di ascoltare tutto il posseduto da inizio a fine per verificare un danno è praticamente impossibile!!!

A Massimiliano: io quando mi sono reso conto di questo rischio ho cominciato a catalogare tutta la mia discoteca.... da allora non ho sbagliato più!

Pazzoperilpianoforte ha scritto: Non so se l'essere un appassionato d'opera peggiora la questione: in ogni "disco" i CD sono da due a quattro, quindi incappare in un difetto sui grandi numeri è più probabile....

Solo statisticamente, io ne ho quasi 4000 di opera e ne ho trovato solo un box danneggiato, finora  

Pazzoperilpianoforte ha scritto:
non credo che il trattamento con alcool etilico possa essere considerato un toccasana, se c'è un difetto di produzione del disco non credo riesca a scongiurarlo.

L'alcool non toglie i difetti e non mi sembra di aver scritto che abbia questi poteri!
L'alcool toglie lo sporco ed aiuta a conservare puliti i supporti in CD.
Il difetto di produzione?
Non ti seguo ....
Ma non postavi di usura?

Una raccolta dei Dik Dik,ho provato a pulirlo con la banana,è migliorato ma non è bastato per riportarlo allo stato originale...   

Mai ricomperato un CD perché deteriorato o rovinato
Li conservo da sempre con cura maniacale
 
Mi è capitato di ricomprare un CD perché l'ho dato a qualcuno e poi...  non mi è stato più reso

ne parlammo poco tempo fa...esiste una lista nera di cd soprattutto di classica ...dischi affetti (o a rischio ) da bronzing
http://www.classical.net/music/guide/defective.php

Tony ha scritto:ho provato a pulirlo con la banana

     

Ho idea che Led sia rimasto scioccato  

ledzep ha scritto:     

 ... ...direi che due parole di spiegazione sarebbero molto utili... 

E allora gridiamo in coro: TONYYYYYYYYYYYYY ILLUMINACIIIIIIII  
 
Ma che farai mai ai CD con ste banane!!!!!!!!!!!!!!   

Pensavo fosse noto,comunque io li passo prima con un pò di banana,poi li strofino con la buccia e poi li lavo....  

Devo provare con un FICO D'INDIA da sbucciare su un vinile !! vedi mai !!
   

No non sto scherzando,provai la prima volta nel 91 il cd saltava dopo il trattamento non saltava più,ad ogni modo io lo faccio solo se il  cd è da buttare chiaramente... per ora ho provato solo in tre occasioni,due a buon fine l'altra no,ma quello dei Dik Dik era proprio da buttare... ecco ho trovato questo in rete..   http://www.megalab.it/2749/

lo dico sempre nn si smette mai di imparare !! peccato che non abbia neppure un cd !!
perche sarei davvero curioso di provare

gciraso ha scritto:
Solo statisticamente, io ne ho quasi 4000 di opera e ne ho trovato solo un box danneggiato, finora  

Si, ma ripeto...... tu nell'ultimo anno (o negli ultimi tre, va bene lo stesso) hai ascoltato dal primo all'ultimo minuto tutti i tuoi 4000 CD? Non credo.... ma allora come fai ad essere certo che siano tutti integri? Perché una cosa è vedere un difetto macroscopico: muffa, abbronzatura (cioè ossidazione). Altra cosa è scoprire un salto legato a difetti del supporto, intervenuti col tempo: a vista è impossibile.

Io ti auguro che tutti i tuoi dischi siano perfetti, ma io non saprei veramente come poter avere la certezza in merito qualunque sia la collezione di dischi, tantopiù quando è così ampia....

Fausto ha scritto:
L'alcool non toglie i difetti e non mi sembra di aver scritto che abbia questi poteri!
L'alcool toglie lo sporco ed aiuta a conservare puliti i supporti in CD.
Il difetto di produzione?
Non ti seguo ....
Ma non postavi di usura?

Si ma l'alcool etilico in realtà non è molto indicato. Sarebbe indicato l'alcool isopropilico, ma quello è difficile trovarlo. Quello etilico ha molte più impurità e tende a lasciare una patina opaca sulle superfici su cui viene passato.

Io parlo di usura, certo, ma ogni problema che si verifica su un supporto di vent'anni, è sempre legato ad un problema di produzione all'origine, non solo a un problema di conservazione. In generale tutti i dischi hanno difetti nello strato di alluminio: la perdita di capacità riflessive del supporto legate all'età può far saltare ad un certo punto il disco, ma il difetto esisteva già all'origine: l'età lo ha solo peggiorato. I CD costruiti correttamente durano più di vent'anni, senza problemi.

Comunque può darsi io sia l'unico a cui accadono questi incidenti, ma mi sembra un pò difficile....

...non credo di avere il coraggio di provare la banana, sui miei cD.....